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Autore: marinrin    09/10/2013    14 recensioni
[ Fic con OC] [ Co- Autrice AxelKyo] [Varie coppie]
~ * ~
Una leggenda antica si tramanda da generazioni nel mondo di Inazuma…
La Luna rossa segnerà il ritorno delle tre dee della distruzione.
Il sigillo che le imprigionava, ormai da millenni, si sta lentamente spezzando e presto, quest'ultime saranno di nuovo libere...
Nessuno è in grado di fermarle… O quasi.
I titani leggendari, precedentemente, le avevano rinchiuse, ed ora è tempo di richiamare i valorosi combattenti che hanno ereditato i loro poteri.
Solo quest'ultimi possono impedire alle divinità di ottenere il potere supremo..
Tuttavia la loro esistenza è celata nell'ombra…
~ * ~
Salve a tutti! Vi presento la mia fic ad Oc!
Spero vi abbia incuriosito.
Buona lettura c:
Un kiss
Mary-chan
Genere: Azione, Fantasy, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Nella sala della torre del tempo.

Crystal, con fare attento, iniziò a gironzolare per la stanza in cerca di un oggetto piuttosto particolare.
Scostò qualche libro della grossa e polverosa libreria per poi, finalmente, trovare il tanto agognato utensile. Si trattava, stranamente, di un particolare pettine rifinito in oro le cui dimensioni erano medie. Dalle fattezze, soprattutto dalla numerosità di gemme preziose, si intuiva perfettamente che era di uno stile piuttosto principesco, come se fosse appartenuto ad una dama d'altri tempi.  Il suo aspetto evocava figure antiche e, osservandolo, l'immaginazione poteva ricostruire le mani che lo utilizzavano e i capelli lucenti che districava. Ma l'antico splendore era, purtroppo,  svanito nello stesso modo in cui la neve si scioglie ai caldi raggi del sole e lascia, così, il posto ad una nebbia densa e fredda.
Intanto le figure, ancora in piedi ed in un silenzio forzato e innaturale, guardavano, con sguardo senziente, la loro sovrana muoversi, con passo deciso, in tutta la stanza finché finalmente, una smorfia compiaciuta comparve sul viso della Rosen che, sadicamente, si avvicinò ad uno di loro.
Tolse il cappuccio rivelando, ovviamente, il volto dell’entità.
Si trattava di una ragazza, di all'incirca quindici anni, dai lunghi capelli corvini e dagli occhi color muschio. La carnagione, piuttosto pallida, ricorda la neve e, ironicamente, sembrava che la ragazza profumasse di margherita.
La divinità non ci badò e, truce, affondò il pettine nei capelli della giovane la quale non si scompose e non emise alcun suono.
< Noto che hai compreso cosa ti aspetta. > Pronunciò la dea sghignazzando compiaciuta quando la ragazza, fissando il vuoto, sembrò non emettere emozione, gelida come il ghiaccio.
< Da oggi, il tuo nome sarà Mahai Tsunami. Ti donerò un passato e tu dovrai fare, come ti è stato imposto, tutto ciò che ti dirò. > Continuò, solenne, porgendo alla quindicenne il pettine che, subito, prese in mano.
Agitò la mano e, in men che non si dica, una specie di lancia dalla punta di diamante apparve in mano alla Rosen.
Quest’ultima, decisa, la conficcò nello specchio d’acqua che, subito, prese ad illuminarsi aprendo uno strano e meraviglioso portale dal color acqua marina.
< Và ora mia serva e comincia a mietere le tue vittime! > Sibilò la verdina mentre la corvina, con passo felpato, si accingeva ad entrare in quella specie di porta dimensionale.
< Quanto a voi altri… Per ora ritiratevi nelle vostre stanze. > Continuò la divinità con tono saccente mentre le figure, in assoluto silenzio, svanirono nel nulla, come se fossero state assorbite dall'oscurità.
Riprese a camminare.
Erano anni che non rivedeva la sua dimora la quale, a causa della sua maledizione, era stata sigillata con lei.
Sfiorò delicatamente la cornice d’un quadro, quasi come se stesso accarezzando il volto fragilissimo di qualcuno, iniziando a fissare malinconicamente le clessidre.
< Il tempo può fermare anche la morte. > Disse tra sé con tono piuttosto elevato.
Ne prese una tra le mani rigirandola come un giocattolo.
< Atsuya Fubuki eh? > Sghignazzò con un insolito ghigno che sembrava, tristemente, deturparle il volto.
Un rumore di vetro rotto si espanse per il pianeta rimbombando con sonorità.



Nel passaggio sotto la scuola…

Oramai erano passati una decina di minuti da quando Sherazade e la Harada erano entrate in quel passaggio che, all'apparenza, era piuttosto rudimentale.
Fondamentalmente era composto da mattoni e pietre dure incastonate tra loro da cui, spesso, sbucavano piccoli rimasugli d’erba cresciuti, temerari, in quel luogo inospitale.
Eppure, guardandolo bene, non era poi così male. Quasi gradevole a dir la verità.
Lungo i muri risaltavano, con particolare intensità, alcuni ritratti di giovani ragazze e ragazzi che al primo impatto sembravano avere più o meno venti anni. i volti erano sereni, gli occhi carichi di gioia e vigore, l'espressione fiera e decisa.
Coloro che erano ritratti erano i precedenti guardiani e sacerdoti del sigillo.
Solo i degni meritavano la memoria secondo il canone di Mistrae, prima sacerdotessa della speranza sulla terra ed ex combattente della luce.
Francesca, visibilmente annoiata, sbuffò con aria persa mentre l’altra, con fare attento, prese ad osservare con discrezione il luogo.
Pochi metri più avanti, dopo un bel po’ di cammino si ritrovarono davanti ad un vicolo cielo il quale, graziosamente, era pieno di quadri e oggetti piuttosto particolari quali calici d’argento e altri materiali preziosi. L'atmosfera era particolare… Come  intrisa di energia e purezza.
Questo, forse, per far capire a chi si introduceva clandestinamente che non vi era altro se non quello.
La ragazza dai capelli rossi ridacchiò a quel pensiero mentre l’amica, che le era rimasta accanto, prese a controllare i quadri finché, in quello in basso a destra, non scorse una sottile apertura da cui usciva, sinistro, un leggero alito di vento.
La Harada sghignazzò soddisfatta e, con una velocità pari a quella d’un gatto, spinse una chiave curvilinea, dalla forma davvero bizzarra, nella serratura.
Uno stridore di denti assordò le orecchie delle due che per poco non finirono KO.
< Ma Roku non doveva cambiare questa dannata serratura?! > Urlò di botto Francesca tentando, invano, di tapparsi le orecchie.
< Guarda che anche loro hanno un bel da fare! > Bofonchiò la Fade spingendo contro la parete che, lentamente, si stava aprendo.
Una scala a chiocciola, completamente dorata, fece la sua strabiliante comparsa,
Sbuffarono stancamente  finché, finalmente,  non si ritrovarono davanti ad un altro portone su cui era raffigurata la dea della speranza, Kitai.
< Anarune. > Pronunciarono le due con orgoglio.
Quello si spalancò di scatto rivelando, subito, una sala a dir poco spettacolare.


Nella sala della Rosa Bianca.

Due figure inginocchiate, dal mantello color della neve, continuavano a pregare e a pronunciare parole a dir poco incomprensibili di fronte ad un altare, immenso, sul quale era poggiato un meraviglioso libro dalle enormi fattezze.
La stanza era meravigliosa.
 Le pareti erano in puro cristallo bianco fuso, con maestria, con dei piccoli diamanti del medesimo colore, i quali, con grazia, riflettevano luce in tutta la stanza.
I riflessi donavano vita al luogo irradiando tutt'intorno e creando, con eleganza,  l'illusione di mille piccole lucciole sfavillanti
Il pavimento invece era in puro acquamarina e, sotto di esso, scorreva un torrente dalle limpide acque che, all'apparenza, sembravano trasparenti.
Lungo le pareti lucenti si facevano strada, cruente, delle piante rampicanti di rosa bianca le quali, con grazia, sembravano donare ancora più vitalità a quel luogo.
Dieci vetrate, cinque da un lato e cinque dall'altro, d’un color acquamarina, donavano al tutto un tocco d’armonia compensato, poi, dall'enorme finestra sulla parete centrale che, di forma circolare, era invece trasparente.
Undici troni dai vari colori erano disposti sotto ogni finestra mentre un tavolo, in ciliegio, dalle grandi dimensioni, si estendeva per metà sala.
La Harada rimase come imbambolata mentre sottili fiocchi di neve, candidi e delicati,  sembravano scendere dal soffitto il quale era composto da nuvole color argento.
< Era ora che arrivaste! > Disse, ad un tratto, una voce alle loro spalle.
Le due e, ovviamente, le figure incappucciate  intente nella preghiera si alzarono, di scatto,  fissando quell'entità che, poco prima, aveva interpellato le prime.
Un ragazzo, probabilmente diciassettenne, apparve davanti ai lori occhi con un sorriso pressoché di sfida. I suoi capelli, color del fuoco, lunghi fino alle spalle ne risaltavano la pelle nivea e delicata mentre gli occhi, color cioccolato, avevano piccole macchioline nerastre dello stesso colore della pece più densa. Attualmente, con un tocco aggraziato, indossava un lungo mantello nero sul quale era rappresentato un fulmine color porpora. Si trattava di Roku Asano, guardiano del tempio dello smeraldo.
Ghignò nuovamente, soddisfatto, passandosi una mano tra i capelli e mostrando, con educazione, un segno di riverenza alle ragazze dal mantello bianco.
< Come sospettavo sei sempre in ritardo Sherazade. > Pronunciò poi, beffardo, alla giovane preside.
< Non è stata colpa mia e, sicuramente, lo sai visto che, mio caro, avresti potuto anche sistemare la serratura! > Bofonchiò lei in tutta risposta con, stranamente, un sorrisetto di sfida.
Come si poteva notare, i due, andavano poco d’accordo ma, nonostante ciò, si rispettavano a vicenda e, quindi, erano buoni amici.
< Neh, come va la situazione con Kazemaru, cara? > Ripeté lui calcando, ulteriormente, la parola “cara”.
Francesca, che era rimasta lì ferma ad osservare la scena, si trattenne dal ridere con fatica sentendo il tono ironico, quasi orgoglioso, del guardiano.
Probabilmente era così anche per le altre…
< Oh, ma che carino a preoccuparti… E a te come va la situazione con la tua fidanzatina Touko? > Sbottò la Fade calcando, come il primo, la parola “fidanzatina”.
Si guardarono in cagnesco  come se, dai loro occhi, scaturissero delle saette.
L'atmosfera si fece  piuttosto pesante.
La situazione, apparentemente, si stava scaldando e, se due altre figure non avessero fatto il loro ingresso, probabilmente, per la gioia della Harada che aveva tirato fuori un pacchetto di pop corn chissà da dove, se ne sarebbero viste delle belle.
Le due entità indossavano entrambi un mantello nero con rappresentato un fulmine, identico a quello di Asano,  rispettivamente viola e verde.
La prima aveva dei meravigliosi occhi ametista, piuttosto grandi, e capelli violetti legati abilmente in una bellissima treccia che, delicata, le ricadeva sulle spalle mentre la pelle, candida, risaltava le fattezze del volto. Il suo nome era Nozomi Susumo.
La seconda invece, come la prima, possedeva una carnagione piuttosto pallida ma, fortunatamente, i bellissimi occhi color del prato, donavano vitalità e vigore mentre i capelli, legati in due codini bassi, era d’un bellissimo castano chiaro. Il suo nome era Chloe Light.
Roku si limitò a salutarle con un cenno della mano facendo loro una ramanzina sull'orario.
Chloe si scusò immediatamente mentre Nozomi, fiera, si limitò a girare il suo sguardo.
Non le andava molto a genio che Asano fosse il capo dei guardiani perché lo definiva “maschilista” mentre l’interpellato, la giudicava femminista.
Insomma, i soliti casini di sempre.
Le due sacerdotesse, invece, continuavano a tenere il cappuccio, rispettivamente color panna e scarlatto, senza proferire parola, in assoluto silenzio.
Una quiete irreale si impadronì presto del luogo, mentre, in un secondo momento, un rumore di passi, delicato e deciso,  rimbombò sonoramente tra le pareti riecheggiando, sonoramente, in ogni angolo della sala.
Un’altra sacerdotessa fece, trionfante, il suo ingresso nell'enorme salone.
Scostò il cappuccio facendo segno alle altre di fare lo stesso.
La ragazza, apparentemente sedicenne, salutò tutti con disinvoltura rivelando il suo volto niveo e i suoi bellissimi capelli castani, rigorosamente sciolti, che le arrivavano alle spalle. Questi, leggermente mossi, sembravano dare volume al suo viso mentre gli occhi, allegri e vispi, color nocciola, le accendevano lo sguardo. Si diceva che fosse in grado di dominare il vento.
Indossava una tiara color argento alla cui base vi era incastonata una bellissima gemma di zaffiro che risplendeva ad ogni minimo movimento e che rendeva, curiosamente,  il suo volto più armonioso.
Si trattava della sacerdotessa del cielo, Vittoria Lightsky , il cui tempio era alla base del monte di Inazuma-cho.
Piegò leggermente il capo di fronte alle altre sue simili che, in tutta risposta, eseguirono lo stesso gesto.
La prima, dal cappuccio color panna, scoprì subito il suo volto mostrando i meravigliosi occhi color verde speranza che, secondo i racconti, erano in grado di vedere l’anima delle persone. Lasciò che i suoi capelli blu oltremare, legati in una comoda e regale treccia, le ricadessero all'indietro con eleganza. La tiara color argento nella quale era, con abilità, incastonata un lapislazzuli sembrò stranamente splendere alla presenza della collega. Si trattava di Sarah Yumehana, Sacerdotessa dei sogni, il cui tempio era alla base del monte Fuji.
La seconda esitò qualche secondo e poi, come le altre, rivelò il suo viso niveo.
Si trattava di Aya Ichirouta, Sacerdotessa della Terra, il cui tempio era situato nel giardino Azzurro, in una grotta nascosta di Okinawa.
I capelli, azzurro cielo, erano raccolti abilmente in una magnifica coda alta che donava candore e lucentezza al viso della giovane i cui occhi, color amaranto, riscaldavano il cuore al sol guardarli. Secondo i miti, era in grado di dominare la terra e la natura. Una bellissima tiara del medesimo colore delle altre, al cui centro vi era un rubino, le cingeva il capo brillando.


All'altare.


< Siamo qui per un motivo... > Aggiunse Vittoria diventando immediatamente seria.
< La Rosen si è risvegliata. > Continuò poi, con tono malinconico mentre un miscuglio di voci si fece strada nella sala.
< Beh… Sapevamo che il momento sarebbe arrivato > Pronunciò la Ichirouta fissando l’amica che, subito, prese a fissare un trono fatto di luce sul quale era seduta, con eleganza, una bellissima donna dai capelli color neve.
Tutti, immediatamente, si inchinarono.
< Miei amici, fratelli e sorelle, è tempo che LORO debbano essere risvegliati. > Enunciò questa silente per poi svanire misteriosamente.
< La dea Kitai ci ha affidato un compito. Dimostriamole che ne siamo all'altezza.> Ripeté Sarah prendendo il libro imponente e iniziando a sfogliarlo sotto gli occhi di tutti.


Alla torre del Tempo.

Due figure incappucciate camminavano a passo svelto nella torre.
I loro mantelli, uno viola e l’altro rosso, provocavano un leggero suono che si espandeva tra le pareti della struttura.
< Che noia! > Bofonchiò la prima osservando, annoiata, il paesaggio.
< Rose, vedi il lato positivo una volta tanto! > La Rimproverò l’amica che, sbuffando, continuò a camminare,
< Scusami Blacky se sono realista! > Aggiunse la ragazza dal cappuccio rosso.
< Fujiwara, datti una calmata, siamo al sicuro. > Ripeté l’altra continuando a camminare.
< Blacky Wolf, vieni subito qui! > Continuò, poi, scostandosi dalla finestra e rivelando le sue iridi color del fuoco e i suoi capelli, a caschetto, castano chiaro.
Il viso sembrò risplendere per qualche minuto. L’altra si girò fissandola, da sotto il cappuccio, con i suoi occhi color ghiaccio rigirandosi, come se fosse un giocattolo, una ciocca di capelli color pece tra le mani.
< Rimettiti subito il cappuccio, non voglio essere punita per colpa tua! > Aggiunse annoiata mentre, subito, la Rose prese a sistemarsi come prima.
< Non è il momento di litigare > Aggiunse una terza ragazza dal mantello color verde.
< Ciao Nymeria! > Salutò la Fujiwara sorridente.
< Flamel… Da quanto tempo! > Pronunciò arrogante la Wolf.
< Secondo voi Mahai ce la farà? > Domandò questa scostando un ciuffo rosso dai suoi occhi castani.
< Lo speriamo. > Dissero entrambe abbassando lo sguardo.
< Andiamo… si sta facendo tardi > Continuò Nymeria riprendendo a camminare mentre l’oscurità iniziava, misteriosamente, ad avvolgere la torre a poco a poco.


Nella sala della Rosa Bianca, di fronte alla finestra circolare...

Tutti erano rimasti in assoluto silenzio mentre le sacerdotesse tracciavano,attente, su ogni lato della sala il rispettivo simbolo che, immediatamente,  prese a brillare di bagliori color dell'iride.
Posarono, con grazia, le tiare al centro accendendo delle candele color del fuoco e disponendole a circonferenza.
Tutti si presero per mano formando un cerchio.
Sospirarono socchiudendo gli occhi.


 

***
Luce liberaci.
Ombra proteggici.
Anima del fuoco incoraggiaci.
Anima dell’acqua purificaci.
Anima dell’aria avvolgici.


***
 
Dono della terra animaci.
Dono del ghiaccio trasformaci.
Dono del fulmine ammaliaci.
Sentiero della musica uniscici.
Sentiero della pietra rinforzaci.
Sentiero della foresta aiutaci.

 
***
 
 Miracolo del Caos guidaci.

 ***

Perché la verità ritorni alla luce...
E che la speranza possa trionfare.
Nel nome della vita ti invochiamo!
O stella della creazione e della distruzione,
varca i confini del tempo e dello spazio,
affinché il futuro non sia nefasto!


***

Nel nome degli ideali...
La profezia arcana si deve avverare...
O Galaxias...
Riporta la leggenda!

 

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Uno sprizzo di energia scaturì dal cerchio attraversando il soffitto.
Tutto era compiuto.

 
 




Angoletto dell’autrice e della co-autrice.
Ma buonsaaaaaaaalve.
Da qunto tempo che non aggiorno cvc.
Sono pigra cwc. Fortuna che c’è la mia co-autrice Ester <3
Io santifico la mia co-autrice, Amen(?).

Allora, come vi sono sembrati i personaggi?
Vi piacciono?
Finalmente siamo al capitolo più importante! Mondo Amami! //vieneuccisalinciata
No ok, siamo seri-se come no-.
Ho intenzione di fare una cosa strana. Il prossimo Capitolo si chiamerà OPENING
Si, avete capito bene.
Vorrei tipo mettere una sequenza di immagini dei vari personaggi c:
Dovrei realizzarli tranquillamente Io, ma chi vuole, può darmi semplicemente l’immagine del personaggio di un’anime che somigli alla propria Oc :D
Voi che ne Pensate? Vi piace l’idea?
Vorrei che mi rispondeste, è molto importante ouo.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto! Vi piace l'idea delle immagini finali? *W*
Siamo ormai giunti all’inizio della leggenda! Chi avrà la meglio? Il bene o il Male?
E chi lo sa! Staremo a vedere People!

Kiss
Mary-chan
   
 
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