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Autore: lamialadradilibri    18/10/2013    1 recensioni
Gwen si è trasferita ormai da sei mesi in un piccolo paesino di montagna, dimenticato da Cristo e da tutti. Lei non ne sa molto delle bande che girano per il paese, ma ben presto riesce ad intravedere qualche scena di sangue, capendo così che il bellissimo Ryan di cui si è (forse) innamorata, non è del tutto normale, né lo sono i suoi amici.
Assieme all'amica MJ inizierà a scoprire un mondo nuovo.
“No, non c'è tempo. Se non vuoi sconosciuti, verrò io a vivere con te. Lascerò loro tutto il mio appartamento, okay? Sì, è okay” dice, senza farmi rispondere. “Perfetto. Così non avrai paura dei coinquilini.” mi deride, è ovvio.
-
Lui mi fissa così intensamente, che torno a intrecciare i nostri sguardi. Che errore.
Che grande errore.
Lui si china su di me.
Il suo profumo, forte, m'investe.
“Non c'è di che...” bisbiglia a un millimetro dalle mie labbra, con voce così seducente che, per un attimo, l'idea di baciarlo mi sembra l'unica alternativa possibile.
Inspiro profondamente, cercando di calmarmi, ma ottenendo soltanto ancor più frenesia.
-
Orrore e Amore sono la stessa cosa, amico.
Genere: Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Scendi dall'altare, per una volta si può fare. Liberati dagli impegni e liberaci dal Male.”


 

NIGHTMARE.

 

5.

 

Faccio più incubi da sveglio che di notte.

 

Continuo a guardare l'orizzonte. È strano, però: dalla terrazza di casa mia non s'è mai visto il mare. Tanto più che è in montagna.

Perché lo vedo?

Per un po' me lo chiedo, ma poi... Be', non m'importa. Uno spettacolo così stupendo non sarà rovinato dai miei pensieri idioti.

Guardo le onde, s'infrangono sugli scogli, rapide, più lente, più forti, a volte meno. Anche io vorrei essere così: un'onda. Incoerente. Potrei andare prima piano, poi veloce, poi pianissimo. E nessuno potrebbe chiedermi: perché? La risposta è ovvia: sono un'onda, vado come mi pare.

Un'onda, così blu. A volte più chiaro. Poi più scuro. E poi rossa. Come il sangue.

Cosa... Rossa?

Perché le onde sono rosso sangue?

Guardo meglio, potrebbe essere un'allucinazione, no? Le onde non sono rosse, né tantomeno il mare lo è.

Eppure... è tutto rosso. Incredibile! Sembra proprio sangue... Eh sì che non è il tramonto, anzi.

Che diamine succede?

D'un tratto il mare si fa piatto. Completamente. Se un surfista fosse appena arrivato in spiaggia, sicuramente avrebbe borbottato, seccato: “Cavolo! Perché proprio ora?!”.

Ma il mare è così: incoerente.

E … Rosso.

All'improvviso, suddenly, proprio davanti alla mia terrazza dalla superficie emergono alcune bolle. Poi di più. E poi tante, tante...

l'acqua s'increspa finché...

Ryan?

Guardo Ryan.

O meglio, il suo corpo. È sempre così bello.

Anche da morto.

 

Morto?!

 

Mi spingo fuori, verso di lui. Ma è troppo in basso.

Così tendo le mani, disperatamente... Tutto inutile.

Il mare si riprende Ryan che, ad occhi chiusi, non fa nulla per difendersi, viene inghiottito semplicemente.

“NO!” urlo, ma dalle mie labbra non esce suono.

L'ultima cosa che vedo è l'acqua, azzurra, increspata da onde...

E poi mi sveglio.

 

Camera mia è vuota.

È buio, tutti dormono. Io no, però. Che razza di sogno ho appena fatto? Ricordo tutto, come se fosse stato reale.

Ed era così reale... Così... Beh, il mare rosso, l'ammetto, è stato molto scenografico, ma il resto? Che significa?

C'è gente che capisce tutto, di queste cose: sogni, allucinazioni, predizioni … Ecco, io non rientro in quel gruppo.

Passo il resto della notte ad ipotizzare.

Il mare. Cosa rappresenta, per me? Di sicuro non ne ho paura, né del mare né dell'Oceano. Però il mare è profondo, misterioso... Ti, appunto, potrebbe inghiottire...

Ho paura del mistero?

E Ryan, che c'entra? Ho paura – forse – che il mistero e i suoi segreti s'inghiottano Ryan?

È plausibile, ma... Insensato. Decisamente.

Penso che il biondo sia la persona più tranquilla a fare quel lavoro.

Eppure … Un senso d'inquietudine s'impossessa di me, fino al mattino.

 

Ore 7.00.

E così, alla fine ho dormito.

Spengo la sveglia, assonnatissima. Per fortuna che è lunedì e, al Bar Passeggeri, vicino alla stazione, non c'è moltissima gente, a pare alle 9.

Potrò riposarmi un po' là, pensare e discutere con MJ.

Sempre che il capo non decida di fare degli sconti improvvisi: in quel caso, arriva gente dalle parti più disparate (tutti vogliono i prelibati pasticcini, purtroppo costosissimi, che io posso avere gratis ogni giorno). Tra queste persone c'è gente di diverse bande. Me l'ha detto MJ, indicandoli con orrore.

D'un tratto sveglia mi viene un'idea. Proporrò al capo di fare sconti (sui pasticcini soprattutto), così da scoprirne di più.

 

Poco più tardi sono in cucina, completamente pronta. Non faccio colazione a casa: ruberò là qualcosina.

Sto uscendo, già con la divisa, quando qualcuno mi chiama. La voce proviene da una camera in fondo al corridoio, dalla quale ne esce Ryan in giacca e cravatta.

Vorrei dire che è ridicolo, perché cavolo, dovrebbe esserlo, lui che è sempre in jeans e T-Shirt sbrindellate. Ma non posso: lui non è per niente ridicolo, anzi, è... Oh, cavolo!

“Com'è che sei già a casa mia? Non ne sapevo nulla.”

“Casa nostra.” mi corregge, e provo un... Brivido? E perché mai? Cazzo, non posso essere così idiota da emozionarmi per un ' nostra ' buttato là a caso! Patetica. “E comunque mi pareva ovvio. Cioè, non sono stato abbastanza chiaro, ieri? Non ho né Signore né altre case, Gwendolyn.”

Oh. Beh, no, non è stato chiaro! Per niente.

“Va be. Non importa, puoi restare.”

“Ci credo!” dice, prendendo del caffè. Uhm, il mio caffè. Pagato coi miei 3,99 euro. “E' casa mia!” continua, imperterrito.

Alzo gli occhi al cielo. È presto, sono un po' in anticipo.. E vorrei passare un po' del mio tempo con Ryan. Così gli chiedo, con nonchalance: ''Allora, com'è che vai in giro vestito uguale a mio nonno?”

Sei troppo bello! - aggiungerei, ma mi guardo bene dal farlo – Dovrebbero renderti illegale! Causa: ''troppa bellezza, rischia di distrarre tutti e causare indicenti''.

“Hmmm, allora hai un nonno molto sexy, Gwen.”

A-ah. Cos'è, una ricerca di complimenti? No, ragazzo. Non ti darò questa soddisfazione!

“Così sexy che è rimasto zitello.” replico, a meno alto. Prendi e porta a casa, Ryan!

“Ma io non sono zitello. Viviamo assieme, Gwen. Siamo quasi sposati!”

Ahahah. Come no. Ignoro il senso di vertigine che mi colpisce, nuovamente. IDIOTA!

Magari fossimo sposati!
Coerenza 100%, ciò!

“Sì, come no. Io vado al lavoro e tu … vedi di non ammazzare nessuno.”

“Contaci!”

Hmmm. È vero: questa frase dovrebbe farmi rabbrividire, terrorizzata. Ed invece non riesco a non ridere.

 

Quando arrivo al lavoro capisco subito che c'è qualcosa di strano.

MJ, davanti alla porta del bar, mi guarda terrorizzata.

“Gwen! Vieni qui” mi urla, gesticolando.

Io accorro, preoccupata.

Cavolo, questa volta è davvero morta una delle ragazze? Che poi non sarebbe così stupida come idea, perché non le sento da un bel po'.

“Che c'è? Chi è morto?” domando, quando le sono accanto.

Lei gesticola ancor più. “Per il momento nessuno!” esclama, con voce eccitata e terrorizzata. si torce le mani, ruota gli occhi, batte un piede a terra e suda, suda tantissimo. Sulla fronte ha già un velo di sudore, brillante, che le sta facendo colare il trucco.

Come?! Che vuol dire “per il momento”?

“Cos-”

“Entra dài! Che sennò...”

Non c'è bisogno che finisca, perché una voce dall'interno mi chiama: ''Gwen!”

oddio. È il capo ed è fuori di sé. La sua voce è roca, potente; però c'è qualcosa di strano: trema.

Quando entro però, capisco che non è per il mio quasi ritardo. O almeno credo, perché... Paolo, il mio capo, è circondato da uomini alti almeno due metri, ammassi di muscoli.

Armati e dall'aria decisa, pieni da tatuaggi enormi e piercing. Alcuni non hanno i capelli e, sulla testa, sono presenti altri disegni indelebili.

Non c'è dubbio. Dev'essere una qualche banda!

Quando si voltano e mi guardano, rabbrividisco.
Mi osservano come se mi stessero aspettando.
Ma non è possibile: non ho mai fatto nulla contro le bande - nemmeno ne so il nome! -, non hanno motivo d'odiarmi. Sono totalmente neutra!

Secondo loro non dev'essere così, purtroppo.

“Oh, eccola. Come hai fatto tardi, Gwendolyn!” esclama uno di loro, dall'aria minacciosa e con diversi piercing in faccia. E' vestito interamente di pelle, ed ha in mano la pistola più grande, nera e lucida, che io abbia mai visto. Terrificante! Mi fa sentire le gambe di gelatina.

Cosa?

Dietro me distinguo chiaramente la voce di MJ: ''NO!''

Poi tutto si fa confuso.


 


ANGOLO AUTRICE.
Giorno! Come state?
Vi sento poco... Anzi, non vi sento più! Com'è che c'erano 0 recensioni, di là? Andiamo, io necessito del vostro aiuto! Questo capitolo lo metto, per incentivarvi a scrivere... Però se non c'è almeno 1 recensione, non pubblicherò.
Giuro! Guardate che ho un carattere forte, io!
AHAHAH XD


E comunque, che ne dite di ciò che è successo a Gwen? Perché c'è una banda?
E poi, Ryan che le dice che son quasi sposati ... è ovvio che scherza, ma... OWWWWW AHAHA.
No va be, basta. 
Questo è il link della foto di un personaggio.
Indovinate chi è? :3
Ryan <3  (:

http://www.cinemonitor.it/wp-content/uploads/2013/03/Come-un-tuono-320x220.jpg
Per quanto riguarda gli altri,sono ancora alla ricerca. Gwen deve essere carina ma non stupenda.. Dall'aria intelligente, furba. La troverò!
Ok, non vi rompo più.
Meme1.



 

 

  
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