Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
Segui la storia  |       
Autore: ChiaraDanger    29/10/2013    2 recensioni
So che può sembrare la solita storia scontata ma spero possiate cambiare idea leggendola.
Questo è un piccolo estratto:
Precedentemente avevo pensato che finalmente stavo provando cosa significasse sentirsi liberi, sentirsi vivi, ma solo in quel momento, solo con lui vicino a me, solo con la sua bocca avvinghiata desiderosamente alla mia stavo veramente provando cosa potesse realmente intendersi col dire sentirsi vivi, sentirsi il sangue scorrere nelle vene e la linfa vitale crescere al proprio interno.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Danielle Jonas, Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Prima di postare questo capitolo, mi scuso per la mia assenza durata 9 mesi, una gravidanza praticamente, e voglio ringraziare una persona, la stessa che già la prima volta mi ha invogliato a scrivere questa storia e che ora, 1 anno dopo, è ancora qui con me a darmi la carica e la voglia di scrivere.. GRAZIE LIDIA <3

Terrore. Puro Terrore.
Questo era il sentimento predominante che mi accompagnava tra i corridoi dell’ultimo piano attraverso i quali Nick mi stava scortando.
Camminava dietro di me in totale silenzio, religioso oserei dire, e anche se non potevo constatarlo ero sicura del fatto che non mi avesse staccato per un minuto gli occhi da dosso.
“Manca ancora molto?” chiesi titubante, sperando che il tutto finisse il prima possibile.
 
Mi spaventava Nick e ancor di più mi spaventava restare da sola con lui dopo tutto quello che era successo.
Era diverso dai fratelli.
Non amava mettersi in mostra come Joe; non amava avere decine di leccaculo alle spalle come loro; non amava terrorizzare i nuovi arrivati o tutte le cazzatine che faceva Kevin. Nick non era nulla di tutto ciò eppure lo aveva e non perché fosse il fratello di Kevin o di Joe.
Conduceva la sua vita tra musica e altro, passando molto tempo da solo o con i pochi amici di cui si fidava, eppure al suo minimo cenno o passaggio tutto taceva. Più di quanto non accadesse con i fratelli.
 
“Siamo arrivati” disse fermandomi d’avanti ad una porta che probabilmente apparteneva a qualche laboratorio. “Entra” aggiunse quindi con lo stesso tono imperioso usato precedentemente.
Posai la mano sulla maniglia senza però compiere alcuna azione. Tremavo e continuare a sentire il suo sguardo fisso su di me non aiutava a calmarmi.
“Nick, io..” provai ad accennare qualcosa girandomi verso di lui ma il mio tentativo fu smorzato sul nascere. Non servirono parole. Il suo semplice sguardò bastò a farmi capire che ancora una volta la sua non era una richiesta ma un ordine da eseguire ed in fretta.
-Coraggio Valerie, se sopravvivi a questa puoi sopravvivere a tutto.-
Raggruppai tutte le forze che avevo e finalmente aprii la porta entrando nell’aula seguita immediatamente da lui che poi la richiuse alle nostre spalle. Si sedette sulla cattedra facendomi cenno di sedermi di fronte a lui e più spaventata che mai assecondai la sua volontà.
Intorno a noi regnava ancora una volta il silenzio e io non potevo far a meno di pensare al cosa volesse da me, perché mi avesse portata lì e come avrei fatto ad uscire da tutta questa situazione.
 
“Immagino tu ti stia chiedendo cosa ci facciamo qui” intervenne facendo focalizzare la mia attenzione su di lui. Lo guardai per un attimo per poi subito riabbassare lo sguardo.
“Cosa vuoi da me Nick?” domandai con voce tremante, specchio di quello che faceva il mio corpo in quel momento.
“Rilassati” disse alzandosi e avvicinandosi lentamente “siamo qui solo per parlare. Considerala una chiacchiera tra amici” sussurrò la seconda parte al mio orecchio facendomi rabbrividire.
Mi strinsi nelle spalle e cercai di distogliere l’attenzione da lui sperando così che si allontanasse da me.
“Volevo farti vedere una cosa che ho trovato a casa di Danielle” riprese la parola tornando alla cattedra e afferrando la sua borsa. “Per caso lo riconosci?”
Alzai lo sguardo e lo vidi. Era lui, il quaderno in cui era racchiusa tutta la mia vita, ed era nelle mani di Nick.
“Nick.. Ti prego ridammelo” dissi facendo uno scatto in avanti con le lacrime agli occhi.
Vedere quell’oggetto nelle sue mani mi faceva sentire come nuda, priva di ogni protezione. Tutti i miei più intimi segreti, le mie emozioni, i miei sogni e desideri, i miei pensieri e speranze, le paure, i problemi, tutto era racchiuso in quelle pagine e l’idea che le avesse lette mi faceva sentire come se avessi una voragine all’interno che niente e nessuno avrebbe mai potuto colmare.
“L’ho trovato molto interessante sai.  Soprattutto le pagine in cui si parla di mio fratello” disse sfogliando le pagine davanti a me e ad ogni foglio che scorreva sentivo una parte di me andare in pezzi. “Questa pagina mi è piaciuta particolarmente:
- Lex stasera mi ha raccontato di essere andata a letto con Nick e per tutto il tempo che sono stata li ad ascoltarla non ho potuto fare a meno di pensare a come sarebbe fare l’amore con Joe.-
“Ti scongiuro Nick ridammi quel quaderno” alzai la voce facendo un ulteriore passo verso di lui.
“Aspetta che adesso viene la parte più bella” rispose ridendo, facendomi sentire sempre più male.
-mi fa sentire in paradiso il solo pensare di avere il suo corpo stretto al mio, le sue braccia che mi avvolgono in un forte abbraccio e mi tengono al sicuro vicino al suo petto- adoro questa pezzo”
“Nick” fu l’unica cosa che riuscii a dire prima di lasciarmi cadere verso il basso e piangere. Non avrei mai immaginato di potermi sentire così umiliata e devastata. Stava distruggendo tutto quello che ero pezzo dopo pezzo e per lui questo era solo un gioco.
“Se vuoi possiamo fare in modo che Joe non legga mai queste pagine” disse accovacciandosi davanti a me ed alzandomi la testa in modo che potessi guardarlo. “Può rimanere in nostro piccolo segreto”.
Ero totalmente spiazzata. Non sapevo cosa dire e soprattutto se avessi potuto credere a quelle parole.
“Quindi me lo ridarai?” chiesi asciugandomi l’ennesima lacrima che stava rigando la mia guancia.
“Certo, ma dovrai venire a prendertelo domani pomeriggio a casa mia” disse rialzandosi e porgendomi una mano per aiutarmi a rimettermi in piedi.
“Perché domani? E chi mi assicura che nel frattempo non lo darai a Joe?” domandai senza pensarci su due volte.
“Il gioco è nelle mie mani” rispose venendomi alle spalle e poggiando le mani sui miei fianchi “tu puoi fidarti di me e venire domani a riprenderti il quaderno o non puoi” sussurrò “ma le regole sono queste e se tu non le rispetterai stai certa che ogni singola riga di queste pagine verrà letta non solo da Joe, ma dall’intera scuola” concluse facendomi rabbrividire ancora una volta.
Ero con le spalle al muro e l’unico modo che avevo per uscire da questa situazione era assecondare le sue richieste così a malincuore accettai la sua proposta.
“Ci vediamo domani alle 6pm. Non fare tardi” disse con un sorriso mentre si spostava di nuovo di fronte a me. “Ciao Valerie” sussurrò prima di lasciarmi un bacio all’angolo della bocca e andare via.
 
Non potei fare a meno di notare quel suo gesto sicuramente non involontario ma al momento quello non poteva essere il primo dei miei problemi così decisi di non dargli peso e di scappare via da quell’aula sperando che una volta uscita tutto quello che era successo lì dento si tramutasse in un sogno.
Sperai con tutta me stessa che quanto appena successo non fosse mai accaduto ma fu tutto inutile. Purtroppo questa era la realtà, la più amara e spaventosa che avessi mai dovuto affrontare e se non avessi assecondato le volontà di Nick, questa sarebbe stata anche peggio di così.
 
“Nick dove sei stato? Ti ho cercato ovunque” disse Kevin affiancandosi al fratello minore che a passo svelto si dirigeva verso l’esterno.
“In giro.. C’è qualcosa che devi dirmi?” rispose senza far trapelare alcuna emozione.
“Domani hai le prove con la band per il musical che stanno organizzando. La professoressa ha detto che vuole parlarti e che domani pomeriggio dovrai aiutarla fino alle 6pm” spiegò il maggiore.
“Dov’è Joe?” ribatté dando poca importanza a quanto appena riferitogli da Kevin.
“è nel bagno con quella di storia e ha detto di non disturbarlo” gli comunicò Kevin. “Perché lo cerchi?” continuò poi.
“Devo parlargli” rispose semplicemente Nick accelerando il passo e dirigendosi verso il bagno.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers / Vai alla pagina dell'autore: ChiaraDanger