Lifeguard
.Capitolo 5.
.Wes or Drew?.
“Io volevo solo dirti
che … si insomma, è vero. Tu mi piaci. Lo sai che non sono bravo in queste
cose, ma credo davvero di sentire qualcosa per te Lydia, e mi piacerebbe
riprovare ad avere una relazione con te. Sono sicuro che adesso sarebbe tutto
diverso. Eravamo dei bambini prima, non avevamo preso molto sul serio quella
storia.” Disse lui
tutto di un fiato. Dunque Keaton stava dicendo la verità, a Wesley piacevo
davvero! Non potevo crederci, il ragazzo di cui avevo sempre avuto una cotta si
stava dichiarando. Perché allora non sentivo quelle famose farfalle nello
stomaco? Perché non mi sentivo la ragazza più felice del mondo? Stavo per
rispondergli quando lui si fiondò sulle mie labbra. Mi baciò quasi come se non
volesse sentire la mia risposta, come se così facendo soffocasse ogni mio
dubbio. Dove erano i brividi? Io non li sentivo. Era un bel bacio, con un bel
ragazzo a cui sicuramente volevo un gran bene, ma niente di più e questo mi
dispiaceva molto. Cercai di interrompere quel bacio e Wes sembrò sorpreso di
questo mio gesto. In effetti lo ero anche io. Per anni avevo desiderato che lui
provasse realmente qualcosa per me, ma adesso che tutto era come volevo ero io
quella a non provare niente.
“Wesley, io
non metto in dubbio i tuoi sentimenti, ma i miei. Non sono più sicura di
provare qualcosa per te come prima. Tu hai detto che entrambi avevamo preso la nostra
relazione poco sul serio, ma la verità è che a me importava davvero di te. Io
credevo che fosse una cosa seria, ma poi ho capito che a te non fregava niente,
ero solo la ragazza di quell’estate, niente di più. Sei stato il mio primo
amore Wes, perché sì, io ti ho amato, ti ho amato davvero, ma non so se
riuscirò ad amarti di nuovo.” Spiegai cercando di non ferire i suoi sentimenti, ma allo stesso
tempo dicendogli la verità.
“Ti giuro
che adesso è diverso, tu mi piaci davvero. Dammi una possibilità, ti prego
Lydia.”
“Non lo so,
ci devo pensare, sono confusa.” Dissi, per poi uscire dalla macchina. Prima di richiudere lo
sportello lo sentii urlare:
“Ti
riconquisterò Lydia, non mi arrendo.” E poi se ne andò per la sua strada.
-Drew POV-
Un
nuovo giorno era arrivato e anche se quello precedente era stato devastante per
me, sentivo che qualcosa di bello sarebbe accaduto. Scesi in cucina per la
colazione e notai che Wesley e Keaton erano già svegli.
“Allora, raccontaci
com’è andata con Lydia!”
Sbottò il più piccolo rivolto al fratello.
“Non molto bene direi.
Ha detto che non sa se le piaccio ancora e io le ho risposto che la
conquisterò.”
“Bravo fratello, così si
fa!” Esclamò Keats per poi dare il cinque a Wes. Forse rimase deluso di
non aver ricevuto lo stesso incitamento da parte mia, ma non riuscivo a
fingere.
Quindi
Lydia non gli aveva detto di si. E quel bacio? Avevo visto chiaramente che si
erano baciati, ma a quanto pare era stato solo uno stupido approccio di Wesley.
Me lo sentivo che la giornata stava per migliorare, e infatti a quella notizia
capii che la partita non era ancora chiusa, avevo qualche speranza di
conquistare il cuore di Lydia. Chissà, magari aveva detto no a lui perché
provava qualcosa per me. ‘Non ti illudere
Drew’ continuavo a pensare. Era sbagliato illudersi, e io odiavo farlo.
-Wesley POV-
Non
mi restava altra cosa da fare che ingegnarmi in qualche modo per trovare la
strada che avrebbe aperto il cuore di Lydia. L’unica mia grande paura era che
lei fosse già innamorata di qualcun’altro, ma me lo avrebbe detto no?
Restai
tutto il pomeriggio in casa ad elaborare il mio piano mentre Keats era fuori con Sarah e Drew era in camera sua a fare
delle telefonate. Mi chiesi con chi stesse parlando dato che era attaccato a
quell’apparecchio da quasi un’ora, ma dalla mia postazione non riuscivo a
sentire niente chiaramente, solo qualche parola di tanto in tanto che non
riuscirono però a farmi capire i vari discorsi. Non avevo comunque tempo per
pensare a cosa stesse facendo il biondo, dovevo pensare a me e a Lydia, solo a
questo.
-Lydia POV-
Stavo
tornando a casa da lavoro, ma come ogni giorno, prima di entrare, guardai nella
cassetta della posta per vedere se ci fosse stata qualche lettera.
“Oh, ce n’è una per me!” Esclamai sorpresa dato che non me ne arrivavano
mai a me, ma solo ai miei genitori.
Andai
di corsa in camera mia dove, una volta seduta sul letto, aprii la lettera.
Cara Lydia,
non pensavo che
scriverti qualche riga fosse così complicato.
Ho scritto e riscritto
questa lettera più volte cercando di sembrare più romantico, poetico e
originale possibile.
Sono arrivato però alla
conclusione che dirtelo senza tanti giri di parole fosse la soluzione migliore.
Non voglio dirti chi
sono, ma spero lo capirai. Vorrei regalarti una serata indimenticabile.
Almeno spero lo sia per
te, perché per me lo sarà sicuramente. La tua presenza basterà per renderla
tale.
Mi piacerebbe, quindi,
che tu mi raggiungessi stasera alle otto al lago.
Tu non dovrai portare
niente, solo il tuo cuore, al resto penserò io.
Spero che la sorpresa
non ti deluda perché ci ho messo tutta l’anima e tutto il mio cuore.
A stasera, spero.
XoXo.
Rimasi
a bocca aperta leggendo quelle parole. Perché non era firmata? E se fosse stato
uno scherzo? Cercai di liberare la mente da quelle inutili domande dato che
sapevo perfettamente che si trattata di Wes. Onestamente l’idea di lasciarsi
anonimo mi aveva colpito, positivamente intendo. Rendeva tutto più
elettrizzante. Sarei andata? Certo che sì, in fondo mi aveva chiesto una
possibilità e mi sembrava giusto dargliela.
Decisi
di iniziare a prepararmi anche se erano soltanto le cinque. Feci una lunga
doccia per togliermi il sale dell’acqua del mare che si era depositato sulla
mia pelle lasciando un sottilissimo strato biancastro. Quando ero sotto il
getto d’acqua il tempo passava velocissimamente tanto che quando uscii mi
accorsi che era già passata un’ora. Passai quindi all’asciugatura dei miei
lunghi capelli castani e poi all’abbigliamento. Optai per un vestitino non
troppo aderente nero a cui avrei abbinato delle comode scarpe da ginnastica.
Non ero una ragazza da tacchi e poi sapendo che il luogo dell’appuntamento era
il lago preferii restare sul pratico. In men che non si dica si erano fatte le
sette e mezzo e decisi, dunque, di iniziare ad incamminarmi. Fortunatamente il
lago non distava molto da casa mia quindi potei comodamente arrivarci a piedi.
Otto
in punto ed io ero lì. Era tutto buio e non c’era nessuno, iniziai davvero a
pensare che fosse tutto uno scherzo. Stavo per fare dietrofront e tornarmene a
casa quando improvvisamente le luci si accesero ed una melodia iniziò a
suonare.
Un
dolce suono di chitarra arrivò alle mie orecchie, ma non riuscii a capire da
dove provenisse. Decisi così di concentrarmi sul panorama di fronte a me.
Non
avevo mai visto niente di più bello o di più romantico.
Una
passerella di legno portava dritta ad una piattaforma posta al centro del lago.
Su di essa c’era un tavolo addobbato con candele, fiori e con piatti coperti
che intuii contenessero la cena. Tutto su quella piattaforma era illuminato.
Lampade galleggiavano sulla superficie dell’acqua rendendo tutto ancora più
romantico. Mentre ero incantata nel guardare tutto questo, una figura si fece
avanti posizionandosi nella parte non esposta alla luce. Si poteva chiaramente
vedere il profilo di una chitarra e capii allora che quella dolce melodia
proveniva da lì. Sempre pizzicando le corde dello strumento, la figura fece
qualche passo avanti dove la luce era presente. Quei pochi secondi sembravano
eterni per me, sembrava tutto andare a rallentatore, mentre il mio cuore
accelerava. Ero pronta a trovarmi faccia a faccia con Wesley. La figura
iniziava a prendere colore e sempre più forma, fino a quando non diventò nitida
tanto da poter distinguere bene il ragazzo che avevo davanti.
“Drew?”
Esclamai sorpresa.
Spazio Autrice.
Scusatemi,
scusatemi, scusatemi, scusatemi tantissimo il ritardo.
Non
so davvero come farmi perdonare, e di certo questo capitolo non mi aiuta.
So
bene che è molto più corto degli altri, ma allungarlo implicava farvi aspettare
ancora altri giorni.
Vi
avviso ora dicendovi che aggiornerò più raramente forse una volta ogni dieci
giorni.
Scusatemi,
ma non ce la faccio davvero. Sto scrivendo anche un’altra ff
oltre a questa ed è difficile aggiornarne due in una settimana.
Spero
continuiate a seguirla e spero vi sia piaciuto questo capitolo anche se corto.
Ok,
so che fa schifo, lo ammetto.
Il
prossimo cercherò di farlo più lungo e più ricco, lo prometto.
Se
volete seguirmi su twitter sono @StylesItaly
Baci, Alice. xx