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Autore: FreDrachen    27/10/2013    3 recensioni
Fenula vuole solo una cosa dalla vita. Essere la migliore assassina di tutti i tempi, forte e spietata.
Ma non ha fatto i conti con la forza più forte:l'Amore.
A questo ci penserà Demar, un assassino schermito da tutti perchè entrato tardi nella Gilda.
Così Fenula si ritroverà in bilico tra le restrizioni e le convinzioni del culto e la vita.
Spero di avervi incuriosito. Leggete e recensite:)
Storia esistente anche su Wattpad XD
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Nemesis'
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16-Viaggio di ritorno

Our love would be forever
And if we die
We die together
And lie, I said never
'Cause our love would be forever
(Neutron star collision, Muse)
"Ti amerò per sempre".
Queste erano state le ultime parole di Fenula, prima di morire per mano di quel dannato gnomo.
Lo osservò con sguardo assolutamente neutro.
Tanto ormai non aveva più uno scopo. Che l'ammazzasse pure. Avrebbe accolto con gioia la morte. Così si sarebbe potuto ricongiungere a lei.
«Come siete arrivati qua sotto?». La voce di Ido era gelida.
Demar non rispose. Che macerasse pure nei dubbi.
«Ti ammazzo se non me lo dici!»
Oh, che paura.
«è come se fossi già morto».
"Su vigliacco ammazzami!"pensò con rabbia Demar.
Ido però non sguainò la spada. Lo maledisse per questo.
«Ne verranno altri?»domandò stancamente lo gnomo.
Non aveva ancora capito? Non avrebbe rivelato niente. Disperato si, ma non traditore.
Ido lo guardò disgustato.«C'era un mondo intero per te, là fuori, e tu l'hai rifiutato per rinchiuderti sottoterra come un verme. Ti faceva paura decidere con la tua testa?»
Demar lo guardò con odio. Come poteva lui che aveva condotto una guerra dopo l'altra? Come poteva giudicare le sue azioni? No, lui non capiva. Non poteva comprendere il vuoto incolmabile del suo cuore.
Quando lo gnomo si decise a lasciarlo in pace, ma soprattutto in solitudine, una lacrima solitaria si fece strada giù per la gote.
Strinse le mani a pugno fino a farle sbiancare.
Doveva scappare e catturare San. Perché questo era l'ultimo desiderio di Fenula, e lui non avrebbe tradito la parola data.
La fortuna fu dalla sua.
Quella notte fu svegliato dal tonfo di un corpo che crollava a terra.
Si mise subito all'erta. Yeshol aveva mandato qualcun altro?
Una testina fece capolino dalle sbarre. Falso allarme. Era San.
«Alzati»ordinò con tono autoritario San.
Demar lo guardò di traverso. Quel marmocchio non poteva neanche osare di dargli degli ordini.
«Non prendo ordini da chi è destinato ad essere un contenitore»disse con tono beffardo.
San non si scompose per la frecciatina.
"Addio divertimento"pensò Demar.
«Come ti chiami?»
Ecco, dagli ordini alle domande. Quel moccioso stava davvero diventando irritante.
«Un Perdente non ha diritto di sapere il nome di un Vittorioso».
San gli mostrò le chiavi.
«Dimmelo e ti libero».
Ah, anche ricattatore. Se non fosse che Yeshol lo voleva vivo l'avrebbe ucciso con profondo piacere.
«La libertà non m'interessa»
"Io voglio morire"pensò.
«Voglio che tu mi porti alla Gilda».
Cosa? Aveva sentito bene?
San sorrise di fronte al suo smarrimento.
«Come ti chiami?»ripeté.
Poteva dirglielo, tanto che differenza avrebbe fatto?
«Demar».
Il ragazzino, lo fece uscire dalla cella maleodorante, e iniziò a curargli il braccio.«Portami da dove sei venuto Demar».
 
Per tutta la durata del viaggio si scambiarono solo poche parole. Per i primi tempi San curò Demar con la magia.
Il ragazzino sembrava in un mondo tutto suo e Demar se ne rincuorò. Non aveva voglia di parlare con nessuno.
Ogni sera lo vedeva tirar fuori un libro nero consunto.
Lo riconobbe subito.
«Il Libro dei Saggi Oscuri» aveva mormorato.
«Lo conosci?»La voce di San era venata di curiosità.
«L'originale scritto da Aster si trova nella biblioteca della Casa».
Ma non era per quello che l'aveva riconosciuto. Rivedeva Fenula china su quel libro con la fronte corrucciata per la concentrazione, e questo gli provocò una fitta al cuore.
«Siamo vicini»disse una sera dopo tre giorni di viaggio.
«Quanto manca?»domandò San annoiato.
«Stasera saremo davanti al tempio».
Giunti in prossimità della Casa, notò la delusione del ragazzino. Bé, che si aspettava? Un castello di marmo bianco?
Mise le mani sul freddo metallo nero della porta e premette.
Sentì San trattenere il respiro. Sapeva cosa gli passava per la testa.
Per questo i suoi compagni erano preparati.
Sentì la formula mormorata a mezza voce dalla Suprema Guardia, e Kadar insieme a Mahish  bloccarono a terra il ragazzino furente.
«Ottimo lavoro». Yeshol sembrava più che soddisfatto.
«per Thenaar questo e altro».
Ma la mente pensava a tutt'altro.
"Fenula, questo è per te. Solo per te. Il tuo ideale si avvererà, e io sarò lì ad assistervi per tutti e due".


Angolo autrice:non abituatevi a questo ritmo di pubblicazione:) è che non so quando pubblicherò il prossimo;)
Demar è riuscito nel loro intento:)ha condotto finalmente San alla Casa. Sappiamo tutti come andrà a finire(purtroppo):(
Nel prossimo avremo un monologo interamente dedicato ai pensieri di Demar:)
Ringrazio RayaFee, dibeh, Khalla98 e tutti voi che seguite la storia:)
Un bacio e alla prossima,
Drachen
   
 
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