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Autore: FreDrachen    26/10/2013    4 recensioni
Fenula vuole solo una cosa dalla vita. Essere la migliore assassina di tutti i tempi, forte e spietata.
Ma non ha fatto i conti con la forza più forte:l'Amore.
A questo ci penserà Demar, un assassino schermito da tutti perchè entrato tardi nella Gilda.
Così Fenula si ritroverà in bilico tra le restrizioni e le convinzioni del culto e la vita.
Spero di avervi incuriosito. Leggete e recensite:)
Storia esistente anche su Wattpad XD
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Nemesis'
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15-La via che conduce al buio

Era stata una dei primi a sapere della morte di Rekla.
Imprecò, maledisse quella dannata traditrice che aveva osato tanto.
Poi era passata a piangere sommessamente,interrotta da lievi singhiozzi.
E quando le lacrime erano finite a un furore omicida.
Fu lei a consigliare a Yeshol un massacro totale dei Postulanti in onore della sua ex Maestra. Lei era sempre lì, in prima fila a uccidere, massacrare. Perché così il dolore scemava.
Quando la strage si concluse, venne convocata da Yeshol con Demar, Tess e Jalo.
S'inchinarono davanti alla Suprema Guardia.
«Ho un incarico da affidarvi».
I quattro alzarono il viso.
«Andrete nel Mondo Sommerso, e mi riporterete San»
«è lì che si trova, a Zalenia?»domandò Demar.
Yeshol annuì.«è insieme a Ido. Lo gnomo è tutto vostro. ma portate qui il ragazzino».
I quattro annuirono, e uscirono dalla stanza con passi felpati.
 
Ci misero una settimana a raggiungere Zalenia. Usarono l'antico portale che aveva con
dotto Rodhan  nel Mondo Sommerso.
Dopo circa tre settimane, decisero di fermarsi in una locanda. Si erano camuffati quasi subito. Era stata la nuova Guardia dei Veleni a dare loro i filtri per modificare il loro aspetto. Usarli le dava una strana sensazione, quasi di repulsione. Il ricordo della morte di Rekla bruciava ancora.
Quando entrarono nella locanda, trovarono l'oste al bancone intento a lucidare le coppe per il vino.
«Desiderate?»chiese alzando il viso dal suo lavoro.
Fenula si tolse il cappuccio del mantello, e l'oste rimase a bocca aperta.
Quella creatura dai capelli candidi non poteva essere una creatura di quella terra.
«Desiderate?»ripeté boccheggiando come in assenza d'aria.
Fenula gli rivolse un sorriso disarmante, che l'oste quasi svenì.«Quattro stanza singole per la notte».
«Mi…mi spiace. Ne ho solo due singole libere, e una matrimoniale».
«Vada per loro»dichiarò Fenula, rovesciando sul bancone le monete per pagare.
«Prego, da questa parte». Li condusse alle camere, e si ritirò con un timido:«Per…per qualunque cosa, sono al vostro servizio».
Demar lo guardò con gelosia. Come osava quel Perdente, mangiare con gli occhi la sua fidanzata? L'aveva adocchiato più volte che osservava con interesse le curve di Fenula.
Dopo che si sistemarono, Jalo e Tess nelle singole, e Fenula e Demar nella matrimoniale, si ritrovarono in quest'ultima per condurre l'incantesimo di localizzazione. Era uno dei suoi preferiti. Tirò fuori i dischetti di metallo, conduttori di magia.
Dopo che Fenula recitò la formula di attivazione i quattro Assassini cantilenarono in nome di San, finchè i dischetti non presero a roteare impazziti, fino a disegnare una freccia che indicava l'ovest.
La parte più difficile era decifrare quanto mancava tra loro e l'obiettivo.
«Meno di un giorno di viaggio»dichiarò infine.
«Non potresti dislocarci subito là, maghetta da quattro soldi?»la beffeggiò Jalo.
Tendenzialmente era Fenula a perdere la pazienza. Stava per rispondere alla frecciatina, quando Demar la superò.
«Come l'hai chiamata?»sibilò infuriato.
«E a te che importa?». Poi scoppiò a ridere.«Ah, ora che la tua maestrina è in difficoltà tiri fuori un coraggio da coniglio»replicò sprezzante.
«Ripetilo ancora una volta e ti ammazzo, chiaro?»
«Adesso basta!»tuonò Tess (l'unico della compagnia ancora sano di mente).
«Domani colpiremo, per cui…»guardò intensamente Jalo«andremo a dormire, per essere freschi e riposati. Sono stato abbastanza chiaro?»
Fenula non lo riprese per questa autorità da parte di Tess, anzi lo ringraziò mentalmente. L'aveva tolta da una situazione scomoda.
Quando i due se ne furono andati, Fenula abbracciò strettamente Demar.
«è stato molto carino quello che hai fatto prima».
«Non potevo tollerare che lui ti schermisse così. Tu sei la Mia ragazza»dise, ricalcando le ultime parole. E la baciò con trasporto.
«Posso chiederti una cosa?»domandò Fenula quando si fu staccata da Demar.
«Qualunque cosa»rispose prontamente il ragazzo.
«Non so se torneremo da questa missione…».
«Non dirlo neppure per scherzo»la interruppe Demar.
«Ho un cattivo presentimento. Mi devi giurare una cosa».
«Dimmi».
«Se io morissi, porta avanti la missione. La setta dipende dalla nostra vittoria».
«Tu non morirai!»
«Me lo giuri?»
«Si».
Demar sembrava imbarazzato.
«Senti…ho una cosa per te».
Fenula si fece attenta.«Di che si tratta?»
Demar le porse un anello di fattura semplice. Si trattava di due draghi attorcigliati tra loro.
«Simboleggia la nostra unione che durerà per sempre».
«Grazie». Fenula era commossa.«Significa molto per me».
 
Entrare nel palazzo di Ondine fu piuttosto facile. Un incantesimo lanciato qua e là, e raggirarono tutte le guardie. Fenula colpì con un fendente quella posta di guardia davanti alla camera di San.
Aprirono silenziosamente la porta. Il ragazzino era lì che dormiva.
Tess e Jalo lo inchiodarono al letto. San aprì gli occhi e soffocò un urlo. Non poteva dimenticare gli Assassini che uccidevano i suoi genitori.
Era stato facile, pensò Jalo tra sé e sé. Finché non sentì il corpo di San scaldarsi sotto la sua presa. Poi fu solo un inferno di fuoco. Fenula e Demar si ritrassero dalla fiamme appena in tempo. Solo allora qualcuno si materializzò sulla soglia della porta. Ido. Lo gnomo preparò l'affondo direttamente all'altezza del cuore di Demar. Non ci pensò neppure. Intercettò il colpo, che la trapassò da parte a parte. La lama però riuscì a colpire superficialmente il braccio di Demar.
Prima che la vista le si annebbiasse intercettò il viso sconvolto di Demar. Non sentì cosa urlò, ma con le ultime forze che le rimanevano mormorò:«Ti amerò per sempre».
E fu inghiottita dal buio.


Angolo autrice:siamo arrivati a quel momento che tanto non volevamo che accadesse. Dire addio a un personaggio;(
Ringrazio RayaFee, dibeh che recensiscono, ma anche voi lettori che semplicemente leggete:)
Sono così tanto in lutto che non saprei che altro aggiungere.
Per cui alla prossima,
Drachen
 
   
 
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