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Autore: Virgi1999_love    04/10/2013    2 recensioni
Se c’è una cosa che detesto sono i proverbi.
Quello che odio più di tutti in particolare è: “C’è sempre una prima volta”.
Si, è vero, una prima volta c’è sempre, ma di solito non è un granchè.
Sono molto più importanti la ultime volte.
In realtà la vita è solo un’incredibile collezione di “ultime volte”. L’ultima volta che ti cantano la ninna nanna, l’ultima volta che esci dal cancello della tua scuola, l’ultima volta che baci la persona che ami, l’ultima volta che ti addormenti senza aver bisogno del Valium.
Ma non c’è mai nessuno ad avvertirti che quella che stai vivendo è l’ultima volta, anzi, molto spesso non te ne accorgi nemmeno.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciaao a tutti boys and girls <3
Questa è in assoluto la mia prima fanfiction e come noterete ho riutilizzato frasi di alcuni libri che ho letto in questo periodo che mi sono piaciute molto, ovviamente modificando il contesto. Quindi non vi stupite se troverete frasi che magari avete già letto o sentito. L’inizio per esempio l’ho preso dal libro di Federica Bosco “Pazze di me”. Un grazie a tutti quelli che seguiranno la mia storia, un bacio enorme. –Virgi- <3 <3
 
 
Capitolo 1.
 
Se c’è una cosa che detesto sono i proverbi.
Quello che odio più di tutti in particolare è: “C’è sempre una prima volta”.
Si, è vero, una prima volta c’è sempre, ma di solito non è un granchè.
Sono molto più importanti la ultime volte.
In realtà la vita è solo un’incredibile collezione di “ultime volte”. L’ultima volta che ti cantano la ninna nanna, l’ultima volta che esci dal cancello della tua scuola, l’ultima volta che baci la persona che ami, l’ultima volta che ti addormenti senza aver bisogno del Valium.
Ma non c’è mai nessuno ad avvertirti che quella che stai vivendo è l’ultima volta, anzi, molto spesso non te ne accorgi nemmeno.
Il fatto è che quando sei piccolo credi che tutto ti sia dovuto e che tutto rimanga esattamente come quando hai tre anni: i parenti che ti fanno le foto, i regali e sono ossessionati dal fatto che tu dorma, mangi e caghi, ed è tutto un sorridere, battere la mani e fare facce stupide.
Poi però, arriva un giorno in cui puoi essere morto soffocato nel tuo vomito e a nessuno importa più un fico secco, così ti ritrovi sola a gridare: “Hei! C’è nessuno??” e allora capisci che, o ti fai andare bene tutto quello che arriva dopo, o puoi spararti un colpo in testa.
Cinica?
No, realista.
Mi chiamo Emily. Emily Jackson. Ho appena 16 anni e frequento un dei college più “gettonati” *che schifo di parola..* di Londra. Penserete che sono una di quelle ragazze perfette, con i capelli sempre apposto, con il sorriso stampato in faccia, felici per quello che sono.. Beh sbagliate di grosso perché io, fidatevi, sono tutt’altro e in quella specie di scuola dove ci sono solo ricconi sfondati io non c’entro proprio un cazzo. I miei genitori se lo possono permettere, *beh si possono permettere molto con il lavoro che fanno* , e una di queste cose è la mia scuola. Mi sono sempre sentita fuori posto qui dentro ed essendo figlia unica non posso sfogarmi con nessuno eccetto che con la mia migliore amica Titta , ok non si chiama veramente così, questo è il soprannome che le ho dato quando avevamo solo 1 anno, non riuscivamo manco a parlare e da quel giorno tutti la chiamano cosi ma il suo vero nome è Maria Antonietta. E’ nata in Italia, i genitori sono italiani e appena è nata Titta sono venuti a Londra per lavoro. Ed è li che sua mamma ha conosciuto mia mamma che nel frattempo aspettava me che sarei nata a giorni. Io e Titta siamo nate nello stesso mese lei il 3 novembre io il 20. E da li non ci siamo più separate.
Insieme parliamo molto di quello che significa “crescere” . E’ una parola orribile. Io non voglio crescere, vorrei avere 16 anni per sempre.. Crescere significa responsabilità e io tutte ste responsabilità da adulto non le voglio proprio avere .. Non che ora io non abbia responsabilità! Insomma ce lo studio di mezzo che me ne prede un bel po.. Eh si perche capita a tutti che una mattina ti svegli e sei un’adolescente. Cosi, senza un avvertimento, dall’oggi al domani, ti svegli nel corpo di una sconosciuta che si vede in sovrappeso, odia tutti, si veste solo di nero, e ha pensieri suicidi l’84 % del tempo. E io non facevo eccezione. Titta è come me *piu o meno* frequentiamo la stessa scuola ed è incredibile come riusciamo ad non “uniformarci alla massa”.
Non vi ho ancora parlato della mia “situazione amorosa” *ma che cazz…* l’unico fidanzato serio che ho avuto è durato si e no un mese, in terza media, e poi ci sono stati ragazzi con cui avevo delle storielle senza senso che avevano un solo fine.. Si esatto. Non sono una di quelle ragazze che cerca l’amore vero, insomma non a quest’età ! Ora penso a divertirmi ed è giusto, non mi sono mai innamorata seriamente e non ho intenzione di cadere in questa stupida trappola perche poi va a finire che soffri *come è successo ad alcune mie amiche perché i ragazzi a quest’età, si sa, sono dei veri stronzi*, e io di soffrire non ho proprio tempo.
Nella scuola ce un ragazzo che mi attrae parecchio. Austin Mahone. E’ un figo pazzesco, mezza scuola gli va dietro da  quello che ho capito, alto, un fisico da paura, occhi verdi dove ti ci puoi perdere.. ce solo un piccolissimo e insignificante problemino.. non sa neanche della mia esistenza. Ma lo conoscerò. Un giorno lo conoscerò. Devo solo trovare il modo giusto …
 
 
 
 
Questo è il primo capitolo J
Come vi sembraa ??? Recensite e fatemi sapere se posso andare avanti, vi sarà sembrato un po corto o magari noioso ma questo è solo il primo capitolo non preoccupatevi ahah ;) <3
Un bacioneeee –Virgi- <3 <3
 
  
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