Angelo Azzurro: Come vedi sono riuscita ad aggiornare per il rotto della cuffia (di quale cuffia di tratti poi non lo so ma si dice sempre così e quindi anch'io mi aggrego alla massa >.<"). I personaggi femminili sono tutti con un carattere difficile ma bisogna precisare una questione: il personaggio che si chiama Valese non è da ritenersi pienamente un personaggio del Tory o meglio: come ben saprai DBGT non è proprio una creatura del maestro ma dei disegnatori dell'anime. Toriyama infatti per questa terza saga (richiesta da molti) ha solamente esposto un'idea base (ovvero quella di far basare questa serie sulla ricerca delle sfere -come la 1a-) e ha osservato dall'esterno il vario operato ... Per questo penso che Valese non sia un personaggio di Toriyama. Se volevi trovare una donna in cui mancasse il "bel caratterino" potevi tranquillamente nominare la signora Bunny ... Scusami ma sono pignola ma più che altro detesto il GT quindi ... OK! Cell è arrivato e farà del casino, spero vivamente che il capitolo ti piaccia! Un bacio, ciao!
Senboo_: Sono davvero contenta che la storia ti piaccia! Personalmente non mi ritengo una brava scrittrice, anzi, ma ormai sono in pista e termino il mio ballo! Spero soltanto che questo non sia "La morte del cigno" ... TT.TT Continua a seguirmi se puoi. Ti saluto, Un bacio
nana987: Non riesco a stare seria per un capitolo intero ... Accidenti! Vabbé, se apprezzi tanto meglio XD Per i personaggi cerco di fare del mio meglio per mantenerli nella personalità che hanno ma ammetto che capitolo dopo capitolo la faccenda si complica sempre di più! Spero tanto che anche questo capitolo ti piaccia. Un bacione enorme allora! CIA ... Ah, ieri mi è venuta l'idea per Trunks quindi tieniti pronta!! ^-^ Ciao!
LadyDreamer: Heilà bella donna!! Benvenuta a questo nuovo capitolo. Mi fa davvero piacere che i personaggi ti sembrino IC ... Ci metto davvero tanto impegno a scrivere ed è davvero una bella sensazione ricevere questo tipo di complimenti, grazie. Mi fa davvero tanto piacere! Forse Trunks è stato adottato per davvero ... Tenero!! ^///^ ... Spero che anche questo capitolo ti piaccia. Un bacio
folg_89: Di combattimenti ce ne saranno e tanti anche! Visto che sei un'esperto fammi pure sapere se c'è qualcosa che non quadra ... Non per dire ma dopo un po' mi perdo =_=" ... Spero davvero che anche questo capitolo ti piaccia. Allora a presto! CIAO XD
kry333: Mi spiace che Bulma non sia di tuo gradimento ma haimè è così e così rimane ^-^ Comunque forse un giorno tornerà quella di sempre ... forse XD Spero che anche questo capitolo ti piaccia, un bacione allora. Ciao! Trunks, sei tutti noi! VAI! VAI! VAI!
A posto, spero vivamente che questo capitolo
vi piaccia anche perchè non ne sono molto convinta e a dire il vero è
la seconda metà a non convincermi a pieno ... Se non vi piacerà
la colpa sarà da attribuirsi in parte anche alla Bea >_< quindi
sorella tieniti pronta!!
Dopo aver detto questo spero davvero di risentirvi in tanti, dal canto mio tornerò
lunedì con un nuovo capitolo.
Vi auguro una buona lettura e vi saluto calorosamente.
Un bacio
scImMIA
CAPITOLO 42
- L'ORGOGLIO DI PICCOLO -
Uno strano essere: alto, magrissimo, verde e con una fisionomia
del corpo a dir poco ripugnante ... Doveva essere Cell, il mostro che sarebbe
potuto diventare grazie a 17 e a 18 l'essere perfetto ...
Anche se era immobile al centro di quella larga strada desolata la sua aura
era già grande ... Se si fosse scatenato quali danni avrebbe potuto creare?
Non una voce si sentiva e l'aria sembrava in grado di far raggelare il sangue.
Per un istante mi parve di sentirmi a casa ... che tremenda sensazione ...
Piccolo, senza sfaldare quel pesante silenzio, ci fece cenno di fermarci e noi
ubbidimmo pazienti. Il namecciano s'incamminò con aria fiera verso quell'essere
abominevole e quest'ultimo, molto probabilmente per sembrare di uno scalino
superiore, fece finta di accorgersi di Piccolo solo quando gli fu molto vicino.
Si voltò lentamente e l'osservò dall'alto in basso con quei suoi
occhiacci rosa ...
I due si scrutarono silenziosi per vari, interminabili secondi ... l'atmosfera
si fece ancora più pesante.
Il mostro assottigliò gli occhi e fece una sorta di sorriso con quella
sua strana bocca arancione ... «E' un piacere incontrarti grande mago
Piccolo ...».
Il namecciano non rispose. Non mosse un muscolo ...
Dal volto della creatura scomparve il sorriso ... evidentemente si chiedeva
perché il namecciano non fosse sorpreso del fatto che lui conoscesse
il suo nome ... eppure non si erano mai visti prima di allora ...
Tutto ad un tratto Piccolo abbozzò un sorriso smagliante ... «Il
piacere è mio Cell ...».
Al solo sentire il proprio nome l'abnorme creatura indietreggiò senza
distogliere gli occhi dal namecciano. Si fermò assumendo una posa forzata:
le gambe divaricate e leggermente flesse, le mani strette a pugno vicine alle
ginocchia, gli occhi stretti a fessura ... «Come fai a conoscere il mio
nome?!».
«Tzk! Io so molte cose di te mostro ...» Piccolo rimase fermo con
le mani strette a pugno lungo i fianchi «... moltissime cose ...».
«Del tipo?» chiese con aria seccata ma allo stesso tempo un po'
turbata.
Il namecciano avvicinò la mano destra al palmo della sinistra «Preferirei
farti scoprire pian piano quello di cui sono a conoscenza ...» terminò
poi facendosi scrocchiare sonoramente le cartilagini delle dita.
Al contrario di quanto ci si sarebbe potuto aspettare, Cell sogghignò
conquistando una nuova e, a noi sconosciuta, fiducia in sé stesso «He-he-he
... Questo può dire tutto e niente ...».
Divaricò maggiormente le lunghe "gambe" e le fletté
fino a creare un angolo di novanta gradi tra queste e le ginocchia. Chiuse maggiormente
le mani e inarcò la schiena verso in avanti.
Urlò a piena voce e dopo pochi attimi il duro cemento, sotto ai suoi
strani piedi, crepò fino sbriciolarsi. Quando i frammenti di terra e
cemento furono abbastanza piccoli, s'alzarono lentamente verso l'immensità
del cielo accompagnati da un'aura luminosa che andava aumentando costantemente
... La sua voce, quando toccò il culmine dell'altezza, divenne stridula
e fastidiosa ...
L'aura esplose improvvisamente tutt'attorno alzando un grande polverone e scagliando
lontano le piccole pietre come se fossero state dei piccoli proiettili ... Alcuni
di questi passarono vicini al volto del namecciano ma egli non si smosse, continuò
ad essere imperscrutabile ...
«Piccolo è davvero fenomenale ...» Crillin parlò lasciando
che un piccola goccia di sudore scivolasse lentamente sulla guancia contratta
per colpa di un sorriso ironico «... Anche contro un nemico del genere
riesce a mantenere il suo sangue freddo. E' proprio un grande guerriero».
«Mi deludi Cell ... Speravo in qualcosa di meglio!»
il namecciano piegò le ginocchia e fletté la schiena in avanti,
chiuse le mani a pugno e digrignò i bianchi denti ... L'aura aumentò
e la terra incominciò a tremare ...
«uuuUUUUUUUUUUAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHH!!!!!» l'aura continuò
ad aumentare vertiginosamente, l'aria tutt'attorno creò dei piccoli mulinelli
e dei piccoli sassolini incominciarono ad alzarsi verso il cielo ...
I capelli si lasciavano muovere da quella forza invisibile e a volte sbattevano
frenetici sull'ampia fronte ... «Quanta potenza ...» nonostante
quella forza evidente non riuscivo ad essere del tutto contento ... Piccolo
era comunque inferiore anche se di poco.
«E' una fortuna che non abbia mai smesso! ...»
Mi voltai verso Crillin e alzai la voce «Che cosa intendi dire?!»
Il piccoletto alzò il braccio destro per proteggersi gli occhi dalla
polvere che ci veniva addosso «... Piccolo non si è mai fermato,
ha continuato ad allenarsi anche subito la sconfitta del Dottor Gelo...»
Crillin dovette alzare anche il braccio sinistro e portarlo davanti al viso
perchè alla sua altezza arrivava molta più robaccia «...
Se si fosse fermato non so se avremmo avuto qualche chance ...».
Annuii ma non ero ancora convinto. Piccolo continuava ad essere inferiore al
misterioso nemico ...
« Comunque non ti preoccupare. Piccolo sa bene di essere in svantaggio
...» osservai stranito il compare, che voleva dire?
Da sotto quelle braccia riuscii a scorgere un grande sorriso «... E' in
casi come questo che lui mostra le sue vere qualità di guerriero: la
sua forza ma soprattutto ... la sua astuzia ...».
Cell aggrottò le sopracciglia alquanto annoiato «Adesso
basta, mi sono stancato ...».
Piccolo alzò gli occhi e sorrise maligno ... «Anch'io».
Il namecciano scattò rapido in avanti e con un destro colpì Cell
in pieno stomaco. Al colpo l'abomino verde si piegò in avanti e sputò
fuori dalla bocca arancione un po' di saliva ...
Piccolo, rapido come un fulmine, ritrasse il braccio, infierì sullo stesso
punto con una ginocchiata destra e fece accasciare a terra Cell con un potente
calcio girato: tenendo sospesa la stessa gamba con cui aveva colpito il nemico,
girò su se stesso ... A metà giro alzò la gamba, la tese
e colpì violentemente Cell alla nuca. La creatura di Gelo cadde rapidamente
e l'urto provocò un piccolo solco nel terreno.
Senza perdere altro tempo Piccolo fece un piccolo salto indietro e si allontanò
così di pochi metri. Alzò la mano destra in direzione del mostro
e distanziò le dita tra loro ... Da quella breve distanza creò
e scagliò su Cell una potentissima onda. L'esplosione di questa spazzò
via una buona parte della città.
Dopo poco la polvere si diradò e sul punto colpito di Cell non vi era
traccia ...
«Dubito che l'abbia già fatto fuori ...» dissi più
a me stesso che ad altri.
Crillin confermò «Già ...».
Piccolo si voltò verso di noi dopodiché osservò
in alto verso il cielo azzurro: Cell era lassù e rimaneva a mezz'aria
mentre si guardava vergognandosi di quei piccoli graffi.
Dall'alto la sua voce tuonò: «Me la pagherai cara per questo affronto!
Preparati!!». Cell discese rapido, impetuoso e incominciò fin da
subito a dare sfoggio delle sua qualità: iniziò uno scontro serrato
in cui i due raramente riuscivano a danneggiarsi ma il nemico, essendo leggermente
in vantaggio, procurava dei danni maggiori rispetto a quelli del namecciano
... Piccolo puntava in modo evidente sulla velocità che lo contraddistingueva
dagli altri combattenti: schivava e anticipava le mosse più che colpire
...
Cell smise all'improvviso di scalciare, si allontanò di un metro e incominciò
a cercare di colpire il namecciano con una diversa arma: la coda ... Lunga e
acuminata per via del lungo pungiglione, sfrecciava rapida a fianco di Piccolo
ma non riusciva a colpirlo. Mano a mano che si proseguiva la velocità
dei colpi aumentava ma non ci certo la loro imprevedibilità: il nostro
compagno verde riusciva abilmente a schivare i fendenti e il suo fidato mantello,
di un bianco impeccabile, lo seguiva e cavalcava gli spostamenti d'aria con
la leggiadria di un pezzo di seta finissima ...
Ed ecco, all'improvviso, Piccolo mostra nuovamente la sua maestria: dopo l'ennesimo
colpo di coda andato a vuoto ,il namecciano l'afferrò con forza e tirò
il mostro verso di sè portandolo al fianco sinistro ... Momento impeccabile
per Cell per sfoderare un micidiale colpo, peccato però che Piccolo avesse
ben altri piani: come previsto Cell si girò appena verso sinistra e stava
per colpire il fianco sinistro scoperto con un destro ... Anche quel colpo andò
a vuoto: Piccolo lo schivò spostandosi appena e Cell, preso alla sprovvista,
si sporse in avanti e andò in contro a quel bianco tessuto. Piccolo si
sbarazzò rapido del mantello e lasciò che il mostro s'impigliasse
ancora di più. Si allontanò rapido di pochissimi passi, si disfò
del pesante turbante e in quell'attimo eccolo ancora là, a dare sfogo
alle sue eccellenti qualità: unì l'indice e il medio della mano
destra, li portò sulla fronte spaziosa e da esse incominciò a
caricare un'energia straordinaria ... Dopo pochissimi secondi allontanò
le dita e le puntò in direzione del nemico ...
«MAKANKO SAPPOOOOOO!!!»
Un'altra tremenda esplosione ci scosse ...
Cell si liberò lentamente da quel mantello per metà
bruciacchiato e si coprì con la mano destra una parte lesa ... Il braccio
sinistro cadde pesantemente a terra senza vita poiché tranciato dal resto
dal colpo dal namecciano ...
Piccolo fece una leggera smorfia di disappunto e abbassò il braccio «Tzk!
Mi deludi! Ti facevo molto più resistente!».
Il mostro si voltò verso colui che gli aveva parlato a tal modo e lo
guardò sott'ecchi «Hah, non cantare vittoria troppo presto Piccolo!
Potresti pentirtene amaramente ...».
Il figlio di Al Satan grugnì scocciato e incrociò le braccia al
petto «Mi sta bene basta che tu ti dia una mossa a rigenerarti ».
«MA COME ...?!» gli occhi rosa si spalancarono improvvisamente «...
Come fai a sapere che mi posso rigenerare?». In preda da un leggero nervosismo
socchiuse gli occhi e guardò il namecciano in malo modo.
Piccolo sorrise malefico e mentre Cell recuperava le forze per ricreare l'arto
perduto, gli diede una risposta anche se non era quella che si aspettava «Te
l'ho già detto se non mi sbaglio: preferirei farti scoprire pian piano
quello di cui sono a conoscenza ... Non ti preoccupare, se avrai pazienza e
abbastanza scorza riuscirai a sapere ogni cosa prima della fine ...».
Cell lanciò un urlo lanciante e un nuovo braccio rispuntò dove
doveva essere «Ho sprecato un sacco di energia ... Di quale fine stai
parlando? ».
Piccolo sciolse le braccia e le lasciò ricadere sul corpo «Ma è
ovvio ... La tua!» e dopo aver detto ciò si rilanciò verso
il suo avversario.
A distanza io e Crillin continuavamo ad essere gli unici spettatori dello scontro.
«Piccolo è davvero geniale ...»
«Già ...» spostai lo sguardo perchè lo scontro si
era spostato altrove «... Ha fatto in modo che Cell si ritrovasse costretto
a utilizzare una parte delle sue energie per ricreare una parte del corpo ...
Ora le due forze sono molto più vicine rispetto a prima ...».
Crillin spostò anch'egli gli occhi in una diversa direzione « ...
Ora ha maggiori probabilità di vittoria. Forse ce la può fare!».
In alto, lassù nel cielo limpido i due contendenti lottavano
senza darsi tregua. Nessuno dei due dava all'altro la possibilità di
passare in vantaggio ...
Cell scalciava e dava colpi su colpi aumentando sempre più la velocità
di reazione mentre Piccolo cercava come poteva di parare e di contrattaccare.
La differenza di forza e la stanchezza però dopo poco iniziarono a farsi
sentire ...
Cell scattò in avanti e colpì il volto del namecciano con un sinistro
deciso e ben piazzato. Con il colpo Piccolo si allontanò parecchio e
chiuse leggermente un occhio per via della botta ...
Cell rimase fermo sul posto e portò la mano destra vicino a quella sinistra.
Chiuse gli occhi a fessura e piegò in avanti la schiena ... «KAME
...» portò le mani sul fianco sinistro e aumentò l'aura
a dismisura « ...HA ...». Piccolo spalancò gli occhi capendo
bene a che pericolo stesse andando in contro. Si concentrò e due mani
agguantarono le spalle del mostro chiamato Cell ... Strinse forte e riaccorciò
rapido le braccia che aveva allungato ...
«... ME ... THAAH!!» Piccolo picchiò forte la fronte contro
Cell e fece in modo che non finisse la kamehameha. La creatura di Gelo indietreggiò
appena e si scansò dal namecciano.
«Sei proprio testardo ... Non capisci che non ce la farai mai?»
Piccolo si ripulì un piccolo rigolo di sangue violaceo e guardò
male il proprio rivale «Tzk ...» ...
Cell ridacchiò maligno «He-he-he ... Prima sei riuscito a fermarmi
ma non credere di riuscire a fermare anche questa nuova onda!» si riposizionò
nella precedente posizione e ricominciò a caricare l'aura ...
«KAME ...» Piccolo si mise in guardia ...
«... HAME ...» un'aura si concentrò ...
«... HAAAAAAAA!!!!!! ...» .... «KIENZAN!!!!»
« SIGNOR PICCOLO!!» Rapido andai alle spalle del signor Piccolo
e lo spostai dalla traiettoria dell'onda ... Il colpo di Crillin non aveva assortito
sufficiente effetto e quindi il namecciano si trovava ancora sotto tiro. Grazie
al mio intervento la sua vita fu salva.
«Hei Piccolo, tutto a posto? » Crillin si alzò
in volo e ci venne vicino. Mi staccai dal namecciano e lo lasciai libero di
muoversi.
Ci guardò male, malissimo ... « SIETE SOLO DEGLI IMPIASTRI! CHI
VI AVEVA CHIESTO DI INTERVENIRE?!»
Me ne stetti zitto e lasciai che il bassetto parlasse «Ecco ma noi volevamo
solo ... »
«Nessuno vi aveva chiesto aiuto ... ADESSO SPARITE!! Quì ce la
farò da solo!» Piccolo si riprese e ritornò all'attacco
contro Cell.
Rimasi a distanza di sicurezza assieme a Crillin e dopo poco ritornammo a terra
silenziosi. Lo scontro continuò come poco prima: Piccolo ricominciò
a subire ...
«Non capisco. Perchè non vuole il nostro aiuto?»
«Piccolo è proprio come Vegeta: è tremendamente orgoglioso
e vuole riuscire ad ogni costo da solo, senza l'aiuto di nessuno ...»
lo scontro proseguiva inesorabilmente e ora più che mai a senso unico,
Cell era riuscito ad imporre rapidamente il proprio ritmo ... Nel frattempo
Crillin proseguiva ... «... Piccolo e Vegeta hanno sempre avuto come obiettivo
quello di superare Goku e se per tuo padre è difficile da accettare questa
situazione di supremazia sappi che per Piccolo il groppo da mandar giù
è ancora più grande: oltre a Goku deve superare anche Vegeta che
gli è sempre un passo avanti ...» il namecciano cercò di
colpire Cell con un'altro Makanko Sappo ma il colpo andò a vuoto. Il
nemico gli comparve alle spalle e cercò di stritolarlo tra le sue esili
braccia «... Se noi interveniamo il suo orgoglio verrà ferito ...».
******
«UAAAAAH!! URCA!! CHE MANGIATA!!» Goku si pulì la larga bocca
con un braccio e poggiò l'ultima ciotola vuota sopra all'alta pila di
stoviglie sporche. Dopo un sonoro "burp" si alzò in piedi e
si stiracchiò come un gatto.
Si avvicinò piano al vecchio Dio che nel frattempo era rimasto sul bordo
del palazzo a spiare il combattimento tra Cell e la sua metà malvagia
... C17 (povero illuso) continuava a cercare di cogliere ciò che il vecchio
namecciano osservava ma senza risultati positivi ... non vedeva un'acca!
«Adesso sono proprio pieno di energie! Dio, che cosa stà succedendo
di interessante?» disse il Son affiancandosi al vecchio saggio.
«Piccolo è nei guai. Cell è davvero un osso duro ...»
una piccola goccia di sudore scivolò sulla rugosa fronte.
«Davvero? Dove di preciso?» chiese Goku portando i pugni chiusi
ai fianchi.
«Sono ancora nei pressi di Ginger Town ... Di preciso sono laggiù»
fece sporgere il lungo bastone oltre il palazzo sospeso e indicò in punto
imprecisato. Goku aggrottò la fronte e si fece serio « Ho capito.
Dio, quì ci pensi lei per cortesia » alzò l'indice e il
medio della mano sinistra e li poggiò sulla larga fronte ... In un istante
scomparve.
«Goku ... Per favore, siamo nelle tue mani ...» Dio mosse leggermente
la testa verso sinistra « ... ??? ... Dimmi un po', che cosa stai facendo?
».
Un attimo di esitazione e poi un'improvvisa esplosione ... «UFFA! MA CHE
SENSO HA?!?! IO NON VEDO NIENTE!!!!»
...Continua...