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Autore: Neurotica    13/04/2008    5 recensioni
Sequel di Truths. Sirius,Remus ed Harry hanno vissuto in pace per quasi sette anni. Tutto questo però sta per finire quando il passato torna a perseguitarli.Comincia alla fine del terzo anno di Harry ad Howarts.
Genere: Generale, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Remus Lupin, Sirius Black
Note: Traduzione, Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 1
LIES
Capitolo 1



Il professor R.J. Lupin, meglio conosciuto dalla sua piccola famiglia e dai suoi amici come Remus o Lunastorta, si appoggiò alla scrivania nella sua aula, osservando l’ultima classe della giornata (Grifondoro e Corvonero, terzo anno) mentre leggeva in silenzio il capitolo sui dissennatori dal loro libro. La maggior parte delle piume che appartenevano agli studenti, toccavano a malapena la superficie della pergamena, nonostante avrebbero dovuto prendere appunti sull’argomento. Hermione Granger, una Grifondoro piuttosto sveglia che il Professor Lupin aveva imparato a conoscere tramite il suo nipote acquisito, avrebbe fatto un buco nella pergamena se non diminuiva la velocità della piuma.

Il professor Lupin guardò velocemente l’orologio e poi i suoi studenti. “Okay, Abbassate le piume,  e chiudete i libri, la campanella sta per suonare. Sì anche tu Hermione “ aggiunse con un sorriso allo sguardo della ragazza. “Ora prima che andiate a godervi questo splendido venerdì pomeriggio” la classe guardò  tristemente fuori dalla finestra. Aveva piovuto per giorni. “Vorrei ricordarvi che mancano solo due settimane agli esami. Siete tutti particolarmente intelligenti e sono sicuro che nessuno di voi sarà bocciato. Nonostante ciò voglio vedervi tutti studiare seriamente nelle prossime settimane,non solo per questa classe ma per tutte.” Guardò specialmente in fondo alla classe dove Harry Potter e Ron Weasley erano chini su un pezzo di pergamena, sussurrando in tono cospiratorio. Al silenzio del loro professore i due ragazzi alzarono lo sguardo. Harry nascose la pergamena nelle sue tasche “Scusi professore” mormorarono con sorrisi imbarazzati.

Appena il professor Lupin fu sicuro che stessero prestando attenzione, continuò “Come stavo dicendo-“ proprio in quel momento la campanella suonò attraverso il castello segnalando la fine della giornata scolastica. “Buon Week-end!” disse sopra il rumore degli studenti che raccoglievano le loro cose. “Harry puoi fermarti un momento per favore?”

Harry era quasi fuori dalla porta quando il professore disse il suo nome, e anche se il professor Lupin non poteva vedere la sua faccia, era sicuro che il ragazzo avesse sussultato. Harry salutò Ron e Hermione e si girò per tornare dal suo professore. Stava camminando lentamente,mordendosi il labbro. Remus era sicuro che il suo nipote acquisito stava pensando a una storia da usare come scusa prima ancora di sapere per che cosa era nei guai.

“Andiamo nel mio ufficio” disse Remus prendendo in mano dei temi sulla scrivania e dirigendosi per primo verso le scale in fondo alla classe. “Siediti” disse indicando una sedia di fronte alla scrivania. Harry ingoiò pesantemente la saliva ma fece cosa gli era stato detto. Remus chiuse la porta e attraversò la stanza. Si appoggiò sulla scrivania, con le braccia e gambe incrociate, e uno sguardo serio in volto. Remus dentro di sè si divertì a guardare Harry che si contorceva sotto il suo sguardo. Era piuttosto crudele, ma era una tecnica effettiva che aveva preso da Minerva McGranitt.

Con l’evidente sollievo di Harry, Remus parlò “Ho fatto una bella chiacchierata con il professor Piton questa mattina Harry. Ti va di dirmi la tua versione dei fatti?”

Per lo stupore di Remus, Harry sembrò ancora più sollevato per la scelta dell’argomento. Cominciò a parlare piuttosto velocemente. “Non è stata colpa mia Remus. È la verità! Non voleva stare zitto su mio padre e Sirius. Non è che abbia programmato di farlo volare sulla scrivania.”

Remus alzò un sopracciglio “Ok, . Ma c’era veramente bisogno di chiamarlo –professor testa di patata- davanti a tutta la classe?”

“Bè, no, ma mi è diciamo…scappato” insisté Harry cercando di trattenere un ghigno.

Remus aggrottò profondamente la fronte “ Ascolta. Lo so che non ti piace il professor Piton Harry, e per la verità non piace molto neanche a me. Ma sfortunatamente per te, è il tuo insegnante. E perciò lo devi trattare con rispetto.”

“Ma Sirius-“

“è un mago adulto” disse Remus deciso” Io e Sirius siamo andati a scuola con Piton. Sirius può dire quello che vuole. E durante l’estate anche tu. Ma mentre siamo a scuola, e mentre è il tuo insegnante, devi trattare il professor Piton con rispetto capito?”

“Sì signore”mormorò Harry guardandosi le scarpe.

“Bene. Hai una punizione con lui domani sera. E no non posso e non voglio tirarti fuori. Fine della discussione.” Disse Remus.

Harry sospirò ma annuì.

“Okay allora. Non voglio neanche provare a chiederti cosa state combinando tu e Ron. Non ho molta voglia si saperlo a dirti la verità” disse Remus con diffidenza. Harry ghignò “Come stanno andando le altre classi?”

“Bene. Hagrid ci sta facendo studiare i vermicoli. È costretto a tenere Fierobecco legato dall’attacco a Malfoy. Peccato che fierobecco non abbia fatto a pezzi quell’idiota”

“Sì ho saputo. Il professor Silente mi ha chiesto di andare alla capanna di Hagrid ieri sera a convincerlo che non aveva fatto niente di male.” Disse Remus guardando l’orologio. “Bè faresti meglio ad andare. Non hai  il Quidditch oggi?”

“Harry guardò il suo orologio e sobbalzò “Porca miseria! Scusa” aggiunse al sopracciglio alzato di Remus “Vieni a guardare?”

“Più tardi. Devo prima correggere alcuni compiti.”

Harry annuì e prese la sua cartella. Salutò Remus e si diresse verso la porta. Remus si guardò intorno per un momento e ricordò una cosa.

“Harry! Aspetta un secondo!” lo chiamò. Harry si fermò sulle scale e si girò “Sirius ha mandato un gufo questa mattina. È riuscito ad ottenere biglietti per la coppa del mondo quest’estate. Tribuna d’onore!”

“Stai scherzando???! Esclamò Harry lasciando cadere la borsa sul pavimento.

“No” Remus ghignò. “Ma se non passi tutti I tuoi esami con voti alti resterai a casa a pulire”

“Sì come no” disse Harry con un sorrisetto. Sapeva bene che anche se non avesse superato metà dei suoi esami, cosa che non avrebbe fatto comunque, avrebbe avuto lo stesso il permesso di andare alla coppa del mondo di Quidditch.

“Sono serio” disse Remus cercando di nascondere il suo sorriso.

“No non lo sei” disse Harry “Sirius è a casa”

Remus roteò gli occhi e sbuffò ad alta voce per il bisticcio che si era già concluso così tante altre volte“Esci fuori di qui! Ci vediamo dopo”

“Ciao!” disse Harry correndo fuori dalla classe e sbattendo la porta dietro di lui.

Remus scosse la testa per la porta e si diresse di nuovo nel suo ufficio per leggere i temi del settimo anno sulle maledizioni senza perdono. Proprio quando stava per correggere il terzo tema, una voce camuffata da dentro il suo cassetto lo chiamò.

“Lunastorta! Forza lo so che sei lì” posso sentirti respirare! Prendilo” disse la voce.

Remus sorrise e scosse di nuovo la testa. Aprì il cassetto e spostò qualche pergamena. Finalmente trovò il vecchio specchio, che aveva al centro la faccia di Sirius.

“Sì Felpato?” disse Remus imitando una voce irritata

Sirius ghignò “Glielo hai detto?” chiese eccitato. Remus poteva quasi vederlo saltare su e giù.

“Sì glielo ho appena detto. Ma è convinto di poter andare anche se non supera i suoi esami”

L’espressione di Sirius cambiò da eccitazione a orrore in un millisecondo “Certo che ci può andare! Sei pazzo? Questa è la coppa del mondo di Quidditch!”

“Come hai detto tantissime volta da quando hai saputo che l’avremmo ospitata noi” disse Remus con voce monotona

“Allora era eccitato?”

“Moltissimo. Ora se non ti dispiace devo interromperti, devo correggere alcuni compiti e vorrei andare a controllare un po’ gli allenamenti di Harry prima di cena.”

Sirius annuì “Sì Okay. Puoi dire  ad Harry che ci sarò alla partita per la coppa delle case? Ho chiesto il giorno libero per esserci”

“Certo. Ci vediamo Sirius.

“Ciao professor Lunastorta!” disse Sirius prima di sparire dallo specchio.

Remus ridacchiò, mise lo specchio sulla scrivania e continuò con i suoi temi.

____________________________________________________________________________-

Dopo aver salutato Remus, il sorriso di Sirius cominciò a svanire. Appoggiò lo specchio sulla mensola sopra il camino, e guardò una delle tante foto magiche che di cui era ricoperto. Questa foto in particolare era la preferita di Sirius. C’erano lui e Remus con Harry in mezzo a lui, e a differenza di molte delle altre foto che avevano fatto insieme, in questa si limitavano a sorridere dolcemente. Sirius e Remus avevano le braccia intorno al ragazzino di dodici anni, e Harry sembrava piuttosto contento, solo di stare con i suoi guardiani.

Sirius sospirò e andò a sedersi sulla sua poltrona preferita. Gli mancavano i suoi compagni di casa. C’era troppo silenzio quando erano tutti e due ad Hogwarts durante l’anno. Sembrava che Remus ed Harry  stessero vivendo gli anni più belli della loro vita e Sirius non riusciva a pensare a due persone che lo meritavano più di loro.

Ma era annoiato.

Lavorare al caso Malfoy teneva il capo del dipartimento Auror molto occupato. Negli ultimi sei anni, non c’era stato nessun segno certo del mangiamorte in fuga. C’erano state alcune piste un anno prima, ma appena Sirius e Kingsley le avevano controllate si erano ritrovati al punto di partenza.

Un anno prima… L’anno precedente era stato molto interessante nella vita del figlioccio di Sirius. Sirius non poteva non essere preoccupato della salvezza di Harry e Remus mentre succedevano quelle cose. Era stato brutto quasi come se fosse tornato Voldemort. E secondo Remus, il eventi del secondo anno di Harry avevano quasi portato quel poco che era rimasto di lui a rinascere.

Nessuno aveva mai scoperto come il diario di Tom Riddle fosse entrato in possesso della studentessa del primo anno Ginny Weasley.

E, bè, voi conoscete la storia…

La notte in cui Ginny era stata portata nella camera dei segreti, era stata una luna piena. Questo significava che c’era una persona in meno dello staff per trovare la ragazza. I professori non avevano idea da dove cominciare, ma in qualche modo Harry e Ron ci erano riusciti. I due si erano organizzati da soli per salvare Ginny. C’era una specie di caverna dopo che erano entrati nella camera. Il resto, come ho già detto, lo conoscete già.

Harry aveva salvato Ginny, ucciso il basilisco, tolto di mezzo il ricordo di Riddle, ed era stato capace di salvare i suoi amici.

Silente aveva chiamato Sirius e Remus nel suo ufficio qualche giorno dopo per discutere del diario e per cercare di capire come fosse entrato in possessione di Ginny. Sirius aveva un sospetto, ma sfortunatamente,c’era bisogno di Lucius Malfoy per confermarlo. Solo un’altra cosa da chiedere a quell’idiota dopo che Sirius lo avesse picchiato selvaggiamente…

Sirius stava per alzarsi e preparare la cena quando si sentì chiamare dal camino. L’auror si girò e ghignò. La testa di Hestia Jones era in mezzo alle fiamme danzanti. I due erano rimasti in contatto dopo il loro incontro all’ordine della fenice sei anni prima. Avevano passato insieme la maggior parte del loro tempo libero, ma mentre molti avrebbero chiamato questo frequentarsi, Sirius ed Hestia lo definivano “tenersi occupati”. Remus una volta aveva chiesto a Sirius cosa significasse esattamente, e con Harry in casa o no, Sirius evitava le domande del suo amico.

“Hey” disse Sirius inginocchiandosi davanti a Hestia.

“Hey a te” disse sorridendo la strega dai capelli neri. “Volevo vedere se ti andava di venire con me a mangiare un boccone al paiolo magico”

“Sì, certo, mi hai proprio letto nel pensiero. Ci vediamo lì”

Hestia sorrise e sparì da fuoco. Leggermente più felice, Sirius si passò una mano tra i capelli, fece l’occhiolino alla foto di Remus ed Harry e si smaterializzò con un pop”.

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Harry, Ron e Hermione diedero la buonanotte a Remus dopo cena e si diressero verso la torre dei Grifondoro. Harry era esausto dopo l’allenamento del pomeriggio presto. Oliver aveva obbligato la squadra ad esercitarsi per due ore sotto la pioggia fredda prima di ritenersi soddisfatto, dire che erano andati abbastanza bene,e permettergli di tornare al caldo negli spogliatoi.

Harry e Ron stavano parlando della coppa del mondo di Quidditch e delle possibilità che avevano i Weasley di incontrarsi lì con Harry, Sirius e Remus, apparentemente anche Arthur avrebbe avuto dei biglietti. Hermione rimase in silenzio, guardandoli male con la coda dell’occhio, aggrottando le sopracciglia. Disse la parola d’ordine alla signora grassa quando arrivarono, e i tre si arrampicarono attraverso il buco del ritratto.

Harry era seduto nella sua solita poltrona davanti al fuoco sospirò. Ron si sedette vicino a lui sul divano. Hermione invece, rimase in piedi davanti a loro con le mani sui fianchi e un’espressione seria.

“Sai Hermione, sembri proprio la McGongall quando fai così” disse Harry sbadigliando.

“Bene”disse Hermione irritata “Voi due dovreste studiare non parlare di Quidditch”

“Oh andiamo Hermione! Gli esami sono praticamente tra tre settimane! Perché abbiamo bisogno di iniziare a studiare da ora?” chiese Ron stendendosi sul divano.

“Voi due non ascoltate mai vero? Non avete sentito il Professor Lupin oggi in classe? Agli esami mancano solo due settimane!”

“Vedi, abbiamo ancora tempo” disse Ron pigramente, grattando dietro le orecchie grattastinchi che stava passando.

Hermione fece schioccare la lingua, roteò gli occhi e se ne andò arrabbiata verso il dormitorio delle ragazze.

“Che cosa le succede?” chiese Harry, fissando perplesso le scale a spirale. “Non studiamo mai fino all’ultimo minuto. Si comporta come se è qualcosa di nuovo”

“Non lo so. Vuoi giocare a scacchi?” chiese Ron

“Sì certo, però non barare questa volta” lo avvertì Harry.

“Io non baro!” disse Ron

“Sì che lo fai. Sistema la scacchiera”



Finalmente il primo capitolo di Lies! Mi dispiace di avervi fatto aspettare una settimana ma non potevo rimandare il mio viaggio. In risposta a Thiliol il nickname di fanfiction.net è Neurotica, il vero nome Michelle. Continuate a recensire! Sono sicura che questa storia vi piacerà ancora di più di Truths…
  
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