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Autore: Joy27_    20/10/2013    2 recensioni
Ashley è approdata alla Shoreline e non sa che gli studenti sono Nephilim e che vi sono angeli e demoni.
Un ragazzo, Victor, le farà la corte all'inizio, ma lui avrà solo un obiettivo pericoloso. Il preside della scuola nasconde qualcosa ed Ash lo vedrà fare qualcosa di... strano.
La ragazza conoscerà degli amici fantastici, ma, soprattutto, un ragazzo dannatamente attraente.
Durante una semi-lite ad Ashley accade qualcosa. Da lì si domanderà cos'era quella cosa e farà del tutto per scoprirlo. Verrà a conoscenza di qualcosa di strano ma affascinante della sua vita. Su chi era un tempo, su chi sarà e quale sarà il suo obiettivo.
Sarà pronta a capire che il destino ha voluto così?
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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DICIASETTESIMO CAPITOLO
L’inizio della fine
(terza parte)
 
Ashley buttò le ginocchia a terra, inarcò in avanti la schiena e poggiò le mani sulla sabbia fredda. La sua espressione si contrasse in una smorfia di dolore: aveva strizzato gli occhi, aggrottato le sopracciglia e si mordeva il labbro inferiore. Il dolore che le stava quasi lacerando le ossa era insopportabile. Faceva male e a breve si sarebbe ritrovata senza spina dorsale, con tutte le vertebre rotte. Il calore che sentiva sulle scapole cominciò a espandersi per tutto il corpo, mandandolo a fuoco. La pressione le era salita alle stelle e Ash si sentì forti capogiri. La luce sulla sua schiena era scomparsa per cinque minuti, poi ritornò più accecante e bollente di prima. La ragazza si sentì che sotto la pelle si erano creati due bozzetto. Li sentiva pesanti e insopportabili.
Poi ci fu uno strappo e il dolore atroce cessò.
Ashley si sentì sollevata, ma solo per dieci minuti.
Il suo corpo si era raffreddato, ma prese di nuovo a divampare.
Colse al volo che dalle scapole stava nascendo un qualcosa di pesante ma al tatto soffice. La ragazza provò a voltarsi per vedere cosa stava nascendo.
Quella cosa stava crescendo pian piano e, ad ogni allungamento, Ash provava rapide fitte dolorose. La cosa aumentava a dismisura e, dopo cinque minuti, aveva terminato la sua trasformazione. Aveva preso forma.
Ciò che aveva Ash non era una cosa, ma due cose, eteree e opalescenti.
Erano due ali. Erano tre volte grandi di Ashley. Una era bianca come un lenzuolo, screziata di celeste, la punta finale delle piume era azzurro cobalto ed emanavano un alone celestino, quasi impercettibile; l’altra era rosso fuoco, screziata d’oro e la punta delle piume erano nere. Le due ali di colore diverso erano una in contrasto con l’altra. Nessuno poteva dire qual’era la più bella perché entrambe avevano il loro fascino e il loro fulgore. Incombevano maestose e luminose sul corpo pallido e quasi fragile di Ashley, mentre lei se le sentiva gravose.
La ragazza si rizzò in piede faticosamente e cercava disperatamente un appiglio per tenersi in equilibrio. Ash aveva la curiosità di vedere le sue ali.
Il fatto più bello era che non ne rimase scioccata o traumatizzata, come se fosse una cosa che vedeva tutti i giorni, anzi era così poiché aveva un fidanzato che era un demone, lo era anche il suo acerrimo nemico e forse lo erano anche i suoi amici. Anzi, erano degli angeli.
Travolta dalla curiosità, Ash si avviò verso lo specchio d’acqua che si stendeva all’orizzonte per vedere la sua figura con quelle splendidi ali. Immerse i piedi nell’acqua fredda, ma balzò indietro e venne percorsa da brividi di gelo. Si fece coraggio e li rimise di nuovo. Fece qualche passo avanti, deglutì, abbassò la testa e vide la sua sagoma.
Ash rimase impressionata dalla grandezza e dal fulgore delle sue ali. Avevano la stessa intensità luminosa, quindi nessuna delle due abbagliava sull’altra. Le ali immacolate erano veramente grandi ed Ash pensava che non sapeva se si sarebbe abituata. Ciò che la colpì di più era il colore diverso: una bianca e una rossa. Perché? Ci doveva essere un motivo. E si poteva definire un angelo, un demone o un misto? Ovviamente Ash non sapeva rispondersi, ma l’avrebbe scoperto. Continuava a domandarsi perché quelle ali non la scioccarono, come se si fosse già vista in quelle vesti in un tempo passato. Magari era così, oppure no. Forse aveva visto un’altra persona con la sua sembianza d’adesso. Sforzò di pensare, di ricordarsi, ma niente. Improvvisamente fu colpita da una saetta nera che le provocò un taglio sul braccio.
<< Aia! >> esclamò, coprendosi la ferita sanguinante con la mano.
Ashley si voltò rapidamente verso Victor.
<< Avevo bisogno della tua attenzione >> puntualizzò.
Il nemico la guardava seccato e minaccioso, ma la sua espressione che fino a poco fa era maligna, si fece “preoccupata”, come se di fronte alla nuova Ashley, con due ali angeliche, Victor si fosse fatto piccolo piccolo perché timoroso della sua forza, della sua potenza, di quello che potrebbe fare Ashley.
<< Perché ti sei irrigidito? Hai per caso paura di me? >> domandò Ashley. La ragazza si fece molto determinata e seria.
<< Non ho paura di te, ma, anzi, ne dovresti avere tu di me >> ribatté Victor. << Aspettavo da tanto questa trasformazione. >>
<< Tu sapevi cos’ero io? >>
<< Certo, mia cara. Il mio compito era quello di ucciderti per evitare che tu diventassi quella “cosa” >> disse Victor, quasi disgustato. << Purtroppo non ho fatto in tempo e, quindi, cambio dei piani: ti consegni a me e ti porterò dal mio padrone, perché lui sa cosa deve fare con te, e se vuoi anche che il tuo piccolo e vulnerabile Cam e la tua cara mammina Abigail vivano. >>
Ad un certo punto un qualcosa trafisse Victor alla gambe. Ash non riuscì a focalizzare in tempo l’arma, ma colse solo che era rossa e molto luminosa.
Per il dolore, Victor emise un grido e si coprì la ferita con entrambe le mani, lasciando Abigail cadere in acqua, ma venne in tempo salvata da sua figlia che, istintivamente, prese il volo e l’afferrò subito. Madre e figlia si schiantarono contro l’acqua fredda, ed Ash prese subito il volo per uscirne. Volò in un punto lontano dal cielo e si voltò per vedere che fine avesse fatto Victor. Scrutò la zona con gli occhi, ma ciò che vide era il corpo senza vita di Cam.
Cam.
Ashley doveva andare immediatamente da lui e sapere se stava bene.
<< Mamma, mamma! Svegliati! >> disse Ash, che scosse il corpo della mamma.
<< Mmh… >> riuscì a dire Abigail. Alla fine aprì gli occhi, che li posò su quelli marroni di Ash.
<< Mamma, come ti senti? >>
<< Mi gira la testa. Ma tu…sei un angelo? >>
<< Io… io non so mamma. È tutto strano per me e ho bisogno di risposte. Adesso mi devo concentrare su Victor. Devo fargliela pagare per aver maltrattato te e Cam >> chiarì.
<< Ok, tesoro. Fammi scendere così potrai fare quello che devi fare. >>
Ash e Abigail ritornarono con i piedi sulla sabbia. Nello stesso momento in cui erano scese, erano arrivati Arriane e gli altri, Virgilio e Beatrice.
Gli occhi di Ashley s’illuminarono di gioia e lei stessa si rincuorò.
<< Ragazzi >> esultò, andando incontro verso di loro.
Arriane l’accolse a braccia aperte, stringendo l’amica più forte che poteva. Abbracciò anche gli altri e riuscì a tranquillizzarsi. Le mancavano tanto quegli abbracci calorosi e confortanti.
<< Ash…ma tu sei… >> iniziò Bea.
<< Bea, io non so. È tutto quanto confuso, ma ora non ho tempo per parlarne. Quando tutto sarà finito, cercherò di scovare qualcosa. Su chi sono. >>
Beatrice annuì e abbracciò l’amica.
Virgilio si posizionò vicino ad Ash, poggiandole una mano sulla spalla. Lo sguardo dell’uomo era determinato e quasi minaccioso. Gli occhi nocciola striati di verde erano infuocati.
<< E’ giunta l’ora che mi dia da fare, Ash. >>
<< Che intendi dire Virgilio? >>
<< A me è stato affidato il compito di uccidere Victor; a Beatrice quello di tenerti sotto controllo. >>
<< No, Virgilio… non puoi! Non puoi rischiare la tua vita per me! >>
<< Come ho protetto il mio caro amico Dante, devo proteggere anche te. Non ho tempo da perdere. Tu raggiungi i tuoi amici. >>
<< Virgilio, ti prego, non farlo. Possiamo batterlo insieme… >>
<< T’ ho detto no! >> esclamò furibondo.
Ash non l’aveva mai visto con un’espressione austera e furiosa. Il Virgilio della Divina Commedia non se lo ricordava così, ma le persone cambiano.
<< Va bene. Sta’ attento… >> lo avvertì.
<< Non preoccuparti per me. Stai insieme a tuoi amici, a tua madre e a Cam. >>
Virgilio l’abbracciò forte, poi le prese le guance tra le mani e le dette un lungo bacio sulla fronte. Ad Ash vennero le lacrime agli occhi. Per lei era come un secondo padre.
<< Per me sei come una figlia. >>
La voce di Virgilio s’ era fatta arrochita, il respiro cominciò ad acceleragli e il corpo a vacillare.
<< Virgilio, sei davvero sicuro? >>
Beatrice si posizionò affianco a lui, poggiandogli una mano sulla spalla.
<< Si. Lo faccio solo per Ashley. >>
L’uomo abbracciò anche Bea. I due erano stati per un sacco di tempo insieme nell’inferno, nel purgatorio e nel paradiso. Non poteva giungere la loro fine, anzi, il capolinea di lui. Al solo pensiero che lo stava per perdere, a Bea cominciò ad agitarsi il cuore e scoppiò in un pianto. Non voleva farsi vedere piangente di fronte a lui, così si buttò fra le braccia di Roland.
Virgilio indietreggiò, si voltò verso il mare, trovò Victor che, riprese le forze, stava fluttuando nel cielo. Il nemico lo fulminò con lo sguardo e gli fece cenno di affrontarlo. Virgilio divaricò le gambe, si scrocchiò le nocche, si dette una spinta e piombò sull’avversario. I due combattevano rapidissimi, che era impossibile vedere le loro sagome distinte sotto il cielo grigio, ma Ash riusciva abbastanza a focalizzare i contorni dei loro corpi. Ad ogni colpo che Virgilio riceveva, il cuore di Ash veniva preso da fitte di paura, come se qualcosa gli stesse dando piccoli e letali colpi.
Mentre Virgilio e Victor combattevano, Ash stava correndo da Cam. Voleva continuare a vedere se tutto andava bene lassù, se Virgilio stava infliggendo al nemico atroci batoste e se avrebbe avuto la meglio. Lei era una e non poteva fare più stare in due posti contemporaneamente.
Ash si buttò accanto a Cam, poggiandogli delicatamente una mano sull’ala destra. La visione delle ali non era tra le più gradite. Tutte e due avevano numerosi e piccoli fori sanguinanti. Il colore nero era opaco e non c’era traccia delle screziature dorate.
<< Cam… >> sussurrò Ashley, mentre lo scuoteva leggermente. << Mi senti? >>
Nessuna risposta.
Il cuore di Ashley trasalì dal timore.
<< Cam, ti prego, rispondimi. Non puoi lasciarmi… >>
Nessun gesto, nessun respiro e nessuna parola.
Non poteva essere giunta la sua fine. Non doveva essere così.
Ash poggiò la testa sulla nuca di Cam. Iniziò a piangere e gocce d’acqua salata si posarono dolcemente sulla nuca di lui. Ashley percepì che tremò.
<< Cam? >>
Una luce fievole attirò gli occhi della ragazza, che subito portò l’attenzione sul bagliore debole.
<< Ma cosa…? >> mormorò tra sé e sé.
Era la mano di lei, poggiata sull’ala, che emanava quel chiarore bianco sommesso.
Il corpo di Cam fu circondato dalla luce bianca, come se gli stesse dando vita.
Il ragazzo cominciò a tremare, poi Cam tossì e subito si mise a gambe incrociate.
<< Cam! >> gioì Ash.
<< Ashley! >>
<< Avevo temuto il peggio… >>
<< Ma come sono “rinato? >> domandò Cam tra virgolette.
<< Io…non so. Dalla mia mano era uscita una luce debole e bianca. >>
<< Forse hai un dono… >>
<< Che specie di dono? >>
<< Dare la vita o far rinascere qualcuno… >>
La loro conversazione fu interrotta prima da un grido, poi da un tremendo tonfo sulla sabbia, dalla quale si alzò una nube polverosa.
<< Cristo… >> disse Cam. Nonostante era ancora debole, il demone si alzò in piedi, afferrò il polso di Ashley e si diressero verso quella nube.
La vista raggelò il corpo di Ash.
<< No…no… >>
La ragazza si coprì la bocca con entrambi le mani. Le guance presero a divamparle. Gli occhi diventarono lucidi, poi presero a lacrimare.
Sulla sabbia era disteso il corpo di Virgilio, con una stellasaetta conficcata al centro del petto. Il volto era contratto in una smorfia, gli occhi erano spalancati e vitrei, la pelle cinerea. Il petto non si alzava e abbassava e nessun muscolo si mosse.
Ash si piombò su Virgilio, posando una mano sulla sua fronte.
Era gelido come il ghiaccio.
Ashley fu invasa da tante emozioni negativi: ira, furia, rabbia, paura, panico, tristezza, dolore. Tutte erano accumulate in una: l’odio. Si issò in piedi. Il suo volto si rabbuiò e il sangue prese a scorrerle all’impazzata.
<< Ash, non fare stronzate >> l’ammonì Arriane.
<< Non osare combattere con Victor >> aggiunse Roland.
Ash non li stette ad ascoltare. Si dette la spinta e andò dritta e spedita verso Victor, che la stava aspettando a braccia aperta.
<< Ti aspettavo mia dolce e ingenua Ashley. >>
Ash dette un forte pugno al ventre di Victor, che s’inarcò in avanti e portò le mani alla pancia. Emanò un forte urlo, e Vic contraccambiò con un calcio in faccia alla nemica. Dalla bocca e dal naso di Ash schizzarono spruzzi di sangue rosso e nero. La ragazza non badò al volto sanguinante, e non esitò a lanciare raffiche di saette bianche e nere verso il nemico.
Quei dardi luminosi era letali: ogni dardo corrispondeva a ogni cosa che aveva fatto Victor.
Andava punito.
Il demone oscurò riuscì a schivare in parte quei folgori, ma la maggior parte di essi lo colpì alle ali oscure e a varie parti del corpo.
Ashley era furiosa e la sua forza aumentava ogni volta che la sua ira cresceva. Era rapidissima e violenta. Era un’ Ashley del tutto nuova e diversa.
Sotto di lei, i suoi amici la guardavano sbigottiti. Volevano andare ad aiutarla, ma temevano che la disturbassero. In fondo erano i suoi amici e una mano in più non faceva male a nessuno.
Con i riflessi pronti e rapidi, Ashley indietreggiò di tre battiti d’ali, quando vide che Victor fu trafitto al cuore da una stellasaetta rossa.
Finalmente, era arrivata una seconda mano. Ashley guardò intorno a sé per vedere chi potesse essere stato. Riportò l’attenzione su Victor, che si stava agitando di qua e di là per il dolore. Il nemico non riusciva a controllare le ali, che lo portarono a sbattere contro uno scoglio. Ashley non esitò un minuto e gli dette il colpo di grazia con un grande dardo nero.
Dritto e letale al cuore.
In men che non si dica, Victor si trasformò in una nube nera polverosa, che si dissipò nell’aria. Le ultime a dissolversi furono le ali, ripugnanti e nerissime.
Finalmente era tutto finito.
Ashley si sentì leggera dentro e orgogliosa di sé stessa. Ritornò subito dai suoi amici. La prima ad abbracciarla fu Beatrice.
<< Oh, Ashley… è tutto finito. >>
<< Lo so, ma… >>
<< Ma cosa? >>
<< Bea… Virgilio… >>
Le due amiche raggiunsero il corpo senza vita del grande uomo, accanto al quale erano seduti Cam e Roland che lo avevano coperto con le ali.
Ashley non fece caso alle ali di Roland. Forse in un altro momento avrebbe dato importanza. Ora, non era il caso.
<< Cosa facc… >> Roland non riuscì a finire la frase per via di un ghigno.
<< Poveri piccoli e vulnerabili angioletti. Credete che sia tutta finita, ma non è così >> affermò una voce fastidiosa ma familiare.
Ashley si voltò verso destra.
Sotto una palma, era visibile nitidamente Christine. Il corpo di lei era circondato da un alone rosso acceso, in sintonia con il rosso dei suoi occhi e in forte contrasto con i suoi capelli neri. La ragazza diabolica avanzò verso Ash, sulla quale mantenne uno sguardo intimidatorio. Ashley fece lo stesso: sguardo minaccioso ma risoluto.
<< Mia cara Ashley… non dare niente per vinto. Lui è finito, ma io sono la tua vera minaccia. >>
<< Hai ucciso tu Victor? >>
<< Io ti ho dato una mano. Il colpo di grazia gliel’ hai dato te. >>
<< Non avevo bisogno di un aiuto e tanto meno da te, crudele e antipatica. >>
<< Le tue parole mi sono indifferenti. Io dovevo uccidere Victor molto tempo prima. Io devo farti fuori ed ora è tutto più facilitato. Ora, tieniti pronta. Ritornerò e ti disintegrerò >> chiarì Christine. Le sue parole era taglienti e minacciose.
<< Non succederà mai! >> gridò Ashley.
Christine le dette le spalle. Raggiunse un punto della spiaggia. Si fermò e all’improvviso le nacquero due ali.
Una rossa e l’altra bianca, come quelle di Ashley.
Erano maestose, luminose, inquietanti ma stranamente affascinanti.
Christine si girò verso Ash.
<< Alla prossima, sorella. >>
 
Spazio autrice:
ecco il fatidico capitolo che tanto aspettavo e che aspettavate XD (non facevo altro che tenervi sulle spine! Don’t kill me ç__ç )
Allora, che ne pensate?
Finalmente Victor è morto, ma, a quanto pare, la minaccia è ancora presente: Christine.
Cosa vorrà Christine? E lei è come Ashley? Che natura hanno? Lo scoprirete.
I prossimi capitolo faranno parte, diciamo, del “secondo libro” XD
Il primo capitolo ripartirà da qui :)
Alla prossima :D

P.S. Ora che il "primo libro" è concluso, che ne pensate?
Vi è piaciuta fin qui la storia? Spero di sì :)
Ciao!!

 
  
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