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Autore: SognatriceAdOcchiAperti    05/10/2013    7 recensioni
Che succederebbe se arrivasse una ragazza quasi sedicenne nell' isola che non c' è?
E se questa ragazza a differenza di tutte le altre non può andare via perché ha perso la memoria?
Leggete e scoprite insieme alla fantasia e il coraggio, il vero significato: dell' amicizia del coraggio del vero significato di essere bambini e cosa significa essere una mamma.
Genere: Avventura, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Mi recai, (seppure con grande fatica), al bagno, dove il signor Hook mi aveva indicato. Mentre mi immergevo nella vasca, mille domande mi attanagliavano la mente.
Chi sono io? Chi sono i miei genitori? Come ho fatto ad arrivare qui? O meglio, come ho fatto, a ritrovarmi in mare aperto?
E cosa significava quel vento impetuoso?
Ma niente, tutte le volte, che mi sforzavo, per ricordare qualcosa, un gran dolore attanagliava la mia testa.
Perciò, mi concentrai, sulla mia pulizia personale.
Finito di lavarmi, presi un asciugamano e andai nel' armadio del capitano.
Come aveva detto il signor Uncino, c'erano solo vestiti maschili e con mia sorpresa tutti molto eleganti. (Va beh, per come ha detto il signor Uncino, è il capitano della nave, perciò credo che si deve vestire sempre in modo elegante!)
Un solo vestito, però non lo era. Anzi, era molto semplice, si trattava, di un set marinaresco, dei pantaloni celesti e una maglietta a maniche corte, bianche con solo nelle maniche una tendenza al celeste e una bandana rossa.
Presi quella e mi misi in testa la bandana, per evitare che i miei capelli, (già molto scompigliati), non si rendessero orribili d' avanti agli occhi, del signor Uncino.
Dopo vestita, mi rimisi la mia collana.
Era strano, tutte le volte che la vedevo, era come se tentasse di farmi ricordare qualcuno, era come se il suo scopo, fosse di ricordarmi sempre di un nome, si ma di chi?
 
 
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-Allora Spugna, hai capito finalmente come ti devi comportare con la nostra “ospite” - Dissi esasperato. Si capitano! Allora... Dovrò bussare alla porta, dovrò chiamarla sempre signorina, e... - Si fermò confuso Spugna. -Eeee?- Gridai facendo appello a tutta la mia poca pazienza. - E dovrò sempre, rivolgermi a lei, in terza persona - Rispose infine Spugna. -Finalmente! Allora vedi che anche con tutta l'acqua di mare, che hai nel cervello, se ti impegni le cose le sai?- Risposi. - Ma capitano, come mai tutto questo? Voglio dire, la gentilezza... La minestra... Voglio dire perché!- Chiese Spugna. - Perché? Ma è molto semplice vedi... Le donne, amano molto i complimenti Spugna, e poi se noi la trattiamo bene, lei crederà con più facilità a quello che noi gli diremo, già del fatto che ha perso la memoria è un grande vantaggio. Eika è come un bambino, che aspetta di avere un ordine dalla madre e quando l'ascolta le ubbidisce senza discussioni. Ora vai in cucina a prendere la minestra e fa tutto quello che ti ho detto. Presto!- - Singnor sì capitano!- così, spugna si avviò alle cucine...
 
 
 
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Mentre aspettavo la minestra, mi decisi di perlustrare la cabina del Signor Jeims Hook.
La cabina del capitano, aveva una tendenza al rosso segno che era del suo colore preferito.
Per tutta la stanza, vi era un grosso tappeto rosso con alcune decorazioni in oro.
A destra (partendo dalla porta d' entrata)vicino al muro, della stanza c'era un divano di colore rosso a quattro posti con i bordi d' oro massiccio, dove io ero stata messa quando ero svenuta.
Poi a destra un clavicembalo, il quale sopra ad esso, vi era una bottiglia di rum, un flauto d'oro ed un paio di libri musicali.
In mezzo tra il clavicembalo e il divano, vi era un muro e attaccato ad esso una lanterna ad olio.
In fondo alla stanza, una porta dove c'era il bagno e nei muri fuori da esso dipinti e armi di ogni genere e un affila uncino. (Già chissà come si sarà tagliato la mano).
A sinistra invece, vi era il letto del capitano, dei coltelli e delle pistole e tre lanterne erano attaccate al muro che portava al suo letto.
In mezzo alla stanza, vi era una grande scrivania con una lanterna, una mediana ed una montagna di libri. Ne sfogliai alcuni, in essi vi erano al' interno pezzi di mappe dei tesori e tutte le note di viaggio, dei loro primi proprietari, in altri vi erano tutti i segreti e i modi di governare una nave e in un altro, il diario del signor Uncino.
Spinta dalla curiosità, per sapere che tipo era il capitano mi avvicinai per leggerlo, ma nel momento in cui io lo aprì bussò Spugna.
- Signorina ha finito? Posso entrare? Sono Spugna con la minestra per lei!-
Immediatamente posai il diario e mi sedetti velocemente nel divano. - Grazie della gentilezza. Sì io avrei finito, potete entrare.-
E detto fatto entrò Spugna con in mano un vassoio con sopra un bel piatto di minestra fumante.
- Con permesso, ho portato la minestra, dovrebbe mangiarla prima che si freddi!-
Gli sorrisi e lo ringraziai. Poi Spugna mi porse il vassoio con la minestra e mi disse - c...ccon permesso io... Io mi assenterei per un palio di ore. Quando ha finito di mangiare, posi pure il piatto sulla scrivania del capitano. Sinceramente le consiglierei di dormire per rimettersi in forze e di mangiare la minestra prima che si freddi -    - D'accordo.-  Gli risposi. Così facendo Spugna se ne andò. Ma non prima di essere inciampato sullo sgabello del divano.
Mi ci volle molta forza di volontà per non ridere e gli risposi preoccupata - tutto bene Signor Spugna? Si è fatto male?- E posato il vassoio sul divano mi avviai ad aiutarlo. - No no stia tranquilla niente di che, ora scusatemi ma mi dovrei proprio assentare. Passerò più tardi a prenderle il piatto va bene signorina?- - si si non c' è problema! - Così Spugna si avviò alla porta. Ma io lo fermai. - Signor Spugna le posso chiedere una cosa? - - Sì mi dica, Madame- - Non voglio essere indiscreta ma come mai il signor Hook ha quel' uncino? - domandai curiosa. - A sì l'uncino... Al dire il vero è una storia molto lunga... ma le posso dire questo. è stata una ferita di guerra che si è procurato molti anni fa ...-
- Ah... La ringrazio molto dell'informazione e mi scuso se le ha dato fastidio questa mia domanda. -Ma si figuri... Comunque ora io devo proprio andare. Su, deve mangiare, presto, prima che si freddi!  Ora la lascio, arrivederci signorina. - Arrivederci e ancora grazie -
Così Spugna se ne andò l'asciandomi da sola con quel bel piatto caldo...
Non ci misi molto tempo, a mangiare quella squisita minestra.
Caspita stavo morendo di fame! Chissà da quanto tempo non mangiavo!
Ma più ci pensavo e più la mia testa faceva male. Chissà se avrei mai recuperato la memoria.
Finito di mangiare posai il piatto sulla scrivania, stavo per andare a coricarmi nel divano quando cominciai a sentire delle voci...
- Allora Spugna hai fatto come ti ho detto?- - Certamente capitano! -
Ah... Niente di preoccupante, era solo il capitano e Spugna che parlavano. Ma ascoltare non nuoce giusto? E così mi misi a origliare la conversazione...
- e se l' è bevuta?-
"Bevuta? Bevuta cosa la minestra?" Mi domandai tra me e me
- sì sì capitano. Avevate ragione, ci è cascata in pieno... Ma capitano, ora che abbiamo guadagnato la sua fiducia che intenzione ha per Erika?-
"Intenzione? ma di che stanno parlando?"
- Come Spugna non sai che intenzioni ho? Ma è chiaro, che la userò come esca, per uccidere e disfarmi una volta per tutte, di quel maledetto moscerino volante! -
- E poi capitano, che cosa ne farete di lei, una volta ucciso Peter Pan?-
- beh corpo di mille balene! è una donna ormai, mi divertirò un poco con lei... Sono secoli che non vedo più una ragazza, con tutte le sue cose al posto giusto, e poi se mi annoierà, posso sempre darla impasto, ai pesci cani o a quel maledetto coccodrillo, con la speranza che così mi lasci per sempre in pace!-
"Oh no sono nei guai! Avrò pure perso la memoria, ma non sono così smemorata da non ricordarmi il significato delle parole! Ed il significato di quella frase mi è molto chiara! Devo fuggire ma come?" pensai allarmata.
Terrorizzata mi guardai  in torno poi il mio sguardo ricadde sul diario di capitano Uncino.....
 
 
 
 
 
 
 
 
La tana del' autrice
Allora che ne dite fino ad ora vi piace la storia?
Ho preso spunto la cabina di capitano Uncino, dal videogioco KINDON HEARTS 1 per playstation 2 nel' mondo l'isola che non c'è.
Dove appunto nella parte del gioco Sora, Paperino, Pippo e Peter pan entrano nella nave di capitano Uncino e combattono contro l' ombra malvagia di Sora creata da Riku.
Ok... Popolo che devo dire?  a sì
1 Ringrazio tutti quelli che hanno letto e recensito la mia storia e mi stanno seguendo passo dopo passo. Grazie mille gente
2 Vi voglio avvertire che a causa della scuola e di dividere i turni con il computer con i miei genitori e mia sorella. ( più studio non credo che aggiornerò tanto presto per il momento sì dato che ho scritto fino al capitolo 3.
3 Ringrazio le persone che mi hanno fatto presente dei miei errori di ortografia. E voglio dire che ora ho ricorretto il tutto.
4 Invito chiunque che legge la mia fanfinction di RECENSIRE. Ammesso che sia registrato.
Mi basta poco anche un “bel capitolo” o “un brutto capitolo”. Tanto che vi costa?
5 Spero che la storia vi stia piacendo e VI PREGO CHI RECENSIA SE TROVA ERRORI O NON CAPISCE QUALCOSA ME LO FACCIA PRESENTE.
6 Ciao e arrivederci al prossimo capitolo
by
SognatriceAocchiAperti
 
  
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