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Autore: titania77    08/04/2008    10 recensioni
Sono passati molti anni da quando Harry ha sconfitto il Signore Oscuro. Ma da quel giorno, qualcosa si è incrinato dentro di lui, allontanandolo da ciò che era e conducendolo a percorrere una strada forse più oscura del Mago da lui sconfitto.
Genere: Romantico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Altro personaggio, Harry Potter
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO

 

AVVISO: Tutti i personaggi di questa storia sono maggiorenni. I fatti e i personaggi non sono esistiti o esistenti. I personaggi, i luoghi ecc … appartengono ai rispettivi ideatori e detentori di Copyright. Questa storia non ha alcun fine di lucro. Qualsiasi nome o riferimento a fatti o persone esistenti o realmente esistiti è puramente casuale.

 

 

NOTE DELL’AUTRICE: Ringrazio come sempre Annaly,  bravissima beta e cara amica.

 

 

 

 

PROLOGO

Harry era a pezzi. Il sole non era ancora sorto, ma già il cielo iniziava a colorarsi delle tenui sfumature dell’alba. Lui non faceva più caso a queste cose, l’alba oramai decretava solamente la fine di un’altra notte di lavoro in cui poteva finalmente rientrare nell’appartamento che gli era stato assegnato e lavarsi.

Mentre era sotto la doccia, man mano che la tensione accumulata veniva meno, si chiese perché sopportasse tutto questo. E inevitabilmente si ritrovò a veder scorrere gli ultimi anni della sua vita, come in un film. Si ricordava benissimo il clamore nato dalla sua vittoria su Voldemort, l’essere trascinato da una festa all’altra con le innumerevoli lodi di persone ipocrite e la sua iscrizione praticamente forzata al corso di Auror e poi … e poi il risveglio.

Improvvisamente si era reso conto che non stava vivendo la sua vita, ma che ancora una volta stava facendo solamente quello che gli altri si aspettavano da lui. La ribellione riempì tutto il suo essere, come un fiume che rompe gli argini. Il timido, ritroso e perfetto Grifondoro venne totalmente soppiantato dal Serpeverde dormiente e fu così che decise di riprendersi la sua vita.

Sorprendendo tutti decise di entrare nel Corpo Speciale Auror, sezione guardata con sospetto da tutti, in quanto formata da individui considerati dai più, folli e pericolosi. I membri del CSA avevano giurisdizione internazionale e non lavoravano mai insieme, ognuno portava a termine la propria missione in solitaria, senza seguire regole precise. Principalmente si occupavano di eliminare licantropi idrofobi e vampiri assassini, esseri pericolosi e assolutamente fuori controllo. Al capo sezione non importava come venivano eliminati, voleva solo che il problema fosse arginato nel minor tempo possibile. Harry nel giro di un anno era diventato il migliore agente sul campo, meritando lo pseudonimo di “ Sterminatore”. Gli era stato proposto anche di dirigere la sezione, ma lui si era rifiutato di lasciare il lavoro di strada per quello d’ufficio. L’eccitazione della caccia e l’adrenalina dello scontro, per lui erano come una droga. E poi … si rifiutò nuovamente di affrontare quel ricordo così doloroso, anche se sapeva che aveva influito più di ogni altra cosa sulle sue scelte.

Inutile dire che un tale lavoro aveva ridotto la vita sociale di Harry a nulla. L’unico contatto col mondo normale erano gli sporadici incontri con Hermione. Anche la ragazza era stata fautrice di un piccolo scandalo quando si scoprì il suo tradimento nei confronti di Ron con, nientemeno, che Bill Weasley. Dopo i pianti, le urla e le invettive di ruolo, Fleur perdonò la scappatella al marito e Ron perdonò la sua fidanzata. Harry non poteva evitare di ridere quando ripensava all’accaduto, era presente anche lui quando il clan Weasley, come un tribunale inquisitorio, assolse la focosa grifoncina e le disse che avrebbero messo una pietra sui suoi errori, perdonandola e accettandola di nuovo tra loro. Hermione, per risposta, li mandò al diavolo. Harry che non si divertiva tanto dallo scontro con Voldemort, tenne sfacciatamente le parti della ragazza, compromettendo in modo irreparabile i suoi rapporti con i Weasley. Sicuramente LUI si sarebbe divertito altrettanto.

Ancora adesso, a distanza di anni, il nome di Hermione era tabù per il clan delle piattole, ed i rapporti con il bambino–sopravissuto-per-diventare-un-ribelle, si limitavano ai canonici auguri per le feste ed i compleanni. Hermione, dal canto suo, ora viveva nel mondo babbano, felicemente fidanzata con un avvocato.

Buon per lei, pensò Harry mentre si infilava a letto.

 

PRIMA NOTTE

Harry era di pessimo umore, come tutte le notti in cui doveva stanare un licantropo. Era stato inviato a porre fine alle scorribande di un licantropo decisamente fuori controllo che aveva scambiato le campagne adiacenti a Praga per la propria dispensa. Aveva divorato innumerevoli capi di bestiame e un paio di uomini. Le autorità babbane locali erano nel panico, non sapendo chi o cosa fosse responsabile di tali attacchi. La comunità magica del posto aveva cercato di risolvere la cosa ma, avendo fallito miseramente, si era poi decisa a chiamare la CSA. La faccenda era decisamente sfuggita loro di mano, ragion per cui avevano inviato Potter. Il ragazzo non aveva tradito le aspettative, già la prima notte aveva individuato e abbattuto il licantropo, terminando la sua missione egregiamente. Il suo malumore era dovuto al fatto che, come ogni volta che doveva vedersela con una di quella creature, si ritrovava coperto di bava e puzzava di cane bagnato.

Improvvisamente i suoi sensi si allertarono. Una figura sembrava attenderlo sul sentiero e non aveva nulla di umano. Poteva chiaramente percepire l’aura del vampiro e questo lo sconcertò. I vampiri erano in grado di nascondere la loro natura, anche per lui sarebbe stato difficile riconoscere come tale un vampiro così antico come quello che sembrava attenderlo. Sarebbe stato un confronto duro ed impegnativo. La figura si mosse, lentamente, per dar modo al ragazzo di vederlo bene. Harry era incuriosito da questo strano comportamento, quelle creature avevano la facoltà di muoversi ad una velocità tale da imitare la smaterializzazione dei maghi e nel caso degli antichi, come quello che gli stava venendo incontro, potevano addirittura dissolversi in ombre. La mano del ragazzo era già armata del pugnale d’argento che si portava sempre dietro.

La voce del vampiro risuonò nella notte.

- Harry Potter, è un onore incontrarti. Credo sia inutile chiederti di abbassare il pugnale. –

In risposta il ragazzo si mise posizione di attacco.

- Non intendo attaccarti, sono qui per chiederti un colloquio. Ti do la mia parola che stanotte tu non dovrai temere nulla da me. –

Harry sapeva che per quanto quelle creature potessero essere crudeli e sanguinarie, avevano un codice d’onore ferreo e la loro stessa magia li vincolava alla parola data. Pur non riponendo il pugnale, prese una posizione meno aggressiva.

- Cosa vuoi, vampiro ? –

- Per prima cosa mi presento. Il mio nome è Asher e sono il signore di Praga – e così dicendo il signore della notte si avvicinò ulteriormente al ragazzo per rendersi visibile ai suoi occhi. Affascinante nel suo completo nero, etereo nei suoi lineamenti dolci ed aristocratici, bellissimo coi suoi lunghi capelli biondi e gli occhi blu come il mare più profondo, ammaliante nei suoi movimenti felini. Harry aveva incontrato decine di vampiri ed alcuni addirittura più antichi di questo, quindi non si stupì dell’innaturale bellezza di quell’essere.

- Bene, ora che ci siamo presentati ti ripeto la mia domanda vampiro … cosa vuoi? –

Un moto di insofferenza passò sul viso dell’altro, subito nascosto sotto una maschera di cortesia.

- Vedo che non ami tergiversare. Bene, ti accontento, ho bisogno del tuo aiuto. –

Il ragazzo rise – Questa mi mancava. Un vampiro che chiede aiuto a me! –

Il signore della notte ignorò il sarcasmo dell’umano.

- Il mio clan è stato sterminato. Il responsabile è un altro vampiro, molto potente e antico. Ho bisogno del tuo aiuto per fermarlo. -

Harry ghignò - Un vampiro che elimina altri vampiri … perché la cosa dovrebbe interessarmi? -

Asher vibrò di rabbia.

-Come credi che si ciberà ora che, me escluso, non ci sono altri vampiri in città? Attaccando i tuoi preziosi umani! In men che non si dica ti dovrai comunque occupare di questo problema. Non sarebbe forse più conveniente avermi come alleato che come nemico? -

Se il succhiasangue non mentiva, effettivamente il problema era grosso … enorme. Affrontare vampiri antichi non era facile, in passato lo aveva fatto ma per poco non ci aveva lasciato le penne. Senza dubbio sarebbe stato molto più comodo avvalersi della collaborazione del signor zanne lunghe, invece che doversi guardare le spalle da entrambi.

- Ok vampiro. Lasciami la giornata per pensarci. -

- So benissimo che vuoi verificare le mie parole. Liberissimo di farlo. Ti attendo qui domani dopo il tramonto. A presto Sterminatore. -

E così dicendo Asher scomparve, un’ ombra tra le altre nella notte di Praga.

 

 

 

 

 

 

NOTE PERSONALI:

 

Eccoci qui, inizia un’altra avventura! Mi auguro che possa piacere quanto le altre e che possa dare qualche minuto di svago e chi la legge e, magari, strapparvi un sorriso!

 

Questo primo capitolo lo dedico ad una persona conosciuta sul sito che è diventata per me un’amica ed una confidente preziosa … lo sai vero Narcissa che sto parlando di te?

 

Se tutto va come progettato, pubblicherò gli aggiornamenti ogni martedì.

 

Ora attendo solo di sapere cosa ne pensate!

 

 

Baci

XXX

 

 

   
 
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