Salve carissimi.
So già che mi ucciderete, perciò scrivo qui.
Scusatemi.♥
Era troppo tempo che non scrivevo angst, mi facevano male le mani lol
ma non è finita qua, non vi disperate u.u
e anche dopo la fine, non sarà veramente finita perché ci saranno i 'missing moments' so... yay.
la prima frase l'ho scritta giorni fa e circa mezz'oretta fa ecco qua tutta scritta :3
a presto (se rimango viva),
gretchen.
Colpe.
«Si può sapere perché l'hai fatto?» la mia voce è dura.
«Io...» Addie tentenna.
«Come hai potuto? Dopo... Dopo tutto quello che ho fatto per te?» sospiro.
Sento che sono vicino alle lacrime.
Lei piange già.
Penso che la colpa sia di entrambi, alla fine.
Ma non capisco dove ho sbagliato.
Glielo chiedo.
«Tu.... Sei magnifico così, sono io che mi sono sempre sentita... Sbagliata. Rotta.» lo sapevo.
Evidentemente era finito il mio tempo per cercare di aggiustarla.
Non ero stato magnifico abbastanza.
Non potevo stare senza lei.
Ma non potevo stare neanche con lei.
«Era una ragazza?» fingo di essere indifferente.
Ma purtroppo, questa è la mia peggior interpretazione.
Singhiozza un sì.
È in piedi accanto al divano, io seduto.
«L'esperienza maschile non dev'esserti proprio piaciuta, eh?» sono cattivo.
Voglio essere cattivo.
Voglio farle sentire cosa provo io, ora.
Ed io provo delusione, dolore, rabbia.
«È meglio che tu vada.» non ho sbalzi di tonalità, cosa di cui vado momentaneamente fiero.
Addie prova a protestare, ma io mi metto le dita nei capelli, vicino le orecchie.
Non voglio sentirti.
È questo il mio messaggio.
E lo capisce.
Si avvia alla porta,
mentre io mi sento perso.
©