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Autore: LightsWillGuideYou    23/10/2013    2 recensioni
Che succederebbe se i vostri peggiori incubi diventassero realtà e vi inseguissero nella vita reale, pronti ad attaccarvi e ad uccidervi in qualsiasi momento? Questo è quello su cui il dottor Gregory Williams studia da tutta la vita. Infatti, dalle recenti scoperte, quest'uomo scopre che certi umani prescelti vengono attaccati da questi animali feroci e/o mitologici, e solo pochi di questi sopravvivono. I rari fortunati, però, si ritrovano al risveglio con poteri sovrannaturali, differenti ognuno dall'altro. Ma c'è qualcos'altro sotto, e Gregory se ne renderà conto quando incontrerà Charlie, una ragazzina di Glasgow appena salvata da un mastino.
Genere: Fantasy, Horror, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era stata di nuovo una notte senza sogni, ma ero riuscita comunque a chiudere occhio raramente. L'unica cosa alla quale riuscivo a pensare era la mia famiglia, che in questo momento era magari raggruppata davanti al fuoco, e piangeva la mia scomparsa.. Loro avrebbero detto morte, ma non era vero. Quel Gregory mi era entrato nella vita ed aveva rovinato tutti i miei progetti, il mio modo di vivere e persino le mie paure. Le altre ragazze, normalmente, avrebbero paura del buio, o dei temporali.. Adesso io ero terrorizzata dai miei sogni. Forse era anche per quello che non avevo minimamente dormito. Forse il terrore che quel braccialetto nero di pessimo gusto non funzionasse e che mi riportasse a due centimetri dalla morte aveva preso il sopravvento, ed ero in uno stato di shock totale. Come poteva i sogni diventare realtà? E come poteva accadere a così tante persone? E come era possibile che solo quel medico se ne fosse reso conto?

Il tempo passò in fretta, ma non seppi mai quando fece giorno. In quel sotterraneo tutto era così chiuso che anche la persona più sana del mondo avrebbe avuto un giorno o l'altro un attacco di claustrofobia! Le pareti bianche sembravano stringersi, chiudendomi in una morsa dalla quale sapevo che non mi sarei più liberata. Adesso ero un ''Dreamer'', e non potevo scegliere di tornare a casa, dato che sarebbe sicuramente stato uno shock per tutti i miei amici e la mia famiglia. Rimasi sdraiata sul morbido letto, anche quello con coperte completamente bianche, a guardare il basso soffitto liscio, senza accenni di impalcature o travi. Come avevano creato quel posto? Chissà da quanto tempo ci lavoravano!

Sobbalzai nel sentire da fuori la porta qualcuno bussare. Rimasi sdraiata sul letto, aspettando che qualcuno richiamasse ancora la mia attenzione, e la cosa avvenne. Qualcuno rbussò un paio di volte, per poi presentarsi con una voce femminile, o almeno quello che mi sembrava, dato che le spesse pareti offuscavano molto il suono.

-Charlie, ci sei? Sono Jo!

Jo? Chi diavolo era Jo?! Sospirai nel ricordare le parole di Gregory la sera prima. Mi avvicinai lentamente alla porta, cercando di capire come faceva semplicemente il mio tocco ad aprirla. Incerta, avvicinai una mano verso la superficie bianca che si aprì di scatto non appena la sfiorai.

Davanti a me trovai una ragazza della miastessa età, più o meno, dagli occhi azzurri ed i capelli neri. Questa mi fece un grande sorriso.

-Tu devi essere Charlie! Piacere, Jo.. Ti va di andare a fare un giro? Magari ti mostro i posti principali del laboratorio e andiamo a comprare qualche vestito!

Mi porse la sua mano, che guardai curiosa. C'era un piccolo graffio sul palmo, affiancato da una bruciatura. Avvicinai la mia e la aprii, pronta a stringerla a mia volta, ma accadde qualcosa di strano. Dalla punta di ogni dito uscì un piccolo getto d'acqua che andò a bagnare completamente Jo. Subito ritirai la mano e mi coprii la bocca, tirando un piccolo urlo. Che diavolo era? Guardai la ragazza davanti a me completamente bagnata con gli occhi chiusi e cercai parole per scusarmi, anche se non avevo la minima idea di quello che avevo appena fatto.. Mi accorsi però di qualcosa di strano. Jo era sul punto di mettersi a.. ridere! La osservai insieme alla mano dal quale erano usciti quei piccoli spruzzi e lei disse

-Perfetto! Il tuo è l'acqua!
-Il mio cosa?
-Il tuo potere! Probabiilmente Gregory non te l'ha detto, ma la prima interazione con la bestia ha modificato le tue cellule e ti ha dato una specie di.. dote in più!

La guardai.. Stava scherzando, vero? Osservai ancora la mano e guardai ancora lei.

-T-Tu.. Sei tutta bagnata.. Come.. Oh cielo che casino!
-Sta tranquilla, il fatto che io sia bagnata si sistema subito!

Chiuse gli occhi e si puntò un dito contro, sorridendo. Una foschia di vapore si innalzò da lei e in dieci secondi era completamente asciutta.

-Come diavolo hai fatto?!
-Controllo il fuoco, e il calore fa evaporare l'acqua!

Rimasi in completo silenzio, cercando di capire come poteva essere tutto così reale, mentre Jo diede una veloce occhiata alla mia stanza.

-Carina! Ora sembra un po' vuota e monotona, ma la puoi addobbare come più ti piace! Magari compriamo un paio di cose anche per quello!
-Ehm.. Io non ho soldi!

Lei rise, nonostante non ci fosse niente di divertente. Frugò un attimo in una tasca del giubbotto nero e tirò fuori una carta argentata, con sopra strani codici ed un nome falso, a prima vista simile ad una carta di credito.

-Vedi questa? E' una carta particolare creata da Gregory con la quale possiamo comprare tutto e un computer nel suo studio annulla ogni conto senza farci pagare niente. Questa è la mia e questa e'.. la tua!

E tirò fuori una carta uguale con sopra il nome ''Rosie Gonzalez''. La presi fra le mani e la guardai attentamente, notando che aveva le stesse identiche caratteristiche di una carta normale, a parte un bollino quasi invisibile e notabile solo con il genere di luce che si trovava in quel momento nel laboratorio. Sospirai e Jo mi scosse velocemente.

-Dai, andiamo! Non devi sentirti intrappolata! Col tempo ti abituerai, anche io ero nella tua stessa situazione i primi giorno e guardami! Ora prendi il cappotto ed andiamo a fare shopping!

Curvamente, strisciai con i piedi fino all'armadio e tirai fuori il giaccone, infilandolo e sentendo che era estremamente confortevole.. l'unica cosa che lo era stata, fino a quel momento.

Forse Jo aveva ragione, forse non era in fondo così male quel posto. Dovevo ammettere che mi stavo cominciando ad immaginare come sarebbe diventata la mia camera dopo averla sistemata per bene, con poster, coperte di ogni colore fuorchè bianche e vestiti decenti. Magari era anche il caso di cominciare a farmi un'amica, lì, e forse in futuro avrei incontrato altre persone simpatiche. Uscii dalla camera e la porta si chiuse subito alle mie spalle, facendomi quasi spaventare. Ci dirigemmo verso l'uscita, attraversando corridoi tutti uguali.. ma come facevano a capire la strada giusta?!

Salimmo entrambe le scale, con Jo subito davanti a me, ed uscimmo finalmente alla calda luce del Sole. Per un attimo rimasi quasi scioccata nel vedere soleggiato in pieno inverno, ma una volta uscita, il bianco intorno a me e l'eccessivo freddo alle mani mi fece capire. Quella notte aveva nevicato, e tutto era circondato da un candido manto chiaro, che dava a quel quartiere abbandonato un'aria quasi più viva. La cosa strana era che dalle case vicino alla baracca non proveniva il minimo segno di vita, e Jo sembrò capire la mia turbazione.

-Non sono vere case.. Le ha fatte Gregory per fare in modo che il quartiere sembrasse più vivo. L'unica abitata è quella in fondo, dove vive mi pare la tris-nipote del dottore. Sì, hai capito bene.. tris-nipote, ed ha mi pare 78 anni!

Sgranai gli occhi. La figura di quell'uomo diventava ogni secondo che passava più strana e, quasi, terrorizzante.

-Ma.. Com'è possibile?
-Nessuno lo sa.. Ha sempre detto di non avere poteri, quindi un sacco di ragazzi pensano che sia stato tipo ibernato per più di 100 anni.. Ma non pensiamoci, tanto non ce lo dirà mai.. Andiamo, forza!

Camminammo per un pezzo di quel gigantesco viale, per poi entrare in un vicolo completamente buio, dove era impossibile vedere la fine. Ma l'unica cosa a cui riuscivo a pensare era.. Come aveva fatto un solo uomo a creare un posto così gigantesco e surreale in così pochi anni? E come faceva ad essere ancora vivo e per giunta più giovane della sua tris-nipote?

Senza essermene accorta, Jo aveva preso la mia mano ed aveva cominciato a correre verso il buio. Speravo di fermasse o si sarebbe andata a schiantare da qualche parte. Cercai di rallentare, ma più la tiravo indietro e più velocizzava. Ero sul punto di mettermi ad urlare, quando la luce del Sole mi abbagliò il viso e, dopo un attimo passato ad abituare gli occhi alla luce, mi resi conto di essere in una via di New York, piena di negozi di ogni tipo. A differenza di Portland, la neve stava riempendo le vie solo in quel momento, scendendo silenziosa dal cielo grigio. Guardai stupita Jo, che rideva e teneva le mani aperte verso il cielo, lasciando che i grossi fiocchi le bagnassero le mani.

-Cosa diavolo.. Prima eravamo.. Come diamine abbiamo fatto?
-Sei mai stata a New York? Bellissima città! Ora andiamo, forza!

Girammo a destra e subito entrammo da Gap. Avevo solo sentito parlare di quel posto, ma non mi ero mai immaginata fosse così grandioso! Comprammo di tutto e Jo non rispose minimamente alle mie domande, ma si limitò a sorridere e a perdersi fra gli scaffali pieni di vestiti firmati. Solo quando uscimmo dal negozio con tre grandi buste per una si fermò di colpo e mi guardò, seria.

-Charlie.. So che tutto questo potrebbe sembrarti strano adesso ma ci farai l'abitudine! Devo solo chiederti un piccolo favore...

Dopo un attimo di pausa sospirò e mi disse delle arole che mi lasciarono col gelo nel sangue.

-Non fare domande a Gregory, a me, o persino a te stessa.. Perchè è molto probabile che quelle domande un giorno ti portino alla morte..

  
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