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Autore: StormLight94    22/10/2013    4 recensioni
Cosa succederebbe se la relazione tra Sheldon e Amy arrivasse finalmente a una relazione anche fisica? E se lei rimanesse incinta? Come la prenderebbe il giovane fisico?
Dal testo:
" -Sheldon, sei sicuro che noi due..sì insomma...ecco...- Sheldon si avvicinò fino ad arrivarle a un soffio dalle sue labbra. La sua voce era un sussurro.
-Diciamo che potrebbe essere un esperimento. Vediamo cosa succede se la nostra relazione si sposta di un livello.-
"
Genere: Comico, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amy Farrah Fowler, Leonard Hofstadter, Penny, Sheldon Cooper, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Eccomi con il secondo capitolo :D Non è stato per niente facile scriverlo e avrò riscritto il capitolo qualcosa come quattro volte e questa è la versione che mi ha convinto di più e che ho trovato un pochino decente. Nonostante tutto mi è piaciuto troppo scriverlo e ridevo da sola immaginando le scene e le facce dei protagonisti (lo so non sono a posto -.-). Spero apprezzerete anche voi!

Vi ringrazio moltissimo per le recensioni del primo capitolo :D

Alla prossima!

Cap 2 La reazione alla notizia

Leonard era in cucina, intento a preparare la colazione per entrambi. Quella mattina il pancake non aveva nessuna intenzione di uscire quantomeno decentemente per cui optò per delle semplici uova strapazzate e del bacon, sperando che il suo coinquilino non si lamentasse troppo. Erano quasi le 8 di mattina e di Sheldon nemmeno l'ombra, cosa alquanto strana per uno che calcolava ogni singolo istante della propria esistenza. Improvvisamente sentì dei passi provenire dal corridoio anche se più che passi sembravano il lento trascinamento di uno zombie che aveva appena sentito odore di cervella. Quando gli si parò davanti, infatti, aveva l'aspetto di uno che era appena finito sotto uno schiacciasassi.

<< Sheldon non hai un bell'aspetto. Ti senti bene? >>

 << A parte il fatto che ho un mal di testa che mi sta uccidendo, che mi reggo a malapena in piedi e che probabilmente passerò il resto della mattinata a vomitare, direi che sì, sto una favola! >> rispose piuttosto nervoso e arrabbiato. << Comunque, Leonard, è successa una cosa sconvolgente >>

Leonard si accorse solo ora dello sguardo allarmato e preoccupato del suo amico.

<< Cosa? >>

<< Stamattina quando mi sono svegliato ho visto tutti i miei vestiti della sera precedente sparsi per tutta la stanza, ma non è questa la cosa che mi turba di più >> Sheldon si sedette sullo sgabello di fronte all'amico che finiva di impiattare la colazione << la cosa che mi sta turbando è che mi sono svegliato senza nulla addosso! Ti rendi conto? Cosa potrebbe essere accaduto? >> il suo tono di voce si fece ancora più preoccupato. Leonard cercò di trattenersi dal ridere. Lui aveva ben capito cosa era accaduto  e non solo perchè aveva visto Amy sgattaiolare via, ma anche perchè adesso c'era uno Sheldon con i postumi di una sbornia affetto da amnesia.

<< Non so, magari sei stato rapito dagli alieni e hanno voluto studiarti. >> disse Leonard cercando di tirarlo un po' in giro.

<< Se mi avessero rapito stai pur certo che mi avrebbero tenuto con loro, riconoscendo la mia superiorità intellettiva e nominandomi capo supremo della loro civiltà evoluta. Oltretutto a quest'ora starei utilizzando un fucile al plasma per vedere se è davvero così facile da usare come fanno vedere nei Man In Black. >>

Leonard si passò una mano sulla fronte, rassegnato dai discorsi privi di logica di Sheldon.

<< Ascolta, credo che l'unica soluzione sia chiedere a Amy cosa sia successo. Almeno ti togli tutti i dubbi riguardo ad alieni e compagnia bella. >>

<< Oh sì che lo farò perchè questa cosa mi ha letteralmente sconvolto e Amy dovrà trovare una spiegazione più che logica per spiegare tutto ciò! >> disse Sheldon gesticolando per dare più enfasi al suo discorso.

Leonard dovette girarsi dall'altra parte per non scoppiargli a ridere in faccia e si appuntò mentalmente che non avrebbe dovuto perdersi la scena per nulla al mondo. Avrebbe ricordato la faccia di Sheldon per il resto dei suoi giorni.

<< Credo che dovresti chiamarla adesso. >> lo incoraggiò il fisico sperimentale.

<< Sì lo farò...Appena avrò finito di vomitare. >> e corse in bagno.

Leonard si precipitò per prendere il telefono, inciampando pure nella sedia.

<< Pronto Penny? Non crederai mai a cosa è successo. >>

***

 

A Amy non andò per niente giù l'idea di dover scappare, come se si dovesse vergognare di quello che era accaduto quella notte, ma sapeva che Sheldon probabilmente non si sarebbe ricordato nulla e sapeva anche che se l'avesse vista nel suo letto con tutta probabilità avrebbe dato di matto.

Entrò nel suo appartamento e invece di sentirsi felice come aveva immaginato, si sentì confusa. Se fosse stato colto da un'amnesia avrebbe dovuto dirgli quello che era successo tra loro due? Come avrebbe reagito in tal caso? Forse poteva far finta che non fosse accaduto nulla.

Ma lei non voleva dimenticare. Non voleva dimenticare che sotto quella fredda corazza che usava per proteggersi dagli altri nascondeva una persona gentile e molto dolce.

Ok che  non era proprio lucidissimo e che quelle erano qualità che probabilmente non sarebbero mai uscite allo scoperto, ma lei aveva sempre saputo che c'erano e ora ne aveva avuto la conferma. Non solo per come l'aveva toccata che faceva pensare a un maneggiatore che teneva in mano un oggetto così fragile e prezioso che sarebbe bastato un po' di pressione in più per ridurlo in mille pezzi. O per i baci che bruciavano dal tanto erano desiderati.  E nemmeno per il ti amo sussurrato all'orecchio. È vero, l'alcol fa fare cose che non ci si aspetterebbe mai di fare, ma non cambia le persone. Sapeva che quello che avevano provato quella notte era frutto di un amore sincero, forse un po' fuori dal comune, ma indubbiamente sincero.

Decise di farsi una doccia sperando che l'acqua calda potesse ridurre almeno un po' il senso di disagio che sentiva.

***

Penny entrò nell'appartamento dei due fisici ancora in pigiama e con i capelli spettinati. Appena sentì le parole sesso e Sheldon nella stessa frase abbandonò tutto ciò che stava facendo per voler assicurarsi di persona che quello che aveva sentito fosse vero e non un sogno.

Appena Leonard la vide entrare si accorse che stava già aprendo la bocca per riempire Sheldon di domande, ma fu abbastanza veloce da farle capire che non doveva proferire alcuna parola al riguardo.

<< Quello che mi hai detto al telefono...non è uno scherzo vero? >> sussurrò Penny stando ben attenta che Sheldon non la sentisse.

<< No che non è uno scherzo! È proprio questo il bello! >>

<< Che cosa sta facendo? >> Penny guardò il fisico teorico smanettare con il portatile.

<< Si sta mettendo in contatto con Amy >> Leonard aveva un sorriso ebete stampato in volto. Penny lo guardò non capendo << vuole farsi dire cosa è successo ieri sera. >>

Penny sgranò gli occhi e si mise una mano davanti alla bocca per soffocare un gemito.

<< Ma sei impazzito?! Hai idea di come potrebbe prenderla? >>

<< Quella è l'area spettatori >> indicò il divano dietro di loro << e ringrazia che non abbia chiamato Howard e Raj. >>

Un suono digitale attirò l'attenzione dei due "spettatori": Amy aveva accettato la chiamata.

<< Buongiorno Amy >> disse Sheldon piuttosto fiacco.

<< B-buongiorno Sheldon. Tutto bene? >>

<< Se il buongiorno si vede dal mattino direi che questa sarà una pessima giornata. >>

<< In effetti hai una faccia...come dire...sconvolta. >> Amy era piuttosto nervosa e ringraziava che ci fosse uno schermo del computer a dividerli.

<< Infatti è proprio per questo che ti ho chiamata al di fuori degli orari stabiliti. Vorrei che mi dessi delle delucidazioni su ciò che è accaduto ieri sera perchè dopo il brindisi ho un'amnesia totale. >>

<< N-non è successo nulla di strano! Niente! Tutto come al solito ah..ah...>> ridacchiò nervosa.

<< Avanti Amy diglielo >> disse tra sè e sè Leonard mentre si mangiava un unghia per l'agitazione.

Sheldon lo guardò perplesso. << Mi stai nascondendo qualcosa Amy Farrah Fowler? >>

<< Ehm...bhe ecco...>>

Leonard e Penny drizzarono la schiena e tesero le orecchie, per paura di perdersi anche solo una singola sillaba.

<< Vedi, noi due...>>    

<< Avanti Amy non ho tutto il giorno! >> sbottò Sheldon.

Amy prese un grosso respiro come se dovesse dire a una persona che le mancano solo poche ore di vita.

<< Noi due abbiamo avuto un coito!>> disse tutto d'un fiato.

Sheldon la guardò del tutto inespressivo.

<< Credo...Credo di non aver capito bene...>>

<< Hai capito benissimo invece. Ieri sera abbiamo avuto un coito. >> ripetè Amy più lentamente.

Il fisico aprì e richiuse la bocca un paio di volte e, per la prima volta, non sapeva cosa dire. Era tutto semplicemente assurdo.

<< È uno scherzo? >>

<< No è tutto vero. Perchè dovrei mentirti? >>

La totale mancanza di espressività fu sostituita da alcuni movimenti convulsi del labbro e da un tic nervoso all'occhio destro. Sembrava sul punto di esplodere.

<< Sheldon...>>

<< Ho-ho bisogno di un po' tempo per riflettere >> era teso come una corda e Amy quasi dispiacque di non essersi inventata una balla.

<< Aspe...>> la chiamata fu interrotta dal fisico che riuscì a dare solo un veloce sguardo ai due ragazzi seduti dietro di lui prima di sparire in camera sua, sbattendo la porta.

Leonard e Penny si guardarono allibiti. Non avevano capito bene come Sheldon avesse reagito alla notizia e non avevano neppure la più pallida idea di come comportarsi.

<< Forse dovresti andare da Sheldon >> suggerì Penny.

<< E a fare che? Cosa dovrei dirgli? >>

<< E che ne so! Già mi sembra assurdo il fatto che abbia preso la notizia come se stesse per morire! Prova a consolarlo! >>

Leonard la guardò come se il tutto fosse solo una grossa candy camera e che da un momento all'altro sarebbero saltati fuori dei tizi urlando che era tutto uno scherzo. Penny però era terribilmente seria quindi capì che nessuno era nascosto nel loro appartamento e che avrebbe fatto meglio ad alzarsi dal divano per raggiungere il suo coinquilino.

<< Va bene va bene! Anche se trovo che sia tutto al limite dell'assurdo! >>

Penny sorrise quasi per compassione e si avviò verso la porta.

<< Credo che nella storia dell'umanità non sia mai capitato che qualcuno dovesse consolare un altro per aver fatto sesso! >> sbottò Leonard prima di sparire dietro l'angolo del piccolo corridoio.

Questa volta Penny rise di gusto e lasciò l'appartamento, chiudendosi la porta alle spalle.

Leonard si fermò davanti alla porta del fisico teorico. Era piuttosto riluttante all'idea di doversi sorbire le sue lamentele noiose e, francamente, inutili.

Bussò, ma non ricevette nessuna risposta. Riprovò, ma anche questa volta nulla.

Ok, forse non aveva voglia di parlare. Oppure si era gettato dal balcone, lasciandogli la vita finalmente libera e una nuova collezione di fumetti.

Provò una terza volta e la porta si aprì di scatto, mostrando uno Sheldon arrabbiatissimo.

<< Cosa c'è? >>

<< Ehm...Ah....>> Nella mente di Leonard frullavano mille parole, ma non riusciva a trovare niente che potesse far star meglio il suo amico. E come poteva dato che non capiva neanche perchè si stava comportando così? Sheldon assottigliò lo sguardo e Leonard si sentì abbastanza a disagio ad avere gli occhi puntati addosso in quel modo. Provò comunque a dire qualcosa.

<< Senti Sheldon, non credi di stare esagerando? >>

<< Ah e così starei esagerando secondo te...>> incrociò le braccia e si appoggiò allo stipite della porta <<...perchè fare una cosa, che non hai mai sentito il bisogno nè la consideri appropriata o adatta alle tue esigenze, del tutto involontariamente e subita con l'inganno è una cosa del tutto normale che non comporta alcuna reazione, ma che anzi, dovrei addirittura mostrarmi contento e soddisfatto? >>

<< Bhè sì...>>

Sheldon stava per sbattergli la porta in faccia, ma Leonard riuscì a bloccarla prima che questa si fermasse sulla sua faccia.

<< Senti Leonard forse per te può essere anche la cosa più normale del mondo, ma per me no. Io sono uno scienziato che ha un quoziente intellettivo fuori dal comune e che sta cercando di dare un contributo concreto all'umanità, ma adesso mi sono abbassato a qualunque misero essere umano che ha bisogno di soddisfare i propri istinti animaleschi e questa cosa non la sopporto. Leonard...non posso più essere considerato un geniale scienziato che ha dedicato tutta la sua vita solo ed esclusivamente alla scienza. >>

Leonard provò un po' di pena per lui. Forse riusciva quasi a comprendere quale fosse il vero problema di fondo: essere come tutti gli altri. Infondo glielo aveva sentito dire fino alla nausea che lui si sentiva quasi un estraneo nella società, che non aveva nulla in comune o da condividere con gli altri  e che faticava molto ad adeguarsi alle convenzioni sociali.

<< Sheldon, credo che nella vita di tutti si arrivi a un punto in cui non si ha più il controllo di quello che ci sta attorno e che finiamo coinvolti in situazioni che mai ci saremmo aspettati di dover affrontare, ma bisogna comunque reagire e andare avanti. È inutile piangersi addosso per una cosa ormai accaduta. >>

Lo sguardo di Sheldon si addolcì e sembrò rilassarsi.

<< Credo tu abbia ragione. Infondo avevo detto che era una cosa che sarebbe potuta accadere... >>

Leonard si sentì soddisfatto per come aveva risolto la questione e, forse, si sarebbe davvero risparmiato uno Sheldon irritante e arrabbiato con il mondo intero.

<<...Anche se credevo che ciò sarebbe avvenuto tra una decina d'anni o più. >>

<< Andiamo a farci una partita a Call of Duty? >>

<< Sì, ho proprio voglia di uccidere un po' di persone >>

No, probabilmente era ancora arrabbiato con il mondo intero.

 

Per diversi giorni Sheldon tenne il muso ad Amy, incolpandola indirettamente per quello che era successo. Era diventato, se possibile, ancora più freddo e distaccato di prima. Se prima durante un appuntamento cercava in qualche modo di sembrare quantomeno interessato a quello che lei  diceva e, sopratutto, cercava di apparire alla gente come un fidanzato qualsiasi, ora se ne fregava allegramente. Oltretutto Howard e Raj, dopo lo stupore e lo sbigottimento iniziale del primo e un misto di incredulità e rassegnazione nel secondo quando Leonard li aveva informati nella mensa dell'università tanto che l'indiano per poco non si soffocava con i maccheroni, avevano iniziato a prenderlo in giro coinvolgendo anche gli altri.

Amy però non demorse e, portando una pazienza infinita, riuscì pian piano a fargli cambiare idea e a riottenere la sua fiducia. Infatti dopo tre settimane le cose sembravano essersi risolte e tutto tornò alla normalità.

Erano come al solito tutti insieme nell'appartamento 4A a mangiare del cibo d'asporto. L'atmosfera non era più tesa come un tempo e finalmente si poteva respirare un po' di pace e di tranquillità. Howard si vantava ancora di essere stato nello spazio, Raj raccontava come aveva cercato di rimorchiare una tipa al solito bar e le ragazze discutevano di argomenti piuttosto futili sotto lo sguardo scettico di Sheldon.

Amy però era piuttosto taciturna. Aveva un pensiero fisso che non le permetteva di concentrarsi su altro.

"Devo  dirglielo. Ora. In questo istante". Amy continuava a ripetersi quella manfrina da quando aveva messo piede nell'appartamento.

 D'altro canto Penny e Bernadette le lanciavano occhiate complici tanto che questa cosa non sfuggì a Leonard.

<< Ragazze, c'è qualcosa che non va? >>

<< No, perchè dovrebbe esserci qualcosa che non va? >> rispose Penny avvicinandosi alle labbra il bicchiere di vino.

<< Mah...Mi sembrate un po' strane...>>

Amy guardava Sheldon con la coda dell'occhio. Stava finendo di mangiare, poteva essere questa l'occasione migliore per dirglielo. O avrebbe fatto meglio ad aspettare fino a quando non era totalmente assorto in un film fantascientifico? E se gli regalasse prima uno di quei giocattoli per bambini che lui amava tanto? Magari avrebbe retto meglio il colpo...

<< Ragazze non crederete mai a cosa è successo! È incredibile, sorprendente! Non pensavo mi sarebbe mai capitato!   >> urlò Amy entrando nell'appartamento di Penny come se non esistessero più regole sociali come il bussare e aspettare che venissero ad aprirti.

Penny e Bernadette la guardarono come se avesse perso l'ultimo barlume di sanità mentale.

<< P-perchè non entri, chiudi la porta e ti siedi qui, mentre ti porto qualcosa per calmarti? >> le suggerì la bionda aspirante attrice.

Amy ignorò le sue parole e si avvicinò alle due amiche senza smettere di muoversi per l'agitazione.

<< Amy calmati!>> urlò Penny esasperata. <<  Mi sembri un...>>

<< Sono incinta! >> la interruppe la neurobiologa. << Incinta, capite? Sto aspettando un bambino! >>

Il bicchiere che aveva in mano Bernadette si schiantò al suolo mentre Penny rimase con la bocca spalancata per lo stupore.

<< Stai...stai dicendo sul serio? >>

<< Avrò fatto il test una decina di volte ed è sempre risultato positivo! Non ci sono dubbi! >>

<< Tesoro, sono così contenta per te! >> Penny corse ad abbracciarla seguita a ruota da Bernadette.

<< Anche io sono felicissima! >> cinguettò la microbiologa << Glielo hai detto a Shedon? >>

<< Ehm...devo trovare il momento giusto...e le parole giuste...e il luogo giusto...>> osservò Amy << Forse potrei dirglielo una sera  quando siamo da soli...>>

<< E perderci la sua faccia quando lo scoprirà? Non ci penso proprio! >> disse Penny << Oltretutto potrebbe avere una crisi isterica quindi credo sia meglio se siamo presenti tutti. >>

 

 

   Ormai le occhiate delle due amiche erano diventate troppo insistenti per cui decise che quello sarebbe stato il momento, non doveva indugiare oltre. Appoggiò il piatto ricolmo di cibo thailandese e si girò verso Sheldon, cercando di guardarlo dritto negli occhi senza indugiare.

<< Sheldon ti devo dire una cosa...>>

<< Va bene ti ascolto. >>

<< È importante, quindi vorrei che smettessi di mangiare e che mi guardassi. >>

<< Ok, anche se non capisco cosa ci sia di così importante dall'impedirmi di consumare la mia cena. >> puntualizzò il fisico.

Amy prese un grosso respiro, ancora più grosso di quando doveva informarlo del coito.

<< Io...Io sono incinta. >>

Immediatamente tutti smisero di far qualsiasi tipo di rumore e la guardarono come se avesse detto di essere alieno proveniente da un altro pianeta e che si trasforma in un enorme gorilla durante le notti di luna piena.

<< Ok...Qual'è il problema? >> disse Sheldon, non afferrando il punto.

Leonard stava per dire qualcosa ma tutto ciò che gli uscì fu un verso strozzato.

<< Sto aspettando un bambino, Sheldon. E tu sei il padre. >>

  
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