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Autore: MiaBlack    08/10/2013    2 recensioni
Joseph Morgan è alle prese con alcune foto per la promozione del telefilm, con lui anche il suo amico e collega Ian.
Allo studio fotografico i due si scontra con una modella. Cloe.
Jos e Cloe si conoscono da molti anni sono praticamente cresciuti insieme, ma quando Jos se ne va per studiare recitazione a Londra i due si perdono. Cloe nasconde però anche un piccolo segreto che non ha mai rivelato a Jos...
Joseph/nuovo personaggio.
oddio i miei riassunti fanno orrore
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Joseph Morgan, Joseph Morgan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 16
 
 
Quei due giorni furono per Joseph i due giorni più lunghi della sua vita, le ragazze lo guardavano con rabbia mal celata e non perdevano occasione di sbeffeggiarlo e di umiliarlo in ogni modo, ma sapeva di meritarselo così evitava di peggiorare la situazione rispondendo in qualunque modo.
 
***
 
Il giorno della festa era finalmente arrivato, il tempo era bello, una calda brezza soffiava annunciando finalmente l'arrivo della primavera.
Quell'anno la festa si sarebbe tenuta a casa di Cloe. Quella era una di quelle stupide feste alle quali lei odiava partecipare. Quell'anno poi per colpa di quello stupido scandalo era ancora meno vogliosa del solito, purtroppo aveva già confermato la sua presenza e tutti gli invitati sapevano che sarebbe andata, non presentarsi sarebbe stato come ammettere che le voci che circolavano sui giornali erano vere.
Cloe si era presa una settimana di vacanza, aveva fatto annullare tutti i suoi servizi per potersene tornare a casa e stare un po' con la sua famiglie così da spiegare cosa fosse successo. Dopo la sua fuga da Atlanta Cloe aveva spento il cellulare e si era rifiutata di riaccenderlo così che nessuno la potesse cercare.
 
Cloe si guardò allo specchio e annuì alla sua immagine riflessa, indossava un bellissimo abito nero lungo. Il vestito le stava un po' grande in alcuni punti, in quei giorni aveva perso peso senza nemmeno rendersene conto. Buttò uno sguardo al vetro della toilette dove abbandonati sopra con poca grazia c'era l’occorrente che aveva usato per truccarsi, attaccata al vetro con lo scotch c'era una busta che in origine doveva essere argentata, ma che ormai dopo tutto quel tempo tendeva al giallo.
-Non pensarci Cloe, oggi hai altri problemi da affrontare! - si diede due piccolo schiaffi e afferrando la pochette nera abbandonata sulla scrivania. Scese le scale per andare incontro agli ospiti, l’ora del patibolo era arrivata.
-Ecco la dama più bella di tutta la sala! - suo fratello la stava aspettando all'inizio delle scale in quei giorni aveva fatto tutto quello che poteva per farle tornare il buon umore, ma non c'era riuscito.
-Scommettiamo che oggi sarà una bella giornata? - le disse lui strizzandole l’occhio e indicando la sala piena di persone.
 -E cosa vuoi scommetterci? - rispose, dalle scale era già riuscita a vedere la perfida zia e una delle due stupide cugine che proprio non tollerava.
-Faccia così, se questa festa sarà magnifica... tu dovrai darmi il numero di cellulare di Claire. - propose lui sorridendo.
-Claire? Così io scappo disperata e tu fai la serata romantica con la mia amica, carino... - commentò lei fingendosi risentita per quel comportamento quando in realtà era solo contenta per lui, Claire era veramente una brava ragazza e poteva solo essere felice se la storia andava in porto.
-E se invece la serata fosse orrenda. Tu mi farai da schiavo per due mesi! -
-Due settimane... -
-Che contrattazione è? Sei veramente pessimo, un mese prendere o lasciare! - commentò lei, sapeva che due mesi sarebbero stati troppi, ma così avrebbe ottenuto il periodo che veramente voleva ovvero un mese, trenta giorni in cui lui sarebbe stato al suo servizio.
-Affare fatto, ma sia chiaro, non potrai interferire con gli eventi che accadranno durante la festa.-
-Che vuol dire? -
-Ci sta chiamando la mamma andiamo. -
 
Joseph era arrivato in ritardo, Claire l'aveva voluto accompagnare in tutti i modi e non c'era stato verso di dissuaderla, sapeva che quella decisione all'ultimo secondo di andare con lui a quella festa non era data per la preoccupazione nei confronti della sua amica, cioè era anche preoccupata, ma il motivo era un altro, ovvero Nick, il fratello, da come aveva capito l'uscita di quella sera era andata bene e lei voleva rivederlo a tutti i costi.
-Mi spieghi che stai facendo? - chiese Claire notando il giovane cambiare improvvisamente strada.
-C'è il padre di Cloe e vorrei rimanere in vita abbastanza per poter parlare con lei... - rispose lui.
-Ah, chiarissimo... Eccoli sono la... Vai e non fare cazzate! - sibilò la bionda dandogli un bacio su una guancia mentre gli indicava la ragazza che vicina al fratello stava salutando una donna anziana che a giudicare dalla faccia le stava dicendo qualcosa di non proprio carino.
-Scusate se vi interrompo... Cloe, vuoi ballare? - la vide irrigidirsi e sbarrare gli occhi, la presa sulla mano del fratello si era fatta forte tanto che vide le nocche sbiancare e il ragazzo storcere le labbra in una smorfia di dolore.
-Joseph... Che ci fai qui? - chiese lei, mentre Nick da bravo traditore quale era aveva consegnato la mano della sorella al ragazzo, costringendola così ad andare col nuovo arrivato.
-Ti avevo promesso che ci sarei stato...-
-Pensavo non avessimo più nulla da dirci... -
Il viso di Cloe era una maschera inespressiva, tanto che Jos non riusciva a capire cosa le stesse passando per la testa.
-Invece credo che tu mi debba raccontare qualcosa... -
-Non credo... Hai già tratto le tue deduzioni... -
-Beh, non credo nelle mie deduzioni, forse non lo sai, ma sbaglio il 99,9% delle volte quando si tratta di una certa ragazza. -
-Ora sei salito al 100%. -
-Credo di meritarmelo... - la sentì provare ad allontanarsi da lui e la strinse nuovamente a se, fortunatamente la musica lenta aiutò a camuffare il movimento.
-Jos io non voglio parlarti... -
-Io invece si... Senti c'è un posto dove andare a parlare? Possibilmente uno dove quella vecchia megera non continui a guardarci come se fossimo la notizia del secolo? -
-La zia... - sibilò infastidita.
-Quella zia? -
-Si.. -
-Cavolo quanto è diventata vecchia! Ma quanto ha, ottantanni? - chiese sorpreso vedendo la donna guardarli severa.
-Ne a cinquanta... -
-Portati male... Tua madre ha due anni in più di lei ed è veramente bella, potrebbe sembrare tua sorella. - commentò buttando un occhio verso la donna mora che li guardava e sorrideva felice.
-Mi stai dicendo che sembro una di cinquant'anni? -
-No sto dicendo che tua madre ne dimostra nemmeno trenta... Ora prima che tu mi accusi anche di darti della vecchia, possiamo parlare? - chiese lui.
-Va bene... – sorrise e prendendola per mano, così che non potesse scappare, se ne andarono su un lato della sala a sedersi in disparte dove nessuno li avrebbe interrotti ne li avrebbe potuti ascoltare.
-Raccontami! -
-Non ne ho voglia... - rispose lei.
-Cloe se non me lo racconti vado da tuo padre e gli dico quello che abbiamo fatto sotto la doccia a casa mia! - la minacciò lui.
-Ti ucciderebbe! - sibilò rossa come un peperone.
-Va bene... Non sono io ad aver abortito.. Ho accompagnato Costance... - gli spiegò cosa era successo sperando che lui le credesse, lui ascoltò senza interromperla.
-Perchè non mi hai detto di no quando ti ho chiesto se l'avevi fatto? -
-Perchè io l'ho fatto... Tanti anni fa.. rimasi incinta non lo sappi fino a quando non svenni... Dalle analisi risultò che aspettavo un bambino.. gravidanza extrauterina, l'ovulo era rimasto nelle tube, non avrei mai potuto portarla a termine, così dovetti abortire...Non ho mai parlato con nessuno di questa cosa e sono stata male per diversi mesi. -
-Cloe, mi dispiace, io... -
-Era tuo Jos... - completò lasciandolo senza parole, il suo cervello sembrava lavorare a rallentatore,  “non esce di casa da due mesi” “sono stata male per diversi mesi” era successo quella volta quando lui era andato via.
-Cloe Dio, mi dispiace... Mi dispiace così tanto... - l'abbracciò stretta mentre lei piangeva.
-Pensavo che ti saresti arrabbiato perchè non te lo avevo detto. -
-Sono arrabbiato per quello... Ma sono più arrabbiato con me per non essere tornato da te. - rispose lui.
-Jos... -
-Va tutto bene, non è stata colpa tua...Non lo penso e non lo penserò mai. Ma credo che mi sentirò sempre in colpa per non esserti stato vicino... -
-Grazie. -
-Un ultima cosa, devo darti una cosa... -
Cloe lo guardò toccarsi in tasca ed estrarre una piccola scatolina celeste, conosceva quella confezione, tutto il mondo l'avrebbe riconosciuta.
-Apri.. - con mani tremanti Cloe aprì la confezione trovando un anello, una fedina d'argento intrecciata a forma di cuore, era lo stesso anello che aveva visto quasi dodici anni prima e che lui aveva promesso di comprarle.
-Credo sia ora di dartelo e mantenere quella promessa... Sono undici anni che lo tengo chiuso in un cassetto a casa mia.. -
-Undici... -
-Anni... Si l'ho comprato per il tuo compleanno... -
-Perchè non sei venuto? - chiese.
-Non mi hai invitato. - rispose lui triste.
-Vieni con me! - strinse il pacchettino nella mano mentre trascinava il ragazzo su per le scale infischiandosene di tutta la gente che li stava guardando, lo porto in camera e chiuse la porta dietro di lei, staccò la busta ingiallita dal vetro e gliela diede.
 
Il giorno 21 Maggio sei invitato al compleanno di
Cloe Red
 
La festa si svolgerà presso villa Red
inizierà alle 16 per concludersi alle 22 e mezzo
Non perderti i suoi diciott'anni.
 
 
Lui guardò l'invito poi notò un secondo biglietto all'interno, la carta era decisamente diversa da l'altra e la scritta era fatta a mano anche se era comunque molto elegante.
 
Caro Jos,
il 21 faccio finalmente diciotto anni, ma tanto lo sai.
Spero veramente che non mancherai.
Con affetto Cloe.
 
Quello era il vero invito, con quelle due poche righe Cloe ammetteva apertamente che lo voleva alla sua festa.
-Perchè non me l'hai mandata? -
-Non avevo l'indirizzo... Aspettavo che qualcuno rispettasse l'accordo e mi mandasse l'indirizzo, anche solo per messaggio... -
-Mi dispiace... -
-Ormai è andata così...-
-Non possiamo certo tornare indietro e sistemare tutto il casino che ho fatto... -
-Abbiamo fatto Jos, siamo in due e il casino l'abbiamo fatto tutte e due... - lui le sfilò la scatolina con l'anello dalle mani.
-Okay, c'è altro che devo sapere? - chiese lui guardandola dritta negli occhi.
-In che senso? -
-Qualcosa che ancora non mi hai detto... Qualsiasi cosa Cloe, dimmela ora... -
-Ti amo da quando ho memoria... - lui sorrise dandole un bacio.
-E' la cosa più bella che potessi dirmi e mi piacerebbe dirti lo stesso... - iniziò lui spaventandola a morte, ma senza farla allontanare da se.
-Ma non so dirti quando mi sono innamorato di te, forse anni fa quando su quel letto facevamo a cuscinate o forse quando scendevamo in cucina a casa mia e rubavamo i biscotti alla cuoca... - rise a quei ricordi.
-O forse il primo giorno che ho messo piede in quella casa che odiavo e tu sei comparsa come un angelo rendendo questo posto un paradiso...Ma posso dirti con certezza che ho capito di amarti quando mi sei venuta addosso, ma ero troppo stupido per ammetterlo. -
-Jos... -
-Quindi ora, credo che questo faccia al caso mio, almeno dopo undici anni li a prendere polvere servirà a qualcosa... - sorrise e le afferrò la mano mentre nell'altra teneva la fede e la faceva girare fra le dita.
-Ti amo, stai con me... Non dico per sempre... ma almeno fino a che la dentiera non prenderà il posto dei denti e il mio viso non si riempirà di rughe... Stai con me fino a che il mio cuore batterà. Stai con me fino a che non smetterò di respirare... - conclusa la frase le infilò l'anello al dito.
-Jos... SI! Diavolo si! Sono secoli che aspetto questo momento! -
-Me lo dai un bacio... -
Si scambiarono un bacio sorridendo.
-Certo Jos, macabra l'ultima frase... -
-So che odi il per sempre, secondo te portano sfortuna, quindi, starai con me fino a che vivrò... -
-E se dovessi morire prima io? - gli chiese lei.
-Ti raggiungerei dopo un attimo, non posso stare senza di te! -
-Ti amo! -
-Anche io ti amo... -
-Cavolo dovrò dare il numero di Claire a mio fratello...  aveva ragione lui, questo è il giorno più bello della mia vita.... -
-Non ti preoccupare glielo do io il mio numero! - Claire comparve da dietro la porta insieme a suo fratello e il cellulare in mano dal quale proveniva una voce super contenta.
-Oddio non ci credo ci avete spiato! -
-Ovvio sorellina, dovevo assicurarmi che non ti facesse soffrire... - si giustificò il fratello abbracciando la bionda.
-E perchè avete in conferenza Candy e Nina? -
-Perchè avevano il diritto di sentire anche loro! -
-Io vi uccido! -  sibilò fingendosi arrabbiata.
 
 
Fine
 

ECCOCI alla fine, scusate per il ritardi nella pubblicazione!
che ne pensate? Joseph troppo diabetico? Però è stato carino, tutto è bene quello che finisce bene.
 
Spero che almeno l’ultimo capitolo sia recensito da tutti quelli che hanno letto la storia. Se poi non tutti almeno da buona parte, non costa tanta fatica scrivere un rigo, mi va bene anche “E’ meglio se ti dai all’ ippica che a scrivere sei pessima! ” mi farebbe comunque piacere almeno saprei di dover smettere di scrivere.
Se invece apprezzate le mie storie rimanete “sintonizzate” sul mio account ho in serbo altre due storie con Joseph e una nuova su TVD con Damon come protagonista.
Fatemi sapere se le volete leggere così mi impegno a finirle! Bacioooooo
Alla prossima
Mia Black
   
 
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