Heilà, buon giorno a tutti. Spero
che siate svegli ... Altrimenti usate questo capitolo per dormire un po'. :D
Oggi non voglio tirarla per le lunghe quindi inizierò a rispondere alle
belle recensioni.
Swwtcicia: Sono davvero contenta che il capitolo ti sia piaciuto. Spero che sia lo stesso anche per questo. Fammi sapere. Un bacio!
MartaSaru: Il dottor Brief è un mito e la signora non è da meno (ma non potevo mettere ancora lei al centro della scena perchè sennò diventava una storia basata solo su di lei) ... Dopo le recensioni cercherò di chiariti le idee certo però credevo che tu avresti capito insomma, eri tu quella che scriveva usando tutti quei paroloni ... Spero che anche questo capitolo ti piaccia. Un bacione
LadyDreamer: Il pallone rosa mi è venuto fuori un po' per caso mentre la vicenda del gattino in mezzo ai capelli di Vegeta era una cosa che mia sorella sognava di vedere in giro e quindi l'ho accontentata ... Sono felice che ti sia piaciuta. Spero che anche questo capitolo ti piaccia. Un bacio e non piangere ... :)
folg_89: Lo so che stai aspettando l'azione da parecchi capitoli e io ti sto ripetendo da un bel po' di essere paziente ... Mi spiace farti attendere così tanto ma al momento ti posso dire soltanto una cosa: qualcosa stà incominciando a muoversi ... Leggi e vedrai. Se vuoi fammi sapere cosa ne pensi. Un bacio, ciao.
Angelo Azzurro: Light ... Se ti è odioso adesso non immagino dopo! Bulma penso che sia abbastanza sclerotica anche nella versione di Toriyama ma in questa ho desciso di rincarare la dose :) ... Spero che anche questo chap ti piaccia. Un bacione, a presto
kry333: ciao new entry! Piacere, io sono scImMIA. Trunks parlerà con Bulma tra un bel po' e il motivo ce lo rivelerà poi ... Spero che anche questo capitolo ti piaccia. A presto
Sissi 25:
Mi spiace che per te la fic stia andando un po' troppo per le lunghe ... Io
faccio il possibile ma purtroppo non riesco a fare capitoli più lunghi
di così se non per alcune eccezzioni e poi non ho abbastanza tempo per
fare di più ... Mi spiace davvero, non è mia intenzione tirarla
troppo per le lunghe ma questo è il meglio che riesco a fare quindi ...
Non so davvero che dirti :(
Per la questione dello scorso capitolo leggi anche tu il paragrafetto che metterò
quì sotto. Un bacio, ciao
lady wolf: Vegeta che non ringrazia? Mi sembra il minimo ... XD. Comunque io resto puntuale come al solito. Tu piuttosto! Sono certa che una di queste volte mi capiterà di dimenticarmi di te ... Mi accorgo della tua rece sempre all'ultimo secondo! Comunque (tralasciando questo sciocco fattarello) spero che il capitolo ti piaccia. Un bacio, ciao.
Questo che vedete è un piccolo spazietto
per coloro che non hanno capito il capitolo 35 e una piccola parte del numero
36
Per la visione del nostro Trunks mi sono basata su di un film che ho visto un
po' di tempo fa che s'intitola "Rose Red": questo film (che è
basato su di un libro di Stephen King) narra di una casa che ha acquisito con
il tempo un proprio spirito e durante tutta la vicenda renderà la vita
impossibile ai nostri eroi spostando stanze, eliminando corridoi e facendo apparire
anche gli spiriti di coloro che hanno vissuto al suo interno molti anni addietro.
Da quì ho ripreso il fatto dell'apparizione dello spirito.
Per la questione del capitolo 36 (quelle poche righe scritte con quel carattere
differente) vi dirò che non sono altro che l'interpretazione di Trunks
riguardo alla visione. Se infatti la rileggete e vi rimmaginate la sequenza
della strana apparizione del principe vi accorgerete che tutto coincide a livello
di movenze. Gli unici elementi aggiunti sono rigurdanti al passato del principe
all'interno della grande casa: Vegeta che si ritrova in un mondo che non gli
appartiene e in cui è costretto a vivere ... Non riesce ad essere completamente
indifferente ( a chi? Immaginate ...) e poi, dopo tanto pensare, lascia cadere
la sua barriera e mostrando una parte di se che odia ma che al contempo fa parte
di se ( ma di quale parte starà mai parlando?), poi la rinnega e fugge
...
Adesso però basta, provate ad usare un po' di immaginazione ora.
Adesso vi saluto e vi auguro una buona lettura. A giovedì.
Un bacione a tutti
CAPITOLO 37
- SHOPPING CON SOPRESA -
Procedeva tutto per il meglio: Vegeta si stava pian piano riprendendo
anche se non si era ancora svegliato, il clima era meraviglioso e il morale
era alle stelle ... Non si poteva chiedere di meglio.
Erano ormai trascorsi due giorni da quando il nonno era venuto con la nuova
dose della medicina.
Nel mattino del nono giorno di cura di papà, iniziò a gravare
su tutti i componenti vigili che abitavano la casa un grosso problema ...
Tutti scrutavano impietriti l'interno di un grosso contenitore
e io, dietro a tutti loro, cercavo di cogliere questo problema ... Con l'anta
aperta si poteva sentire una bella frescura ...
Crillin si girò verso di me e arricciò un po' le sopracciglia
« Lo sai Trunks? Senza di te le scorte in frigo duravano molto di più!
»
Allora era quello il problema ...
Nascosi le mani dietro la schiena e sorrisi imbarazzatissimo « ^///^ Hemm
... Chiedo davvero scusa ».
« Beh, ci toccherà andare a fare la spesa ... Tieniti pronto perchè
ti caricherò come un somaro! » mi minacciò il piccoletto
facendo il finto cattivo.
« Già ... » iniziò a parlare ironico Oloong «
... Ma quali soldi userai? Sbaglio o sei al verde? ».
« Ahahahaha ... E' vero! Vorrà dire che useremo ancora la pensione
di Genio! » disse ridacchiando Crillin rivolto proprio al maestro di arti
marziali.
« NON CI PENSATE NEMMENO!! »
In meno di un'ora io, Crillin e il vecchio Genio eravamo all'interno di uno
dei più grandi e rinomati centri commerciali della città dell'Ovest.
File e file di persone spingevano e strattonavano altri individui per riuscire
ad accalappiare il saldo o l'oggetto dell'ultima moda che stava inesorabilmente
andando a ruba ... Insomma, le cose che si potevano vedere in luoghi come quello.
Mentre camminavamo a passo lento osservavo curioso le varie vetrine: esposti
in esse vi erano molti di quei capricci ai quali ero stato costretto a rinunciare
in continuazione ... Per colpa dei cyborg non mi era stato concesso nulla figuriamoci
un nuovo paio di pantaloni o quant'altro. I miei pensieri furono interrotti
dalla voce del piccoletto che richiamava il maestro ...
« Mi dici che cosa ci sei venuto a fare quì?! Non bastavamo io
e Trunks per fare compere? »
« Beh, per quello lascerò fare a voi ... » iniziò
a dire mentre sfregava le mani tra loro « ... Nel frattempo lascerò
che Trunks adeschi qualche bella ragazza e io farò il resto! »
« E ti pareva ... » affermò sconsolato Crillin.
Io ridacchiai e lo lasciai dire.
« Comunque cerchiamo di fare una cosa rapida ... Non mi piace fare spese
» aggiunse la zucca pelata coperta (perchè aveva indosso un cappellino
blu con su scritto il suo nome).
Dopo svariati minuti eravamo ancora all'interno di un ipermercato
con ben due carrelli metallici e questi erano a dir poco stracolmi di cibarie
e utensili per la casa.
Osservai alquanto interdetto quelle due montagnole ...
« Allora vediamo: pasta, riso, fagioli rossi, ... » diceva il piccolo
Crillin mentre spuntava una lunga lista di alimenti « ... Questo c'è,
questo anche ... » si grattò con il tappino della penna una piccola
porzione di testa libera e proseguì « ... bistecche, hamburger,
petto di pollo, fiorentine, insalata, patate, pomodori ... »
« Hemm ... Crillin » dissi per attirare la sua attenzione.
« Sì Trunks, che c'è? »
Alzai lo sguardo verso la sommità del "monte" « Non abbiamo
abbastanza roba? Cioè, non abbiamo ancora finito? »
« No, non ancora. Ci mancano ancora parecchie cose ... » rispose
Crillin alquanto sconsolato.
« Sono davvero mortificato ... Faremo a metà con la spesa se per
te sta bene »
« No, no, no, no ... » iniziò a sbracciarsi il nanetto con
un buffo sorriso dipinto sul volto « ... Non c'è bisogno, sei nostro
ospite! »
« Sì ma senza volere vi ho svuotato la dispensa ... Lasciami rimediare
in qualche modo ».
Crillin infilò penna e foglio in una larga tasca dei pantaloni «
Non ti preoccupare. Piuttosto: se anche Vegeta si sveglia ho paura che dovrete
andare per forza da Bulma ... Con due sayan non riusciremmo proprio a resistere:
pensa alla pensione di Genio! Sparirebbe con un battito di ciglia! ».
« Già, hai proprio ragione ... »
Il nanerottolo incrociò le braccia e incominciò a guardarsi attorno
con aria rabbiosa « E chissà dov'è andato a finire quel
vecchio maniaco ...».
Mi voltai anch'io da una parte all'altra ... dapprima non lo vidi ma poi, da
lontano, incominciai ad intravedere un vecchio signore con una giacca cinese
color arancio che camminava verso di noi « Eccolo là, stà
arrivando ».
Il nonnetto si avvicinò aumentando leggermente la velocità.
« Dì un po' Genio, dove ti eri cacciato? »
« Guarda che non ho bisogno di una badante che mi tenga sotto osservazione
... Ero andato a fare un giretto nella zona dell'edicola, tutto quì »
rispose severo il maestro al suo allievo. E io li osservavo divertito ...
« Avanti, vediamo di portare a termine questo strazio ... » dopo
aver detto ciò Crillin sbuffò e mi ordinò di guidare ambo
i carrelli ... In effetti mi aveva detto che mi avrebbe caricato come un somaro
...
Dopo altri minuti eravamo ancora all'interno di quell'inferno
super fornito e a differenza di prima ora eravamo a quota tre carrelli ... Io
per motivi di viabilità rimasi a quota due mentre Crillin fu costretto
a spingere il terzo mentre il vecchio Genio di tanto in tanto spariva e compariva
con uno strano alone rosso sulla guancia e il naso sanguinante ... Al momento
non mi avevano voluto spiegare quelle strane anomalie ...
Finalmente ci ritrovammo alla cassa e assieme a Crillin iniziai a poggiare i
vari oggetti sul nastro trasportatore scuro.
« Crillin metti questo in avanti assieme alla roba pesante ... L'insalata
la metto quì ok? »
« Sì, lì va benissimo ... » rispose il nanetto senza
guardarmi poiché troppo affaccendato.
Muten mi si avvicinò e tossì volutamente ... « Sì?
C'è qualcosa che non va Genio? » chiesi gentile.
« Guarda che laggiù c'è un'altro sacchetto di lattughina
...» disse indicandomi un sacchetto lontano.
« E' vero. In effetti mi sembrava che ce ne mancasse uno ... » mi
slungai verso la direzione indicata. Alle spalle sentii in leggero "Plaf!"
ma non ci diedi peso ...
Mi diressi a fianco del pelatino e iniziai a fare le varie borsine con estrema
rapidità poiché la cassiera ci dava del filo da torcere: velocità
e potenza ... per poco non distrusse delle bottiglie di vetro ...
A un certo punto però il flusso di materiale si bloccò improvvisamente.
Rimasi un po' lì imbambolato a fissare quello spazietto che continuava
a rimanere vuoto ... Mi voltai verso Crillin e notai che anche lui era un po'
confuso ...
« Mi scusi ... » mi richiamò la cassiera sovrappeso.
Quando alzai lo sguardo verso di lei incontrai una faccia a dir poco schifata
e gli occhi stretti a fessura formavano una spaventosa serie di ragnatele a
fianco degli occhi ... La bocca piegata in una smorfia e tinta di un rosso pacchiano
mostravano pienamente il suo sdegno ...
« Sì? »
« E' suo questo?! » disse arrogante mentre mi sollevò davanti
agli occhi una cosa che mi fece paralizzare dalla vergogna ...
Crillin sgranò gli occhi e la mascella gli cedette leggermente ... «
"Aerobica 90°"?! »
La signora poggiò la rivista e ne alzò un'altra « Anche
questa è sua? »
Divenni ancora più rosso e la mascella del mio amico scese ancora un
po' « "Big-Sexy-Bombs"?!?! »
Via una eccone un'altra, un'altra e un'altra ancora ... Ed ecco che la mia reputazione
precipitava inesorabilmente dinanzi a quella botte umana ... ma che potevo farci
se secondo lei tra i due ero io quello che pareva più maniaco? E questo
perchè stranamente il terzo era sparito ...
« Che schifo! Si vergogni!! Sudicione! » m’insultò
la donna buttandomi quelle rivistacce sotto gli occhi. Non riuscii a replicare
poiché invaso da una vergogna mista a rabbia che mi ribolliva dentro
...
Sentii qualcuno darmi una forte pacca sulla spalla ... « Non dica così
signora. Questo è un paese libero e ognuno fa quello che crede sia giusto
fare ... ».
Mi girai e trovai un serio Muten che scrutava la cassiera. Che volesse rimediare?
« ... E quindi lasci in pace mio nipote e gli lasci prendere quello che
gli piace! »
SDOONG!!
« Genio! Smettila di fare il vecchio maniaco! E vedi di non fare arrabbiare
troppo Trunks, in fondo è pur sempre il figlio di Vegeta ... »
« Dai ragazzo, scusa. Mi dispiace ... » cercava di scusarsi il maestro
mentre si massaggiava il grosso bernoccolo che gli stava spuntando sulla crapa.
Dopo che Crillin ebbe pagato, afferrai dalle borsine quelle riviste scandalose
e le diedi al vecchio con grande sdegno « Tenga ... E che non capiti mai
più una cosa del genere, chiaro? è///é »
« Sì-sì ... Capito-capito » disse spiccio il nonnetto
mentre liberava i libretti da maniaco dalla plastica di protezione.
Con quattro enormi borsine in mano camminavo nervoso e ancora rosso in volto.
Non guardavo in faccia nessuno e spesso sbuffavo per alleviare il senso di vergogna
che continuava ad aleggiarmi attorno.
« Dai Trunks, non te la prendere troppo ... E' un maniaco senza riserve.
E poi l'avevo capito subito che non era roba tua » disse Crillin nel tentativo
di consolarmi ma non ci riuscì più di tanto ...
« Mi ha messo rabbia il fatto che abbia fatto passare me per maniaco per
evitarsi la figuraccia ... Quella robaccia mia? Ma quando mai ... »
« UAAAA!! ... » si sentì dietro di noi « ... CHE BELLO!
BRAVO TRUNKS, HAI PROPRIO DEI GUSTI BUONI!! ».
« Ma Genio! ... » lo sgridò Crillin fermandosi e girandosi
verso di lui « ... Smettila adesso, non è per nulla carino! ».
« Ok, va bene ... »
Continuai a camminare alquanto impettito ma poi mi fermai dinanzi a una vetrina
...
Il tappetto e il vecchietto mi affiancarono e osservarono anche loro il grande
allestimento che era stato fatto al di là del vetro. Osservarono i vari
colori ma non sembrarono molto eccitati ...
« Trunks ... » mi chiamò Crillin « ... perchè
ti sei fermato quì? ».
Poggiai per un attimo i sacchetti a terra e mi girai verso i due « Ci
metterò un secondo. Voi aspettatemi quì » e dopo aver proferito
ciò entrai nel negozio.
Ne uscii pochi minuti dopo con un grosso sacchetto.
Crillin e Genio guardarono incuriositi il grosso sacchetto e
mi chiesero cosa vi era dentro. Pian piano scoprii quello che sarebbe stato
un regalo per papà ...
Crillin strabuzzò un po' gli occhi « Una trapunta?! »
« Già » dissi sorridente mentre riponevo nuovamente il dono
nel suo involucro.
« Ma ce ne sono tante a casa. Che senso aveva comprarne un'altra? »
chiese il maestro mentre (finalmente) metteva via quelle riviste oscene.
« Beh, Vegeta nel posto in cui stà ne ha una ma è talmente
piccola e logora che non fa per nulla caldo e poi non so ... Mi è sembrato
giusto ricambiare il favore ... » dissi ripensando a quella mattina in
cui mi ero ritrovato coperto da quella copertina blu.
« Immagino che avrai speso un sacco di soldi. Quella è una delle
marche più famose ... » disse crucciato il pelato mentre si risistemava
il cappellino.
« In effetti ho speso un po' ma la commessa mi ha assicurato che è
la migliore che c'è in circolazione ».
Crillin mi guardò serio, incrociò le braccia e fece no-no con
il volto dondolandolo da una parte all'altra « E' un gesto carino ma secondo
me potevi anche evitare per il momento ... »
« Prego? o_o »
« ... Ma prova a pensarci: Vegeta quando si sveglierà si ritroverà
in mutande perchè gli hanno distrutto la battle-suit e tu gli compri
una trapunta? »
« O.O ... Cavoli, non ci avevo pensato! » mi misi le mani nei capelli
« Aspetta però, forse ho ancora qualcosa ... » aggiunsi spiccio
mentre aprivo rapidamente il portamonete.
Dopo un breve calcolo richiusi il borsellino e sorrisi ai due: « Ho abbastanza
soldi per comprare qualcos'altro ... Mi date voi una mano? »
I due si guardarono e poi annuirono.
Girammo un po' per il grande e lussuoso ipermercato alla ricerca
del negozio che facesse al caso nostro o meglio, al caso mio.
In quell'arco di tempo il vecchio Genio (di cui per fortuna la rabbia si era
sbollita) si offrì di tenermi l'ingombrante coperta per darmi la possibilità
di una mobilità agevolata ... Prima, con quello e i quattro sacchetti
della spesa, sembravo un vero e proprio venditore ambulante.
Ovunque mi giravo trovavo solo negozietti con abiti poco adatti al combattimento,
negozi di lingerie femminile (e lì era sempre un'impresa portare lontano
Muten), altri in cui vendevano gli elettrodomestici firmati C.C., ... e poi
molti altri, troppi altri ancora ...
Crillin si fermò dinanzi a una vetrina e chiamò me e il genio
all'ordine dopo aver visionato la merce esposta: « Guardate, questo mi
sembra il negozio giusto ».
Mi avvicinai al piccoletto e osservai bene la vetrina: i manichini vestivano
delle belle tute da ginnastica mentre su vari ometti vi erano appese magliette
e canottiere di tutti i tipi e dimensioni. Ai piedi dei pallidi manichini, delle
coloratissime scarpe da ginnastica facevano la loro grassa figura lasciando
me e gli altri completamente di stucco.
« Wow ... Quante belle cose ... » dissi appena con un soffio di
voce avvicinadomi sempre più al grande vetro.
« E' un vero peccato che i prezzi non lo siano altrettanto ... »
commentò il maestro notando il listino prezzi che era appeso alla vetrina
« ... Non è merce a buon mercato ».
« Già ... » iniziò a dire Crillin aggregandosi al
pensiero di Genio « ... Questo poi è un "Satan's Sports":
sono i negozi più forniti ma al contempo sono i più cari ... »
il piccoletto si allontanò un poco e iniziò a guardare storto
una grande foto che era appesa alla parete dell'ingresso « ... Tutta colpa
di questo pallone gonfiato! » terminò Crillin additando il tizio
baffuto ritratto nella fotografia in scala di grigi.
« Possiamo almeno dare un’occhiata? » chiesi timidamente nella
speranza che non mi dicessero di no.
Acconsentirono senza batter ciglio e fu così che entrammo nel regno di
Mr. Satan.
All'interno del colossale negozio ci permisero di lasciare da
una parte la spesa e così ci ritrovammo liberi di girovagare senza troppi
impedimenti.
Ci separammo e mentre Crillin e Muten incominciarono ad addentrarsi nel reparto
riservato alle magliette, io andai in quello delle scarpe. Mi venne male: scarpe,
scarpine, scarpette, scarpone, scarpe da ballo, da calcio, da boxe, da pallavolo,
da basket, strane ciabatte, ... Decine e decine di modelli tra cui scegliere.
Incominciai a girovagare come un'anima in pena e ogni qualvolta che trovavo
un bel paio di scarpette mi ritrovavo costretto a riporlo al suo posto perchè
era fin troppo caro ... Non potevo puntare troppo in alto sennò non avrei
avuto abbastanza zeni per il resto.
Dopo aver scrutato l'ennesimo paio di scarpe da tennis mi si avvicinò
un giovane commesso « La vedo un po' in difficoltà, la posso aiutare?
»
« Beh, ecco ... In effetti stò cercando un buon paio di scarpe
ma ... ma sono tutte così care! » dissi alquanto scoraggiato.
« Queste signore costano molto anche perchè sono della stagione
in corso. Se non cerca qualcosa all'ultima moda ma comunque di qualità
può dare un'occhiata nella zona in cui vi sono le scarpe della stagione
passata ».
« Davvero? E dov'è? »
« E' proprio quella laggiù ... » mi disse il ragazzo indicandomi
una zona che avevo trascurato. Dopo aver ringraziato mi avviai nell'area indicata
e ricominciai la ricerca.
Dopo poco rividi il vecchio Muten e Crillin.
« Allora Trunks, trovato qualcosa? » chiese il nonnino.
« Macché ... » risposi sconsolato mentre riponevo l'ultimo
paio di scarpe intravisto « ... se compro un paio di queste dopo ho solo
i soldi per comprare un paio di calzini! I prezzi sono troppo alti. Voi piuttosto
... » chiesi poi rivolto a loro « ... Trovato qualcosa d’interessante?
»
« Guarda ... » iniziò Crillin mentre mi sorrideva radioso
« ... Se lo vuoi fare arrabbiare questi sono perfetti! » esclamò
infine mostrandomi un paio di pantaloncini giallo evidenziatore e una canottiera
rosa shocking.
« MA DAI! Mica sono come mia madre! Come siete crudeli ... » scoppiai
a ridere divertito dall'idea di rivedere Vegeta con quei colori strambi.
Crillin si asciugò una piccola lacrimuccia « Hahaha! ... Ok, dai.
Passando alle cose serie: se devono essere sinceri Trunks, nemmeno gli altri
reparti sono clementi più di tanto ... Secondo me dovresti concentrarti
sulle scarpe e magari comprare il resto in un negozio meno caro » suggerì
il piccoletto.
« Oppure ti concentri sul resto e fai combattere Vegeta a piedi nudi come
si faceva all'antica » disse Muten per controbattere il discepolo.
« Ora come ora non so ...» osservai alquanto avvilito il mare di
calzature « ... forse è meglio uscire e cercare un negozio più
alla mano. Dai, andiamocene » dopo aver detto ciò, i due fecero
spallucce e mi seguirono verso l'uscita.
Verso metà negozio però scorsi in lontananza un
piccolo cartello rosso ... sembrava esservi scritto "Sconto" o qualcosa
di simile ... Mi avvicinai ad esso e vidi un'altro modello di scarpe: a vederle
parevano un po' pesanti ma al contempo sembravano essere in grado di fornire
una grande comodità e libertà nei movimenti del piede e della
caviglia. Oltretutto erano veramente belle per la loro semplicità: bianche
con lunga cucitura nera che correva lungo tutto il fianco della scarpa, la suola,
grossa e flessibile, era anch'essa di un nero lucido, i grossi e lunghi lacci
bianchi s'intrecciavano e scomparivano all'interno della calzatura. Li estrassi
per osservare meglio l'interno: una stoffina morbidissima e di un nero bellissimo
ricopriva tutta la superficie interna e poi ... colpo di stile: il fianco esterno
della scarpa era pieno di piccoli fori circolari e questi permettevano un perfetto
scambio d'aria.
Le mostrai ai ragazzi con occhi sognanti « Come vi sembrano? »
« Sono belle. Ma sei sicuro di voler comprare a Vegeta un paio di scarpe
da basket? » chiese Crillin mentre con il pollice e l'indice si teneva
il mento.
« Beh, da quello che so sono piuttosto resistenti e poi guarda ... »
dissi mostrandogli il cartellino e il cartello dello sconto « ... nonostante
siano in pelle sono ad un prezzo accettabile ».
« Sempre meglio delle altre. Ma c'è il numero? » chiese Muten.
Cascai letteralmente dalle nuvole ...
« O.O ... Non lo so » mi gettai a capofitto sul mucchio di scatole
alla ricerca del numero che cercavo. Nel frattempo Genio e Crillin non mi aiutavano
...
« Ma chissà perchè sono state messe quì ... »
si chiese il maestro.
« Ed io chennesò. Magari sono fondi di magazzino ... Ma una cosa
è certa: se le hanno messe quì così e con un cartello di
sconti così piccolo volevano fare in modo che tutti non si accorgessero
dello sconto e che puntassero sugli ultimi arrivi » il bassetto incrociò
i bracci e mi guardò strano « ... Hei Trunks! Ma tu lo sai che
numero porta Vegeta? Io non ne ho la più pallida idea ... ».
Finalmente trovai la scatola e iniziai a sorridere come un'ebete « Trovata!
... » mi sedetti su di una piccola seggiola di metallo e iniziai a slacciarmi
gli stivaletti « ... Ah, nemmeno io lo so, però la mamma mi ha
detto che fisicamente gli somiglio moltissimo e quindi spero di avere i suoi
stessi piedi ».
Infilai entrambe le scarpe e dopo averle allacciate provai a fare qualche passo
avanti e indietro ... Non erano comode, di più.
« Sono perfette! » le sfilai rapidamente, le rimisi nella scatola
e mi rinfilai le mie.
« Ok, adesso cerchiamo rapidamente il resto » e partii in quarta
verso gli altri reparti senza aspettare i miei compagni.
Per i pantaloni scesi un modello comodo e leggero, che si potesse allacciare
in cintura mediante due piccoli laccetti bianchi. Il colore era nero ... almeno
sarei andato sul sicuro.
Stavo osservando una normalissima canottiera (nera) quando Crillin mi fece pensare
con una semplice domanda: « Vuoi far diventare Vegeta un becchino? »
« Beh, certo che no ma ... » Il piccoletto si avvicinò a
una canottiera di un colore differente, la prese e me la diede spiccio, forse
perchè stanco di tutto quello shopping.
« Questa andrà benissimo ... » osservai il capo bordò
e annuii. Gli sorrisi contento « Adesso possiamo andare a casa ».
Pagai quello che dovevo (e cioè una fortuna!) e uscimmo finalmente dal
negozio.
Ero davvero soddisfatto dei miei acquisti.
« YAAAA!! FINALMENTE FUORI! ... » urlò Crillin
mentre stirava le corte braccia « ... Mi spiace Trunks ma davvero, non
ne potevo più di stare là dentro! ».
Afferrai meglio il gruppo di borsine « Non ti devi scusare è solo
che all'inizio mi sono trovato davvero in difficoltà ... »
« Non ti preoccupare. L'importante è che adesso ce ne torniamo
a casa e sistemiamo questa roba ».
« Sì ».
Camminammo per poco, forse due o tre minuti e ci mancava poco
all'uscita ma qualcosa ci fece rallentare terribilmente: a lato del largo corridoio,
dinanzi un negozio ancora chiuso, si stavano svolgendo delle strane iscrizioni
... "Miss Bellezza" o qualcosa del genere e vi era una calca pazzesca
... La fitta folla ci impediva ci camminare vicini.
Crillin si autoproclamò capofila e iniziò imperterrito il suo
cammino. "Seguitemi" aveva detto, peccato che il suo viaggio fu bloccato
poco dopo.
Il basso ometto infatti si andò a scontrare contro una bella ragazza
ed entrambi caddero a terra.
« Hai-hai-hai-hai, che male ... Scusa, tutto a posto? » Crillin
si alzò in piedi senza badare alla spesa rovesciata a terra e si avvicinò
alla ragazza per porgergli aiuto. Lui gli avvicinò una mano ma lei la
schiaffeggiò via « UMPF! Lasciami in pace! ... » si rialzò
da sola e si sistemò un piccolo ciuffo di capelli dietro un orecchio
« ... E vedi di guardare dove cammini! Razza d’incapace ... »
Ed io li osservavo ... impietrito ...
« M-Mi scusi. Non l'ho fatto apposta » chiese nuovamente scusa il
pelato dopo essere diventato rosso come un pomodoro.
« UMPF! » la ragazza, seriamente impettita, chiuse ermeticamente
gli occhi e voltò lo sguardo verso destra ... Crillin ci rimase molto
male.
E io continuavo a stare fermo ...
All'improvviso la donna spalancò gli occhi ed emise un piccolo gridolino.
Quando si voltò di scatto, vedemmo tutti il Genio con il naso colante
e le mari ancora all'altezza del di-dietro della "fanciulla". Crillin
capì al volo ma non fu abbastanza rapido a reagire ... Lei lo anticipò.
« MA COME TI SEI PERMESSO, BRUTTO MANIACO!?! » colpì il vecchietto
in pieno volto con il dorso di una mano e questo andò a sfondare una
vetrina vicina.
« GENIO!!! » Crillin corse rapido in soccorso del suo maestro ...
Per fortuna aveva solo qualche lieve graffio.
La ragazza osservò rabbiosa l'intera scena. Si guardò la mano
che aveva usato per colpire ... Un piccolo velo d'angoscia andò a calarsi
sui suoi occhi ... Scosse adirata la testa un paio di volte e si allontanò
dalla scena del crimine passandomi a fianco.
Rimasi fermo.
Dopo pochi secondi mi voltai e la vidi allontanarsi.
« WOW, che donna! »
« Genio, non scherzare ... Ti ha dato una sberla terribile! »
« Terribile? Bubbole! ... » disse il vecchio Genio togliendosi la
polvere di dosso « ... Se Chichi s'impegna me le suona molto peggio! ».
Crillin mi si avvicinò e guardò nella mia stessa direzione. Lei
era ancora visibile ...
« C'è qualche problema Trunks? »
Strinsi forte le mani attorno a quei sacchetti ... « Che diavolo ci fa
quì ... »
Crillin mi osservò stranito « Che? ... »
Digrignai i denti rabbioso ...
« Che diavolo ci fa quì NUMERO 18?! »
... Continua ...