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Autore: MinexLaggante    25/10/2013    1 recensioni
Solo una piccola fanfic con MOLTE licenze rispetto alla trama del gioco.
La guerra tra le varie Gilde e i malvagi Gast ha inizio. Riusciranno i nostri eroi a prevalere?
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Voci. Grida. Sussurri. Frasi sconnesse e confuse, provenienti dai recessi più oscuri dello spaziotempo. Rakton le sentiva continuamente, ciò gli dava una consapevolezza senza pari dei flussi e riflussi dello spazio e del tempo, della vita e della morte. Forse questo era un dono, ma Rakton era più propenso a considerarlo una maledizione. Quando combatteva, le voci si affievolivano, e più violenza dava nei colpi e nelle cariche, più la sua mente era silenziosa. Per questo molti lo disprezzavano: lo giudicavano come un pazzo, un demone che si disseta solo di dolore e sangue, ma la verità era che combattere era la sua unica fonte di sanità mentale. Per lui le battaglie non erano un compito da portare a termine, o una fonte di piacere; erano la sua vita. Per questo era stato notato dalla Gilda dei Berserker, e per questo adesso ne era a capo. Ma le voci, le voci non si calmavano mai...

Kelvinio stava correndo a più non posso tra le stanze del quartier generale. Doveva annunciare al capitano Freccia di Luna dell'arrivo dei rinforzi. "Forse sarà la volta buona", pensò il Distruttore, "e riusciremo a vincere questa maledettissima guerra." Alla fine riuscì a trovare la sala delle udienze.
-Signore...
-Cosa c'è? Sono occupato in questo momento.
-Sono arrivati... I Generali delle Gilde di Elsweyr.
-Molto bene! Dì loro di entrare.
Kelvinio si girò e stava per uscire, quando tre persone si presentarono davanti alla porta.
Il primo era un uomo muscoloso dagli occhi azzurri e con un'espressione piuttosto seria dipinta in volto. Portava un elmo dorato ornato da un paio di grandi corna, ed un'armatura di un metallo somigliante all'ottone. Sulla schiena trasportava uno scudo di ferro, e da un fianco pendeva una splendida spada decorata.
L'altra, invece, era una ragazza con i capelli color arancio chiaro sistemati in due code di cavallo; sulla fronte era appoggiato un paio di occhiali da ingegnere, ed indossava guanti, pantaloni larghi e grossi stivali. La cosa che colpì maggiormente Kelvinio, però, fu l'arma che portava sulla schiena: assomigliava ad un enorme tubo, largo una quarantina di centimetri e dotato di un'impugnatura. Il Distruttore non riusciva a capacitarsi di come una ragazza all'apparenza debole potesse trasportare un aggeggio così pesante.
Il terzo individuo era un altro uomo, leggermente più esile degli altri, che portava una lunga veste nera e rossa e aveva i capelli color avorio. Al posto dell'avambraccio pareva avesse uno strano artiglio fatto di roccia, con al centro una sfera rossa.
L'uomo con l'armatura fu il primo a parlare.
-Vi porgo i nostri saluti, capitano. Siamo i Generali delle Gilde di Elsweyr. Io sono Huron, della Gilda dei Gladiatori. Lei è Irene, della Gilda dei Cannonieri, e lui è Ydonius, della Gilda dei Maghi del Vulcano.
-Ci avevate chiesto il nostro aiuto.- disse Ydonius -Ebbene, siamo qui per fornirvelo e contribuire al buon esito della guerra.
-Eccellente- rispose il capitano Freccia di Luna. -Mi pare di capire che le incursioni dei banditi di Mortaz non siano più un problema.
-Veramente, capitano- intervenne Irene -dobbiamo raccontarvi come stanno le cose. Possiamo fornirvi soltanto una piccola parte delle nostre forze totali; attualmente siamo impegnati in una guerra contro l'esercito di Lord Draco. Abbiamo accettato solo perché in questo momento vi é una sorta di tregua. Perciò, volevamo proporvi uno scambio.
Freccia di Luna sembrò perplesso.
-Uno scambio? Immagino che vogliate un aiuto nella vostra guerra.
-Proprio così, capitano.
-E sia. La Confraternita degli Arcieri vi darà tutto il supporto necessario, una volta sistemate le cose qui. Nel frattempo, dovreste andare a cercare risposte alle vostre richieste nelle sedi delle altre Confraternite. In tal modo, adempiremo meglio al nostro patto.

Vi era un enorme caos tutto intorno a lei: il clangore delle lame, le urla dei feriti, gli ordini dei comandanti; non aiutava il fatto che fosse stesa a terra con due frecce nell'addome. Fu a questo punto che rivide colui che le aveva tirate: il comandante Ghast. Era una figura scura, alta due metri, con un'armatura nera e due bagliori rossi che rilucevano dentro all'elmo. Stava per dare il colpo finale, quando un Guerriero lo assaltò dal fianco.
Era il momento. Laminia afferrò saldamente una delle frecce e, lentamente e dolorosamente, la estrasse dal suo corpo.
Quindi, mentre il demone combatteva con il Guerriero, afferrò l'arco e, in un momento di lucidità, incoccò la freccia e tirò. Anche se era ferita gravemente, la sua precisione era tale da colpire l'occhio del Ghast, che stramazzò a terra.
-Signora?
La Ranger si svegliò di soprassalto. Non era la prima volta che faceva quel sogno, e questo la inquietò, ma quando vide il viso gentile di una Maga Sacra si tranquillizzò.
-Che... cosa c'è?- chiese, ancora mezza sconvolta.
-C'è una visita per lei.
La Maga Sacra uscì dalla stanza, ed entrò un giovane dai capelli biondi vestito di una casacca e di un mantello di cuoio.
-Tobias!
-Laminia, sorella! Vedo che ti senti meglio.
-Sì, anche se le fasciature mi fanno un po' male... ma non importa. Sei arrivato proprio al momento giusto: devo parlarti.
Tobias prese uno sgabello, lo pose accanto al letto e si sedette.
-Dimmi allora, che c'è che non va?
-È... un sogno. Sempre lo stesso. Ormai sono tre notti che si ripete.
-E quale sogno sarebbe?
-Tutte le notti, sogno l'assalto a forte Vorinchau. Non so perché. Forse è un presentimento, o soltanto un flashback.
-Fossi in te io ne terrei conto. Sappiamo quanto spesso i tuoi "presentimenti" siano esatti: è il nostro istinto da cacciatore. In ogni caso, dovresti stare qui per almeno ancora due o tre giorni. Stai tranquilla, penserò io alla Gilda.
-Ti ringrazio, fratellino. Ma dimmi, perché sei venuto a trovarmi?
Il Ranger si alzò in piedi.
-Ho informato il capitano Freccia di Luna della situazione. La guerra non sta andando bene per noi: se i Ghast sfondassero la linea di difesa del monte Krem, potrebbero tentare di assaltare Cedestia. Fortunatamente, ho sentito dell'arrivo di rinforzi delle Gilde di Elsweyr; anche se hanno chiesto un aiuto in cambio, il loro contributo sarà molto prezioso.
-Hai notizie delle decisioni del Consiglio?
-Per ora no, ma probabilmente si riunirà presto per decidere il da farsi. Penso che tenteranno un'ultimo attacco prima di ritirarsi da Krem.
-Va bene. Se hai delle notizie, ti prego di riferirmele. Dopotutto, sono ancora io il capo.
-Sempre attaccata alla Gilda, eh? Sei una tale stacanovista. Cerca piuttosto di pensare a rimetterti in sesto, poi ne parleremo.

   
 
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