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Autore: _Kidagakash_    30/09/2013    6 recensioni
[STORIA IN REVISIONE, STORIA AGGIORNATA SUL PROFILO]
. L'ho iniziata per caso, infatti ho un debole spudorato per questa coppia!
Cit. V Capitolo: "Perchè non avrei dovuto accettare?" disse retorica la riccia.
Non voleva essere una vera e propria domanda, ma fu così che Draco la interpretò.
"Perchè tra i tanti casini che ho adesso, ho paura che tu abbia vinto la sfida, Granger".
Il cuore di Hermione, in quel preciso istante, mancò un battito.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Druella Black, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
Capitoli:
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18. Let's start a confession

Si scrutarono a lungo. Lei aspettava che il Serpeverde aprisse bocca e si decidesse a mettere fine a quella che lei pensò di chiamare farsa.
<< Ti sto ascoltando, biondo. >> lo incoraggiò lei, con tono spazientito.
Lui sbuffò. La ragazza sembrava andar di fretta.
<< Per qualche strano ed oscuro motivo devo parlare con te della mia reputazione. E per cause di forza maggiore devo rivelarti che stai intralciando la mia già avviata ascesa come Di… >>
<< Malfoy, questo dovrebbe interessarmi in qualche modo? Stai dicendo un sacco di stronzate e per di più ho già capito dove vuoi andare a parare. E’ un problema tuo, non mio. >> lo interruppe lei, già stanca della sua voce.
<< Se magari mi facessi finire… >>
<< Non credo di volerlo fare. L’incipit fa così schifo che non so come potresti migliorare la tua posizione. >>
Draco assottigliò lo sguardo e se avesse potuto zittirla con solo quello non avrebbe proferito parola. Ma Hermione era una a cui le cose devi proprio dire chiare e tonde o per lei sarà come un tacito invito a proseguire il suo sproloquio.
<< Granger, sto cercando di essere gentile: sta un po’ zitta! >> le disse, cercando sempre di tenere la calma. Scoprì di conoscere la Mezzosangue più di quanto credesse, anche se era sicuro che il fumo che vedeva dalle orecchie della Grifona non se lo stesse immaginando.
<< Allora, >> ricominciò lui cautamente << la premessa è sempre la stessa e visto che devo parlare con franchezza, ho bisogno che anche tu lo faccia. E tu non vuoi che io ti racconti frottole, vero? >>
<< Certo che no! >>
<< Appunto! >>
<< Infatti >>
<< Bene >> Ci fu un momento di silenzio e di imbarazzo palpabile tra i due che parve durare ore.  Malfoy esitò un attimo e il breve scambio di battute appena scambiate gli fece decidere che poteva fidarsi di Hermione, perciò pensò di poter continuare: << Ammetterai che le cose tra noi siano strane >> cominciò, scoccando uno sguardo eloquente del tipo non-parlare-perché-non-ho-finito prima che lei lo interrompesse di nuovo << ma io non sono innamorato di te e sono più che certo che nemmeno tu lo sia di me, vero? >>
<< Certo che no! >>
<< Appunto! >>
<< Infatti >>
<< Bene… dunque, le cose stanno così, io ti faccio qualche domanda e tu mi risponderai con la verità >>. Lo sguardo di Hermione, che inarcò un sopracciglio fino all’attaccatura dei capelli, fece prendere a Malfoy la saggia decisione di concedere anche a lei una serie di domande.
<< Vorrei tanto potermi fidare di te, ma sei un bluff come uomo, figuriamoci se, da Serpe, mi diresti mai la verità. Ti propongo un piccolo voto e immagino che tu non abbia nulla in contrario… >>

La Grifondoro decise di non aspettare nemmeno risposta. Si alzò dal letto avviandosi alla scrivania, tirò fuori dal cassetto una pergamena e la incantò abilmente. Il trucco era più o meno lo stesso che aveva usato l’anno prima per la pergamena creata per l’ES. Malfoy non aveva via di scampo. Prese una piuma e ci scrisse sopra: “Io sottoscritta Hermione Jean Granger prometto di dire la verità e di rispondere con sincerità alle domande che mi saranno poste da Draco Lucius Malfoy per la durata del giorno 16 Ottobre 1996.”
Firmò la pergamena e la porse al biondo che era ancora disteso sul letto.

<< Ho specificato l’anno. Non vorrei dovermi trovare costretta a risponderti con sincerità ogni sedici di ottobre… Ora scrivi >> lo intimò, incrociando le braccia al petto.
Malfoy lesse attentamente, pareva voler trovare una scappatoia che però non c’era e l’unica cosa che riuscì ad illuminarlo fu la fine di quella sorta di dichiarazione.
<< Per tutta la giornata di oggi, quindi, sei tenuta a dirmi la verità ogni volta che te lo chiedo… Tutto sommato non è un patto tanto spiacevole >> e così dicendo, scrisse la propria dichiarazione, identica a quella di Hermione, invertendo solamente i nomi. Le porse il foglio e le sorrise amabilmente. Lei gli diede una controllata, arrotolò soddisfatta la pergamena e, dopo averla poggiata sul comodino accanto, si stese sul letto. << Chiedi, avanti >> lo esortò lei, guardandolo negli occhi. Aspettò che lui desse segni di cedimento ma non ne vide.

<< Perché hai fatto quella…cosa al Ballo? Voglio dire, per carità, è stato sensuale, intrigante, eccitante, ma perché? >>
La domanda di Draco non dispiacque affatto la Grifondoro che, un po’ spiazzata per via degli aggettivi attribuiti al suo gesto coraggioso, si imbarazzò un poco seppur fosse compiaciuta.
<< Per farti dire proprio questo >> gli rispose, con un mezzo sorriso. Il biondo fece altrettanto, guardandola con una certa intensità. Socchiuse gli occhi mostrandole una smorfia compiaciuta , appena dipintasi sul suo volto. << Stai quindi dicendo che stavi cercando di sedurmi? >> domandò ancora, cominciando a prenderci gusto.
<< Non proprio. Volevo che capissi che non sono la ragazzina di cinque anni fa. Sono cresciuta e a modo mio so come ottenere quello che voglio >>
<< Stai dicendo che io sono quello che volevi, Granger? >>

Hermione ebbe un fremito. Lo desiderava eccome, ma stavano parlando di quella sera, giusto? Giusto. E lei quella sera non lo voleva affatto. << No, volevo soltanto intrigarti. E a giudicare dal fatto che mi hai seguito fino alla scalinata di marmo, direi di esserci riuscita >>. Si sentì soddisfatta di aver lasciato Malfoy sbigottito. Forse lui si era appena reso conto che il modo in cui aveva formulato la domanda, di conseguenza la sua risposta, non era esattamente quello a cui li mirava. << Tu perché, invece, continui a seguirmi? >>.

Questa si che era una “domanda-tipo” da fare, pensò Draco. Questo si scervellò per dare una risposta anche a se stesso ma la verità era che la Mezzosangue gli piaceva e basta. Non c’era molto da dire. Nessun “mi piace irritarti”, nessun “sei amica dello Sfregiato e di Lenticchia”, nessun “non lo faccio di proposito”. Niente di niente.
<< Da quando è proibito vedere cosa fa qualcuno che ti piace? >>. Beh, non si risponde ad una domanda con un’altra domanda, è vero, ma era l’unico modo per dire la verità senza ammetterlo troppo esplicitamente, o forse… << Stai dicendomi che io ti piaccio, Malfoy? >>

<< Si, Granger, e pensavo fosse chiaro. Dannazione. E prima che tu faccia qualche altra domanda a cui probabilmente non vorrei rispondere, preferisco dirti le cose come stanno adesso. Volevo fartela pagare per essere entrata nella mia testa con una sola mossa e per non esserne uscita più. Il mio errore più grande, forse, è stato quello di baciarti, perché mi sono messo nei guai da solo. Non una, ma due, tre volte. Mi sono dato la zappa sui piedi da solo, mi sono scavato la fossa con le mie stesse mani. Non so più che modo di dire ho a disposizione per farti capire che sono stato stupido a sottovalutarti e a pensare di poter gestire la cosa come ho sempre fatto con altre ragazze. Forse è perché non ti sopportavo che mi sono invischiato in una cosa del genere in così poco tempo. Sai come si dice, no? “Il confine tra odio e amore è sottilissimo” >>

Draco Malfoy si stava confessando a lei? Sul serio?
Il biondo prese un attimo fiato, forse per rendersi conto di aver buttato tutto fuori, per una volta, forse per cercare di riordinare le idee e creare qualche altra frase di senso logico la prossima volta che avesse aperto bocca. Hermione rimase interdetta e shockata allo stesso momento. Di certo Malfoy le aveva offerto di sua spontanea volontà una confessione che lei stessa non si sarebbe mai aspettata. Era incredula ma allo stesso tempo si chiedeva perché Draco le avesse detto una cosa del genere.

Ad ogni modo, con quella confessione, il giovane rampollo aveva risvegliato in lei qualcosa e fu così che si puntellò sulle ginocchia, alzandosi, e i lanciò a capofitto in un bacio ardito con il temporaneo compagno di stanza. Draco era sorpreso, era fin tropo ovvio, ma rispose prontamente al bacio. Una sua mano si precipitò a tenerle la nuca mentre le dita dell’altra mano cominciarono a sfiorare i fianchi della ragazza che, presa dal momento, tuffò le dita tra i crini di Malfoy per premere di più le labbra sulle sue. Fu un momento idilliaco, meraviglioso. Pensavano solo a quanto si trovassero bene uno nelle braccia dell’altro e Hermione non fece nemmeno caso alle mani di Draco che ormai avevano sfilato la camicetta dalla gonna e ci aveva intrufolato il tocco gentile e tremulo. Fu quando Hermione gemette al tocco sulla sua schiena che Draco interruppe il bacio. La ragazza aprì gli occhi lentamente, come per paura che fosse stato solo un sogno e che non avrebbe trovato più il Serpeverde davanti a lei. Invece Draco c’era, poté constatare, ed era anche molto vicino. Incontrò i suoi occhi cinerei con le pupille dilatate, quasi impaurite.

<< Che c’è? >> domandò lei, con un fil di voce, senza staccarsi dai suoi occhi, nonostante le labbra gonfie di baci e terribilmente morbide richiamassero la sua attenzione sbracciandosi.
Malfoy esitò. Stava ancora riprendendosi dal respiro irregolare quando, infine, parlò: << No- non posso… >> .
Non le diede nemmeno il tempo di capire cosa stesse succedendo perché lui scese dal letto e scappò, difilato, verso la porta.
<< Che c’è, non sono abbastanza per te? Ti piace avermi in pugno o cosa? >>lo provocò Hermione, alzando il tono di voce.
Lui si fermò, esitando sullo stipite della porta. Si voltò a guardarla. Uno sguardo ferito, triste, spento e non da Draco Malfoy incrociò il suo. Si guardarono per pochissimi secondi, prima che lui aprisse la porta, e ci sparisse oltre, chiudendosela dietro, lasciando Hermione esterrefatta e delusa.


QUANTO POSSO FARE SCHIFO, OMMIODDIO.
Mi dispiace.
Sono SECOLI che non aggiorno ma vuoi per lavoro vuoi per i problemi in famiglia, la mia testa è stata altrove.
Abbiamo scoperto che una delle sorelle di mia mamma aveva il cancro al seno ed è stato terribile.
Per fortuna è stata operata, ora sta molto meglio e si è anche sposata circa de settimane fa.
Era meravigliosa, DIOMIO. Mai visto sposa più bella.
Cooooooooomunque, questo capitolo non mi soddisfa moltissimo e infatti ci ho messo anche tanti, troppi, mesi per scriverlo.
Quello precedente mi è piaciuto molto di più, honestly.
Spero comunque che a voi piaccia, ma se non dovesse succedere, smerdatemi di brutto.
Vi ringrazio comunque di seguire la storia e vi amerei alla follia se lasciaste una recensione.
Fa sempre piacere sapere cosa pensano i lettori, if you know what I mean.
VI AMO TANTO TANTO TANTO E PROMETTO DI AGGIORNARE AL PIU' PRESTO!
- Vals <3
   
 
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