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Autore: lord Martiya    17/04/2008    2 recensioni
Shego. Già supereroina di Go City, poi assistente di un uomo che vuole conquistare il mondo. Perché tutto questo? E come finirà la sua triste lotta?
Avviso: saranno presenti collegamenti con i lati più cupi di American Dragon: Jake Long e spoiler sulla quarta stagione di Kim Possible (se la quarta stagione è arrivata in Italia, avvertitemi).
Genere: Azione, Fantasy, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Lo premetto subito: quasi tutti coloro che nel corso di questa fanfic si succederanno al titolo di Dragone Italiano si basano su persone che conosco (ma non nei dati anagrafici). In tre casi la scelta è voluta perché potessi trattare abbastanza male i personaggi, e sono meno parodie di quanto pensiate. Si suggerisce di ascoltare Heart of Madness (la splendida musica che nel film di Hokuto no Ken del 1986 si sente nel combattimento fra Raul e Rei) mentre si legge la sequenza in cui la vittima di oggi incontra il suo destino.
Detto questo, annuncio che Talpina Pensierosa ha indovinato il riferimento: Walter Dorian è il nome che Diabolik usava agli inizi della sua carriera, quando ancora non era noto il suo volto. Tale nome è quello di un poveraccio a lui identico che Diabolik ammazzò prima di trasferirsi a Clerville. O meglio, tentò di ammazzare: Dorian si salvò e finì catturato da dei golpisti, venendo liberato solo quando il loro regime venne abbattuto da una ribellione. Dorian cercò di rivalersi su Diabolik, ma nel processo finì per svelargli involontariamente di aver torturato a morte il tizio che aveva insegnato a Diabolik vari trucchi dopo l'Isola di King. Ovviamente Dorian, che non era per nulla uno stinco di santo, non è sopravvissuto a questo secondo incontro...
by lord Martiya
P.S.1: Ho appena iniziato a pubblicare qui su EFP La Leggenda del Grande Blu: Side Stories, serie di racconti autonomi che mostrano alcuni retroscena della storia principale. Se interessa...
P.S.2: C'è un altro riferimento in questo capitolo, con altro credito per gli spoiler. Qualcuno pensa di saperlo individuare?



CAPITOLO 08: KILL ROGO, VOL. 1: IL CRETINO





Era la sera del 19 ottobre, ed il commissario Yindel era appena tornata a casa dopo un viaggio a Richmond. Aveva faticato, ma era riuscita a convincere il governatore a darle ciò che le serviva, e senza farlo sapere al sovrintendente Dorian. Finalmente avrebbe potuto dare una scossa a Go City.
Il commissario prese le chiavi di casa e le infilò nella porta, aprendola senza far scattare la serratura. La cosa non quadrava: lei chiudeva sempre la porta a doppia mandata ed inseriva un antifurto con booby trap al limite della legalità. Tirò quindi fuori la pistola ed entrò cautamente. Vide che dal salotto veniva una luce, ed entrò a pistola spianata.
_ Buona sera, commissario. _ disse Engo, chiudendo un libro.
La Yindel ripose la pistola: contro Engo non le sarebbe certo servita, e non aveva con se un cannone.
_ Che cazzo vuoi? _ chiese la poliziotta.
_ Oh, vede, passavo di qua ed ho visto che la porta era aperta, così ho pensato di entrare e fare la guardia. _ rispose Engo. _ Ora, dopo la battuta di convenevoli, vorrei chiederle delle cose. Lynn fa arrivare partite di droga ogni settimana, perché nessuno lo ferma?
_ Paga bene chi mi potrebbe permettere di farlo. Ed il sovrintendente è suo socio.
_ Cosa ci vuole per farli cadere?
_ Pressioni sul giudice Ravani, ed un procuratore che li accusi. Non importa se per coraggio o perché l'hai spaventato a morte, basta che lo accusi. A quel punto potrò arrestarli.
_ Si riuscirà a condannarli?
_ Forse non al primo colpo, ma per il secondo avrò già frantumato la loro base di potere, o l'avrete fatto voi.
_ Noto che lei capisce perché agiamo. Allora perché ci colpisce con tutto ciò che ha?
_ Perché non posso tollerare le azioni di vigilantes. Tollero il Team Go perché il Governatore vuole che tolleri quella gente, ma voi posso non tollerarvi.
_ Dovrebbe leggere Machiavelli, oppure studiare meglio la Storia.
_ Eh?
_ Il libro che ho qui glielo lascio, è una traduzione de Il Principe, di Niccolò Machiavelli. Il riassunto di questo piccolo trattato è: un bravo statista è colui che ha la capacità di capire ciò che va fatto per il bene dello Stato ed il coraggio di farlo, a qualsiasi costo. Come Franklin Roosevelt. Quell'uomo dall'aspetto inoffensivo e bloccato su una sedia a rotelle sapeva essere spietato: ho prove che anche se non conosceva con certezza il bersaglio lui grazie all'intelligence sapeva dell'attacco del 7 dicembre 1941, e che avrebbe potuto perlomeno mettere in allarme le basi. Invece non solo non l'ha fatto, ma lui e quella faccia tosta di Hull sono riusciti a fare in modo che l'ambasciatore Kurusu non consegnasse la dichiarazione di guerra con mezzora di anticipo come da ordini ma un'ora e mezzo dopo l'inizio dell'attacco(1). Risultato: col sacrificio di 2 corazzate, 2 cacciatorpedinieri ed una nave minore affondati, 188 aerei distrutti, 4 corazzate, 3 incrociatori, 1 cacciatorpediniere e 155 aerei danneggiati, 2333 morti militari e 55 civili e 1139 feriti militari e 35 civili, gli Stati Uniti si sono sollevati nella giusta ira per il vile attacco dell'Asse, e sacrificando migliaia di altri uomini ed una grossa quantità di mezzi l'hanno fermata. Ci sono cose estremamente antipatiche che vanno fatte, e noi le facciamo.
_ Quindi tu saresti un emulo di Franklin Roosevelt?
_ Oh, no, quella parte spetta a Jago, la mia è quella del generale Marshall e, in parte, dell'Operation Magic. Ora mi scusi, madama Nimitz, ma devo andare ad assicurarmi che Tibbets e Ferebee sgancino giusto.
Engo si teletrasportò via, lasciando la Yindel a riflettere sull'affermazione. Nonostante l'implicito nel suggerimento di Engo, la Yindel conosceva piuttosto bene la Storia, e sapeva varie cose. Ricordava che Marshall era stato il comandante in capo di tutte le forze armate USA durante la guerra, che l'Operation Magic era il nome convenzionale dei decrittatori USA delle trasmissioni Giapponesi (che fra le altre cose avevano intercettato e decifrato la dichiarazione di guerra e l'ordine di consegnarla), e che Nimitz aveva comandato le forze dell'U.S. Navy nel Pacifico distruggendo la possente flotta Nipponica.
Ma Tibbets e Ferebee proprio non li ricordava, così andò su Wikipedia a cercarli. E scoprì che l'allora colonnello Paul Tibbets Jr. e l'allora maggiore Thomas Ferebee erano rispettivamente pilota e bombardiere del B-29 chiamato Enola Gay nel volo del 6 agosto 1945. Il volo che sganciò l'atomica su Hiroshima. A Go City c'era solo una persona paragonabile ai primi due esseri umani ad aver usato una bomba atomica, e la Yindel ridacchiò immaginando la reazione di Shego.

Engo era davanti alla villetta suburbana in cui abitavano i membri del Team Go quando non erano di guardia alla Go Tower. La villetta era in un'ottima posizione per i suoi abitanti, essendo proprio davanti alla Torre. Se fossero stati persone normali non avrebbero avuto bisogno di un antifurto, visto che, nonostante il mare, dalla Go Tower era meno di un minuto con i mezzi del Team Go ed era arcinoto che i sensori di Mego scandagliavano quel tratto di costa, ed infatti non c'era.
In compenso Mego aveva piazzato una rete di sensori anti-intrusi speciali, probabilmente su insistenza di Shego. Entrare sarebbe stato uno scherzo, ma farlo di soppiatto era una sfida, che Engo era pronto a raccogliere.
_ Engo, è meglio se ti levi. _ disse la radio.
_ Che c'è? _ chiese Engo.
_ Due dragoni in volo, proprio lì.
Engo si nascose, ed osservò i due dragoni sorvolarlo e dirigersi alla Go Tower. Uno, con in groppa una scimmia, gli era sconosciuto, ma l'altro era famoso, trattandosi di Kukulkhan, Dragone del Nord e Centro America e membro del Concilio dei Draghi. Per un istante Engo fu tentato di provare a catturarli, ma mise subito a tacere i suoi istinti di ex-membro dell'Huntsclan.

Kukulkhan, l'altro dragone e la scimmia entrarono nella Go Tower, e, raggiunta la sala principale, trovarono il membro di guardia, Hego. In pigiama ed intento a cantare usando una banana come microfono(2).
_ Ehi, siamo sicuri che ci possano aiutare? _ chiese la scimmia.
_ Non discutere, Bananas B(3). _ ordinò Kukulkhan. _ Hego.
Hego si accorse dei visitatori, e subito si rifugiò sotto il tavolo, dal quale uscì col vestito da supereroe in un tempo impossibilmente breve(2).
_ Consigliere Kukulkhan, come mai questa visita? _ chiese Hego.
_ Questi è Federico, il nuovo Dragone Italiano. _ disse Kukulkhan, indicando il drago che lo accompagnava.
Il drago era piuttosto massiccio e muscoloso ed aveva un volto simile a quello di un'aquila, e possedeva ampie ali e scaglie color oro. Subito assunse la sua forma umana, in cui era un ragazzo di altezza media col volto largo, i capelli color sabbia tagliati corti e l'aria strafottente.
_ Mi aspettavo che il Consigliere Kulde avrebbe scelto Argo. _ disse Hego, con una stupenda mancanza di tatto.
_ Ehi! _ protestò Federico.
_ Secondo il Consigliere Kulde, Argo è troppo sadico per i tempi che corrono. _ spiegò Kukulkhan, anche lui in forma umana. _ Forse prima di San Marino... In ogni caso non divaghiamo. Federico è qui perché deve dare la caccia a Roberta, l'ex-Dragonessa Italiana. Dai rapporti inviati riteniamo che la sua presenza nel gruppo degli Huntshunters possa essere un pericolo per noi.
Kukulkhan diede a Hego un plico con i particolari, poi salutò e, riassunto l'aspetto di drago, se ne andò.

Fuori dalla Go Tower Engo vide uscire Kukulkhan.
_ Entrano due draghi ed una scimmia, esce solo un drago, e quello importante. _ disse Engo. _ Interessante. Se è come penso io... Bè, aiutiamolo.
Engo prese il fucile e, ridacchiando, lo caricò con una singola pallottola Raufoss Mk 300, la versione con tracciante della sua amata Mk 211. Poi prese la mira, sempre ridacchiando, e, con una fragorosa risata, premette il grilletto.

Dentro la Go Tower, Hego stava cercando di dare una calmata ai suoi arroganti ospiti.
_ Forza! Se dobbiamo organizzarci, sveglia i tuoi fratelli: prima finisco, prima posso andarmene. _ dichiarò Federico.
_ Senti, ci sono procedure da rispettare, e svegliare mia sorella a quest'ora è estremamente masochistico. _ replicò Hego, per la quinta volta.
_ Non per me. Bananas, va a svegliarl...
Proveniente dalla finestra lasciata aperta da Kukulkhan in uscita, una scia di luce rossa attraversò il posto in cui fino ad un istante prima c'era il naso di Federico e terminò in un'esplosione sul muro, mentre in lontananza, in un luogo indicato dalla scia rossa del proiettile tracciante(4) e che sembrava essere la casa della famiglia Go, risuonava uno sparo.
_ Sembra che Shego si sia svegliata lo stesso... _ sussurrò spaventato Hego.

Alla base di Jago, il gruppo si era riunito di fretta.
_ Sei sicuro che abbiano mandato quel tizio a farsi ammazzare? _ chiese Jago.
_ Senti, il superiore di quell'idiota è Kulde(5), e stiamo parlando di uno dei due Dragoni che quando ho disertato mi hanno offerto un casino di soldi per il gas della paura. _ replicò Engo. _ Quanto ad esami il suo compare Andam è più fetente(5), ma Kulde è il più spiccio.
_ Confermo: a meno che non abbia in mente qualcos'altro, spera che Federico si faccia ammazzare. _ confermò Rogo.
_ Dovremo prepararci a seccarlo in maniera credibile, quindi. _ disse Jago. _ La Mark 2?
_ E' pronta. _ rispose Frago. _ E' più potente, veloce e resistente di circa il 9.4847%, ma il software è lo stesso, quindi non garantisco che non venga abbattuto anche questo. In compenso, per il Mark 3 dovremmo avere pronta una prima versione del programma migliorato.
_ Ottimo. Speriamo di non dover agire proprio stasera... E voi due perché ridacchiate?
_ Oh, nulla. _ risposero i due fratelli, all'unisono.
_ Qualunque scherzo abbiate in mente, non osate.
_ Oooochei. E comunque saremo impegnati a cercare di capire come ha fatto a convincerti...

Go Tower, mattino.
_ Come osano tentare di ammazzarmi così?! _ sbraitò Federico, che aveva appena saputo che Shego non gli aveva sparato.
_ Non hanno tentato di ammazzarti. _ replicò Mego. _ Ti hanno sfidato.
_ Sfidato? Me?! Solo dei pazzi oserebbero.
_ Io ne dubito.
_ Uuuh... E cosa ti fa pensare che fosse una sfida? _ ribattè la scimmia.
_ Gemelli?
_ Semplice: Engo the Burninator è noto per essere un ottimo cecchino, di quelli che non mancano un bersaglio ad un miglio, e la pallottola era una di quelle esplosive che usa lui. _ intervenne uno dei Wego. _ Se ha colpito solo il naso è perché voleva colpire solo il naso.
_ Ed era un tracciante del tipo che segnalano la posizione di chi spara. _ aggiunse l'altro.
_ In pratica ha detto: "Fatti sotto, se ne hai il coraggio". _ concluse Hego.
_ Esatto! _ esclamò Mego. _ Non ci vuole un genio per capirlo, e mi pare sia appena stato dimostrato.
Mego si accorse che c'era qualcosa che non andava: Shego si era appena fatta sfuggire una possibilità per una battuta. Vedendo che Shego stava leggendo il plico di Kukulkhan, pensò che evidentemente il cretino era lì per farsi ammazzare, e che fosse compito della Dama Verde procurargli un 'incidente' mortale.
_ Ehi, bellezza, che ne dici di venire con me in un posto privato? _ disse Federico a Shego, mettendo una mano dove non doveva.
_ Chi sei? _ replicò lei, mentre i gemelli scappavano sotto il tavolo, Mego estraeva uno scalpello ed un martello e Hego prendeva una spessa lastra di pietra.
_ Su, lo sai che sono Federico...
_ E sei nato il?
_ 2 novembre.
_ Il Giorno dei Morti... Appropriato, davvero.
Un lampo verde illuminò a giornata estiva il cielo ancora piuttosto scuro di quella mattina autunnale. Un attimo dopo il semicarbonizzato Federico raggiunse il bidone della spazzatura esterno.
_ Come mai è ancora vivo? _ chiese Mego. _ Pensavo ci fosse l'ordine di organizzargli un 'incidente' mortale, nel plico, ed un'occasione simile...
_ Come organizzargli un incidente mortale?! _ esclamò Hego.
_ Pensi che darebbero un Dragonato Nazionale ad un cretino simile se non per una fregatura?
_ Il Concilio sospetta che abbia intenzione di resuscitare il Dragone Nero, e devo verificarlo. _ spiegò Shego. _ Ecco perché mi sono trattenuta... Agiremo domani sera. E voi due, là sotto, stasera state a cuccia.
_ Ooookey. _ risposero i Gemelli. _ E comunque saremo impegnati a cercare di capire come hai fatto a trovare il coraggio di chiederglielo...

Quella sera Shego e Jack erano usciti a cena, in un ristorante di lusso, e stavano apprezzando la serata ed il violino di sottofondo. Shego pensò che era troppo bello per essere vero, e che era il momento migliore per dichiararsi. Era quello il motivo per cui aveva voluto quell'appuntamento con Jack.
_ Senti, Jack, vorrei dirti una cosa... _ iniziò Shego.
_ Sì?_ chiese Jack.
_ Ecco... Io...
_ Ehi, tu, stalle lontano! _ ordinò Federico.
A confermare a Shego che fino a quel momento le cose erano andate TROPPO bene, era giunto Federico. Ed il Dragone Italiano, deciso a farsi Shego, riuscì a scatenare una rissa con un irascibile amico della violinista.
Una rissa in cui Federico stava perdendo miseramente. Certo, il suo avversario era leggermente più forte della sua forma umana, ma Federico possedeva una tecnica molto superiore. Eppure stava perdendo, e rischiava di essere ammazzato strangolato. Quando il suo avversario l'aveva rimproverato per il suo comportamente da "stupido porco sciovinista" e per aver cercato di rompere il violino, Federico aveva sferrato il primo pugno, ed in un breve istante si era trovato a vedere lo sguardo della Morte negli occhi del suo avversario: lui combatteva con la ferocia di un Cacciatore, chiamava la propria paura ed ottenutane l'energia dell'adrenalina la soggiogava convertendola in forza e resistenza, prendeva la lotta sul personale per evocare un'aggressività ed una ferocia formidabili, sfruttava la rabbia e l'odio per trarre energia, e sfogava sull'avversario molti anni di angherie da parte di teppisti simili.
Guardando Federico con rabbia ed odio, lui diceva: _ Quanti idioti come te ho incontrato... Quanti rifiuti ho buttato... Oggi ti incenerirò.
Al pugno iniziale del Dragone aveva risposto con un destro formidabile al plesso solare, poi aveva cercato di sgozzarlo con i denti. Federico aveva parato con il braccio destro, ma era già piegato psicologicamente, e non riusciva ad opporsi alla sequenza di pugni. Il Dragone era costretto ad arretrare, e nel preciso istante in cui si era trovato spalle al muro aveva sentito otto dita e due palmi di mano afferrargli fianchi e retro del collo, mentre due pollici premevano con forza sulla sua trachea ed un ginocchio infieriva sulla pancia.
Poi una canna d'acciaio lunga 73 cm si appoggiò sulla guancia del demonio, che disse, in Italiano: _ Che c'è, quasi omonimo?
_ L'hai già battuto, e non vale la pena di finire dentro per un idiota del genere. _ disse l'altro, nella stessa lingua.
La furia smise di colpire e strangolare Federico, per poi atterrarlo con un pugno destro al volto, poi si girò e disse: _ Volevo solo imprimergli abbastanza terrore da farlo chiudere in casa per sempre, o magari fargli vincere il premio Darwin.
L'altro sogghignò, diventando estremamente inquietante. Non che prima non lo fosse: la canna di metallo apparteneva ad un enorme fucile McMillan TAC-50 lungo un metro e mezzo e pesante undici chili che lui teneva con una mano sola, il volto, coperto parzialmente a destra da lisci capelli neri lunghi fino a metà del petto ed alle scapole, era pallido e faceva risaltare gli occhi rosso sangue come la maglietta che indossava sopra una lunga giacca di cuoio nero come la notte più buia, i pantaloni e gli scarponi chiodati erano altrettanto scuri, ed in testa calzava un cappello a tesa larga di un marrone scurissimo.
Di contro il demonio, che aveva inforcato un paio di occhiali ed estratto una raccolta di romanzi di Heinlein, sembrava un topo di biblioteca, incompatibile con la furia che aveva mostrato fino a pochi istanti prima.
_ Enrico Senior Señor, esigo un'immediata spiegazione su tutto. _ disse Jack, in Inglese.
_ Subito, Grande Blu. _ rispose l'inquietante emo-kid. _ Vedi, Francesca ed io avevamo pensato di allietare questa vostra uscita assumendo un violinista, ed abbiamo contattato il qui presente Enrico.
_ E, per la cronaca, i gemelli Go hanno avuto la stessa idea dieci minuti dopo. _ precisò il demonio con un Inglese dal forte accento, strappando un sorriso a Shego.
_ E mi hai fatto pagare il prezzo completo?
_ Come a loro. Tu non hai chiesto sconti... Posso continuare io?
_ Fai pure.
_ Ordunque, ricordandomi che la signorina qua presente pur essendo famosa soprattutto per il virtuosismo col pianoforte è anche una grande violinista, ho evaso la richiesta fattami. Poi, quando lo sciovinista che la famiglia Go ospitano in causa del lavoro di Herbert ha fatto la sua sceneggiata, ho cercato di calmarlo, e quando mi ha attaccato gli ho dato una lezione di vita sperando morisse dal terrore. E credo che quei camerieri vogliano buttarci fuori per questo casino.
Jack e Shego guardarono che, effettivamente, c'erano dei camerieri, uno dei quali teneva in mano Bananas B svenuto. Jack e Shego si guardarono negli occhi, poi, all'unisono, indicarono Federico e dissero: _ Paga lui. E' anche il proprietario della scimmia.
_ Così uniti da parlare come una persona sola... Com'è romantico! _ commentò la violinista.
_ Scusa, ma non sei spaventata da questo macello? _ chiese Enrico Señor.
_ Tu non conosci l'ambiente delle autoscuole di Cremona.
L'altro Enrico annuì, poi se ne andò con la violinista.
_ Ogni volta che ho a che fare con lui sono casini immani... _ dissero Jack e Shego. All'unisono.
E suscitando un gesto di Enrico, che guardando il fratello sollevò il mignolo nel segno (celebre fra gli appassionati di manga) che i Giapponesi usano per indicare una relazione sessuale con una ragazza.
_ Subito a casa, tu. _ ordinò Jack.
_ Agli ordini, Grande Blu. _ rispose Enrico, inchinandosi e levandosi il cappello prima di andarsene.
_ Grande Blu? _ chiese Shego mentre usciva con Jack.
_ Perché mi vesto sempre di blu o azzurro. _ spiegò Jack, seccato.
_ Bè, è carino.
Jack arrossì, poi chiese: _ Che cosa volevi dirmi prima?
Fu il turno di Shego di arrossire, prima di dire: _ Non importa.
I due, poco dopo, si separarono, e tornarono alle rispettive case, Shego con un rimpianto, Jack cercando di capire che cosa si agitasse dentro di se.

Tornato a casa, Jack trovò Engo e Frago intenti a giocare a scacchi. E Frago stava dando inesorabilmente scacco al suo avversario.
_ Decisamente non sai giocare, fratellino. _ canzonò Frago.
_ Francesca Seniora Señor ed Enrico Senior Señor, cosa state facendo qui in divisa? _ chiese Jack.
_ Ti aspettavamo, per dirti che abbiamo già iniziato ad agire contro il cretino. Scacco matto!
_ Tre in venti minuti... _ commentò burbero Engo. _ Comunque era per quello che ero lì: seguendo un'idea di Lipsky ho fatto uno scherzo alla scimmia, lasciando uno di questi come firma.
Engo tirò fuori una strana pallottola e la passò a Jack.
_ Papà deve fare un viaggio d'affari che lo terrà impegnato fino a dicembre, quindi è passato in anticipo con i regali di compleanno per Francesca e me. _ continuò Engo. _ Francesca si è ritrovata con in mano la Patria(6) ed il McMillan Group(7), mentre io ho ricevuto varie migliaia di quelle e questo.
Engo mostrò un fucile, che un osservatore poco attento avrebbe identificato con un TAC-50. In effetti l'unica differenza esterna erano le dimensioni maggiori. Il fucile era lo stesso Kim Possible avrebbe visto a Middleton sei anni dopo. Ma la cosa strana era la pallottola.
_ Questa... Non sarà mica una APFSDS, spero! _ esclamò Jack.

_ Una cosa? _ chiese Shego a Mego il mattino dopo.
_ Armour-Piercing Fin-Stabilized Discarding Sabot. _ spiegò Mego. _ In pratica, questa Raufoss Mk 211 a propellente potenziato e penetratore migliorato...
_ Potresti risparmiarmi i particolari e dirmi cosa fa la pallottola che avevano messo in tasca a Bananas B?
_ Ti passa la corazza di un Cacciatore(8) ad un miglio di distanza e gli esplode in corpo.
_ Stai scherzando, vero? _ chiese Hego.
_ Senti, io non scherzo su certe cose. Dovresti fare come me ed informarti: durante l'Operation Desert Storm un solo proiettile APFSDS di un Abrams ha distrutto due T-72, passando da parte a parte il primo facendogli esplodere le munizioni ed esplodendo ben dentro il secondo. Ma perché solo io devo badare a certe cose? Tom Clancy l'ha persino riportato in uno dei suoi libri, l'incidente dei due carri con un solo colpo, per Lowar! Tutto io, devo fare, sempre tutto i...
Un'occhiataccia di Shego zittì le recriminazioni di Mego.
_ Ora passiamo alle cose serie: come punire quel cretino. _ disse Shego.
_ Se al ristorante non l'hanno spennato troppo potremmo farci rimborsare il pagamento della violinista e dei biglietti aerei. _ suggerirono i Wego.
Un attimo dopo entrò il cretino, assieme a Bananas B ancora svenuto.
_ Che roba assurda... Non era colpa mia, eppure ho dovuto pagare tutto... _ si lamentò. _ Consolami, splendore!
Federico si gettò su Shego, che lo colpì con una fiammata verde.
_ Non pensi di aver e... _ iniziò Hego.
_ No. _ rispose Shego.
Improvvisamente Bananas B si alzò in piedi e disse: _ Questo è un messaggio degli Huntshunter Elite Knights rivolto ai fratelli Herbert Jonathan Go, Sheila Kelly Go, Merlin Arthur Go, Wylbur Enrique Go e Wylbur Elliot Go: teneteci lontano il cretino, che abbiamo di meglio da fare che occuparci di lui. Se ci capiterà fra le scatole, gli faremo ciò che abbiamo fatto a questa scimmia. E poi lo squoieremo vivo: ci servirebbe della pelle di drago, rigorosamente non da muta.
Bananas B svenne nuovamente. Federico la fece rinvenire a schiaffoni, provocando un salace commento di Mego sulla sua ignoranza dei metodi di pronto soccorso(9). La scimmia rinvenne con un sorriso da deficiente, poi scoppiò a ridere ed iniziò a correre e saltare dappertutto come uno scimpanzè comune mentre urlava frasi sconnesse contenenti nomi come Engo, raven(10), Huntsclan, Shego, Jack, Yono ed altri, inseguita da Federico.
_ Scimmia impazzita! Scimmia impazzita! _ urlarono i Wego.
_ Ma che cavolo... _ iniziò Shego.
_ Apparentemente Bananas B è in uno stato di profonda e frenetica demenza provocata da una concentrazione di eventi traumatici terrorizzanti in un breve lasso di tempo. _ spiegò Hego.
_ Traduzione? _ chiese Mego.
_ Engo l'ha fatto letteralmente impazzire dalla paura.
_ Quando Federico lo saprà, non ci vedrà più dalla rabbia... _ commentò Shego.
_ Bene, sappiamo come punirlo: quando Jago ed i suoi si faranno vedere, lasciamo che lo ammazzino. _ propose Mego.
_ A Kulde serve vivo, per ora. E dobbiamo anche assicurarci che non lo vedano in giro.
_ A questo penso io. Ku ku ku...

Era domenica mattina al porto, e non c'erano problemi nello scarico di un carro armato con un prototipo di un nuovo sistema difensivo. Questo prima che il professor Dementor ed Electronique si facessero vedere con una banda di sgherri, che, grazie alle capacità fulminanti di Electronique, sopraffecero senza problemi la scorta.
_ Molto bene! Ora io, il professor Dementor, possiederò questa nuova tecnologia, e... _ iniziò Dementor.
_ Ma cosa fa? _ chiese Electronique. _ La tecnologia, intendo.
_ Quello lo guarderò dopo con calACK!
Dementor era vicino ad un capannone, dal cui muro era spuntata una mano che l'aveva afferrato al collo. Un attimo dopo il muro del capannone crollò in parte, e dal buco uscirono Jago, Rogo, Frago, Engo (con un corvo imperatore in spalla) e la Roboshego Mk II, che ancora teneva in mano Dementor.
_ Ma non te l'avevo fatta saltare, la gamba? _ chiese Engo ad Electonique.
Electronique andò di matto davanti alla scoperta di chi le aveva fatto saltare la gamba, ora sostituita da un arto artificiale, ed attaccò ripetutamente Engo con i suoi fulmini, facendosi parare ogni colpo dalla lancia.
_ Io al tuo posto guarderei in aria ed intorno. _ disse Engo dopo un po'.
_ Vecchio trucco!
_ Non ti rendi conto di quello che sta succedendo? _ le chiese Frago indicando le palle di fuoco che piombavano dal cielo.
_ Non ci casco!
_ Roboshego, riempi di botte quella cretina elettrica. _ ordinò Rogo.
La robot mollò Dementor mezzo soffocato e saltò addosso ad Electronique, mettendola a terra. Subito dopo la afferrò, la sollevò e fece per buttarla via, ma si fermò con Electronique a mezz'aria.
_ Che diavolo è successo?! _ esclamò Jago.
_ Ho rilevato strani flussi elettronici prima che Roboshego si fermasse. _ disse Frago. _ Quella cretina elettrica ha il potere di modificare i flussi elettrici e potenziare i componenti elettronici, ed è per questo che il sistema d'autodistruzione di Roboshego si è attivato, distruggendo tutti i componenti interni e...
_ Sorella, taglia. _ disse Engo.
_ Dammi dei cavi elettrici e ne farò un'arma. Dammi un'arma con componenti elettronici e ne farò un'arma migliore. _ dichiarò Electronique.
_ Sì, questo. _ spiegò Frago.
_ GO, TEAM GO!
Shego piombò davanti ad Electronique, e la buttò in malomodo nel sacco preparato dai Wego ed annodato da Hego, il tutto mentre Mego atterrava in groppa a Federico, dotato di sella, redini e marchio a fuoco.
_ Suppongo che il cretino stia fingendo di essere una cavalcatura robotica. _ disse Rogo. _ Che cavalluccio carino...
Federico urlò di rabbia che non era un cavallo, ritrovandosi con in bocca una zolletta di zucchero lanciata da Rogo con precisione millimetrica.
A quel punto Frago attirò il rottame della Roboshego con una calamita, per poi venir teletrasportata via assieme a Jago dalla lancia di Engo. Rogo, invece, saltò sul tetto del magazzino e scappò, inseguita da un furibondo Federico che aveva disarcionato Mego. E, nonostante le ali (ferite quando Engo gli aveva mandato addosso un paio di fulmini di Electronique), Federico stava perdendo terreno e non riusciva a distanziare Shego, lanciatasi all'inseguimento dell'infelice coppia.
Vicino alla Downtown, in cui nè Shego nè i suoi fratelli erano mai stati, Federico aveva però ripreso terreno, ed era quasi riuscito a prendere la sua preda quando dal tetto su cui si trovava Rogo emerse il Sumo-Ninja, che si piazzò in posa da sumo fra l'ex-Dragonessa Italiana ed il suo successore dichiarando: _ Io sono il recuperatore di Rogo.
Un attimo dopo il tetto cedette e Sumo-Ninja e Rogo scesero nel buco, per poi riemergerne alla guida di un velivolo come quello che Drakken e Shego avrebbero spesso usato anni dopo, solo un po' più grande (doveva portare Sumo-Ninja), e dal quale pendeva una corda cui si teneva Engo, armato della sua lancia.
Federico rimase per un istante paralizzato dallo stupore. Un attimo di troppo: fu sufficiente ad Engo per prendere la mira e beccarlo con una rete foderata di peli di sfinge, buttandolo immobilizzato in strada.
Engo scese in strada e, cantando Heart of Madness, si avvicinò alla vittima in tutta calma, mentre dalla giacca estraeva un coltello per scuoiare il Dragone.
_ Stupido! Io potrò anche cadere, ma tu e gli altri Umani presto sarete sottomessi a chi vi è superiore! _ urlò Federico. _ Il Dragone Nero regnerà!
Shego sogghignò: aveva registrato l'uscita di Federico. Ora poteva andare.
_ Io non credo, e comunque dovresti preoccuparti più di te stesso. _ replicò tranquillamente Engo.
_ Dopo la morte, chi ha aiutato il Dragone Nero nella sua ascesa otterrà la vita eterna! _ urlò Federico.
_ Curioso, i Cacciatori dicono la stessa cosa di chi lotterà contro i Dragoni...
_ Non è la stessa cosa!
_ E quale sarebbe la differenza?
_ Il Consigliere Chang non mente!
Per lo stupore, Shego lasciò cadere il registratore, che si ruppe.
La Consigliere Chang lavora per il Dragone Nero?! Assurdo! pensò Shego.
_ Se ti piace crederlo... _ disse Engo, levandosi la maschera. _ Guarda questi miei occhi: saranno l'ultima cosa che vedrai da sano di mente.
Sentendo queste parole, Shego comprese che Engo era in grado di far vivere allucinazioni mostruose tramite l'ipnosi e che stava per far impazzire Federico. Non poteva permetterlo: Federico doveva essere consegnato a Kulde, le sue informazioni erano preziose. Shego formò una sfera di energia in una mano, pronta a metterci KO Engo. Ma come fece per lanciarla ricevette un colpo in testa con una spranga.
Mentre le parole fluivano dalla bocca di Engo, Shego si ritrovò coinvolta in uno scontro che non aveva previsto: gli abitanti della Downtown la stavano attaccando. Shego avrebbe potuto sbarazzarsene in un attimo, ma si limitò a difendersi e cercare di raggiungere Engo. Inutilmente: era stata completamente circondata, e non sapeva neanche perché fosse aggredita.
Poco dopo una risata folle echeggiò. Engo, di nuovo mascherato, si girò ed urlò: _ Che diavolo sta succedendo?! _, bloccando di colpo la rissa.
_ Questa criminale stava per aggredirla, signor Engo. _ rispose l'uomo che aveva vibrato il primo colpo, con ancora in mano la spranga.
_ Criminale io?! _ esclamò Shego. _ Quello che viola la legge è lui! Io proteggo...
_ Tu proteggi il sindaco e la sua cricca di corrotti! Loro hanno ridotto così il nostro quartiere e tutta la Downtown! COME PUOI NON ESSERE UNA CRIMINALE?! E COME POTREBBE ESSERLO UNO DEGLI UOMINI CHE CI AIUTANO ED ATTACCANO GLI ESATTORI DEL SINDACO?!
Shego era sconvolta da ciò che accadeva. Le parti fra lei ed Engo si erano invertite... E doveva pure ammettere che era giusto: la Downtown, come Shego stava notando, era poverissima. Se davvero stava come diceva quell'uomo, lei era una criminale della peggior specie, ed il crudele Engo era un eroe. E l'assurdo trovò conferma nelle parole di Engo: _ Lasciatela: non è cattiva, solo male informata. Le parlerò io, voi andate pure.
La gente rientrò tranquillamente nelle sue case. Un bambino uscì a fare le boccacce a Federico, ma la madre lo riportò in casa.
_ Ora che siamo soli, Sheila, vorrei chiederti alcune cose, e vorrei delle risposte sincere. _ disse Engo. _ Risponderò anch'io alle tue domande, tranne quelle che potrebbero compromettere membri o interessi degli Huntshunters. Ora dimmi: hai compreso perché abbiamo scelto di agire a Go City?
_ Voi sapevate di costoro... _ rispose Shego, con un filo di voce. _ Volevate arruolarli od aiutarli?
_ Parte del motivo è questo: sapevamo della loro situazione, e li stiamo aiutando. Chi fra loro vuole arruolarsi negli Huntshunters è accontentato, chi ha bisogno di un lavoro lo ottiene in attività perfettamente legali, chi deve essere salvato dalla droga e protetto dalla mafia ottiene farmaci e guardie.
_ E gli altri motivi?
_ Siamo in profondo debito con te.
_ Con me?
_ Si può dire che le tue azioni abbiano creato il nucleo originale degli Huntshunters. Ai rampolli dell'Huntsclan, sia nati nel Clan che rapiti, si insegna che le creature magiche sono innaturali e porteranno alla morte il resto della natura, e che i dragoni sono crudeli, infidi e spietati. Ma i racconti di chi affrontava la Dragonessa Americana ed i suoi fratelli parlavano di una dragonessa verde immensamente potente che combatteva in modo leale, e quando poteva non uccideva. Hai piantato il seme del dubbio in decine di giovani promesse ed anche alcuni dei Maestri. Hai fatto più danni all'Huntsclan della Battaglia di San Marino, ed anzi l'hai resa possibile. Molti di quei disertori formano l'Huntshunters Elite. Hai allargato le nostre prospettive. E si può dire che ho saldato il debito di noi disertori, mostrandoti ciò che vedi. Ora vorrei chiederti cosa...
_ Kulde sospettava che Federico facesse parte di un gruppo per la restaurazione del Dragone Nero, ed avevo un ordine del Consiglio di tenerlo d'occhio.
_ Ops... Pensavamo avesse mandato quel cretino a farsi ammazzare... Non sapete curarlo?
_ Solo al prezzo di fargli perdere parecchia memoria, non so quale.
_ Che sfiga... Bè, almeno la sua pelle tornerà utile. Hai domande?
_ Molte, ma non risponderesti. Quindi ti chiederò solo due cose. La prima è se Jago sia davvero il capo.
_ Vecchia domanda, si impegna troppo sul campo... E la risposta sta in una sua frase che non mi stuferò mai di ripetere: "Per le persone il concetto di Male varia a seconda di quello di Bene. Per questa società come per l'Huntsclan il Bene è il conformismo alle loro regole. Quindi IO sono il Male". Lui è l'incarnazione del Male, per questa società e per quella dell'Huntsclan, ed è intelligente, molto più di me. L'altra domanda?
_ Chi altri sa della situazione della Downtown?
_ La commissaria Yindel ed un giornalista di nome Garian. Ci sarebbe anche altra gente, come il procuratore Vallenberg, ma solo loro due cercano di fare qualcosa. Addio, per ora.
Engo si avvicinò al dragone pazzo e si teletrasportò via con esso, lasciando Shego da sola. Shego guardò brevemente il posto in cui fino ad un attimo prima si trovava Federico, poi se ne andò. Pochi minuti dopo arrivò un'auto, da cui scesero due gangster che avvicinarono un negoziante. Era l'uomo che aveva sprangato Shego.
_ Cosa volete? _ chiese il negoziante.
_ Non hai pagato la rata dell'assicurazione. _ disse uno dei due.
_ E non pagherò il vostro pizzo! Mai più!
_ Che peccato... Dovremo annullare l'assicurazione. _ disse l'altro.
_ E potrebbe succederti qualcosa di brutto...
_ Dopotutto siamo noi a decidere cosa è bene e cosa è male, qui a Go City.
_ Più combatti il Male, più lo apprezzi. _ disse una voce femminile.
I due gangster si girarono, ma subito dopo caddero a terra morti, con enormi buchi da fiamma in pancia, mentre le fiamme che li avevano uccisi ardevano nelle mani di Shego, sul cui volto era disegnato un sorriso soddisfatto. L'auto, su cui vi era un terzo gangster, tentò di scappare, ma Shego le fuse il motore con una fiammata che diede fuoco al tutto.
_ Ops... _ disse. Un attimo dopo tirò fuori una radio ed in essa disse: _ Polizia, qui Shego. Ho una tentata rapina in Johann Alley. Portate dei sacchi ed il medico legale: i rapinatori stavano minacciando un negoziante, e ci sono andata un po' pesante...
Shego spense la radio e si mise a guardare il falò.
_ Perché? _ le chiese il negoziante.
_ Perché in questa città gli Huntshunters sono il Male. Ma più combatto il Male, più lo apprezzo.



Note
(1)Dato storico: le intercettazioni dell'intelligence (nome in codice: Operation Magic) avevano permesso di determinare che il piano Giapponese era di consegnare la dichiarazione di guerra e scatenare un attacco dopo mezzora, come da ordini dell'imperatore, e Roosevelt diede precise istruzioni al generale Marshall di far sì che l'allarme arrivasse tardi ed al Segretario alla Difesa Cordell Hull di ritardare il più possibile l'incontro con l'ambasciatore Kurusu. Prima dell'attacco gli USA non credevano che l'Asse fosse realmente una minaccia, ma dopo questo ed il discorso di Roosevelt dell'8 dicembre... Bè, penso sappiate tutti com'è andata a finire.
(2)Questa l'ho presa dall'episodio Mathter and Fervant: Kim e Ron lo trovano così. Per la cronaca, più tardi nell'episodio dimentica di mettersi i pantaloni, e quando esce a combattere il Mathter la seconda volta è in mutande.
(3)Personaggio di American Dragon: Jake Long, è il temporaneo famiglio di Jake nel periodo in cui Fu Dog è senza licenza. E passa subito dalla parte della Chang e del Dragone Nero. Qui è un po' diverso nel carattere, e la ragione del cambiamento è spiegata in quello che gli capiterà in questo capitolo.
(4)I proiettili traccianti usano una piccola carica esplosiva per generare una luce rossa ed una scia di fumo che ne indichi la traiettoria, permettendo una correzione della mira e di segnalare all'armato che le munizioni sono quasi esaurite (spesso nei caricatori standard dei traccianti sono posti alla fine delle munizioni). Poiché anche il bersaglio può usare il tracciante per individuare chi lo attacca lo stesso, alcuni traccianti moderni iniziano a brillare dopo una novantina di metri (non è il caso del tracciante usato qui da Engo). I traccianti NATO usano per l'effetto una miscela di magnesio e sali di stronzio che genera una luce rossa, mentre i traccianti Russi e Cinesi sostituiscono lo stronzio con il bario e generano una luce verde.
(5)Questi due membri del Concilio dei Dragoni sono rispettivamente il Dragone d'Europa ed il Dragone d'Africa. Kulde è il capo ufficioso del Concilio, ed è notevole anche per il suo debole per apparire a sorpresa nel periodo peggiore e per il fatto che il suo respiro non è di fuoco ma congela, mentre Andam, pur essendo solitamente più tranquillo, quando ha dovuto esaminare Jake Long sulla Saggezza in Battaglia l'ha fatto attaccare da tre gnomi psicopatici che hanno quasi ammazzato il Dragone Americano.
(6)Compagnia Finlandese che assieme al ministero della difesa Norvegese controlla la ditta Nammo Raufoss, produttrice di missili, proiettili di cannone e mortaio e di fucile, compresa la famigerata 12.7 x 99 Raufoss Mk 211.
(7)Compagnia Canadese che controlla varie ditte specializzate in parti di macchinari ed armi, compresa la McMillan Bros. Rifle Company, produttrice del fucile TAC-50.
(8)Corazza in materiale presumibilmente simile al kevlar ma più robusto, è presente nella prima stagione di American Dragon: Jake Long, ed apparentemente è indossata solo nei casi in cui si anticipa una sfida con un Dragone od altri pericoli grossi (nell'episodio The Hunted sono presenti vari Apprendisti Cacciatori oltre a Rose, ma solo lei ed il Cacciatore la indossano, essendo quelli che dovrebbero occuparsi del Dragone Americano durante la gara di caccia). Nel cambio di character design della seconda stagione la corazza è purtroppo scomparsa, ed i Cacciatori tendono maggiormente a scansare i colpi di Jake e di suo nonno.
(9)Commento realistico e giustificato: i ceffoni ed il secchio d'acqua vanno bene solo nei fumetti, perché nel mondo reale potrebbero peggiorare la situazione. Nel caso incontriate una persona svenuta, preoccupatevi soltanto di distenderla supina con gli arti inferiori sollevati (favorisce la circolazione sanguigna nel cervello, permettendo una ripresa più rapida) o, in caso abbia subito traumi e possa quindi vomitare, in posizione laterale perché non si soffochi col vomito, ed eventualmente coprirla, ovviamente dopo aver chiamato il pronto soccorso, i cui addetti sapranno intervenire in modo specifico in relazione alle cause.
(10)In Inglese designa propriamente il corvo imperatore (corvus corax, il corvo comune è 'crow'), ma anche i corvidi in generale, l'attrice Raven-Symoné Christina Pearman (interprete del personaggio Raven Baxter nel telefilm That's So Raven e doppiatrice originale di Monique in Kim Possible) ed un'irascibile e pericolosa maga della DC Comics spesso associata ai Teen Titans.
  
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