Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: Chexemille    24/10/2013    2 recensioni
Difficile da credere ma lei rise.
La guardai mentre gettava la testa all'indietro e si lasciò sfuggire la più
incredibile risata che avessi mai sentito.
Era il suono di pura gioia e felicità.
Cominciavo ad innamorarmi di quel sorriso incredibile che pochi avevano visto.
_______________________________________________________________________
Questa è una modernizzazione di un FF inglese.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leo Valdez, Reyna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                         

PARTENZA

POV REYNA
 
Mi svegliai presto perché avevo un incontro con Octavian e gli altri ovvero dovrei dire che mi alzai presto perché non dormii molto,
pensai tutto il tempo a quello che aveva passato Leo da piccolo, la morte della mamma, si è ritrovato solo all’improvviso.
Io almeno avevo avuto mia sorella alla morte di nostra madre ma lui non aveva avuto nessuno.
E si, pensavo anche al “bacio”.

-Okay Reyna ora datti una calmata che hai una riunione- disse la mia coscienza.

-E non rompere!- le dissi.

-Ohohoh Reyna che si ribella. Leo in una sera è riuscito a cambiarti e io ci provo da anni no? Dovrei sentirmi offesa?- mi chiese.

-Bah, non mi interessa sentiti come vuoi!- e dopo penso che si fu offesa perché finalmente non disse più nulla.

“Reyna, sono io, Octavian. Mi hanno mandato a chiamarti, andiamo?” mi chiese bussando.

“Certo, arrivo” gli risposi sorridendo.
Presi le carte e corsi alla porta seguita dai miei fedeli segugi che fino ad un momento prima dormivano.     
 
POV LEO
Mentre la guardavo arrivare verso di noi imperturbabile il mio cuore accelerava ma si gelò quando
mi accorsi dello sguardo torvo di Octavian.           
Era da ieri che non facevo che pensare a lei, in qualche modo era riuscita a tirar fuori tutto di me,
tutte le emozioni che avevo trattenuto dentro.                           
Erano tutti seduti intorno ad un tavolo, mi sedetti tra Jason e Annabeth, tirai dei fili di ferro dalla cintura e ci giocai un po’.

“Devo parlarvi” disse Reyna “in privato” aggiunse guardando Jason, Piper, Frank, Hazel, Percy, Annabeth e me.
Entrammo nella sua cabina e lei chiuse la porta a chiave.

“Siete tutti convinti al cento per cento di partire?” disse. “TUTTI” sottolineò guardandomi negli occhi.
Annuimmo.

“Armi? Cibo? Vestiti?” cominciò.

“Spazzolino da denti?” dissi scherzando cercando di alleggerire l’atmosfera. Erano tutti nervosi e lei li intimidiva.
Fino a ieri anche a me, pensavo che se avessi fatto una battuta i suoi cani mi avrebbero sbranato vivo ma ora…

Mi guardò male poi sorrise e disse “Sapete tutti il piano?”
Annuimmo di nuovo.

“Basta ricordare che l’Atlantico non è  territorio degli Dei e loro non possono raggiungervi.
Noi faremo del nostro meglio per difendere il Campo e aspettatevi attacchi dei mostri in qualsiasi momento.
Se succedesse qualcosa…” disse a disagio. I suoi occhi si muovevano su ciascuno di loro e finalmente mi guardò
“inviaci il tuo segnale il più presto possibile, e cercherò di far venire qualcuno ad aiutarvi” disse rivolgendosi a me.

Si lasciò fuggire un sospiro “La nave è pronta?”

“Sempre” dissi

“Ragazzi è meglio se prepariamo la nostra roba per partire” disse Piper e tutti la seguirono fuori, stavo per farlo anch’io
ma Reyna mi bloccò il braccio e mi sussurrò all’orecchio “Ho bisogno di parlarti

“Leo, vieni?” mi chiese Jason.

“Uhm… cominciate ad andare” gli risposi.

Annuirono e uscirono, non appena si chiuse la porta mi voltai verso
Reyna e vidi che non era più la donna forte che poteva sorreggere i problemi di tutto il mondo e risolverli,
no, era una ragazza preoccupata e stanca di dover provvedere da sola a tutto.
Ora non aveva ne Jason ne Percy e doveva fare tutto da sola. Era in un assoluto panico.

“Oh miei dei, comè farò?” disse cadendo a terra con la schiena alla porta
“tu stai per andare in un viaggio dove quasi sicuramente morirete
tutti ed io dovrò provvedere e guidare una guerra da sola” disse tra i singhiozzi.

“Reyna Reyna calma!” dissi scuotendola cercando di calmarla “Respira!”

“Leo ho pa…aura!” aveva uno sguardo disperato e io non sapevo come aiutarla.
Io non aiutavo mai nessuno, anche perché nessuno mi chiedeva aiuto MAI.
Perché avrebbero dovuto? Io ero il burlone. Non sapevo che fare, ma vederla così mi faceva stare male.

“Lo so, anch’io ho paura. Solo uno stupido non avrebbe” le spiegai.

“Ma io dovrei essere una leader, tutti contano su di me, sulla mia lucidità anche in un brutto periodo.
Aspettano che io sia forte e che prenda le miglior decisioni per vincere la guerra.
Ma io non posso fare tutto da sola. Jason se ne va, Percy pure e su Octavian non posso far conto.
Sono l’unico pretore al Campo. Devo portar migliaia semidei in una delle più grandi battaglie della storia da sola e Leo,
io non posso farcela”

“Puoi farcela” dissi “ hai paura? È normale, tutti sono spaventati.
Ma tu sei la più capace dei combattenti, sei un leader, una guerriera, tu puoi farcela.
Sei fatta che comandare eserciti! Per favore Reyna, devi aver fiducia nelle tue capacità, in te stessa.
Noi stiamo andando in missione per salvare il mondo e, molto probabilmente moriremo ma, se non dovessimo morire per puro culo,
tu devi essere forte, c’è la farai e poi noi torneremo e ti aiuteremo se torneremo. Pensa positivo!” la rassicurai sorridendo.

“È possibile” disse.

“Cosa?” le chiesi aggrottando le sopracciglia.

“Che moriremo tutti” cominciò

“Ah”

“Ma…”

“Ma?”

“Hai ragione”

“Ho ragione? Ehm… voglio dire, si ho ragione” dissi poco convinto.

“Noi c’è la faremo”

“Sicuro”

“Leo, su vieni… si parte” disse Annabeth da fuori la porta, dopo aver bussato.

“Arrivo” gridai

Reyna mi buttò le braccia al collo e mi baciò.
Approfondimmo il bacio ma dovettimo staccarci perché sentimmo Annabeth
“Ma quanto ci metti? Se non ti muovi quelli partono e tornano con la missione compiuta senza di
noi e io voglio godermi i complimenti perciò muovi il culo e vieni fuori”

Ridemmo e disse “Torna da me, burlone” spingendomi verso la porta.

Le diedi un bacio a stampo “Non arriverai a sentire la mia mancanza che già saremo tornati” le dissi ma guardo mi girai
verso la porta la trovai aperta e Annabeth che ci guardava a bocca aperta.

“Ma tu..uu, LEO NON DEVI DIRMI NULLA?” mi sgridò

“forse” dissi enigmatico mentre Reyna se la rideva.

“Come forse? Tu me la pagi…. Già so come! Lo dirò a TUTTI e dovrai sorbirti le
domande stressanti e prolungate di Piper, buona fortuna!” disse correndo verso l’ Argo II.

“No ti prego….se ti prendo ti faccio patire il Tartaro!” dissi rincorrendola e la presi appena
saliti sulla nave e cominciai a farle il solletico.
“No ti pre…go, non p…parlo!” cercò ti dire dire tra le risate ma non potei continuare perché
Piper assalì me e una volta liberata anche Annabeth cominciò a farmi il solletico.
Ero stato assalito da due belve mentre gli altri se la ridevano, il Coach Hedge
metteva in moto la nave e i romani ci incitavano. 

________________________________________________________________________________________________
ANGOLO DELL'AUTRICE
Questo è l'ultimo capitolo ma secondo me il più bello :D
Voi che ne pensate?


xx __Because I Can__ 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: Chexemille