Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Haney Jardin    13/10/2013    4 recensioni
E mentre lui parlava,lei iniziò a chiudere gli occhi. Sentiva ancora le sue grida disperate,e con tutta la forza che gli era rimasta continuava a non cedere, mentre lei, lo stava per fare.
*Storia in stato di revisione*
Genere: Azione, Slice of life, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Team 7, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura, Shikamaru/Ino, Shikamaru/Temari
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
-Brevemente vivere, ma felici.

 

Continuavo a deglutire, silenziosamente, lacrime in gola. Piangere faceva male al mio orgoglio, e pur di non far scendere quelle maledette lacrime, preferivo reprimerle dentro me rischiando anche di soffocare. I miei occhi erano la ferita più aperta, più a rischio, perché proprio per quelli che più guardavo Naruto di fronte a me più affogavo di dolore. Non sapevo nemmeno se mi trovassi davvero dalla parte del torto. Però continuavo a sentirmi talmente sporca ed egoista che provavo odio verso me stessa solo a sentire i miei respiri mozzati dalle lacrime.
I secondi passavano, e Naruto continuava a guardarmi. Anche i suoi occhi erano carichi di dolore, erano offuscati, spenti, delusi. Sbatteva le palpebre dei cigli velocemente, perché le gocce di un prossimo pianto continuavano ad ostacolargli la vista; i respiri erano, come i miei, più che veloci. Le mani erano chiuse in due pugni, percorsi da vene che continuavano a contorcersi arrivando a fior di pelle.
Il problema era che non aveva più detto una parola da prima. Forse perché le emozioni avevano preso il sopravvento, e io sapevo benissimo che era più che giustificato, per quello. Non sapevo però che aspettarmi; non sapevo cosa avessi fatto, e comunque mi sentivo dannatamente in colpa. Ma cosa avevo fatto di tanto sbagliato? Lui non era il primo a voler riportare indietro Sasuke? Ora perché si comportava così? Il team 7 poteva riavere un futuro, era così percettibile che si poteva sfiorare con le mani, eppure, era bastato un attimo per disintegrarlo, di nuovo, in polvere.
Perché Naruto stava facendo ciò? E Perché Sasuke era tornato? Ma soprattutto, perché io mi sentivo così fottutamente male?
Mi avvicinai, a quel punto, a Naruto, cercando di arrivargli faccia a faccia. L'Uzumaki era ed è tutt'ora molto più alto di me, perciò sarebbe stato più semplice aggrapparmi a lui e fissarlo in volto, ma avevo paura mi colpisse, così mi alzai in punta di piedi, pregando di non perdere l'equilibrio.

Il fiume dei suoi occhi finalmente toccò l'erba verde cristallizzata dei miei.
Alla sprovvista, poggiò le sue mani sulle mie spalle e puntò dritto nelle mie pupille, provocandomi brividi di terroreSi, Naruto, colui che mi aveva sempre salvato la vita, la ragione per cui, appunto, avevo vissuto fino a quel momento, ora, era colui di cui temevo di più per la mia incolumità. Mi avrebbe colpita? L'odio era migliore di me fino al punto che, cieco, mi avrebbe fatto del male? Non vedeva che avevo paura?

''Sakura... Perché hai paura di me?'', mi chiese, tutto d'un fiato. Io ero completamente sconvolta, non capivo cosa mi stesse succedendo, mi sentivo davvero male; il cuore batteva troppo forte tanto da sentire di aver bisogno di rigettare.

''P-perché hai paura di me e non di lui? Di un mostro che più volte, volontariamente, a differenza mia, ha cercato di ucciderti!, e addirittura per lui hai rischiato la vita!'', mi scosse facendomi sussultare violentemente, tremavo e d'istinto chiusi gli occhi portando le mani sul viso in segno di difesa. Naruto, distrutto e deluso, mollò subito la presa, sospirando fortemente.

''Ma tu lo ami... Ecco perché, tu, lo ami...''. Io volevo rispondergli, volevo urlargli in faccia che non c'era comunque cosa più importante di lui, che l'amore per Sasuke era qualcosa che, nonostante non sarebbe mai passato- ne ero consapevole- non poteva eguagliare i sentimenti che provavo per Naruto.

''Naruto, la gelosia è la cosa più trita che possa esistere... Capisco che verso Sas'ke hai sempre avuto un senso di rivalità, ma..., fino a questo punto? Sei davvero pronto a mandare all'aria tutto quello che abbiamo passato insieme? Lo sai, vero, che senza di lui, io e te non saremmo nulla?'', io ero davvero sconcertata, finalmente ero riuscita a parlare, ciononostante tutto quello che usciva dalla mia bocca era un pugnale che non feriva solo Naruto, ma anche me.

''Lo hai riportato indietro, Sakura.. Io-io non ci sono riuscito- Naruto cadde per terra sulle ginocchia, aggrappandosi poi alla mia divisa- Non ho pensato a quello che sarebbe potuto succedere dopo averlo riportato a casa, Sakura..., perché in questi anni, senza lui, sono sempre stato bene, grazie a te..., e se ora Sas'ke ti porta via, a me, cosa resta?'', le lacrime caddero sul suo volto troppo violentemente, infatti per un momento sentii addirittura il rumore che facevano quando toccavano terra.
Era questa, quindi, la verità? L'assenza di Sasuke, su quello non potevo dargli torto, aveva rafforzato fin troppo il nostro rapporto, però, non pensavo fino a questo punto...

''Naruto, alzati- esortai io, accennando finalmente un sorriso e porgendogli una mano per farlo rialzare da terra- L'hai detto tu, no, che detesti le persone che mentono a se stesse e soprattutto agli altri... Senti, tu sei la cosa più importante che ho, Naruto, ma amarti non fa parte di me stessa, e anche ammettendo che senza il ritorno di Sas'ke probabilmente io e te avremmo avuto più possibilità di stare insieme, pensi che saremmo stati davvero felici? Il team 7, era davvero felice, eccome, se lo era! Ma io e te, da soli, cosa saremmo stati?''.

''La finzione'', completò lui la frase, finalmente rialzatosi in piedi. Mi fissò di nuovo negli occhi per qualche secondo, poi si asciugò le lacrime e così fece con le mie, scese troppo silenziosamente, sfiorandomi dolcemente le guance. Mi sorrise, facendomi calmare il cuore palpitante; i suoi occhi, poi riacquistarono vitalità.

''Noi tre insieme, noi quattro... Il-il team 7 è la realtà, Naruto'', conclusi io. Naruto, improvvisamente e inaspettatamente, mi avvolse completamente nelle sue possenti braccia, stringendomi poi al suo petto. Io respirai profondamente il profumo dolce che emanava, un profumo che mi aveva sempre infuso la speranza che non avevo, dandomi il senso alla vita che spesso perdevo di vista.

''Grazie, Sakura, grazie!'', urlò lui, poggiando le sue labbra sulla mia fronte. Piangemmo insieme, mischiando lacrime e sentimenti. La liberazione ci avvolse bruscamente, per questo piangere fu inevitabile.
Poco dopo sentimmo dei passi, e così Naruto si staccò subito. Mi girai per vedere chi si stesse avvicinando, comunque rassegnata per essere stati colti sul fatto, soprattutto, perché davanti a noi si trovava Sasuke. Uscito allo scoperto, ci fissò nemmeno per un secondo. Ebbi il timore che avesse frainteso, fissando la sua indecifrabile espressione facciale, così chiusi gli occhi pronta per ricevere l'ennesima pugnalata al cuore. Ma lui, immediatamente, si buttò su noi due, iniziando a piangere e abbracciandoci forte. Io fui avvolta dunque da più di due braccia, e in quel momento mi sentii davvero strana. Ero stata colta alla sprovvista, così spalancai gli occhi incredula, incapace di reagire a tutte quelle emozioni. Mi resi conto che non c'era cosa più bella dell'essere amati, e sentivo che loro due, mi amavano davvero. Finalmente riuscivo a toccare i loro sentimenti, sintonizzati alla perfezione con i miei, l'equilibrio era più che stabile, e niente e nessuno, avrebbe mai potuto distruggerlo.
Quell'istante doveva restare così, indelebile, eterno, perfetto. Sarei stata pronta a morire da un momento all'altro, perché, finalmente, la mia vita era stata completata. Chiudendo gli occhi per assaggiare più a fondo quei minuti, mi accorsi che l'aria fresca mattutina aveva iniziato a punzecchiarmi le narici. Così facendo sentii anche il profumo di Naruto e Sasuke che mi pervase tutta, rendendomi più che raggiante. Ancora più vitale, spalancai le braccia e quasi stritolai Naruto e Sasuke; per poco non cademmo a terra; il misto di lacrime di gioia e sorrisi celebrò, infine, la rinascita del team 7.

Così per sempre ragazzi, così per sempre.
 

***


Il per sempre, comunque si sa, non dura a lungo. Così come per il nostro abbraccio, così anche la nostra felicità non era destinata ad essere tanto duratura. Io ci avevo creduto troppo, infatti; noi, ci avevamo creduto, fino in fondo.
Passò qualche mese, in apparente felicità; Villa Uchiha fu restaurata, e divenne definitivamente anche casa mia. A volte facevo ancora fatica a crederci, eppure era così, era tutto così fottutamente perfetto. Io amavo Sasuke, Naruto aveva capito di amare Hinata, e tutti noi giovani shinobi avevamo finalmente la possibilità di vivere tranquillamente, rei di una guerra fin troppo sanguinosa e traumatizzante. I giorni quindi passavano, e più tutti riuscivano a riprendersi. Il problema, però, era che vivevamo passivi, rifiutando di voler tornare a vivere nel passato che era fin troppo di nuovo realizzabile. Questo, però, io, non potevo ancora saperlo.
Quando scoprii di essere incinta, organizzai una piccola festa a Sasuke, solo per noi due. Doveva tornare da una missione( da quando Sasuke era tornato, la nostra squadra Anbu si era allargata, e poiché il massimo era di cinque membri, per un grado così basso della missione, uno dei componenti doveva restare al Villaggio,e in quel caso, era toccato a me), insieme a Naruto, Shikamaru, Sai e Kakashi, quindi sarebbe stato l'ideale, la situazione perfetta. Appena tornò a casa, non si degnò nemmeno di salutarmi. Io mi avvicinai a lui per poterlo aiutare a spogliarsi, ma Sasuke mi spinse in avanti e mi guardò acidamente.
''Sas'ke?'', sibilai io, perplessa. Lui non disse nulla, si tolse la divisa e spedito se ne andò nella nostra stanza. Io rimasi ad osservarlo salire sulle scale, e non appena sentii il letto scricchiolare dal piano di sopra, corsi immediatamente, arrivando davanti al ciglio della porta della camera. Era disteso sul letto, osservava il soffitto e i suoi respiri silenziosi erano piuttosto inquietanti.
''Naruto e gli altri?'', chiesi io, cercando di soffocare la tensione.

''Sono tornati a casa loro, che cazzo di domande mi fai, eh, Sakura?'', quasi urlò mentre mi rispondeva, ferendomi istantaneamente.

''S-scusami, Sas'ke... Capisco che sei stanco, quindi ti lascio in pace, ma prima ho bisogno di dirti una cosa'', mi avvicinai titubante, sedendomi accanto a lui e mordendomi un labbro. Osservai prima gli incensi accesi e le candele profumate su più mobili della stanza, ricordandomi che quel pomeriggio avevo preparato tutto per poter creare un'atmosfera il più piacevole possibile per festeggiare alla bella notizia. La cena era già pronta sul tavolo al piano di sotto, ma oramai si era raffreddata, ne ero più che sicura.

''Cosa c'è?'', disse lui, secco.

''Ecco, io..., Sas'ke io... io so-''.

''Dannazione Sakura, vuoi dirmi cosa c'è, senza balbettare?'', disse lui alzandosi di scatto e fissandomi in volto; sembrava quasi infastidito. In quel momento mi sentii solo un peso, e non riuscivo più a parlare. Il cuore si era fermato, i miei respiri erano corti e veloci, segno che le lacrime erano piuttosto vicine all'arrivo.
Non avevo più il coraggio di dirglielo, avevo paura della sua reazione. Così continuai a fissarlo negli occhi senza dire una parola, trasmettendogli tutto il mio essere ferita e sorpresa dal suo comportamento. Sasuke se ne accorse, infatti la sua espressione facciale da tesa iniziò a sciogliersi, e poi si sedette di nuovo accanto a me sul letto.

''Scusami, io non volevo- portò una mano sulla mia guancia, carezzandola lentamente- La missione è stata davvero stressante, in questi due giorni non ho chiuso occhio e ho lavorato parecchio, quindi non vedevo l'ora di tornare a casa e di dormire un po'..., n-non era mia intenzione aggredirti, davvero'', mi regalò un piccolo sorriso, che bastò a farmi rassicurare e a ridarmi la determinazione per potergli dire quella cosa.

''Cosa dovevi dirmi?'', mi domandò, poi, sorridendomi ancora.

''Ecco, Sas'ke... io- portai una mano sul mio ventre, osservando prima Sasuke negli occhi e poi portando lo sguardo sulla pancia- Io sono...'', non terminai la frase, perché il suo volto sbiancò improvvisamente. Le sue pupille si dilatarono, i brividi lo scossero bruscamente. Compresi quindi che non c'era bisogno di continuare, perché lui aveva già capito, ed ora bisognava aspettare la sua risposta. Mi fissò negli occhi, accennò forse ad un sorriso, poi aprì la bocca per parlare. Prima che potesse emettere alcun suono, però, dei rumori ci fecero destare e così Sasuke si alzò subito dal letto.
Nemmeno qualche secondo dopo, la porta chiusa in precedenza della stanza fu spalancata e lì apparve Naruto con il fiatone e il volto completamente sconvolto e preoccupato.
''Naruto?'', dissi io, sconcertata.

''Naruto..., cosa c'è?, chiese invece Sasuke, per niente sorpreso ma comunque preoccupato. Naruto prima osservò me e le mie mani che toccavano il ventre, poi guardò nella direzione del bruno, corrugando la fronte e cercando di riprendere fiato.

''Sa-Sas'ke..., è stato appena attaccato Kirigakure, il Villaggio della Nebbia..., O-Obito- a quel nome Naruto deglutii velocemente- Obito ha attaccato il Villaggio...''. Sasuke si girò verso di me, guardandomi preoccupato, mentre io lo osservavo interrogativa.

''C-che significa, Sas'ke?'', domandai smarrita. Mi accorsi di stare per perdere i sensi, perché vedevo le figure davanti a me sfuocate, il soffitto girava troppo velocemente, come se da un momento all'altro volesse cadermi addosso; non sentivo più i piedi, e i respiri veloci mi martellavano le tempie.

''Sakura, resta qui, noi torniamo subito'', ammonì Sasuke, iniziando a correre insieme a Naruto giù per le scale. Li osservai, dalla grande finestra della camera da letto, uscire dalla Villa, per poi vederli svanire in lontananza. Rivolsi lo sguardo alla luna, ma per il troppo biancore, il mal di testa divenne ancora più forte. Così caddi sul letto, inerme, priva di forze ed emotivamente instabile. 
''Sa-Sas'ke... Aspettami'', mormorai io, prima di svenire improvvisamente.
 
Da quel momento in poi, non sognai più incubi, perché, in realtà, iniziai a viverli.


 


 


 

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Haney Jardin