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Autore: wykkie    03/10/2013    1 recensioni
***dal capitolo 4***
Non so dove siamo, ma se è un sogno. Vorrei che non finisse mai.
***
Vorrei che andaste fino in fondo a questa storia.
Vorrei che non giudicaste il libro dalla copertina.
Vorrei che non ascoltaste la voce dentro alla vostra testa che vi dice che questo racconto non vale niente.
Cercate di andare fino all'ultimo capitolo, per favore.
L'abito non fa il monaco.
Grazie.
***sempre dal capitolo 4***
Mi sveglio e mi manca il respiro, non mi sento le braccia. Sono insensibili non riesco muoverle.
Sento che ho dell’umido sulla guancia.
Cerco di alzarmi e dopo tre interminabili tentativi ci riesco.
Con la coda dell’occhio vedo qualcosa rotolare di fianco.
Guardo meglio e caccio un urlo.
Mi blocco, è solo l’angelo. Disteso a terra e i suoi respiri sono flebili, è bianco da far paura.
Mi avvicino e gli tocco la fronte. È anche freddo da far paura.
Non so che fare.
***dal capitolo 3***
E se cedo e mi tolgo le cuffie?
***
When angels deserve to die.
(Quando gli angeli meritano di morire)
***
{MOMENTANEAMENTE FERMA PER MANCANZA DI ISPIRAZIONE}
{IN REVISIONE}
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Il Levante decise che ogni 20 anni, ogni 20 generazioni bisognava farlo vedere alla folla, ogni 20 anni bisogna ripulire questo posto. Pulirlo da chi trasgredisce. Tutte le volte che usa note elevate viene punito. Quando domani verrà mostrato chi si toglierà le cuffie, lo guarderà o gli parlerà verrà rinchiuso insieme a lui.” Nessuno parlava.
Nessuno osava pensare a quello che accadrà domani.
Neanche io.
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Un giorno era passato e adesso sono qui a rigirarmi in queste stupide coperte, aspettando che la stanza si illumini per l’abituale sveglia.

E se cedo e mi tolgo le cuffie?

Guardo il soffitto di ferro e questo pensiero passa nella mia testa,  facendomi rabbrividire all’istante dalla paura. Avevo visto una punizione due anni fa e non è una cosa bella. Ti mandavano scariche elettriche fino a farti sanguinare, quel tipo aveva rischiato il dissanguamento. Da quel momento nessuno aveva trasgredito.
Il tempo passa e io mi chiedo sempre di più come può essere quell’angelo del male, come può essere la sua faccia e la sua voce.

Perché mai il Levante non vuole note alte….perchè mai l’ha rinchiuso, perché ci tiene così….

I miei perché scorrevano veloci nella mia mente, tartassandola e torturandola. Ma le risposte non c’erano e mai ci saranno.
Guardai l’orario, erano solo le 5 a.m. e la luce non si era ancora accesa.
Ma subito le mie “preghiere” furono accolte e una accecante luce  invase la stanza, 2 metri per 2. Un buco.
Con gesti automatici mi misi i miei vestiti, tutti i giorni uguali. È una divisa grigia e bianca con stivali neri.
“Miei cari cittadini” la voce proveniva dall’altoparlante sopra la porta e apparteneva al Levante.
“Vi ricordo che oggi siete tutti invitati alla piazza grande” il messaggio finì. La cordialità era finta come l’invito che aveva appena annunciato, semplicemente perchè l’invito non era ciò che sembrava ma era e rimarrà un obbligo e la cordialità era di dovere se voleva evitare rivolte.
La porta di metallo sì aprì in automatico ed io potei uscire e seguire il fiume di gente del mio dipartimento verso la piazza grande. Questa suddetta piazza non era altro che il punto d’incontro delle strade di ogni dipartimento, ogni dipartimento era disposto a stella in gruppi di cinque. Tutti avevano un corridoio principale che si congiungeva a quello degli altri , questo era chiamato “Strada”, e si snodava nella terra fino a raggiungere la Strada degli altri gruppi a stella, da lì partiva un unico corridoio che finiva direttamente nella piazza grande.
La strada era automatizzata, quindi arrivammo a destinazione in meno di mezzora. Un tempo di gran lunga fantastico considerando di essere l’ultimo dipartimento. Guardai  la portantina automatica sotto di me e tirai un sospiro.
La piazza grande era già gremita di gente, delle uniformi gialle stavano già consegnando le cuffie.
“Mettila e non toglierla” un uniforme si posiziona davanti a me e con un gesto brusco mi consegne le mie.
Fatte di un materiale molto flessibile ti fasciavano la testa da orecchia a orecchia. Me le misi e subito le sentii stringere.
Cominciai ad avanzare verso il centro.
Un palco sormontava tutti, rendendoci piccoli e impotenti,  intento riuscito benissimo a quanto pare. Le persone non riuscivano a guardare in alto.
Su questo palco si intravedeva una specie di trono galleggiante.
Mezzora dopo la piazza grande era gremita di tutta la popolazione del Levante.
Nelle orecchie parti un fastidioso ronzio  e la musica del Sol Levante si librò nell’aria.
In un colpo sul palco apparve il Levante, unico nel suo genere, la pelle color della pece si confondeva con i vestiti strani che indossava, l’iride grande e nera era messa  in risalto dal bianco degli occhi.
Il mio stomaco ebbe i crampi provocati dalla paura, quell’uomo provocava dentro di me un miscuglio di soggezione, timore e fragilità che solo quelli che lo vedono in faccia possono provare.  Le sue ali nere come quelle di un corvo rilucevano sotto la luce del neon.
“Popolo.” La sua voce apparve lontana e distante dentro alle cuffie. Il movimento delle labbra era disconnesso dalla voce gracchiante nelle cuffie. Allargò le braccia.
“Il momento che aspettavamo è arrivato, solo alcuni di voi sono stati presenti il giorno della sua nascita” Continuò allargando ancor di più le braccia. “Ora è giunto il momento che tutti voi possiate vedere l’enorme sbaglio che questo demonio ha fatto”
In un secondo due uniformi  apparvero ai lati di quello che doveva essere il famoso angelo del male.
Le sue ali, color bianco dendente al caffè sulle punte e grandi il doppio del normale, erano spalancate verso l’alto mentre lui respirava a fatica accasciato sul pavimento. Le braccia erano parate davanti al viso.  Enormi tagli si trovavano sulla sua schiena il sangue lo ricopriva e usciva anche dalla testa, dal labbro e perfino si intravedeva del sangue secco tra le morbide piume delle ali.
I suoi respiri irregolari risuonavano nelle cuffie.
Ebbe un fremito nelle ali e le abbassò affianco a se. Con uno sforzo immane si mise in ginocchio e alzò la testa.
Nessuno osava muovere un muscolo mentre i suoi grandi occhi color del miele scrutavano la folla incuriositi.

Probabilmente ha visto solo quelle due guardie in tutta la sua vita…

Aprì la bocca ma non venne fuori niente, solo respiri affannosi.
Una goccia di sangue calò sul suo occhio, ma lui la cacciò via con un gesto secco della mano.
Ad interrompere quel momento magico furono le due guardie che gli diedero un calcio nell’addome e lo portarono davanti al Levante.
“Come potete vedere lui è il demone, lui e le sue note elevate hanno rovinato questa civiltà, mandandola alla rovina…” le mie mani si strinsero in pugni, le unghie affondavano nella carne

Ma cosa sta dicendo? Lui non ha mandato in rovina proprio niente…

Intanto non ascoltavo neanche più quello che stava dicendo, mi ero persa a fissare quell’angelo dai capelli biondi sporcati di sangue sulla fronte dove un  taglio faceva bella mostra di sé. I suoi occhi incrociarono il mio sguardo per una frazione di secondo e dopo ripresero a camminare sulla folla.
“E ORA! È GIUNTO IL MOMENTO!” un urlo del Levante mi distolse dalla mia contemplazione. Si avvicino a lui e gli sussurrò qualcosa all’orecchio. Si sedette sul suo trono e fece un segno alle due uniformi gialle.
Queste lo presero e lo gettarono sul bordo del palco e iniziarono a dargli calci e pugni. Lui di conseguenza forse provò ad urlare ma nelle cuffie non si sentì niente. Ebbi la tentazione di toglierle per sentire la sua voce.
Un brivido corse lungo la mia schiena nel vedere che tiravano calci anche sulla sua schiena nuda. Aveva indosso solo un paio di calzoni della tuta tutti macchiati e sporchi.
Uno, due, tre calci ancora.
Lo buttarono giù dal palco e continuarono con i colpi elettrici sparati dalle loro pistole. Il suo corpo si contorceva scosso dall’elettricità.
Non ce la feci più.
 Di colpo staccai le cuffie e un urlo atroce invase le mie orecchie.
Da questo momento in poi non seppi più neanche dove mi trovavo e cosa mi stava succedendo.
So solo che sentii le mie ali espandersi e aprirsi sulla mia schiena.
Un secondo dopo stavo vicino a lui cercando di tirarlo su  mentre le guardie si contorcevano ai miei piedi con del  ghiaccio che  si allargava su di loro.
Riuscii a sollevarlo da terra proprio mentre il Levante mi veniva incontro urlando di fermarmi alle uniformi. Ma io non ero più lì stavo percorrendo la Strada ad una velocità folle.
Il respiro di lui era debole contro la pelle del mio collo. Sentivo il sangue vischioso inzupparmi tutti i vestiti.
Girai in un corridoio sconosciuto e lo percorsi in un attimo. Le mie ali provocano scintille contro i pannelli in metallo.

Devo uscire da qui…

Sbattei  le ali ancora più forte, questo corridoio si stava alzando in pendenza fino a che divenne un grosso tubo verticale.
Vidi infondo ad esso delle grate. Certo, le vidi, ma non le sentii, perché mi trovai in uno strano posto.
Senza corridoi o quant’altro, era solo coronato da tantissimi puntini luminosi su uno sfondo nero.
Mi fermai a mezzaria a guardare in basso: c’era soltanto un enorme buco pieno di ghiaccio.
L’istinto di allontanarmi si impossessò della mia mente. Ed io ubbidii.
So solo che cascai a terra dopo un tempo infinito, schiacciata dal peso di quell’angelo a cui avevo inspiegabilmente salvato la vita.
 

BOOM BABY!!!

carissime e carissimi!! ora che ho reclamato la vostra attenzione mi presento.
ciao, sono Mario ho 42 anni e soffro di amnesia.

il dottore mi dice che-
no OK mi presento DAVVERO: ciao il mio nick è Wykkie e soffro di pigrizia acuta.
questa storia come potete vedere è un pochito diversa dalle solite quindi vi pregherei di non giudicare il libro dalla copertina...
se fino adesso non avete ancora risolto il dubbio su chi sia il Levante vi rispondo subito: è WILL.I.AM
PERCHè? 
semplicemente perchè questa storia malata viene da Thatpower e chi meglio di lui può interpretarlo??
nessuno, ovviamente!!

questi qui sotto sono i personaggi e spero che lei vi piaccia....

 

Amber Rey James http://img240.imageshack.us/img240/1128/lostangelin2.jpg
Justin Bieber: http://static.fanpage.it/musicfanpage/wp-content/uploads/gallery/justin-bieber-si-esibisce-allo-o2-arena-di-londra/small_130305-092632_to050313est_13.jpg

BACI :***
 
  
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