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Autore: corvonero83    21/10/2013    2 recensioni
"Marlene era la persona che odiava di più ma era anche quella che più amava….quella per cui avrebbe ucciso o per cui sarebbe morto. La odiava perché era innamorato di lei….dalla prima volta che l’aveva avuta. Un gioco. Doveva essere un semplice gioco e lui ci si era infilato dentro incastrandosi senza via di uscita. Ma la odiava perché lei riusciva a piegare il suo ego….lo faceva in un attimo, con semplicità. Bastava una parola o uno sguardo e lui si sentiva sottomesso…in suo potere. La odiava perché pur amandola e pur sapendo di essere amato da lei…non l’avrebbe mai potuta avere al cento per cento…perché lei odiava essere considerata una proprietà. Voleva essere autonoma. E un po’ anche lui aveva questo bisogno."
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Allora....è la prima "vera" storia che pubblico e spero possa attirare l'attenzione e l'interesse di qualcuno!
Volevo chiarire alcune cose: è nata come storia per me....quindi il mondo Sevenfold è un pò travisato! è ambientata in Italia, inizialmente avevo tradotto anche i nomi dei ragazzi in italiano ma per chiarezza li ho lasciati in originale, ci sono variazioni sulle condizioni familiari dei ragazzi....c'è la band e in futuro potrebbe esserci un crossover con un altra band (dipende se la storia merita di andare avanti o no!)
Naturalmente i Sevenfold non mi appartengono (magari!) e quello che ho scritto e scriverò è frutto della mia testolina bacata!
grazie...e buona lettura!
 

Prologo


Bologna, Dicembre 2004

La voce di Corey Taylor invase il suo sogno. Perché che stava sognando era palese: era più piccola ed era su un’altalena con B che la stava spingendo amorevolmente: nella realtà oggettiva era impossibile che lei e B andassero d’amore e d’accordo! Poi di punto in bianco B si era messo a cantare “Before I forget” sostituendosi al cantante degli Slipknot. Aprì gli occhi e prese il cellulare pensando fosse la sua sveglia ma…no! Cazzo! Era domenica! Chi mette la sveglia per la domenica mattina?
-Zacky!- pensò tra se.
Si stiracchiò evitando di schiacciare il gatto che le dormiva appiccicato nonostante il letto fosse ad una piazza e mezzo. Erano le dieci e decise di affrontare il mondo anche quel giorno trascinandosi in cucina con passo simil-zombie.
La tavola della cucina era zeppa di roba da mangiare e il profumo di caffè la ridestò in un attimo.
-Io ti amo Baker lo sai, vero?-
-Bellezza!- due occhi verdi di un verde mare tendente a tutte le mille sfumature che il colore potesse avere la accolsero amorevolmente, un piercing al naso e uno al labbro inferiore che però non intaccavano il sorriso da bambino -Buongiorno anche a te Amleto!- il ragazzo accompagnò le parole con un inchino reverenziale al gatto che aveva accompagnato la padrona in cucina e ora gli permetteva di accarezzarlo sulla schiena.
-Come mai?-
-Cosa?-
-Mi svegli con gli Slipknot…mi fai trovare sto ben di dio…che nascondi Zacky?-
-Siediti!- le scostò la sedia. Mise del cibo nella ciotola del micio e si sedette davanti a lei -Finalmente siamo io e te…niente coglioni intorno…senza offesa per tuo fratello!- corresse subito l’affermazione -Quindi ho pensato…. Ora ti sazi, poi ti prepari….Montagnola e girò in città per i regali di Natale….dopo cinema e cena o viceversa…ti va?-
-Sei un treno che sta per deragliare lo sai?- sorseggiò il caffè.
-Dai!...oggi ti vieto la piscina!!!una sana domenica tra amici!!!- la fissò con il suo sguardo da cucciolo speranzoso.
-Sissignore!!!!- gli sorrise dolcemente -Questo plumcake alla nutella è divino….tu mi vizi!!- poi per prenderlo in giro aggiunse -Comunque il tuo sguardo da cucciolo sta battendo il potere delle fossette assassine di Matt…non va bene….avete tutti un arma contro di me in questa casa!!- mise un finto broncio che il ragazzo spazzò via con un bacio sulla guancia.
-Quattro ragazzi contro una ragazza….mi sa che qua la vera approffitatrice sei te…non noi!!!-
La linguaccia uscì istantanea, il pensiero andò a B…certo B! mangiò un’altra fetta di dolce per evitare di inacidirsi ancora di più la giornata!
Zacky era il suo migliore amico. Lo era da quando si erano conosciuti: lei 14 anni e lui 16. Condividevano un appartamento a Bologna, loro due, suo fratello James, Matt e …B!
I suddetti quattro maschietti si conoscevano da una vita, tutti classe ’81! Tutti proiettati a Bologna per studiare ma soprattutto per cercare di concretizzare il loro sogno: la musica. E forse ci stavano riuscendo. L’appartamento era in Via Centotrecento, un appartamento di loro zio, a pochi passi dalle facoltà che avevano scelto: suo fratello e Matt avevano scelto il Dams, ovvio l’indirizzo musica, B stranamente aveva deciso di conciliare il Conservatorio con il meraviglioso (quanto per lui inconsueto!) mondo della filosofia, lei e Zacky erano iscritti all’Accademia delle belle arti. Chiudeva il quadro, meglio dire la band, Jhonatan un giovane più piccolo di loro, bolognese doc che B aveva conosciuto in Conservatorio.
Marlene era un po’ la sorella di tutti. Averli intorno da quando era bambina aveva rafforzato molto il loro rapporto (chi più chi meno) e andare in un appartamento dove era l’unica femmina non le creò problemi. Lei e James avevano perso la madre da bambini, il padre era un industriale sempre in giro per il mondo che come unico obbligo voleva da loro il silenzio o meglio non fare casini. Furono cresciuti dall’ unico zio che avevano, fratello della madre, in una villetta sui colli di Monterosso dove l’uomo gestiva una delle migliori produzioni di Sciacchetrà del territorio.
-Speriamo James si ricordi il vino!-
-Ma sei alcolizzata ormai!- era naturalmente ironico se detto dalla voce di uno che faceva colazione a latte corretto con il Jack Daniel’s! -Va bene! Ti manchiamo ancora io e B…poi hai tutti i regali di Natale no?- sorrisetto malizioso.
-Non mi freghi fanciullo! Il tuo è già nascosto nel mio armadio….a B non so neanche se glielo faccio!-
-Marlene! mi spieghi ora che avete voi due?!-
La ragazza rigirò la cioccolata calda che si erano fermati a bere -Niente! Io non ho niente!-
-Come no?...ma se sei proprio tu che lo rimbecchi sempre e lo prendi a pesci in faccia! Io non lo voglio difendere, anche lui ha le sue colpe! Ma in quella casa ci stiamo in 5…e a volte il clima è veramente  troppo teso…mettete delle barricate tremende! Neanche il muro di Berlino era così inviolabile!-
-Zacky….lo sai che tra me e B non sono mai state rose e fiori! Poi ora che sta con quella….quella…chiamarla cagna è un offesa verso i cani poverini!!!-
-E’ la sorella di Val!-
-Non è colpa mia se il DNA a volte fa brutti scherzi!-
Zacky stava per sputare la cioccolata a quella sentenza, rise di gusto contagiando anche lei che riprese il discorso  -Val è dolce, bella, simpatica….poi fa felice Matt e questo è quello che conta! Micht invece….è insopportabile…tutta moda, trucco, locali in….so già che lo farà soffrire…- gli scappò diretto e Zacky colse la palla al balzo.
-Ma allora ci tieni a B?-
-No!....anzi!! ma quando è scazzato o giù di morale è ancora più insopportabile…dico solo che stare con lei non lo aiuterà!-
-Ok! ok!...parliamo d’altro…che film vuoi andare a vedere?-
-Ma se prendessimo da asporto dal cinese e ci facessimo una qualche maratona a casa?-
Gli occhi azzurri del ragazzo si illuminarono pregustandosi già i ravioli caldi che adorava
-Affare fatto!- Zacky era incorreggibile….era perennemente a dieta…ma tanto sgarrava sempre. Amava troppo mangiare! Optarono per consumare il cibo in cucina, per una minima decenza, poi si misero nella camera di Marlene per spararsi tutta la saga di Halloween e li si addormentarono. O meglio Zacky crollò dopo il primo, lei scappò in bagno a prepararsi per la notte: tolse il trucco e deterse il viso con la crema….e per l’ennesima volta non riuscì a trattenersi, rigettò una parte della cena. L’indomani avrebbe rivisto B e la cosa le metteva già ansia.
Si accoccolò vicino a Zacky e crollò anche lei, crollò in un baratro di incubi come era solita fare da molto tempo ormai.
  
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