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Autore: FreDrachen    24/10/2013    1 recensioni
Fenula vuole solo una cosa dalla vita. Essere la migliore assassina di tutti i tempi, forte e spietata.
Ma non ha fatto i conti con la forza più forte:l'Amore.
A questo ci penserà Demar, un assassino schermito da tutti perchè entrato tardi nella Gilda.
Così Fenula si ritroverà in bilico tra le restrizioni e le convinzioni del culto e la vita.
Spero di avervi incuriosito. Leggete e recensite:)
Storia esistente anche su Wattpad XD
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Nemesis'
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Prima di iniziare questo capitolo, devo precisare che è presente un personaggio della ff "Alla fine non hai scelta". Ho avuto l'autorizzazione dell'autrice che gentilmente me l'ha "affidata".

13-La fuga della traditrice

E alla fine accadde ciò che temeva. Dubhe fuggì dalla Casa.
Furono sguinzagliati una decina di Assassini, tra loro Jalo e Turno.
Le ore passarono lentamente.
Fenula per rilassarsi un po' decise di allenarsi un po' con il pugnale in palestra. Fu lì che la scorse. Cormia. Lì per lì non l'aveva mai considerata particolarmente. Era una semplice assassina, ma qualcosa nel suo sguardo che scorse non appena lei si voltò non gliela lasciò indifferente.
«Mia Guardia»la salutò la ragazza con tono deferente.
«Non ce né bisogno di tanta deferenza Cormia».
Cormia rimase per un attimo sorpresa, ma si riprese subito.«Come desiderate… cioè come vuoi».
Fece per tornare al suo esercizio, ma continuava a sentire gli occhi di Fenula puntati addosso.
Si girò. Eh si, la Guardia continuava a osservarla in modo penetrante.
«Non hai niente da dirmi?»
«N-no»balbettò Cormia colta alla sprovvista.
Fenula inclinò la testa di lato.
«Ne sei sicura?»
Vide la ragazza tentennare.
«Sei non vuoi dirmelo, non sei tenuta. Ma io non sono venuta qui per parlarti come superiore. Sono qui come…amica».
«Io…io pensavo foste qui per allenarvi».
Fenula le sorrise con dolcezza. Nessuno nella Casa, a parte Demar, aveva visto quel sorriso.
«Inizialmente si, poi però ti ho vista con quel viso sconvolto». Ma quando non ottenne alcuna risposta, sospirò.«Ti lascio al tuo allenamento Cormia».
Girò i tacchi, ma quando fu sulla soglia della porta, Cormia la chiamò.
«In verità c'è una cosa».
Fenula si fece attenta.
«Ho una domanda da porvi. Avete notizie di Turno?»
Fenula la guardò sempre più incuriosita.
«Non è ancora tornato, mi spiace». Perché tutto questo interessamento per Turno?
«Pensate che l'abbia ucciso la Bestia?»domandò Cormia con voce angosciata.
«Turno sa badare a se stesso». Si bloccò. Solo allora capì.«Sei innamorata di lui?»
Cormia sgranò gli occhi, colta sul fatto.«Non è come pensate…io». Non ce la fece più.«Non riferirlo a Sua Eccellenza, mi dissanguerà nella Piscina. Io non voglio morire!»
«Non glielo dirò. Il tuo segreto è al sicuro con me. E per darti la prova della mia parola, ti rivelerò il mio segreto».
Cormia la guardò incuriosita.«Che genere di segreto?»
«Molto simile al tuo».
«Siete innamorata di un Assassino? Di chi si tratta?»
Fenula sorrise. Finalmente Cormia si era liberata della deferenza di qualche minuto prima.
«Demar».
Cormia la fissò a bocca aperta. L'Assassino più schermito della Casa, il ragazzo di una Guardia importante come lei?
«Sul serio?»
Fenula annuì sorridendo.«So delle voci che circolano sul suo conto, ma non è affatto così. è uno degli Assassini migliori che abbia mai conosciuto. E poi è dolce, è…»si bloccò e fissò Cormia.«Tu sai cosa posso pensare di lui. Anche te sei innamorata».
«E non devo esserlo. è proibito. Dovrei stare con lui solo per generare nuovi assassini, non posso provare sentimenti per lui».
Fenula si morse il labbro.«Anch'io ho tentennato all'inizio, però poi ho ceduto. Una volta Demar mi ha detto che l'amore è la forza più forte di tutte che non teme niente,che accumuna tutti gli esseri viventi. Il solo sentimento che non si può sconfiggere. E io lo credo fortemente. E tu?»
Cormia annuì.
«Non preoccuparti. Turno è uno dei migliori. Tornerà presto. Se avrò qualche notizia sarai la prima a saperlo».
«Grazie…Fenula»rispose commossa Cormia, che si asciugò una lacrima solitaria.
 
Quando arrivò la notizia, era nello studio di Yeshol ad aggiornarlo delle ultime notizie. Il figlio di Nihal e Sennar, Tarik si trovava a Salazar. Era sposato e aveva anche un figlio.
«Turno ha fallito. Il suo cadavere giace scempiato nella Grande Terra». A Fenula le si raggelò il cuore.
«è stata lei».
«Le ferite non lasciano dubbi».
La penna in mano a Yeshol si spezzò.
«Devono morire entrambi».
Convocò Rekla, Kerav e Filla.
«Trovate Dubhe e riportatela qui alla Casa. Il Postulante uccidetelo».
Fenula notò nel viso di Rekla un'intima esultanza. E non poteva biasimarla. Le era stata affidata, e l'aveva sottovalutata. Era normale che volesse cancellare quell'umiliazione.
«In bocca al lupo»la salutò all'entrata del tempio. Kerav e Filla dovevano ancora arrivare.
«Grazie. Se solo ti avessi dato ascolto, non saremmo in pericolo».
«Non potrà più nuocere se intervieni tu»replicò Fenula con un sorriso.
Rekla rispose al sorriso.«Ovvio che si».
Guardò la sua ex Maestra scomparire all'orizzonte. Incrociò le dita. Era certa che ce l'avrebbe fatta.
Solo allora, decise di raggiungere Cormia.
Doveva sapere la verità, seppur atroce.
Dopo quell'ora dove avevano instaurato una sorta di amicizia, le aveva legate in un modo o nell'altro.
Quando le diede la notizia, Cormia pianse senza ritegno, e Fenula le stette accanto.
Non poteva lenire il dolore che la dilaniava, però voleva confortarla in un modo o nell'altro.
Quella sera tornarono Sherva, Kadar e Demar.
Fenula sentì una fitta al cuore. Le era terribilmente mancato.
Seguì per filo e per segno il rapporto di Sherva.
«Come abbiamo scritto nei nostri rapporti vive a Salazar con sua moglie Talya e suo figlio San».
In testa a Fenula suonò il campanellino d'allarme. La stessa cosa accadde a Yeshol.
«Quanti anni?»
«Cosa…».Sherva non capiva.
«Il figlio di Tarik quanti anni ha»
«Dodici».
Era un autentico segno del destino. Aveva la stessa età del Tiranno alla sua morte.
«è perfetto. è assolutamente perfetto»mormorò tra sé e sé la Suprema Guardia, tutta eccitata.
«Scegliti un Assassino. Dovete portare qui subito San, intesi?»
Sherva s'inchinò.
«Si, mia Guardia».
Entrambe le Guardie, uscirono dallo studio lasciando un Yeshol soddisfatto.
«Ti consiglio Leuca. Ci sa fare con questo genere di cose»propose Fenula.
«E perché non Jalo, anche lui è abbastanza rapido e silenzioso»replicò Sherva, cercando scherzosamente di far innervosire Fenula. Sapeva che non potevano sopportarsi.
Fenula strabuzzò gli occhi.«Stai scherzando? Quello ti sommerge con le sue chiacchiere di gloria. Non reggeresti».
Sherva scoppiò a ridere.«Stavo scherzando. D'accordo, mi fido del tuo parere. Porterò Leuca».
Era pomeriggio inoltrato quando ebbe questa conversazione con Sherva.
Aspettò con impazienza per tutta la giornata l'arrivo della notte.
Giunta l'ora sgattaiolò fino alla stanza di Demar.
Il ragazzo stava dormendo profondamente, quel sonno che colpisce dopo ogni missione. Fenula si sedette sulla sponda del letto, e lo contemplò.
Infine gli stampò un bacio sulle labbra. A quel contatto Demar si svegliò.
«'notte Amore». E risprofondò nel sonno.
«Buonanotte».

Angolo autrice:questo capitolo l'ho pubblicato a tempo record:)
Ringrazio tutti coloro che seguono la storia, in particolar modo RayaFee che dev'essere entusiasta della presenza di Cormia:)
Alla prossima,
Drachen
   
 
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