Libri > Cronache del mondo emerso
Segui la storia  |       
Autore: FreDrachen    04/10/2013    3 recensioni
Fenula vuole solo una cosa dalla vita. Essere la migliore assassina di tutti i tempi, forte e spietata.
Ma non ha fatto i conti con la forza più forte:l'Amore.
A questo ci penserà Demar, un assassino schermito da tutti perchè entrato tardi nella Gilda.
Così Fenula si ritroverà in bilico tra le restrizioni e le convinzioni del culto e la vita.
Spero di avervi incuriosito. Leggete e recensite:)
Storia esistente anche su Wattpad XD
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Nemesis'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

7-La vita è proprio come te l'aspetti?

Resuscitare i morti è facile.
L'amore, invece, è terribilmente complicato.

Anita Blake, cacciatrice di vampiri
(Citazione tratta dal libro Micah, Laurell K. Hamilton)
 
Si incontravano di notte, nella stanza di Demar.
Fenula, essendo Guardia, aveva molta più libertà di spostamento.
E in quei momenti si lasciavano completamente andare.
Dopo l'amore Demar la erudiva, mantenendo la promessa che le aveva fatto. Ora c'era l'inversione dei ruoli. Ora era lui il Maestro.
Ogni sera se ne uscivano con gli argomenti più disparati.
Una sera era toccato all'amore.
«L'amore, sai cos'è. Non è vero?»
«Certo»ribatté Fenula piccata.
"Ah,meno male"pensò Demar. Pochi secondi dopo si dovette ricredere.
«Il sesso. È lo strumento per portare avanti la generazione di Vittoriosi».
Demar scoppiò a ridere.«Non è solo questo».
«Allora cos'è?»
«La forza più forte di tutte che non teme niente,che accumuna tutti gli esseri viventi. Il solo sentimento che non si può sconfiggere».
«Yeshol dice che è la fede»osservò Fenula dubbiosa.
«Bé sai, in quanto capo di una setta religiosa deve pensarla così. Altrimenti il culto crollerebbe». «E tu quale pensi che sia il più forte?»le chiese, prendendole la mano.
Lei appoggiò la testa sul suo petto.«Se l'amore è forte come il sentimento che provo nei tuoi confronti, sicuramente l'amore».
 
Demar era proprio intenzionato fino in fondo a mantenere la parola data. Una sera se ne uscì con un'idea, che rimase sensata per circa mezzo secondo.
«Vedrai, ti piacerà».
Fenula aveva annuito, poco convinta.
L'attesa non fu lunga. Ad entrambi fu affidata una missione nella stessa città, Narbet la capitale della Terra della Notte.
Sistemati in due comode stanze di una piccola locanda di periferia, dopo aver portato a compimento in modo diligente le missioni, Demar si presentò nella sua stanza con degli abiti semplici da popolani, in modo da passare inosservati.
Quando Demar ripose i loro mantelli piegati nel piccolo armadio addossato alla parete, Fenula strabuzzò gli occhi stupita.
«Cosa? Giriamo senza mantelli? E se ci scoprissero?»
«Non riusciranno. Scusa, come pensi che faranno a collegare due come noi a degli adepti della Gilda?»
«Non mi riferisco alla gente comune. Pensavo alle nostre spie».
Demar ridacchiò.«Qui? In questo posto dimenticato da Thenaar? Non manderanno nessuno. Ci siamo noi qui a controllare, mentre portiamo avanti la missione. Non Credi?»
Quando aveva a che fare con Demar, Fenula non riusciva a ragionare. Si fidava ciecamente di lui.
Fu per questo che annuì, e cercò di assumere un cipiglio sicuro.
Narbet, pur essendo una capitale, non poteva essere paragonata a Salazar sempre caotica e attiva. Le strade principali erano occupate dalle bancarelle dalle merci più disparate. Una che vendeva stoffe dai colori sgargianti, una che vendeva spezie dal loro profumo esotico. Tutto per Fenula era nuovo. Aveva gli occhi che brillavano. Un musicista di strada la incantò con la sua voce melodiosa e tonante.
Ovunque passassero però, notava che la gente al solo nominare la parola Gilda sbiancava di paura.
Demar si fermò a prenderle qualche dolce tipico di quella terra, Fenula non poté fare a meno di sentire un gruppo di donne di mezza età parlottare a pochi passi da lei.
«Si dice che abbiano riti di sangue».
«La povera Gadara ha perso la vita per mano di quelle…bestie». Una donna tirò su col naso.
«Se non fosse per mio marito che è legato a questa terra, me ne andrei subito. Non riesco più a vivere al pensiero che il loro tempio si trova a pochi passi da qui».
Una donna arrivò trafelata.«Avete sentito? I conti Jabal e Farim sono morti questa notte».
«Oddio, la Gilda. è stata la Gilda!»
Demar arrivò in quel momento.«Ecco qua. Ti ho preso un po' di biscotti e…»
«Andiamo via».
Demar rimase sorpreso da questo attacco della ragazza, ma annuì.
«è quasi ora di pranzo. Ho notato una locanda carina. Possiamo fermarci lì. Dopo ti farò visitare il quartiere nobile».Verso metà pomeriggio, dopo aver pranzato in una deliziosa locanda, Demar la portò a visitare il quartiere della nobiltà, dove risiedevano anche i tempi degli dei minori.
Una voce all'altezza del tempio di Raxa, dio protettore dei commerci e dei ladri, la trattenne. Notò una trentina di persone radunate intorno a un vecchio.
«è la verità, vi dico!Nerla prende ordini daDohor! E non è tutto. è in combutta con gli adepti della Gilda degli Assassini. Se non faremo qualcosa, finiremo in mano a quei folli!»
Fenula non poteva credere alle sue orecchie. Uno dei loro segreti rischiava di essere svelato. La loro alleanza con Dohor. L'istinto le diceva di correre da quell'uomo e piantargli il pugnale nel cuore. Ma quando notò che la gente non credeva molto alle sue parole, si rilassò leggermente.
Ma ciò che le faceva più male, era che loro assassini venivano considerati nient'altro che bestie senza cuore, che spargevano sangue ovunque andassero.
Bé, in verità non avevano poi così torto dato che erano i responsabili di morti clamorose, come quello del Consigliere Faranta della Terra della Notte per mano di Rekla. Ma non per questo non erano capaci di amare.
Demar notò il suo turbamento.«Vieni. Andiamo via».La prese dolcemente per le spalle, e la guidò alla locanda, dove avevano lasciato i loro abiti.
«Siamo dei mostri?»domandò all'improvviso Fenula.
«No. Ma cosa vai a pensare?»
«Ovunque guardi, noto la paura affiorare nei volti delle persone al solo sentirci nominare».
«Non devi ascoltare ciò che dicono. Loro non sanno qual è il nostro fine ultimo. Non riescono a immaginare che noi potremo rendere il mondo un posto migliore. Basta alle guerre, il Mondo Emerso sarà guidato da Yeshol e da noi Vittoriosi. Questo mi hai insegnato».
La fissò intensamente negli occhi.«Perché tu ci crediancora in questo fine, non è vero?»
«Si, ci credo. Ma non è questo il punto. Vorrei che non ci odiassero in automatico, tutto qui».
«Sai che non è possibile eliminare ciò che è radicato nell'uomo fin dagli inizi dei tempi. Non puoi scacciare l'odio». Poi aggiunse:«E poi scusa non odieresti qualcuno che ti reputa un selvaggio incivilizzato sempre a far guerre e a massacrarsi l'uno con l'altro? Noi li consideriamo esseri indegni di vivere, mentre loro ci reputano come scarnatori spietati. è così che è sempre stato, ed è così che continuerà ad essere».
Fenula non trovò nessuna risposta per replicare.
A quel punto, Demar le prese la mano e iniziò a seguire l'intrico dei vasi sanguigni in rialzo.«Loro non riusciranno mai a comprenderci. Come non riusciranno a capire l'amore che provo per te».
Fenula lo baciò, senza troppi preamboli. Per questo era innamorata di lui. Per lei Demar era un faro che non si spegneva mai. Ovunque si perdesse dai dubbi alle indecisioni, sapeva che all'orizzonte ci sarebbe stato sempre lui.
 
Quando tornarono alla Casa (con qualche ora tra uno e l'altro per non destare sospetti), Fenula andò dritta da Yeshol per metterlo a conoscenza su Dunat, il sacerdote del tempio di Raxa.
Yeshol si massaggiò pensosamente il mento.«Ciò che dici potrebbe rivelarsi pericoloso per noi e il Nostro alleato. Manderò qualcuno a spiarlo per mantenermi aggiornato sul fatto. Se diventerà un ostacolo lo elimineremo».
Dopo il fallimentare giro per Narbet, decisero di continuare a frequentarsi nella Casa, anche se questo poteva essere rischioso.

Angolo autrice:eccomi qua:) Questo capitolo è un po' di transizione. Nel prossimo, dato che non accade nulla di particolare tra i due, passerò a quasi...promettete di non fucilarmi se ve lo dico?A...ehm...sei anni dopo.
Ringrazio voi lettori, e in particolare RayaFee e Khalla98:)
Alla prossima:)
Drachen
 
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Cronache del mondo emerso / Vai alla pagina dell'autore: FreDrachen