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Autore: lamialadradilibri    21/10/2013    1 recensioni
Gwen si è trasferita ormai da sei mesi in un piccolo paesino di montagna, dimenticato da Cristo e da tutti. Lei non ne sa molto delle bande che girano per il paese, ma ben presto riesce ad intravedere qualche scena di sangue, capendo così che il bellissimo Ryan di cui si è (forse) innamorata, non è del tutto normale, né lo sono i suoi amici.
Assieme all'amica MJ inizierà a scoprire un mondo nuovo.
“No, non c'è tempo. Se non vuoi sconosciuti, verrò io a vivere con te. Lascerò loro tutto il mio appartamento, okay? Sì, è okay” dice, senza farmi rispondere. “Perfetto. Così non avrai paura dei coinquilini.” mi deride, è ovvio.
-
Lui mi fissa così intensamente, che torno a intrecciare i nostri sguardi. Che errore.
Che grande errore.
Lui si china su di me.
Il suo profumo, forte, m'investe.
“Non c'è di che...” bisbiglia a un millimetro dalle mie labbra, con voce così seducente che, per un attimo, l'idea di baciarlo mi sembra l'unica alternativa possibile.
Inspiro profondamente, cercando di calmarmi, ma ottenendo soltanto ancor più frenesia.
-
Orrore e Amore sono la stessa cosa, amico.
Genere: Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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CAPITOLO 6


 

"La scelta più coraggiosa che prendi ogni giorno è di sorridere."

 

"...Scappavo e subivo, perché era più facile che alzarsi e combattere."

 

Meglio scappare e subire, o combattere?

Me lo sono sempre chiesta, sapete. È una domanda che ci si pone ogni giorno: ad esempio, quando prendi un 4 o una nota a scuola per colpa di qualcun altro, ti chiedi "fare la spia (combattere) oppure prendere il 4? (subire)”. Oppure, è come quando vado al lavoro, mi fermo un attimo perché sono totalmente fuori di me dalla stanchezza, ed il capo mi minaccia di licenziarmi, se “non alzi subito il culo da lì!”. Che dovrei fare, “alzare”, appunto, “il culo”, oppure ribattere che la Sarah, una del gruppo delle Oche, se ne sta sempre seduta e lui non dice niente, perché è troppo occupato a cercare di sedurla?

Ecco, questa domanda diventa inutile quando due ragazzi che peseranno 100 chili di soli muscoli ti vengono addosso, bloccandoti. Combattere è un'idea stupida e malconcia, come lo sono io.

In più a togliermi qualunque speranza è MJ: prova a buttarsi su uno di loro, per levarlo di là, ma quello con una sola manata la fa volare via, mandandola a sbattere su un tavolo, che crolla giù con lei.

Mi vengono le lacrime agli occhi, ma non colano giù. Se c'è una cosa che, nella vita, ho capito, è che non devi mai mostrarti debole con i forti.

“Allora, bambina. Com'è che sei diventata la Signora di Ryan, senza nemmeno un po' di tette?”

Eh? Cosa? Io sarei che cosa? Alzo le sopracciglia, visibilmente divertita. “Come, scusa ? No. C'è un errore-”

Non riesco a finire la frase però, che mi arriva uno schiaffo. Più precisamente dal tipo che mi tiene da destra, un biondo alto tre metri. Una sberla così forte che, se non ci fosse stato il tipo alla mia sinistra – che, ora come ora, non so com'è, poiché gli cado addosso – sarei crollata al suolo.

Il dolore mi appanna la vista, la mente, il cervello.

Ma riesco comunque a sentire ciò che dice l'uomo di prima, serio: “Davvero, non mentire. È che a Bob” indica il biondo “non piacciono i bugiardi!”

Avrei più d'una risposta arguta per replicare, ma decido che è davvero il momento di nascondersi. E così, incasso la testa nelle spalle, spaventata più che mai.

“Perché credete che io sia la... Hmmm, Signora, di Ryan?”

Cavolo, è imbarazzante da dire! Perché è proprio ciò che vorrei …

Sono così stupida, in un momento così brutto penso a ciò che voglio?!

“Chissà, forse perché vivi con lui?!” sbotta Bob, sputacchiando. Incasso ancor più il volto, terrorizzata. Non sento i polsi, da quanto vengono stretti.

oh. perciò è così? Credono che io sia la... Insomma, quella cosa là, perché vivo con Ryan?

“C'è davvero un errore.” ritento.

Altra sberla. Sbatto su quello a sinistra, più forte ora.

Lui grugnisce, mi spintona. “E stà su!”

Si, va be, come?!

“Ripeto: non mentire.”

“Non posso nemmeno parlare! È diverso!” urlo, stremata.

L'uomo vestito di pelle – il capo presumibilmente- fa un ghigno, cattivo.

“Bob, sta fermo” ordina. Poi mi guarda, sorridente. “E tu, parla.

Prendo fiato.

Gli dirò tutto. Delle nuove reclute, di tutto.

Però prima ho una domanda.

Già, vorrei alzare la mano, proprio come in classe.

“Come sapete della nuova … Sistemazione, di Ryan?”

Bob s'irrigidisce, qui accanto a me, così provo un moto di panico. Mi colpirà? Ancora? Per la mia … impertinenza?

Aspetto il colpo, che però non arriva.

“Vi pediamo. Da molto” dice, per poi ridere, così divertito da sé.

Quel comportamento mi pare quello d'un pazzo, che crede d'avere il mondo per sé, sotto controllo.

Che crede d'essere dio, che chissà se poi c'è. Che crede di aver potere di vita e di morte su tutti.

Ed in effetti ora è un po' così.

Mi sento le gambe ancor più molli, non voglio morire, non così. Voglio vivere, provare vera gioia, sorridere e ridere e...

“Perché la notizia non ti sconvolge, vacca?”

Sarei tentata di dirgli ''non chiamarmi così'', ma sento Bob molto irritabile, qua vicino, così chino ancor più il capo. Guardo le mie Nike, indecisa. Che dovrei dirgli?

Qua c'è uno sbaglio terribile, ed io ne pago le conseguenze!

“Perché...”

Quello però m'interrompe. “Nah, lascia stare! Sei così scema. Probabilmente, non sai nemmeno nulla di questa roba!” esclama, per poi ridere ancora. Anche Bob ride, ma più che per divertimento, lo fa per consenso.

“Capo, sarà la solita ragazza che dura un mese.” dice quello alla mia sinistra.

Bob annuisce, convinto. “Sì! Sarà così.”

“Ora zitti!” sibila il Capo e così fanno.

Inquietante.

“Allora, signorina. Sai cos'è che facciamo alle signore altrui...?”

FERMI TUTTI!

Che...?

Mi guardo attorno, ma riesco a vedere ben poco, perché il Capo mi copre tutta la visuale, coi suoi muscoli. So di per certo che è incazzato, perchè urla: “Che cazzo ci fanno qua?!”

Non sento più i polsi. I polsi, i polsi, i polsi.

La voce del mio capo, ora più sicura di sé, sembra sorridere e ghignare. “Perché MJ, che è così brava” commenta, ridendo “ha chiamato gli Otto. Trema, Tomas.”

Tomas – il Capo, urla di disperazione. I due accanto a me mi mollano i polsi, ma non per loro volere, bensì perché sono appena stati colpiti e uccisi.

Urlo, terrorizzata.

Brutta mossa: Tomas sembra ricordarsi d'improvviso di me, scatta e mi afferra. “Vinco io, Ryan!” sibila, ridendo. Spara poi due colpi al vuoto – dio, avrà colpito Ryan? Lo avrà colpito? - e fa per trascinarmi con sé.

Lui non sa però che nella vita si sopporta ma si combatte, anche. Ed ora che ci sono gli Otto, ed un solo uomo da mettere KO, io scelgo di combattere.

Lo placco, con tutte le forze che ho. Stronzo! Ora la pagherà.

Lui urla, sorpreso. Impreca più volte ed io so soltanto che non sento più il suo corpo sotto me, ma mi sento schiacciata al suolo. Mi vengono tirati i capelli e qualcosa di freddo mi si ficca nel collo.

Provo ad urlare, ma non ho più forza.

“No...” bisbiglio, capendo cos'è quella cosa fredda.

Tomas ghigna, mentre mi punta la pistola. “Muori, vacca” commenta, per poi …

Crollare al suolo.

Guardo delle scarpe dell'Adidas davanti al mio volto, che è schiacciato sul suolo freddo e lurido.

Le guardo così intensamente: sono un appiglio alla vita, a me.

“Alzati.” ordina una voce fin troppo familiare, e così faccio, sentendomi molto come Bob che rispondeva a tutti gli ordini di Tomas, prima che morissero.

Finchè non usciamo, non oso guardare nulla se non Ryan, per evitare di vedere i corpi giù, a terra.

Mj mi si affianca, piangendo. “Dio! Scusa! C'ho messo troppo.” mormora, aggrappandosi a me.

Guardo la luce del sole, che è così strana.

Dopo tanto orrore … C'è il sole.

Segno che il mondo, tutti, nonostante ti capiti qualcosa di brutto, di disperato, vanno avanti, con o senza te.

È un pensiero orribile, ma ora accanto a me c'è MJ, che mi ha salvata.

La abbraccio, sospirando.

“Cazzo.”

“Già. Per questo...” non ho voluto coinvolgerti, prima. Ammicca.

“Sì, sì. Lo so. Grazie.”

“prego.”

Ryan ci dà uno sguardo stranito, poi si rivolge a me, calmo. “Dobbiamo parlare. Devi riferirmi tutto ciò che ti ha detto.”

“Oh, ma va a cagare, Ryan!” urlo , dopodiché, con tutto il coraggio che ho, gli sputo, dritto in faccia.

È colpa sua! È solo colpa sua! Non sarebbe dovuto venire da me, no, oh no, mai.

Capisco d'aver sbagliato quando Mj trattiene un urletto e il ragazzo mi guarda, truce. “Come, scusa?”
E, se prima ho creduto che la voce di Tomas, o Bob, o ancora prima di MJ, fosse inquietante e spaventosa, ho errato. Perché è questa la voce più spaventosa che abbia mai sentito, che sembra venire direttamente dall'oltretomba, per ricordarmi i miei errori più gravi, le mie mancanze e le mie assurdità.
"Ryan, io..."
Ma non c'è tempo per parlare.


 


ANGOLO AUTRICE
Sono un'autrice molto molto stanca, capitemi :3
Allora , questo sesto capitolo (è il sesto vero?) come vi sembra? Vorrei analizzalro, ma come ho già detto, è compito vostro (se ne avete voglia u.u)
Passando ad altro, ho cercato immagini per Gwen, tuttavia... niente. Se trovate una ragazza che possa andar bene, mandatemi il link della foto nella recensione o x messaggio privato ! <3 vi amerei <3
Gwen è un'idiota, lo so. u.u ahahaha :D povera donna!! :')
Vorrei parlarvi molto, ma. .. devo studiare! :c latino.
Perciò scappo <3
Voi però fatevi sentire, eh? ! :3
Hii Meme1


We'll be all right. Just not tonight, STATO CAPITOLI
Capitolo 1 '1'
Capitolo 2 '2'
Capitolo 3 '3'
Capitolo 4 '4'
Capitolo 5 '5'
Capitolo 6 '6' (We're here!)

Questa è una tabella molto molto utile! :D
AHHAAHHAHAH vado u.u

  
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