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Autore: eri_softballer    16/10/2013    2 recensioni
Storia nata dalla collaborazione delle menti malate di Kilian_Softballer_Ro ed eritrophobia
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"Dopo la caduta del Signore Oscuro, Hogwarts è diventato il posto più sicuro del mondo magico. Fa loro da casa, protteggendoli da ogni pericolo. Ma se un anno tutto questo cambiasse?
Agli studenti di Hogwarts si prospetta un anno molto caotico...ma quando mai ce n'è stato uno normale?
I nostri amici dovranno combattere le forze oscure, che questa volta potrebbero essere più grandi di loro"
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[Crossover: Sonic, Sherlock BBC, Doctor Who] [Hogwarts!AU] [Presenza di OC e personaggi OOC]
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Sonic POV
Le mie mani scorrono sulla tazza del mio compagno di studio di Divinazione, anche lui appartenente alla squadra di Quidditch. Rimango a sguardo basso, in contemplazione delle foglie di thé . Alzo appena lo sguardo, il viso distorto in una smorfia di terrore.

-TU HAI IL GRAAAMO!-urlo, facendo quasi cadere il mio compagno di classe dalla sedia.

La professoressa e il resto della classe si voltano verso di me, mentre appoggio la schiena sulla sedia, scosso dalle risate. La Winchester, l’insegnante di trasfigurazione, una donna con i capelli rossi e lo sguardo di ghiaccio, si dirige verso di me. E’ la prima lezione di Divinazione dell’anno e potrei essere già sbattuto fuori dalla classe: c’è chi mi darebbe dell’idiota, ma io considero tutto ciò come una sorta di sfida. Voglio sfidare il primato e avere una punizione già dai primi giorni.

-Powell, giusto?-chiede l’insegnante, fissandomi con i suoi occhi azzurri.

Annuisco, e lei continua a fissarmi. Fa quasi paura. Mi fa cenno di passarle la tazza, e io mi trovo ad obbedire. Se la rigira tra le mani e guarda il mio compagno.

-Non hai il Gramo. Morirai comunque, prima o poi. Tutti sono nati per morire. Ma sicuramente non sarà per colpa del Gramo.-continua, con una serietà che riconosco solo in altre due persone: il giovane Holmes e la Cross. Quindi punta lo sguardo su di me- Anche se tutta la scuola ti porta in trionfo perché sei un mediocre giocatore di Quidditch, non significa che puoi comportarti come un moccioso insopportabile. Dieci punti in meno a Grifondoro.-

Per tutto il tempo ha tenuto un’espressione assolutamente indecifrabile e la voce piatta. Faceva quasi paura. Tuttavia la sua punizione non mi smuove minimamente. Insomma, io sono Sonic Powell! Cosa volete che siano dieci punti in meno? E poi non mi diranno nulla: io sono quello che fa punti alle partite , e senza di me sarebbero assolutamente persi. Lo sa anche la Watson e, sicuramente per spirito sportivo, non è mai andata oltre alle punizioni e alle decurtazioni dei punti della Casa.
Quando la Winchester ci congeda, arriva un momento che amo: le selezioni di Quidditch. Potrei fare tutto il pomeriggio a guardarle, anche se non devo stare per forza. Innanzitutto per conoscere i miei futuri compagni di squadra, e poi per conoscere i miei nemici. Infatti rimango sempre a guardare anche le selezioni delle altre squadre. Esco velocemente dall’aula, e incontro Knuckles, che cammina su per le scale con Tikal, una ragazza di Tassorosso che il mio compagno di squadra adora.

-Ehi, Mitchell!- urlo al ragazzo- Vieni a vedere le selezioni?-
-Sono impegnato! Il professor Twelve rompe già la scatole con le ricerche!- sbuffa, irritato- Come se a me importasse qualcosa dei Billywig!-
-Non importa, amico! Poi ti dico le novità!-

E scappo giù per le scale, in direzione del campo da Quidditch. Sugli spalti ci sono qualche ragazza urlante e degli altri ragazzi che, come me, sembrano interessati solo alle selezioni e non ai bei ragazzi che ci sono. Mi siedo di fianco a un mio compagno di squadra e mi limito ad osservare. Nella nostra squadra c’era bisogno di due nuovi Cacciatori e di un Battitore. Ovviamente nessuno supera me e Knuckles in bravura, ma credo che abbiamo trovato degli ottimi giocatori. Quest’anno non riusciranno neanche a passare. Le selezioni di Corvonero sono abbastanza sbrigative, e la cosa non mi sorprende: la persona da battere in quella squadra è la Cross, che in velocità e agilità è un mostro. Sarà anche una Nata Babbana, ma sembra nata con la scopa incorporata. Le selezioni più lunghe sono decisamente quelle di Tassorosso, e sono decisamente le più noiose. Al momento di quelle di Serpeverde, rimango visibilmente stupito: James Moriarty è riuscito a guadagnarsi il ruolo di Cercatore. Non avrei mai immaginato che quello lì sarebbe riuscito a farcela. Non ha proprio l’aria di uno sportivo, ma sulla scopa è una scheggia.
Sorrido.
Le partite di quest’anno saranno decisamente divertenti.

Knuckles POV

-Hai già conosciuto Malkavian?- chiede Tikal, facendomi un sorriso.

L’ho aspettata fuori dall’aula di Incantesimi, come sempre alla fine della giornata. Io e Tikal siamo amici da una vita: veniamo dallo stesso quartiere e i nostri genitori hanno frequentato Hogwarts insieme. Oltre ai ragazzi della mia Casa, è l’unica persona con la quale mi piace parlare, anche se è più piccola di me.

-Parli del professore di Difesa?- scuoto il capo- Però ho sentito parlare di lui. Le ragazze della mia Casa impazziscono per lui.-
-Beh, devi ammettere che ha un’aria misteriosa- borbotta lei, arrossendo.
-Mi stai dicendo che ti è passata la cotta per Fraser?- le dico, ghignando.

Arrossisce ancora di più. Fraser è l’insegnante di volo e arbitro durante le partite di Quidditch. E’ una delle persone più imbarazzanti che io conosca, dopo il professor Smith di Incantesimi. Fraser è semplicemente ridicolo: qualche volta lo troviamo che vola a cavallo della scopa nel bel mezzo dei corridoi, e più di una volta ha rischiato di rompersi il naso contro il muro. Tuttavia non è male, quando deve lavorare lo fa decentemente.

-Non so di cosa tu stia parlando, non ho mai avuto una cotta per Fraser.-dice Tikal, arrossendo ancora di più.

Sghignazzo e iniziamo a salire le scale che portano alla biblioteca. Ci aspetta uno stressante pomeriggio di studio: io devo fare una cavolo di ricerca per Cura delle Creature Magiche, mentre Tikal vuole prendersi avanti con Storia della Magia, materia che non toccherò con un dito fino al momento in cui fisseremo una verifica. Diciamocelo, chi ha lo stomaco di studiare quella materia noiosa?

-Ehi, Mitchell!- urla Sonic, che in quel momento sta scendendo le scale di corsa- Vieni a vedere le selezioni?-

Ah già, le selezioni. Sul treno ci eravamo accordati di andarle a vedere insieme, ma questa volta ho le mani legate.

-Sono impegnato! Il professor Twelve rompe già la scatole con le ricerche!- sbuffa, irritato- Come se a me importasse qualcosa dei Billywig!-
-Non importa, amico! Poi ti dico le novità!-

E sparisce giù per le scale. Tikal mi fa un sorriso e mi batte una mano sulla spalla.

-Non preoccuparti, sono anch’io sulla stessa barca.-e fa una piccola smorfia.

Entriamo nella biblioteca e vedo subito il maggiore degli Holmes, Mycroft, immerso nello studio. Quest’anno lui ha i M.A.G.O., e sinceramente non lo invidio per niente. Mi viene male solo al pensiero che il prossimo anno dovrò fare i G.U.F.O., e non ho assolutamente idea di come affrontare la cosa. Passiamo accanto al suo tavolo e ci sediamo lì a fianco.  Per sbaglio striscio la sedia sul pavimento, e la bibliotecaria mi uccide con lo sguardo. La osservo con aria mortificata e Tikal trattiene a stento le risate.

-Pronto?- mi sussurra,appena ci sediamo.

Annuisco e tiro fuori tutto l’occorrente per scrivere. Vado un secondo a prendere un libro dallo scaffale e torno a sedermi.
Stupido Twelve, stupidi Billywig e stupida Hogwarts.

Dodgeball POV

Non posso credere di essere già pieno di compiti. Non è ancora finito il primo mese di scuola, diamine! Anche se probabilmente è colpa mia, non sono mai stato il migliore nell’organizzazione dello studio. Per esempio forse oggi non dovevo perdere tempo a guardare le selezioni di Quidditch. Ma non ci posso fare niente se vedere le partite e gli allenamenti è la mia unica possibilità di pensare al Quidditch. Io volevo entrare nella squadra, ma qualcuno ha inventato una stupida regola secondo cui quelli del primo anno non possono farlo. Bah!
Comunque, il fatto è che sono ancora in biblioteca per uno stupido tema di pozioni. Due rotoli di pergamena, e io ne ho scritto uno. A stento.  E il professor Walker non è il tipo da lasciar perdere cose del genere.
Mentre ritorno al mio tavolo con i miei “adorati” libri sugli antidoti in mano per poco non vado a sbattere contro una ragazza bassa che mi sembra di aver già visto da qualche parte e che si sta allungando per prendere un libro che è fuori dalla sua portata. Siccome sono più alto di lei lo afferro e glielo porgo. Lei mugugna qualcosa che sembra un grazie e me lo toglie dalle mani.
A quel punto la riconosco. E’ quella che ho visto l’altra mattina al tavolo di Corvonero! Stava sistemando la cravatta a un ragazzo della sua Casa, e sembravano molto vicini. Io sono sicuro che stanno insieme, lui l’ha anche baciata sulla guancia o qualcosa del genere, ma mi sono dimenticato di chiedere a qualcuno di più grande se avevo ragione.

- Ehi, scusa, tu sei di Corvonero? – La fermo, visto che se ne stava già andando.
- Sì. E tu no. – Mamma mia. Sembrava simpatica vista da lontano, ma adesso è come se mi stesse diffidando dal dire una parola di più. Io voglio solo fare amicizia, che diamine. – Perché?
- Ecco…mi sembrava di averti già visto. – D’impulso tendo la mano. – Io comunque sono Dodgeball.
- Ah. Adesso capisco perché non ti riconoscevo, sei del primo anno. Sei quello con il nome assurdo. – Non è giusto, il mio nome è l’unica cosa che tutti si ricordano. Non ne potevo avere uno normale?
La ragazza mi stringe la mano in fretta. – Alice. – Mi squadra da capo a piedi. – Sei davvero sicuro di fare solo il primo anno?
-Perché?
-Sembra che ti abbiano imbottito di fertilizzante.
-Sono solo…un po’ alto, credo.
-Un po’ alto? – Mi guarda perplessa, e io non ho la più pallida idea di cosa dire. Mi sta insultando o mi sta facendo un complimento? O nessuna delle due cose?

Per fortuna arriva la bibliotecaria a risolvere la questione. Butta fuori noi e tutti gli altri presenti, e blocca tutte le proteste urlando che “potevamo finire i compiti prima”. Vecchiaccia odiosa, il punto è che ha ragione.
Io e Alice ci avviamo lungo il corridoio con i nostri libri. Non riesco a capire se lei vuole che me ne vada o no. E’ un mistero, questa ragazza. Però ribadisco, sembra simpatica. O forse sono io il solito cretino che vuole fare amicizia con tutti?

-Allora, Dodgeball… - E’ lei a riprendere la parola, con tono sarcastico. – Come ti trovi in questo posto così…”allegro”?
-E’ fantastico! Non me l’aspettavo così!
-Ti passerà tutto l’entusiasmo non appena avrai conosciuto tutti i professori. Alcuni di loro sono al limite della sopportabilità. Come Smith.
-Smith mi piace, è forte!
-Riesce a restare serio per mezzo minuto al massimo, e sono i trenta secondi peggiori della sua giornata. Ma Fraser è ancora meglio. Lo hai già conosciuto?
-No, chi è?
-E l’insegnante di volo, nonché arbitro di Quidditch. Capirai cosa intendo quando avrai la prima lezione di volo.
-L’ho già avuto, e lui sembrava simpatico. Ma perché tu dici così? Cosa ha fatto di male?
-La sua più grande impresa è stata attraversare la scuola a cavallo della scopa perché era in ritardo, per poi schiantarsi contro una scala in movimento.
-Oh. Forte!
Alice emette un verso seccato. – Ecco cosa non capisco. Il fatto che lo amino tutti.
Siamo arrivati nella sala d’ingresso. Lei deve salire verso la torre di Corvonero, io devo scendere per la mia sala comune. – Beh, allora…Ciao, Alice.
-Ciao, ragazzo dal nome assurdo. – Si volta e comincia a salire le scale. Beh, è stato un incontro…interessante, diciamo. Sembra simpatica.

Però spero che la prossima volta che la incrocio lasci perdere il mio nome.
 
Shadow POV

La Sala Comune è praticamente vuota, quasi tutti i miei compagni sono ancora in giro a fare i compiti o a vedere le selezioni di Quidditch. E’ un bene, credo. Di solito sono tutti talmente rumorosi che un po’ di pace è sempre ben accetta. Per cui me la godo, sprofondato in una poltrona con un libro “fantasy” babbano fra le mani. E’ ridicolo. Ci sono dei vampiri che apparentemente al sole non si riducono in cenere, dove si è mai vista una cosa del genere? Ma da dove vengo io, dove sono stato adottato io, per la precisione, sono tutti babbani, e la bambina della famiglia che mi ospita, Maria, mi ha praticamente costretto a infilare questa roba nel baule. Va beh. Mi farò due risate.
Purtroppo la pace si interrompe, perché entra nella sala nientepopodimeno che James Moriarty. Ovvero una di quelle persone che a fasi alterne ti irrita e ti ispira simpatia. Per esempio in questo momento non può fare altro che irritarmi.

Ha la scopa appoggiata sulla spalla, e solo adesso mi ricordo che era andato ai provini per la squadra di Serpeverde. – Beh? Com’è andata?
-Mi hanno preso. Sii felice per me, sono il nuovo Cercatore di Serpeverde.
-Evviva – replico, cercando di metterci tutta la partecipazione che riesco, ovvero non molta. Okay, io e James ci conosciamo da sei anni, ma non è proprio che siamo amici. E’ troppo fuori di testa per riuscire ad essergli davvero amici.
-Sai una cosa? Non aspetto altro che la prima partita contro i Corvonero.
-Ah sì? E perché?
-Hanno un Cercatore davvero…interessante.

Ah, ecco. Ci risiamo. Mi sarebbe sembrato strano se Moriarty avesse aspettato più di tre settimane per mettersi a inseguire un’altra ragazza. Mediamente se ne sceglie una che di problemi mentali ne deve avere abbastanza per dargli corda, la fa diventare matta e poi la lascia rendendola peggio di quanto fosse prima.
E la Cercatrice di Corvonero è quell’amica di Rouge che abbiamo incontrato sul treno il primo settembre, la Cross. Una del terzo anno spessa come un filo di fumo. Dovrà prepararsi al peggio, quella ragazza, ma non sarò certo io a dirglielo. Dopotutto ha i suoi due cavalieri Watson e Holmes a difenderla.

- Buona fortuna, Jim – concludo, senza alzare la testa dal libro.
- Graazie, Shadow – risponde, e va in camera a cambiarsi canticchiando una canzone anni settanta. Io l’ho sempre ripetuto, che è pazzo.

Quanto al libro, forse l’autrice è più pazza ancora. Un’intera famiglia di vampiri? E i babbani non si accorgono di nulla, neanche quando i suddetti vampiri vanno a scuola coi loro figli? Ma che stronzata!
Lancio il libro dall’altra parte della stanza. Toglie ogni voglia di leggerlo.
Andiamo, se ci fossero dei vampiri a Hogwarts se ne accorgerebbero tutti.
No?
  
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