Parole.
Ogni volta che Violet riceveva una ramanzina, se ne stava seduta a pensare.
Non ascoltava quasi mai cosa le dicevano, i professori, i genitori, i parenti; se ne stava semplicemente nel suo magico mondo fatto di pensieri.
Violet non parlava spesso, e sentirli urlare e guardarli dimenarsi non faceva altro che incrementare la sua voglia di fare qualcosa, qualunque cosa, per farli incazzare.
Per lei era davvero divertente vederli sbracciarsi così, quando sapeva benissimo che la sfuriata non sarebbe servita a niente: lei avrebbe continuato a disubbidire, loro ad urlare.
Semplice.
Violet non dava mai troppa importanza alle parole: le persone possono mentire, ma non possono far finta di fare qualcosa.
Per esempio, se una persona le prometteva che le avrebbe comprato un qualcosa, lei non ci credeva: ci avrebbe creduto solo quando quella persona le avrebbe portato l’oggetto incriminato, dritto nelle sue mani.
Semplice anche questo.
***
Violet ride.
Quando sta con Tate è facile, perché lui è sempre allegro e gentile con lei: la fa stare bene, un piccolo gesto le basta per essere contenta per tutto il resto della giornata.
Ride ancora, mentre lui le fa il solletico: sono seduti l’uno accanto all’altra, in camera di Violet, e ridono.
Ridono ridono e ancora ridono.
Violet solitamente non ride: riesce a farlo solo con Tate di questi tempi.
Poi, improvvisamente, l’unica risata che risuona nella stanza è la sua.
Volta lo sguardo verso Tate, che la sta semplicemente guardando in silenzio.
È fatto così, Tate. Sorride quando lei sorride, piange quando lei piange, l’aiuta quando ha bisogno di aiuto.
- Che succede? – chiede.
Tate scuote la testa prima di rispondere.
- Volevo sentire il suono della tua risata.
Ed è vero, Violet sa che è vero.
A differenza di chiunque altro, Tate dice sempre la verità: è facile fidarsi di lui, è facile credere alle sue parole, ed è facile pensare che non menta.
Violet ci crede.
- Perché?
- Perché mi piaci.
Crede anche a questo: lo guarda negli occhi, perché è impossibile che la gente, quando la guardi negli occhi, menta.
Almeno la gente normale.
Ma Violet non se ne accorge che il suo ragazzo non è normale. Lo guarda come una qualunque ragazza innamorata, si fida di lui ciecamente, senza chiedersi il perché di tante, troppe azioni inspiegabili.
Perché Tate è un bugiardo patologico, un manipolatore.
Ma Violet continua a fidarsi, e, anche se magari la ama davvero, continua a non capire quando lui mente o quando dice la verità.
Si fida ciecamente.
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Spazio di Alice:
è da tanto che non scrivo lo Spazio di Alice xD
Volevo solo ringraziarvi. Tutti quanti.
Chi recensisce, chi ricorda, chi segue, chi preferisce, chi legge semplicemente.
Grazie per aver creduto in questa raccolta, per averla fatta arrivare seconda (e dico seconda *-*) fra le più popolari.
Grazie a tutti quanti, davvero!
Spazio di Alice:
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