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Autore: Just a Shapeshifter    01/10/2013    3 recensioni
Odiava il giorno, odiava la notte.
L'unica cosa che apprezzava? Il crepuscolo, forse, quando giorno e notte si univano, diventando un tutt'uno, per poi sparire.
Ed andava avanti, di giorno in giorno, fumando sigarette, inghiottendo nicotina, giorno dopo giorno, standosene rintanato in casa a giocare a videogiochi il giorno, e girando di locale in locale la notte, per distrarsi.
Ogni notte una donna diversa...
Mai, mai avrebbe pensato di innamorarsi di lui...
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Si risvegliò nuovamente coprendosi la bocca con la mano e sbadigliando, sgranando di poco gli occhi appena realizzò dove e con chi si trovasse. Sorrise, accarezzando lievemente i capelli corvini misti a sfumature verdi, Duncan aveva bisogno di una bella tinta per la propria cresta... ancora non ci credeva, verso le quattro, quando tutti si erano finalmente assopiti, Scott si era alzato ed era sparito in bagno, uscendosene poco dopo perfettamente vestito con una canotta e dei pantaloni neri della kipsta, sparendo nella propria camera.
Trent sapeva bene che la Iena cercava solo sesso, forse anche per Duncan quella notte era stata solo una bellissima scopata... ma i raggi della mattina penetravano attraverso i buchi della tapparella, andando ad illuminare il proprio viso e quello del moro che lo abbracciava, trattandolo più o meno come un peluche, la testa sul proprio petto: non era il classico abbraccio tenero, Duncan sembrava quasi trattenere a forza il cantautore, restandosene addormentato e semi sdraiato sopra di lui, mentre le sopracciglia si aggrottavano, il viso assumeva una smorfia per colpa dei raggi solari.
Trent si sarebbe alzato volentieri per chiuderle meglio il tutto, lasciando riposare in pace colui ce amava, ma la mole e la stretta del proprio possessore glielo impedivano, costringendolo a restarsene supino ed immobile. Erano sotto le coperte, nudi e se Duncan si fosse mosso anche solo di poco durante il sonno...Trent si sarebbe eccitato all'istante. Chiuse gli occhi, cercando di scacciare i perversi e fantastici ricordi di quella notte per evitare di eccitarsi.
Sistemò le coperte e guardò di nuovo il moro, inclinando di poco il viso e sorridendo nel vedere finalmente un piccolo sorriso soddisfatto fare capolino tra le labbra di Duncan, finalmente al riparo dai terribili raggi solari...

Alla fine era scampato alla richiesta di Scott e alla sua proposta del lavoro di bocca, la Iena e il Piercing avevano iniziato di nuovo a litigare per il fatto di chi dovesse essere quello attivo e Trent aveva appoggiato la testa al cuscino, guardando il soffitto, riprendendo fiato e sentendo gli schiocchi di lingue dei due tra un bacio e l'altro, seguiti da piccoli ringhi o insulti... erano così, e il Saggio si era addormentato avvolto tra le coperte, dando le spalle ai due...

Ed erano capitati così alla fine, Scott in camera sua, o addirittura fuori da qualche parte, Trent e Duncan nello stesso letto, il giovane dagli occhi verdi insieme al suo sogno più proibito, che dormiva attaccato a lui...
Si ricordava di Scott che aveva cambiato letto si, aveva anche visto Duncan che gli dava le spalle e che pareva dormire... e si era svegliato ai primi raggi del sole col punk sopra il proprio petto, che lo stringeva a se. Solo allora si accorse del proprio cuore che batteva all'impazzata e del fatto che così poteva svegliarlo... deglutì, era l'ultima cosa che voleva in quel momento.
Si auto impose di darsi una calmata, sospirando e sorridendo, iniziando ad accarezzare la schiena del verde, salendo di tanto in tanto sul retro del collo o nei capelli, sorridendo come un bimbo che era stato rinchiuso in un negozio di caramelle.
Era fantastico tutto ciò, era fantastico avere Duncan sopra di sé, era fantastico vegliare sul suo sonno... arrossì inconsapevolmente appena lo vide sorridere ed avvertì la mano del moro sfiorargli la spalla in una carezza; era sublime averlo li, era un miracolo essere nello stesso letto con lui, e poter riempirsi le narici del suo fantastico odore.
Sgranò gli occhi appena lo avvertì muoversi e cambiare posizione e dovette lottare contro tutto se stesso per non eccitarsi... Il Marcio si era insinuato tra le sue gambe, i due membri a riposo praticamene erano l'uno sull'altro e a Trent la situazione non poteva fare altro che eccitarlo. E non poteva, non poteva dannazione!
Sospirò e si morse la lingua, per poi rilassarti e rilassare i muscoli: si, ce la poteva fare e poi... suvvia, era Duncan, non un modello.
“E se fosse proprio questo, il fatto? E se Duncan fosse il tuo personale modello?”
Trent scacciò via dalla mente anche questi pensieri, limitandosi ad accarezzare il moro, il quale alla fine aprì gli occhi. Poteva arrabbiarsi? Prenderlo per il collo e sbatterlo contro il muro, urlandogli contro insulti su insulti ed andandosene? Il cuore sobbalzò appena avvertì le labbra del punk appoggiarsi sulle proprie...

Dopo aver visto che Scott non era nei paraggi, Duncan ne aveva subito approfittato: non sapeva se era per colpa della sbronza della sera prima o se era colpa della Iena e del suo stupido piano, ma... aveva provato intensi brividi mentre faceva suo il corpo del giovane poeta; insomma era una cosa diversa, illegale... proibita per i suoi principi, eppure doveva ammetterlo, gli era piaciuto.
Ma mai, mai Trent l'avrebbe scoperto, mai avrebbe lasciato che qualcuno scavasse nel proprio animo alla ricerca della risposta, segregata dietro mille porte con decine di serrature e combinazioni diverse. Trent non doveva saperlo. Scott non doveva saperlo... I giornalisti NON dovevano saperlo. Nessuno avrebbe scoperto cosa celava il Marcio in quel piccolo cuore rinsecchito che stava riniziando a battere.
Guardò il moro sotto di se, ancora con gli occhi sgranati e sogghignò: “Beh? Non hai mai ricevuto un bacio?” Trent scosse la testa, arrossendo, per poi sgranare gli occhi. “No, cioè, si...m-ma... beh...” Non riuscì a terminare la frase, poiché il ragazzo sopra di se lo aveva immobilizzato, entrambe le mani nella stretta della mano destra del marcio, la sinistra invece stava superando or ora l'ombelico, senza voler fare soste... cosa aveva in mente?!
Sospirò poco dopo, deglutendo e cacciando indietro i mugolii di soddisfazione, cosa che irritava il punk, il quale aumentava. Non sapeva che cosa gli stesse prendendo, ma la situazione lo eccitava e molto anche. Era stato drogato? Nah, si ricordava bene tutto... aveva bevuto, quello si, ma non quel tanto da sbronzarsi. Semplicemente ne aveva voglia, semplicemente voleva farlo suo di nuovo con l'unica persona che era riuscita a fargli provare qualcosa dopo mesi.
Era un'idea strana si, ma tanto oramai si era sputtanato, meglio finire le cose per bene almeno.
Il primo gemito da parte del cantautore arrivò presto, e il Piercing ghignò, posando le labbra sulle sue in un feroce bacio, bacio che mordeva, lacerava le carni. Bacio che cercava in un tentativo disperato un minimo d'affetto alla fine.
Elvis sibilò, ma non si mosse, concedendogli le proprie labbra e il proprio corpo, di nuovo. Non sapeva se per Duncan era l'ennesimo giocattolino o qualcosa di più, ma sotto quelle fantastiche spinte non gli importava, in quel momento gli interessava solo godere ed inarcare la schiena di tanto in tanto, permettendogli così di arrivare più a fondo e strappargli urli di piacere, urli che andavano ad infrangersi contro un cuscino bianco, sibili che partivano nell'aria di tanto in tanto, seguiti sempre da un sorriso...

“Scopamici?”
“C-cosa?”
Duncan sbuffò, guardandolo mentre si accendeva una sigaretta, sedendosi sul davanzale della propria finestra, il sole che lo illuminava gli dava un'aria da... dio, che lasciava praticamente senza fiato il giovane dai dolci occhi e poi... il fumo della nicotina e di altre letali sostanze che uscivano dalla bocca e dalle narici del punk aumentavano il livello eccitazione e ammirazione.
“Mh, mai sentito parlare di quegli amici che scopano per piacere e non per sentimento?”
“C-certo, ma... ne avevo sentito sempre parlare tra un... beh, un uomo ed una donna...”
“Oh.”
Un lento ghigno si fece spazio tra il volto del moro con sfumature di verde ai capelli, che disperse l'ennesima nuvoletta di fumo. “Se vuoi lo chiedo a Gwen.”
Colpo al cuore, centrato. Sta affondando lentamente: bel lavoro Duncan.
“N-no, no.” Il Marcio squadrò a lungo il Saggio. “Allora?”
“Ci... ci sto.”
Furono le uniche parole di Trent, che già rimpiangeva la scelta...
Scopamici, solo degli stupidi amici di letto! Doveva aspettarselo, Duncan aveva infranto il cuore di Courtney, poi quello della propria ex, Gwen e ora? Ora toccava a lui, forse al moro piaceva giocare con i sentimenti delle persone, ripassarsele un paio di volte e poi... cambiare giocattolo una volta finito, come se ci si annoiasse o se il giocattolo si rompesse.
A Trent la cosa dispiaceva, molto anche, ma le labbra del ragazzo tornarono sopra le proprie, e l'acre odore del fumo si fece sentire, insieme al limone delle labbra del punk. Ma sorrise il ragazzo dagli occhi verdi, perché no? Provare a stare con lui, far finta di essere una vera coppia, almeno a letto per ora: era passato da l'essere ignorato all'essere l'amico di scopate del moro... poteva provare a cambiarlo, no?


Angolo di M:

Bonsoir mes amis! D'ah, perché sto parlando francese? Io sono una capra in francese! TTOTT
Beh, non del tutto, recentemente lo sto imparando a dovere ^~^
Beh, ed anche Cigarette é stata scritta a tempo record :D
Insomma, M che pubblica due capitoli nuovi di due serie diverse lo stesso giorno? :O
Impressionante eh?! *ride*
.....
....
...
..
.
Angolo serietà:
No, sul serio, volevo farmi perdonare per il capitolo estremamente corto di Slender -ah, ho pubblicato il seguito :3- e per il ritardo ad aggiornare...
Beh, ora c'è tutto <3
Alla prossima!

~M

  
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