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Autore: ThinkANDwrite    08/10/2013    7 recensioni
Lydia, 18 anni, bagnina. Questo è il lavoro dei suoi sogni. Il lavoro che si è promessa di fare a sette anni quando successe un evento che la segnò per sempre.
Non avrebbe mai immaginato che facendo questo lavoro avrebbe potuto conoscere tante persone interessanti.
-
Tratto dal prologo:
“Piacere, io sono Drew.” Disse allungando una mano e porgendomela. E subito dopo avergliela stretta aggiunse: “Allora Lydia, mi concedi l’onore di portarti a pranzo per sdebitarmi con te?”
“Non devi sdebitarti di niente, come ho già detto è il mio lavoro e poi non è stato tutto merito mio.” Risposi ancora un po’ imbarazzata per la proposta che mi aveva fatto. In realtà mi sarebbe piaciuto accettare.
“Scusami, ma insisto. Mi piacerebbe davvero conoscerti meglio.”
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Drew Chadwick, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lifeguard

.Capitolo 5.

.Wes or Drew?.

 

 

 

 

 

“Io volevo solo dirti che … si insomma, è vero. Tu mi piaci. Lo sai che non sono bravo in queste cose, ma credo davvero di sentire qualcosa per te Lydia, e mi piacerebbe riprovare ad avere una relazione con te. Sono sicuro che adesso sarebbe tutto diverso. Eravamo dei bambini prima, non avevamo preso molto sul serio quella storia.” Disse lui tutto di un fiato. Dunque Keaton stava dicendo la verità, a Wesley piacevo davvero! Non potevo crederci, il ragazzo di cui avevo sempre avuto una cotta si stava dichiarando. Perché allora non sentivo quelle famose farfalle nello stomaco? Perché non mi sentivo la ragazza più felice del mondo? Stavo per rispondergli quando lui si fiondò sulle mie labbra. Mi baciò quasi come se non volesse sentire la mia risposta, come se così facendo soffocasse ogni mio dubbio. Dove erano i brividi? Io non li sentivo. Era un bel bacio, con un bel ragazzo a cui sicuramente volevo un gran bene, ma niente di più e questo mi dispiaceva molto. Cercai di interrompere quel bacio e Wes sembrò sorpreso di questo mio gesto. In effetti lo ero anche io. Per anni avevo desiderato che lui provasse realmente qualcosa per me, ma adesso che tutto era come volevo ero io quella a non provare niente.

“Wesley, io non metto in dubbio i tuoi sentimenti, ma i miei. Non sono più sicura di provare qualcosa per te come prima. Tu hai detto che entrambi avevamo preso la nostra relazione poco sul serio, ma la verità è che a me importava davvero di te. Io credevo che fosse una cosa seria, ma poi ho capito che a te non fregava niente, ero solo la ragazza di quell’estate, niente di più. Sei stato il mio primo amore Wes, perché sì, io ti ho amato, ti ho amato davvero, ma non so se riuscirò ad amarti di nuovo.” Spiegai cercando di non ferire i suoi sentimenti, ma allo stesso tempo dicendogli la verità.

“Ti giuro che adesso è diverso, tu mi piaci davvero. Dammi una possibilità, ti prego Lydia.”

“Non lo so, ci devo pensare, sono confusa.” Dissi, per poi uscire dalla macchina. Prima di richiudere lo sportello lo sentii urlare:

“Ti riconquisterò Lydia, non mi arrendo.” E poi se ne andò per la sua strada.

 

 

 

-Drew POV-

Un nuovo giorno era arrivato e anche se quello precedente era stato devastante per me, sentivo che qualcosa di bello sarebbe accaduto. Scesi in cucina per la colazione e notai che Wesley e Keaton erano già svegli.

“Allora, raccontaci com’è andata con Lydia!” Sbottò il più piccolo rivolto al fratello.

“Non molto bene direi. Ha detto che non sa se le piaccio ancora e io le ho risposto che la conquisterò.”

“Bravo fratello, così si fa!” Esclamò Keats per poi dare il cinque a Wes. Forse rimase deluso di non aver ricevuto lo stesso incitamento da parte mia, ma non riuscivo a fingere.

Quindi Lydia non gli aveva detto di si. E quel bacio? Avevo visto chiaramente che si erano baciati, ma a quanto pare era stato solo uno stupido approccio di Wesley. Me lo sentivo che la giornata stava per migliorare, e infatti a quella notizia capii che la partita non era ancora chiusa, avevo qualche speranza di conquistare il cuore di Lydia. Chissà, magari aveva detto no a lui perché provava qualcosa per me. ‘Non ti illudere Drew’ continuavo a pensare. Era sbagliato illudersi, e io odiavo farlo.

 

 

-Wesley POV-

Non mi restava altra cosa da fare che ingegnarmi in qualche modo per trovare la strada che avrebbe aperto il cuore di Lydia. L’unica mia grande paura era che lei fosse già innamorata di qualcun’altro, ma me lo avrebbe detto no?

Restai tutto il pomeriggio in casa ad elaborare il mio piano mentre Keats era fuori con Sarah e Drew era in camera sua a fare delle telefonate. Mi chiesi con chi stesse parlando dato che era attaccato a quell’apparecchio da quasi un’ora, ma dalla mia postazione non riuscivo a sentire niente chiaramente, solo qualche parola di tanto in tanto che non riuscirono però a farmi capire i vari discorsi. Non avevo comunque tempo per pensare a cosa stesse facendo il biondo, dovevo pensare a me e a Lydia, solo a questo.

 

 

 

-Lydia POV-

Stavo tornando a casa da lavoro, ma come ogni giorno, prima di entrare, guardai nella cassetta della posta per vedere se ci fosse stata qualche lettera.

“Oh, ce n’è una per me!” Esclamai sorpresa dato che non me ne arrivavano mai a me, ma solo ai miei genitori.

Andai di corsa in camera mia dove, una volta seduta sul letto, aprii la lettera.

 

 

Cara Lydia,

non pensavo che scriverti qualche riga fosse così complicato.

Ho scritto e riscritto questa lettera più volte cercando di sembrare più romantico, poetico e originale possibile.

Sono arrivato però alla conclusione che dirtelo senza tanti giri di parole fosse la soluzione migliore.

Non voglio dirti chi sono, ma spero lo capirai. Vorrei regalarti una serata indimenticabile.

Almeno spero lo sia per te, perché per me lo sarà sicuramente. La tua presenza basterà per renderla tale.

Mi piacerebbe, quindi, che tu mi raggiungessi stasera alle otto al lago.

Tu non dovrai portare niente, solo il tuo cuore, al resto penserò io.

Spero che la sorpresa non ti deluda perché ci ho messo tutta l’anima e tutto il mio cuore.

A stasera, spero.

XoXo.

 

Rimasi a bocca aperta leggendo quelle parole. Perché non era firmata? E se fosse stato uno scherzo? Cercai di liberare la mente da quelle inutili domande dato che sapevo perfettamente che si trattata di Wes. Onestamente l’idea di lasciarsi anonimo mi aveva colpito, positivamente intendo. Rendeva tutto più elettrizzante. Sarei andata? Certo che sì, in fondo mi aveva chiesto una possibilità e mi sembrava giusto dargliela.

Decisi di iniziare a prepararmi anche se erano soltanto le cinque. Feci una lunga doccia per togliermi il sale dell’acqua del mare che si era depositato sulla mia pelle lasciando un sottilissimo strato biancastro. Quando ero sotto il getto d’acqua il tempo passava velocissimamente tanto che quando uscii mi accorsi che era già passata un’ora. Passai quindi all’asciugatura dei miei lunghi capelli castani e poi all’abbigliamento. Optai per un vestitino non troppo aderente nero a cui avrei abbinato delle comode scarpe da ginnastica. Non ero una ragazza da tacchi e poi sapendo che il luogo dell’appuntamento era il lago preferii restare sul pratico. In men che non si dica si erano fatte le sette e mezzo e decisi, dunque, di iniziare ad incamminarmi. Fortunatamente il lago non distava molto da casa mia quindi potei comodamente arrivarci a piedi.

Otto in punto ed io ero lì. Era tutto buio e non c’era nessuno, iniziai davvero a pensare che fosse tutto uno scherzo. Stavo per fare dietrofront e tornarmene a casa quando improvvisamente le luci si accesero ed una melodia iniziò a suonare.

Un dolce suono di chitarra arrivò alle mie orecchie, ma non riuscii a capire da dove provenisse. Decisi così di concentrarmi sul panorama di fronte a me.

Non avevo mai visto niente di più bello o di più romantico.

Una passerella di legno portava dritta ad una piattaforma posta al centro del lago. Su di essa c’era un tavolo addobbato con candele, fiori e con piatti coperti che intuii contenessero la cena. Tutto su quella piattaforma era illuminato. Lampade galleggiavano sulla superficie dell’acqua rendendo tutto ancora più romantico. Mentre ero incantata nel guardare tutto questo, una figura si fece avanti posizionandosi nella parte non esposta alla luce. Si poteva chiaramente vedere il profilo di una chitarra e capii allora che quella dolce melodia proveniva da lì. Sempre pizzicando le corde dello strumento, la figura fece qualche passo avanti dove la luce era presente. Quei pochi secondi sembravano eterni per me, sembrava tutto andare a rallentatore, mentre il mio cuore accelerava. Ero pronta a trovarmi faccia a faccia con Wesley. La figura iniziava a prendere colore e sempre più forma, fino a quando non diventò nitida tanto da poter distinguere bene il ragazzo che avevo davanti.

 

“Drew?” Esclamai sorpresa.

 

 

Spazio Autrice.

Scusatemi, scusatemi, scusatemi, scusatemi tantissimo il ritardo.

Non so davvero come farmi perdonare, e di certo questo capitolo non mi aiuta.

So bene che è molto più corto degli altri, ma allungarlo implicava farvi aspettare ancora altri giorni.

Vi avviso ora dicendovi che aggiornerò più raramente forse una volta ogni dieci giorni.

Scusatemi, ma non ce la faccio davvero. Sto scrivendo anche un’altra ff oltre a questa ed è difficile aggiornarne due in una settimana.

Spero continuiate a seguirla e spero vi sia piaciuto questo capitolo anche se corto.

Ok, so che fa schifo, lo ammetto.

Il prossimo cercherò di farlo più lungo e più ricco, lo prometto.

Se volete seguirmi su twitter sono @StylesItaly

 

Baci, Alice. xx

 

  
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