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Autore: emmax5    01/10/2013    2 recensioni
Alla fine della quarta serie Phoebe aspetta un bambino che poi le viene sottratto dalla sorgente.
In un universo parallelo però quel bambino, anzi quella bambina è nata e decide di tornare indietro nel tempo per risolvere un problema. Quello che ignora è che è arrivata nel tempo giusto ma nella dimensione sbagliata, in una dimensione dove lei non è mai nata...come reagiranno le sorelle? Dakota riuscirà a trovare quello che cerca?
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aveva viaggiato attraverso la dimensioni, il tempo e lo spazio, eppure, alcune cose non erano cambiate.
Ovunque andasse era considerata una minaccia, il bene la temeva e il male la bramava chiamandola a gran voce.
Non erano cambiate le persone che amava, e non lo erano neanche il posto in cui si sentiva al sicuro.
Una grotta nascosta nelle viscere degli inferi, celata dal bene e dimenticata dal male.
Era una zona neutrale, il suo rifugio segreto in cui poter pensare, piangere e usare i suoi poteri, tutti i suoi poteri senza il timore di far male a qualcuno, di essere guardata come se fosse la sorgente.
Era stato il primo posto che le era venuto in mente non appena si era sentita di troppo.
Era accorsa nel suo nascondiglio quando sua madre non era ancora pronta a parlare con lei e con un paio di magie lo aveva fatto tornare ad essere il suo angolo di paradiso.
Ben illuminato, spazioso e soprattutto silenzioso.
Le parole di Paige le ronzavano nella testa e non le davano pace.
Aveva ragione, si sentiva attratta  dal male, ma chi non lo era?
L’unica differenza era che nel suo caso il male le scorreva nelle vene e ogni giorno faceva a pugni con la sua parte buona.
Essere malvagi sarebbe stato molto più facile e soprattutto meno doloroso.
Ma non era quello che le avevano insegnato, non era quello che voleva per lei.
Si sedette sul comodo schienale scavato nella pietra e sospirò cercando di mettere ordine nelle idee.
Si ritrovò ancora a pensare a quanto amasse quel posto, ai momenti che aveva vissuto nascosta dagli occhi del mondo.
Lo aveva scoperto per caso, quando aveva sedici anni, ignorando le minacce di sua madre aveva seguito un demone negli inferi, dopo averlo ucciso aveva scoperto una piccola apertura nella roccia, curiosa si era  addentrata verso l’ignoto e aveva trovato finalmente il posto che cercava da una vita.
Era il posto in cui aveva scoperto ed imparato ad usare i suoi poteri demoniaci, quelli che la sua famiglia le aveva sempre proibito di usare ma che erano infinitamente più potenti di quelli lasciategli in eredità dalla zia Prue.
Il posto in cui, aveva condiviso con Marcus dei momenti indimenticabili e decisamente di fuoco.
Portò la mano sul cuore, e attaccato al reggiseno con una spilla da balia potè ritrovare  il piccolo cerchio d’oro che rappresentava la promessa del loro eterno amore.
Le mancava casa, e soprattutto le mancava la sua famiglia.
Sapeva che non sarebbe potuta tornare da loro se prima non avesse compiuto la sua missione, doveva trovare quel maledetto medaglione.
Marcus sicuramente doveva essere furioso, lo aveva lasciato mentre dormiva tranquillo mettendo un biglietto sul frigorifero in cui spiegava a grandi linee quello che stava per fare.
Senza dubbio se gli avesse svelato il suo piano le avrebbe dato della pazza, e poi avrebbe voluto seguirla, compiere insieme la missione come avevano sempre fatto, ma era troppo rischioso.
Si asciugò gli occhi umidi con la manica del giacchetto.
Non era il momento di piangere, era il momento di agire.
Se il medaglione non era casa, cosa che doveva ancora appurare, allora era ancora nelle mani di qualche demone.
Questo poteva essere un problema, sarebbe stato più difficile trovarlo e avrebbe allungato a tempo indeterminato la sua assenza da casa.
Guardò sorpresa lo scintillio azzurro che interruppe le sue riflessioni, che profanava il suo posto segreto.
Era impossibile che Paige o Leo l’avessero rintracciata, non potevano percepirla se si trovava nel mondo degli inferi.
Wyatt la guardò sorridendo e allungò le braccia verso di lei.
- Wyatt che cosa ci fai qui? Come hai fatto a trovarmi?-
Divertito dalla sorpresa dipinta sul volto della cugina, Wyatt rise più forte battendo le mani.
-Oh si giovanotto , scommetto che trovi la cosa divertente ma sono sicura che tua madre non è dello stesso parere.-
Lo prese in braccio e non potè fare a meno di ridere.
-Sei il solito guastafeste invadente. E’ meglio che ti riporti a casa prima che le zie mettano a soqquadro il mondo per trovarti.-
                                           
                                                   ********
 
Piper camminava nervosamente su e giù per la stanza, il suo bambino era sparito e lei non sapeva proprio dove cercarlo.
-Sono sicura che abbia raggiunto Dakota, le piace stare con sua cugina lo abbiamo visto a cena. Se non mi sbaglio, basterà trovare lei per riportarli a casa entrambi.-
Paige scosse la testa.
-Come fai ad essere sicura che non sia stata Dakota a prenderlo?-
Phoebe strinse i pugni e cercò di mantenere la calma, un altro scontro non era quello di cui avevano bisogno in quel momento.
-Non l’ha preso Dakota. Non aveva alcun motivo di farlo e poi Wyatt è scomparso dopo che Dakota se ne era andata.-
Paige si morse il labbro inferiore.
Neanche lei voleva provocare una nuova lite ma non poteva fare a meno di pensare a una cosa.
-Non mi aggredite adesso. Non vorrei che quello che sto per dire ci portasse nuovamente a strapparci i capelli a vicenda. In due casi un angelo bianco non può rintracciare i suoi protetti: se sono morti, cosa che non mi sembra fattibile, e se sono nel regno degli inferi, cosa più probabile non credete?-
-Ancora con questa storia! Perché mia figlia dovrebbe essere negli inferi?-
Leo si frappose tra le due sorelle e gli fece segno di sedersi.
-Quello che ha detto Paige ha senso. Magari Dakota sta cercando quello per cui è venuta nel regno degli inferi. Quello che non capisco è come abbia fatto Wyatt a raggiungerla neanche lui ha la facoltà di percepire qualcuno se celato dalle forze demoniache.-
-Ci è riuscito perché quando eravamo piccoli la mamma e la zia fecero un incantesimo per renderci più uniti. Fecero in modo che l’uno sapesse sempre dov’era l’altro e in situazioni di pericolo vi assicuro che è stato molto utile, un po’ meno per le nostre vite intime e sentimentali ma ogni cosa ha il suo prezzo.-
Tutti si voltarono sorpresi verso Dakota che stringeva al petto suo cugino.
Piper accorse verso di loro prendendo Wyatt in braccio e regalando una veloce carezza a Dakota.
-Vuoi far morire la mamma non è vero? Non fare mai più una cosa del genere , mai più! Grazie Dakota per averlo riportato qui. Bentornata  a casa.-

  
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