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Autore: Ronnie02    24/10/2013    1 recensioni
«“Tu sei troppo incosciente di quello che sei”, rispose il ragazzo.
Per lui era speciale in qualsiasi cosa facesse, ma per il resto del mondo era ancora di più.
Era diversa… diversa da chiunque in qualsiasi mondo andasse.
Era unica nella sua specie.»
Come si comporterebbe Jared se qualcosa dovesse fargli cambiare tutte le sue opinioni, tutte le sue convinzioni? Amando così tanto avere il controllo della situazione, cosa farebbe se questa gli sfuggisse via?
E Tomo, con Vicky, come possono proteggere il frutto del loro amore, sapendo che non potrà mai essere quello che credevano?
E Shannon... Shannon, che ama la vita e tutte le sue sfaccettature, come aiuterà il fratello a credere a ciò che sta capitando a tutti loro?
Spero di avervi incuriositi :)
Genere: Avventura, Fantasy, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Tomo Miličević, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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Allora gente. Scusatemi. 
No davvero sono una merda. Il problema è che la scuola mi assale. E' la quinta ed ho molto meno tempo di quanto già pensassi. In più sto rileggendo Harry Potter + un libro mio di mitologia + il libro che porto alla tesina + i libri che devo portare PER la tesina come collegamento.
Tutto questo nel poco tempo libero che ho. Di solito scrivo di sera, ma da due anni ho gli incubi e la giornata mi stressa, quindi dormo presto e non riesco a scrivere.
Gli aggiornamenti quindi si dilungheranno un pò.
Scusate, davvero. Seriamente. 
Però non posso fare altro, spero solo di finire di leggere in fretta (sto finendo quasi tutto quindi un mese e torno libera) e poi ricomincio.
Grazie per l'attesa, per chi aspetta e aspetterà.
O anche chi non lo farà o non lo fa. Va bene lo stesso :D

Buona lettura


 
Capitolo 23. There was a time




 
Jared andò a portare fuori Emma in fretta, non parlandole e lanciandole solo sguardi omicidi. Non poteva sopportare nemmeno di guardarla.
“Voglio solo capire che cos’è”, piagnucolò la donna, appena fuori dall’uscio della villa dei Leto. “Insomma, Jared, capiscimi! Qualche giorno fa vi sento parlare di lei come una strega e ora entro in casa vostra e vedo delle luci nella sua mani, come anche in quelle di Devon. Che significa?”.
“Te lo terrai per te? Non lo dirai mai a nessuno?”, le domandò Jared, seriamente, per la prima volta in vita sua.
“Certamente”, annuì Emma, davanti alla porta. “Te lo giuro, non dirò mai niente a nessuno”.
“Bene, allora puoi anche andare”, la spinse fuori Jared, mentre Emma sgranava gli occhi, confusa.
“Che intendi dire? Avevi detto che…”, cercò di fermarsi, mentre Jared giù aveva una mano sulla porta, per chiuderla.
“Ash Connor è la ragazza più bella, intelligente, simpatica, dolce, perfetta e, soprattutto, vera che abbia mai conosciuto, e non ammetto che venga definita ‘troia’ o ‘mostro’ da una come te, chiaro?”, si spiegò meglio il cantante. “E ora fuori di qui”.
“Ti sei innamorato, Leto?”, chiese Emma, fermando la porta con un piede. “Dicevo anche io le stesse cose su tuo fratello all’inizio, ed ero davvero innamorata”.
“Ora però non le diresti più, no?”, concluse Jared. Lei scosse la testa e abbassò gli occhi, così Jared colse l’occasione giusta per cacciarla. “E comunque, per quanto mi possa piacere Ash, non è quella adatta a me”.
 
Jared si guardò intorno, con la schiena contro la porta, prima di tornare indietro dagli altri. Che aveva appena fatto? Aveva davvero appena ammesso davanti a Emma – voglio dire, davanti a Emma! – di essere anche solo un po’ innamorato perso di Ash?
Insomma, non era possibile, il suo unico e vero scopo era stato portarsela a letto, fin dal principio!
Bè, in effetti questo scopo era durato ben poco, visto che poi tutta la situazione si è rivolta verso la natura della ragazza.
Ma ora che sapeva tutto? Si era affezionato tanto da voler rinunciare ad una notte di sesso sfrenato solo per non farla soffrire?
O si era… innamorato?
Jared chiuse un attimo gli occhi, stringendoli forte. No, Jared Leto non si innamorava, non più. Dopo la delusione di Cameron aveva giurato al mondo e al suo cuore di non innamorarsi più, di non provare mai più quel sentimento orribile di abbandono che comincia ad arrivare quando le cose vanno male. E nel suo caso, andavano sempre male.
In più… andiamo, Ash Connor? Ash Connor, la maga? La ragazza del mondo parallelo di cui facevano parte i suoi antenati, di cui uno è un pazzo furioso e pure assassino?
Sul serio Ash Connor?! Quella Ash Connor?!
“Va tutto bene?”, sentì una voce davanti a lui e, mentre apriva gli occhi, vide proprio Ash Connor.
Gli sorrideva, inclinando la testa un po’ di lato, come se fosse confusa, con i capelli biondi e blu che le ricadevano verso il basso. Jared sgranò gli occhi e poi provò a ricomporsi.
No, no, no, no, no, no. Non esiste, non poteva stare con Ash, non poteva innamorarsi di nessuna, era chiuso l’argomento, doveva dimenticare questi pensieri.
Si rimise a posto e provò con un sorriso, che in realtà alla ragazza parve una smorfia uscita anche male. “Sì, tutto perfetto, tutto regolare. Vado a provare con i ragazzi, se vuoi fai un giro con Vicki, Devon e Jo, sono sicuro che apprezzerebbero”.
“In realtà stavamo proprio per andare a passeggiare per lasciarvi suonare…”, scoppiò a ridere. “Ma torniamo prima di cena, Zoe ci vuole al quartier generale. Tutti quanti”.
Lui annuì e la sorpasso, senza interessarsi della notizia. Quel mondo l’avrebbe stressato ancora di più di quanto già non fosse, mamma mia.
La lasciò andare con Vicki, che incontrò mentre si dirigeva verso il Lab, e continuò la sua camminata verso i suoi compagni. La stanza dove prima Emma aveva fatto la sua scenata era praticamente vuota, se non fosse che Tomo stava registrando un pezzo di canzone, per finirla del tutto, e che Shannon stava battendo le mani sul tavolino davanti al sofà a ritmo.
I bambini erano scomparsi, le donne pure. Gli sembrava di essere tornato a prima che Tomo si sposasse, oppure agli inizi, quando c’era anche Solon e Matt.
“Hey, bro. Che succede?”, chiese Shannon, appena si sedette accanto a lui. Smise di suonare quella pseudo-batteria che era il tavolo e si voltò verso il fratello.
Jared scosse la testa, come se fosse stanco. Non aveva voglia di parlarne. Era inutile, poi. Doveva solo levarsi dalla testa quello stupido sentimento e poi sarebbe tornato lo stesso di sempre.
“Quante canzoni mancano?”, domandò il cantante, appena Tomo esultò per la sua perfetta riuscita.
Shannon scosse le spalle. “Non molte. Due o tre da ritoccare e una o due da finire. Siamo in perfetto orario anche dopo tutto questo casino”.
“Perfetto”, commentò Jared, ma nessuno gli diede davvero ascolto visto che Tomo e Shannon si stavano scambiando di posto. Il croato si mise di fianco a Jared, mentre Shannon si rinchiuse dentro la sala di registrazione, dove cominciò a scatenarsi senza che loro sentissero nulla.
“Sputi il rospo o rimarrai seduto qui come un’ameba senza fare nulla?”, cominciò Tomo, sorridendo. Jared lo guardò curioso, cercando di capire che volesse dire con quella frase. “Oh, andiamo! Sei uscito da questa stanza con Emma mezzo furioso, hai incontrato Vicki e Ash nel frattempo e sei tornato come uno zombie impaurito. Deve pur essere successo qualcosa!”.
“Non è successo niente, Tomo, sul serio. Sono solo stanco di tutta questa storia, in questo momento vorrei solo tornare alla semplicità e all’ignoranza del resto del mondo”, rispose Jared. Anche per evitare di innamorarmi di una strega che non mi vorrà mai… e avevo pure promesso a me stesso di non farmi più una cosa del genere. Sono un idiota, già, pensò poi mentalmente.
“E’ vero… ma alla fine è bello, no? Insomma abbiamo scoperto che non siamo i soli in questo dannato universo, abbiamo ribaltato le leggi del mondo, abbiamo saputo da dove viene la tua famiglia, abbiamo visto cose che nessun altro ha mai visto…. Non possiamo dire nulla, certo, ma questo cambia tutte le carte in tavola”, sorrise Tomo. “Pensa a tutte le canzoni che quel posto ci ispirerà. Pensa a tutte le avventure che vivremo, saltellando da un posto all’altro.
“Certo, sarà sfiancante, ma ormai cosa ci può fermare? Siamo stati in tour due anni, questa sarà una passeggiata. Sono sicuro che questo è un nuovo inizio, ma di cui non ci stancheremo mai”.
“Sempre il solito saggio, tu”, ridacchiò Jared.
“Ovviamente”, fece il belloccio Tomo, per poi scoppiare a ridere, non essendo per niente credibile.
“E comunque… oggi pomeriggio dove dobbiamo andare?”, chiese Jared, anche se gliel’aveva già detto Ash poco tempo prima. La sua memoria in quei giorni stava davvero cadendo a pezzi.
“All’Esis. A quanto pare Ash è davvero sorvegliata ovunque, e quindi hanno scoperto che Emma sa qualcosa. Vogliono solo parlare con noi e Ash per capire come risolvere la situazione”, lo informò di nuovo Tomo.
“Wow… sono emozionato”, commentò Jared.
“Sì, guarda… non vedo l’ora”, se ne uscì Shannon, spuntando dal nulla e spaventando entrambi.
 
“Sempre i soliti guastafeste”, borbottava Zoe in continuazione, mentre faceva strada. Era la prima del gruppo, mentre Ash stava in fondo, senza dire una parola. In mezzo, i ragazzi stavano parlocchiando di dove potessero star andando, mentre Vicki giocherellava con Jo e Devon, che erano venuti con loro.
Jared, vedendo la bionda stringersi le braccia attorno al petto, nervosa, si rallentò per andarle a fianco. Lei si voltò verso di lui e gli fece un sorriso, per poi riabbassare lo sguardo.
“Qualcosa non va?”, chiese il cantante. “Sembri a terra”.
“Mi stavo solo rendendo conto di una cosa…”, commentò vaga, senza staccare gli occhi dal pavimento.
“Ovvero?”, la spronò a parlare Jared, ruotando la testa.
Ash alzò il viso di scatto, fermandosi sul posto. Jared la imitò, lasciando che gli altri andassero avanti senza di loro. La ragazza lo guardava in modo strano, tra l’addolorato e il pazzo.
“Sai quanta gente è morta per me, Jared Leto?”, incominciò, con voce grave. “Sai cosa vuol dire avere sulle spalle la vita spezzata di tutte quelle persone? Sai che cosa si prova a sapere che, se tu non fossi mai esistita, loro ora sarebbero ancora felici, vive e sane? Sai perché amo vivere tra gli Incompleti? Sai quanto mi piacerebbe essere una di loro?”.
Jared, vedendola perdere le staffe, abbassò la testa, dicendo solo: “No”.
“Già… non lo sai e non puoi saperlo”, tirò su col naso la ragazza. “E nessuno può. Nessuno”. Chiuse gli occhi per un momento e poi si toccò le tasche posteriori dei pantaloni. Gli mostrò le mani e in esse Jared scorse una piccola arma mai vista: aveva l’impugnatura simile a quella di una pistola, ma era un coltello a doppia lama, seghettata. Decisamente molto pericolosa. “Prendila e fammi fuori, Jared. Sarebbe meglio per tutti e voglio che sia tu a farlo… mi fido solo di te in questo momento”.
“Cosa?! Ash, tu sei matta!”, si spaventò Jared, allontanando la mano della maga. “Non risolvi nulla morendo!”.
“Invece risolverei tutto, Jared!”, urlò la ragazza, ficcando l’arma in mano a Jared. “Pugnalami e uccidimi! Lui non vuole altro che il mio sangue, il mio cuore. Se muoio non lo avrà mai e morirà con me!”.
“Ucciderà altre persone se non lo fermiamo; e perdere te vorrebbe dire peggiorare la situazione”, provò a fermarla il cantante.
“NON VUOLE LE ALTRE PERSONE, VUOLE ME!”, gridò Ash, mettendosi le mani sul volto, quasi a nascondersi, per poi farsi vedere tra le lacrime. “Jared, davvero non capisci? Senza di me, senza il mio cuore o il mio sangue caldo, Lui muore.  MUORE!”.
“Perché? Perché dovrebbe?”, domandò Jared.
“Perché il mio sangue è l’unica cosa che lo farebbe vivere in eterno. E solo il mio potrà renderlo immortale… se io muoio Lui finirà per impazzire di rabbia, tanto da essere abbastanza pazzo da poter essere ucciso facilmente”, spiegò Ash. “Uccidimi, Jared. Piantami quel cazzo di coltello nel cuore. Ora!”.
Jared la guardò, in lacrime e davanti a lui, e ripensò a ciò che aveva detto Emma. Era sempre Ash, ma non la vedeva come la ragazza di cui innamorarsi… era una piccola dolce bambina indifesa, vittima di una vita orribile, che lui doveva difendere a tutti i costi.
Ash sarebbe sempre e solo stato questo per Jared. La sua anima da proteggere… neanche fosse un angelo custode!
 “Jared… ti prego, uccidimi… ti supplico”, sussurrò ancora Ash, guardandolo negli occhi azzurri.
Ghiaccio contro mare.
“No”, decretò lui, lanciando lontano il coltello e afferrandola con forza, per stringerla in un forte abbraccio, senza farla andare via. Ash provò a dimenarsi, ma poi lo lasciò fare, piangendo un po’ contro la sua camicia.
“Ho rovinato la vita a mezzo mondo di Annwyn solo per il fatto di avere quel dannato paio d…”, pianse, ma si fermò di scatto, senza finire la frase.
Jared la guardò curioso, allentando la presa, dalla quale lei si staccò velocemente per correre via, verso gli altri.
“Muoviti o ci daranno per dispersi”, disse, semplicemente, come se non fosse successo nulla.
Jared guardò quella specie di coltello, se lo mise in tasca e cominciò a seguirla, andando nella direzione che avevano preso gli altri.
“Che stavi dicendo prima?!”, la interrogò, mentre lei aumentava sempre di più la velocità, tanto che a Jared pareva di cominciare quasi a correre.
“Niente d’importante”, lo liquidò lei.
“A me non sembrava. Anzi doveva essere proprio l’indizio principale per capire a fondo tutta questa storia. O sbaglio?”, continuò lui, stando al passo sempre più veloce della ragazza.
“Non era niente d’importante”, ripeté lei, non guardandolo.
“Oh avanti, non può essere così brutta come notizia, Ash! Dopo che ho scoperto che sei una strega che altro può scalfirmi?”, le domandò Jared. “Avanti, dimmelo!”.
“Niente d’importante, Jared!”, urlò Ash, fermandosi davanti ad una porta, da dove provenivano dei brusii, che finirono appena la ragazza gridò. “Smettila! Dobbiamo entrare…”.
E così fecero, lasciando perdere il precedente discorso per andare a convincere la Resistenza che Emma era innocua.
 
“Le farà male?”, chiese Shannon, nel giardino dell’Esis, guardando Ash un po’ triste. Alla fine lo capivano, era preoccupato sebbene fosse piuttosto arrabbiato con lei.
“No, non sentirà nulla. La stordiranno e le toglieranno tutti i ricordi che può avere sulla magia. Il resto resterà intatto e lei non avrà nessuna controindicazione, se non un leggero mal di testa per qualche giorno”, spiegò Ash, facendolo calmare. “E’ una magia facile, s’impara al sesto anno di scuola, niente di trascendentale”.
“Bene, allora direi che è a posto. Quando le toglieranno la memoria?”, domandò Tomo.
“Stasera, ma voi non andrete a trovarla… potreste peggiorare i giramenti di testa e non è consigliato”, continuò la strega, mentre Jo cominciò ad attirare la sua attenzione, dopo aver giocato un po’ con Devon.
“Mamma mi ha dato qualcosa per te”, le disse innocentemente, facendo sgranare gli occhi alla cugina grande, che scosse la testa più volte.
“Cosa?!”, gracchiò Ash, sorpresa.
“Mi ero dimenticata… ma mamma, prima di lasciarmi a scuola, mi ha dato una cosa per te”, le spiegò la bambina.
“Che cosa?”, domandò Ash, mentre tutti gli altri guardavano la scena con attenzione.
Jo prese la mano della cugina e la spinse verso l’edificio, seguita da tutti gli altri, andando di fretta, usando tutta l’energia che le sue gambe riuscivano a trovare.
Shannon guardò suo fratello e il suo compare curioso, ma nemmeno loro seppero trovare una risposta alla situazione. Vicki provava a farsi dire qualcosa da Devon, ma anche lui, per una volta da quando aveva pronunciato la prima parola, non aveva nulla da dire. Se ne stava in braccio a sua madre, senza dare il minimo segno d’interessamento alla vicenda.
Forse era stanco per aver giocato con Jo, ma erano rari i momenti in cui Devon non sembrava quasi iperattivo.
La bambina li fece salire ai dormitori e li fece entrare nella sua piccola stanza, che era piena di mobili, colorata di un azzurro mare intenso.
“Era la mia camera… la camera che mi avevano dato dopo…”, sussurrò Ash, non finendo la frase, persa nei ricordi. Fece un giro su se stessa, mentre Jo cercava qualcosa, e rivedeva in ogni mobile un momento della sua permanenza lì.
Il colore lo aveva scelto lei, per ricordarsi di suo padre, che amava portarla al mare di Los Angeles quando nessuno poteva vederli. Le infondeva pace e serenità; cose che difficilmente riusciva a trovare al di fuori di quella stanza.
I mobili li avevano scelti i ragazzi della squadra che la teneva sotto controllo da piccola. Ricordava tutti i momenti passati con tutti quei pazzi e tutte quelle ragazze dolcissime… era come tornare indietro nel tempo.
Ma poi, nella sua testa, uno ad uno i componenti di quel team caddero a terra, morti e insanguinati, sul quello stesso pavimento dove giocavano con lei.
Ash chiuse gli occhi, cascando come loro sulle ginocchia, senza alcun preavviso. Sentiva le mani di Jared, lunghe e affusolate, sulle sue braccia, e quelle di Shannon, tozze e callose per via delle bacchette, che le toccavano il viso e la fronte, per vedere se stava bene.
Aprì gli occhi e vide davanti a sé gli occhi marroni, tendenti al verde, di Shannon, e provò a parlare.
“Voglio… Jo… Jo, che hai per me?”, disse, facendosi aiutare a sedersi su quel letto che tanti ricordi le riportava alla mente.
La bambina si fece largo tra i due Leto, che tenevano d’occhio la ragazza, e consegnò alla cugina un pacchetto. Era grande quanto un quaderno, ma molto più alto, avvolto con carta marrone e chiuso da una piccola cordicella colorata. Sul davanti erano scritte solo le parole “Jade’s Diary”.
 
 
22 Aprile
 
Caro diario,
oggi è stata una giornata un po’ strana. Ash è venuta da noi e sono abbastanza certa che rimarrà qui per un bel po’. Non che mi dispiaccia, adoro mia cugina, ma ho paura per lei.
Che le dirò quando capirà che sua mamma e suo papà non torneranno a prenderla?
Non lo so, penso che mi toccherà specializzarmi in improvvisazione e vedere cosa riesco a produrre al momento.
In fin dei conti però, non è male come cosa. Potrò tenerla d’occhio e non può che farmi piacere. Ash è una così grande carica di magia ed energia che ti rende migliore la giornata solo vedendola ridere qualche secondo.
Non avevo mai visto una tale potenza e allegria concentrata in una sola persona, e perfino così piccola! Sarà molto amata da grande, ne sono certa, e diventerà anche una strega con enormi qualità. Tutti si ricorderanno il suo nome, prima o poi.
E io spero solo che lei si ricordi di me. Mi basta anche solo un piccolo ricordo, per tutto l’amore che continuerò sempre ad offrirle, senza alcuno sforzo.
Sono certa che la Arrant sarà ben lieta di accoglierla.
E a proposito di Arrant! Non sai che cos’è successo a scuola, l’ultimo giorno, prima delle vacanze pasquali! E’ stata la cosa più divertente di tutto l’universo.
Questo scherzo rimarrà nella storia di Annwyn, te lo dico io, caro diario. Io e i ragazzi siamo la squadra migliore di tutto l’universo sotto questo punto di vista.
Non sto qui a raccontarti i dettagli, tanto non sono importanti: ti basti sapere che, per una volta nella vita, abbiamo deciso di risparmiare quel povero sfigato di Leto per darci ad altre prede, ma non per questo saremo più buoni!
Non vogliamo essere stronzi o cattivi, lo sai… ma, sai, quando si tratta di scherzi il nostro DNA freme dalla voglia di organizzare qualcosa. E’ più forte di noi, che ci possiamo fare!
Stavolta il nostro aiuto dal’esterno sarà Yal, quello del quinto anno, abbastanza bravo a mutare per sembrare simile al professore di Astronomia. Riusciremo nella nostra impresa?
Portami buona fortuna, caro diario, anche se ovviamente la nostra bravura già potrebbe bastare. Ma lo sai, male non fa!
Ti aggiornerò poi sul resoconto dello scherzo e su quello che combina Ash a casa… tanto è vacanza, posso scrivere quanto, quando e come voglio!
Jade
 
 
18 maggio
 
Caro diario,
quanto tempo! No, in verità ti ho scritto, ma su altre pagine che poi infilerò qui dentro, tanto non cambia nulla. Sei contento? Cresci sempre di più, c’è da andarne fieri!
Comunque… qui la vita procede abbastanza bene. Il gruppo domani viene a trovarmi a casa, così potranno conoscere Ash. So già che le insegneranno tanti di quegli incantesimi per scherzare che, poverina, ne uscirà con la testa dolorante.
Provvederò a salvarla, anche se una buona dose di queste lezioni non le fanno che bene.
E…. sai chi ho visto ieri, in piazza? Ahah, Leto!
Poverino, andava in giro con i suoi, ma sembravano un po’ troppo sospetti, soli soletti a camminare… bah, saranno in crisi per il fratello Mancato.
Ecco, di lui mi dispiace. Non ricordo il suo nome, ma ci ho parlato parecchie volte, mi sono pure offerta di fargli ripetizioni, prima di scoprire che, ovviamente, erano inutili.
Perché proprio il Leto simpatico doveva essere un Mancato? Non poteva esserlo quel rompiscatole mezzo scemo di Dennis? Almeno non avremmo dovuto impegnarci tanto sui suoi scherzi, la nostra vita sarebbe stata molto più semplice… anche se devo ammettere che prendere in giro Leto mago ha il suo perché! Come faremmo senza?
Già, gli vogliamo tanto bene, come puoi notare…
Oh, ecco, è arrivata una lettera di quei pazzi fuoriosi. Wow, parli di Leto e… si programma già un nuovo scherzo. Bello, mi piace. È complesso ma ci si può facilmente sistemare.
Vedremo di non sbagliare nulla.
Sarà molto divertente!
Jade
 
 
6 agosto
 
Caro diario, questo è solo un appunto. Ho altri fogli e li porterò con me in vacanza con gli altri… non vorrei mai che ti perdessi in giro. Sai come sono quei pazzi, potrebbero anche lanciarti in acqua e perderti per sempre.
‘Sti stronzi!
No, non può accadere.
Ti riempirò appena torno.
Per ora devi solo sapere che lo scherzo più epico ai danni di Dennis Adam Leto è programmato per i primi giorni dopo il ritorno alla Arrant, tanto per cominciare bene l’anno scolastico, no?
Bè, dimmi almeno buona fortuna. Stavolta serve, è davvero difficile, sai?
Ma vedrai che saremo troppo bravi e riusciremo anche in quest’impresa!
Jade
 
 
31 ottobre
 
Merda, caro diario. Siamo completamente nella merda.
E’ andato tutto a puttane, l’incantesimo era troppo potente e nessuno di noi è riuscito a fermarlo appena abbiamo capito la sua potenza. I nostri poteri, mescolati insieme, hanno fatto anche peggio.
Leto è in infermeria da quattro giorni, stasera lo poteranno al Lightness. Sono stata sospesa dalle lezioni, come gli altri, per due settimane, ma nessuno ha il coraggio di dirci quello che realmente abbiamo fatto.
Nemmeno noi ci rendiamo conto.
Ho paura. Paura che muoia, per la prima volta nella mia vita. Ho paura che quel maledetto sfigato mi trascini lontano da qui per colpa di uno stupido scherzo che lui stesso ha aumentato, non ascoltandoci.
Abbiamo provato a sistemarlo, ma lui continuava a fare altro, a lanciare incantesimi e facendosi ancora più male.
Come finirà, caro diario?
Come potrò prendermi cura di Ash se mi sbattono a Katachtho? Ho paura, caro diario... che mi succederà ora?
Jade
 
 
25 gennaio
 
E’ tornato… è tornato e Dio solo sa come. E’ tornato, caro diario. Quel cazzo di un fottuto Leto è resuscitato o quello che è… era morto stecchito fino a qualche settimana fa. Ed ora?
Ora Kate e Logan – che Dio li salvi –  sono stati ritrovati morti e William è scomparso, senza lasciare nessuno straccio di traccia. Vuole me, ora, ne sono certa! Dannato, vuole vendicarsi su di me adesso!
E so che è lui… quelle a sul collo delle vittime possono solo essere sue. Lui, fanatico di libri e di storia antica… quel mito di Namel, ecco da dove arriva la sua furia omicida.
Namel, tradito e mezzo ucciso dalla sua mezza umana Diriade, è il suo alterego. Leto, preso in giro e, a quanto pare, non del tutto ucciso da noi, ora vuole essere simile al mito che ha fondato la nostra società.
Vuole morte.
La mia morte.
Mamma, impaurita dalle mie ipotesi, se n’è andata, lasciandoci in una casa sperduta nell’universo, lontano da tutto e tutti. Spero che Leto non mi trovi ma so che lo farà.
E Ash è con me, non se la sono portata dietro, al sicuro.
Quel piccolo fagotto di bambina è qui con me e non ho la minima idea di come fare a proteggerla.
Come, come, caro diario, come?
Ho paura, ancora una volta. Ma non per me, so che morirò. Ho paura per Ash.
Ho paura che il suo dono venga ridotto in cenere, o peggio che le sia strappato via per usi meschini.
È cambiato, caro diario. Il Leto che prendevamo in giro nemmeno sapeva uccidere una mosca… e ora è un esperto assassino. Ho paura della mia futura e – ormai ne sono certa – dolorosa morte, perché comprendo che non sarà mai veloce e indolore.
Jade
 
 
2 febbraio
 
Lo sento. Sta aprendo la porta.
Ciao, caro diario.
Proteggi, per quello che puoi, queste parole e, quando sarà il momento, falle leggere ad Ash.
Ragazza mia… il tuo dono è unico e devi andarne fiera. Il tuo sangue è rarissimo, non sprecarlo mai e difendilo fin che puoi. Il tuo cuore batte per amore, ed è l’unico sentimento che può renderti invincibile contro il male che ci circonda.
Vola… vola lontano da qui. Vola più veloce del vento.  
Ti voglio bene, pic…
 
Strap. Pagina completamente distrutta, che finì ai piedi di Ash, completamente immobile, con i capelli neri come la pece.


...
Note dell'Autrice:
grazie per la lettura. Spero recensiate, tanto per sapere cosa ve ne pare, perchè qui entriamo nel vivo e vorrei davvero davvero davvero davvero sapere cosa ne pensate.
Ringrazio chi lo fa o chi ha messo tra preferite/seguite/ricordate... tanto amore per voi.
Chi non lo fa... tanto amore lo stesso *-*

Bene, Emma mi sta sulle palle. Cioè qui da morire, nella realtà un pò meno (è santa perchè sopporta Jared ma... Emma un sorriso per la stampa, su forza e coraggio!).
Le lettere sono essenziali, mi è piaciuto tanto scriverle. Jade la vedo come una persona meravigliosa... che forse sapeva e capiva molto più cose di quello che avrebbe dovuto.
Jared innamorato... ehehe chi lo sa. Vi dico solo che la JaredxAsh può essere ma come potrebbe non essere, è sempre un terno al lorro perchè a volte li vedo benissimo altre volte no. Ho qualche idea su di loro ma sinceramente... non ve lo dico AHAAHHAAHA
Ash suicida, il suo segreto... capirete tutto nel prossimo capitolo.
Sul serio.
Davvero.
Lo giuro.
AAHAHAHAAAHA quindi vedete di fare le brave e aspettare (???).
No scherzo.
Ok la smetto e me ne vado. Fatemi sapere.

Bacioni, Ron
   
 
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