Slayers: Mirror Twenty-One

Naga del Serpente Bianco , potente maga e avventuriera, procedeva lungo il corridoio, il suo bikini di pelle tratteneva a malapena i suoi impressionanti beni sotto controllo. I suoi lunghi capelli neri scorrevano sul suo mantello, l'armatura delle sue spalle scintillava smaltata. Di suo faceva una certa figura, indebolita solo dall'espressione infastidita sulla sua faccia .

"Va bene," disse Naga a bassa voce e si fermò vicino a una finestra "qui c'è la sporgenza che ho visto dall'altra parte del castello. "Dovrei arrampicarmi fino all'apertura.” mormorò "Vediamo se ci riesco.. "

ZZAAPP!

"Owww." Naga barcollò all'indietro, graffiando il collare di cuoio intorno al suo collo, con lacrime luccicanti agli angoli dei suoi occhi . Ci volle qualche istante perchè il dolore svanisse, versando lacrime mentre si contorceva sul pavimento.

'Dannazione , non riesco a trovare le eventuali debolezze dell'incantesimo che mi tiene dentro questo castello.' pensò Naga mentre si alzava, spolverandosi.

I muscoli di Naga facevano male, ma si costrinse a iniziare a muoversi, combattere il dolore . Dando un colpo con il capo Naga fu di nuovo pronta, decisa a provare un'altra sezione del castello e vedere se poteva uscire da lì.

In un'altra parte del castello la maga Hectate si fermò, gli occhi si persero un momento appena percepì qualcosa di magico. "Milady?" chiese Gwenyth rispettosamente, la ragazza dai capelli rosa restò in attesa nelle vicinanze per una delle richieste della padrona .

"Naga sta ancora cercando una via per fuggire dal castello," notò Hectate, la bella bionda sorrise in ammirazione "testando i limiti del suo incantesimo di reclusione."

"Devo ordinare a una delle guardie di fermarla?" chiese Gwenyth , accigliata.

“Le ho dato la mia parola," le ricordò Hectate con fermezza" che Naga avesse la libertà di girare per il castello."

"Ma signora, lei..." iniziò Gwenyth.

" La mia parola significa così poco per te?" Hectate domandò, gli occhi lampeggianti di rabbia improvvisa, come saltò in piedi dalla sedia. Schiffeggiò Gwenyth duramente, la sua mano lasciò un segno rosso fiammeggiante sulla guancia della ragazza.

"Mi dispiace." Gwenyth barcollò all'indietro, la guancia palpitante.

"Io ho compromesso il mio onore per salvare me stessa dal mio destino," disse Hectate freddamente mentre guardava Gwenyth “ma non voglio mancare alla mia parola. Questo è chiaro?"

"Sì. signora." Gwenyth piagnucolò , tenendo la mano alla guancia.

"Bene," Hectate tornò di nuovo al suo posto, i suoi abiti scorsero intorno al suo bel fisico. "Ora," disse con un tono molto più informale"dove sono Inverse e l'altra Naga?"

"Hanno preso la strada principale verso Cimeria." Gwenyth si ricompose, continuando a guardare la sua padrona con circospezione. "Stanno usando locande e case sulla strada e i nostri agenti stanno avendo qualche problema nel rintracciarle." spiegò.

Hectate si accigliò leggermente , prendendo la coppa di vino e bevendone un po'. " Perché si comportano in modo così ovvio?" si chiese.

"Troppa fiducia?" ipotizzò Gwenyth. Tranquillamente, aggiunse "Loro hanno finora sconfitto i cacciatori di taglie che gli abbiamo inviato."

"È vero." ammise Hectate. Fece roteare il liquido rosso nel suo bicchiere, poi disse "Nessuno dei giganti è disponibile? "

Gli occhi di Gwenyth si spalancarono , ma non si mise a discutere né a controbattere. "La maggior parte di loro sono rimasti ancora nel loro castello Utgard in Jotunheir, milady." spiegò. Una pausa "Ma l'offerta di un potente incantesimo potrebbe chiamare uno per aiutarla."

"Finché non è un incantesimo di travestimento." disse Hectate dopo aver considerato la questione per un attimo. "Le loro aggressioni a donne mortali sono un peccato che non ho alcun desiderio di assistere." aggiunse con fermezza.

Gwenuth annuì: "Manderò loro un messaggio di richiesta per il loro aiuto, così come anche quella condizione."

"Bene," disse Hectate "puoi andare."

"Signora." Gwenyth annuì.

Come Gwenyth fece per andarsene, Hectate aggiunse un po 'più dolcemente "Faresti meglio a mettere un po' di ghiaccio su quella guancia, anche, per prevenire il gonfiore."

"Lo farò." disse Gwenyth con un sospiro .

"Signora?" l'alta guardia dai capelli castani sbatté le palpebre quando Gwenyth apparve, vedendo il segno rosso fiammeggiante sula guancia della donna. Le si affiancò, come al solito da quando Naga aveva la libertà di vagare per il castello.

"Non chiedere, Jira." Gwenyth la interruppe. Seriamente, agigunse: "Ho bisogno di un messaggero che vada a Jotunheir, uno che spero non inizi una guerra con le parole sbagliate.”

"Strife o Dan," disse Jira dopo un attimo di pausa, "sono entrambi affidabili, uomini buoni, e se i giganti

li mangiassero sarebbero sacrificabili."

"Bene" disse Gwenyth "invia loro."

"Che cosa, entrambi?" chiese Jira.

"Uno può tenere l'altro fuori dai guai." Gwenyth fece visibilmente una smorfia e la guancia pulsò. "Ho bisogno di un po 'di ghiaccio, tra l'altro."

“Andiamo.” disse gentilmente Jira, e le aprì la strada .

Dopo il primo saluto a un'altra guardia e dopo aver trasmesso le istruzioni, Jira li portò nelle stanze di deposito, camere enormi che tenevano carne e altri beni per nutrire i molti residenti del castello. Cercando attentamente un po' di ghiaccio di montagna che era stato spedito in giornata, Jira lo premette delicatamente sulla guancia di Gwenyth .

"Oh, che bello." Gwenyth sospirò mentre tremava un po' a causa dell'aria fredda della stanza. Eppure, era

meglio che sopportare le sue pulsazioni della guancia.

"Sono contenta." mormorò Jira, la combattente fece scorrere un braccio intorno alle spalle di Gwenyth.

Inconsciamente Gwenyth si lasciò andare nel calore di Jira "Grazie."

Jira deglutì , felice che Gwenyth non poteva vedere il desiderio chiaramente scritto sul suo viso. "Prego." rispose dolcemente.

Dopo un momento Gwenyth sospirò , spingendosi lontano da Jira. Riconquistata la sua compostezza, disse “Faremmo meglio tornare al lavoro."

"Certo." disse Jira mentre teneva aperta la porta della stanza.

Vivacemente Gwenyth sembrava avesse abbandoanto qualsiasi segno di vulnerabilità come disse "Anche se la padrona ha ordinato che Naga avesse la libertà di girare nel castello, ciò non significa che non possiamo tenerla d'occhio.”

"Oh?" chiese Jira. Entrambe le donne erano interessate al nuovo stato di libertà di Naga, ma nessuna delle due avevano potuto farci niente. ' Forse è stato durante queste discussioni che l'ho notata? ' pensò Jira mentre guardava Gwenyth .

"Controllala a vista d'occhio, ma non farti beccare." ordinò Gwenyth.

"Certo." Jira si chinò, gli occhi scintillanti.

Gwenyth le tirò un pugno alla spalla: "Non prenderti gioco di me, ti prego."

' Mai. ' pensò Jira, un sorriso prense forma sulle sue labbra .