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Autore: LittleCatnip    03/11/2013    4 recensioni
Tre prove.
Due ragazzi.
Un serial killer. E un segreto.
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Cosa succederebbe se un killer sfidasse un ragazzo che non vede l'ora di diventare detective? E cosa succederebbe se gli portasse via il suo bene più prezioso? Tra segreti, avventura e amore, Shawn e Aima si affronteranno.
[Dal capitolo 5]
"... e per chi non l'avesse ancora capito, il gioco inizia ORA." Quando le campane scandirono i dodici rintocchi della mezzanotte si levò a pochi metri da me un urlo carico di terrore che mi fece gelare il sangue nelle vene.
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[Dal capitolo 18]
Sentivo il mio cuore scoppiarmi dentro al petto e batter sempre più forte, mentre piccole goccioline di sudore scorrevano lentamente lungo la mia schiena. Il monaco misterioso estrasse qualcosa dalla tunica e lo lanciò verso di noi. L’oggetto misterioso rotolò fino ai nostri piedi e non riuscii a trattenere un’imprecazione.
L’oggetto in questione era un teschio.
Umano.
Cominciammo a correre.
*le recensioni sono ben accette (:*
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Preparativi

 
Tornando a casa, Shawn si sentiva al settimo cielo. Era venerdì pomeriggio e la giornata era trascorsa in maniera insolitamente tranquilla rispetto agli standard degli anni passati; di solito gli studenti frequentavano le lezioni già travestiti e si mettevano a spaventare i ragazzi più piccoli o a lanciare stelle filanti e coriandoli in cortile. Quel giorno, invece, non si era vista neanche l’ombra di una maschera, o un solo accenno al giorno di Halloween, il che era molto strano. Shawn pensò che fosse dovuto alla festa che il sindaco aveva deciso di organizzare in centro, per la prima volta nella storia della città, gratis e accessibile a tutte le età. L’intera parte storica della città, che ricopriva un’area di quasi 6 chilometri quadrati, era stata transennata e fatta diventare zona pedonale; vi avrebbero avuto accesso solo le persone con dei travestimenti completi – quindi con costume e trucco – e i quattro archi trionfali, che con le mura di cinta vecchie duemila anni circondavano la zona, sarebbero stati i quattro ingressi per entrare.
A Shawn spettava un pomeriggio intenso di preparazione, insieme a Dimitri, mentre le ragazze si sarebbero fatte venire a prendere a casa di Kathleen, dove si sarebbero cambiate e sistemate.
Entrò nel grande cancello che circondava casa sua, una villa di campagna molto grande e con un vasto giardino e persino un frutteto. Si diresse proprio lì, si arrampicò su un melo e cominciò a leggere un libro che aveva nello zaino. “Stregato dalla notte” si intitolava e glielo aveva consigliato Maggie, definendolo avvincente e incredibilmente romantico. Poco tempo dopo però, lo richiuse e lo appoggiò su un ramo vicino, cominciando a pensare. Una volta arrivati in centro, avrebbero dovuto prima trovare parcheggio e la cosa non era molto semplice, tanto che Shawn prese in considerazione l’idea di prendere la metropolitana. Ma sicuramente sarebbe stata piena, così mise da parte quell’idea. Poi sarebbero andati all’ingresso che si trovava a nord, avrebbero fatto il giro guardando le bancarelle e i vari spettacoli e poi sarebbero usciti da sud, non prima di aver assistito allo spettacolo pirotecnico di mezzanotte.
Continuò a pensare e a ripercorrere mentalmente la serata imminente, finché la voce di Jeanne non lo portò alla realtà. La signora bassa e bionda, che aveva accudito lui e i suoi due fratelli fin dalla tenera età, lo informò che Dimitri era arrivato e che lo stava aspettando nell’atelier.
Shawn scese dall’albero ringraziando la sua governante, camminando a passo svelto, e si fermò davanti ad una costruzione circolare posta sul lato destro della casa. L’atelier di Elijah aveva la forma di un igloo, solo che era molto più appariscente rispetto ad un pezzo di ghiaccio. Nato con la passione per la moda e il design, Elijah era sempre alla ricerca di nuove idee e ispirazioni per arricchire il suo guardaroba e migliorare il suo look. Di fatto, per i suoi diciotto anni i suoi genitori gli avevano costruito quel laboratorio dietro casa, in modo tale che potesse studiare e divertirsi senza doversi spostare troppo. Ormai era già noto nel mondo della moda, e quando venne a conoscenza dell’intenzione di Shawn di andare alla festa di Halloween, si era offerto volontario per cucire i costumi e per truccare i ragazzi. Ormai passava più tempo lì che a  casa, a cucire, tagliare e tingere, e a Shawn non dispiaceva affatto  che qualcuno aiutasse lui e Dimitri a fare colpo sulle ragazze, le quali avevano già ritirato i loro costumi quella mattina. “Mai vedere il vestito prima delle nozze!” aveva detto Kathleen. “Sei stato molto gentile, Elijah, ma al trucco vorrei pensarci io, se non ti dispiace.” E se ne era andata di tutta fretta con Maggie alle calcagna, dando appuntamento a casa sua.
Non appena varcata la soglia, Elijah gli andò in contro, lo trascinò a quella che lui chiamava “la postazione di controllo” e lo fece sedere su una sedia girevole accanto a Dimitri.
“Bene miei cari, oggi vi renderò spaventosi e affascinanti allo stesso tempo. Chi vuole iniziare?” domandò.
Dimitri si fece avanti e Elijah lo trascinò verso i camerini. Cominciò a truccarlo, ricoprendo il suo viso di fondotinta bianco con una spugna. Poi, armato di matite, ombretti e sangue finto, creò degli effetti molto realistici sul suo volto; delle grandi occhiaie nere sotto gli occhi, una grossa ferita sulla guancia destra talmente ben disegnata, che sembrava spruzzare pus e sangue.
Lo stesso trattamento toccò a Shawn, sempre più eccitato per la festa imminente. Ormai mancavano poche ore e loro erano quasi pronti; tutti in città si stavano preparando al grande evento, assetati di divertimento e paura, come una festa di Halloween che si rispetti.
Dopo averli truccati e dopo aver fatto loro indossare i costumi, Elijah li posizionò davanti all’enorme specchio che si ergeva imponente davanti a loro. Shawn rimase meravigliato del lavoro di Elijah e anche Dimitri non sembrava essere da meno. Lui indossava dei pantaloni neri aderenti, ornati da una fascia rossa sulla vita – come quelli di un pirata – con degli stivali neri e una camicia azzurro cielo, che però era stata sporcata di sangue finto e strappata in più punti; i lunghi capelli castani legati con un nastro nero. Invece per suo fratello, Elijah aveva cucito una copia perfetta del vestito che Aladdin indossava nel celebre cartone animato, completo di turbante, finti diamanti e strappi. Sì, Elijah aveva fatto proprio un ottimo lavoro. Shawn lo ringraziò con due baci sulle guance e lo abbracciò; il fratello maggiore ricambiò l’abbraccio e lo mandò fuori un po’ bruscamente, chiudendogli la porta in faccia. A Shawn bastò un’occhiata all’orologio per rendersi conto del motivo di quel gesto così avventato; montò in macchina con Dimitri e sfrecciarono a tutta velocità verso casa Nykon.
Nonostante le condizioni di guida sfavorevoli, come il traffico, innumerevoli semafori rossi e vecchiette che impiegano dieci minuti buoni per attraversare la strada, riuscirono ad arrivare in perfetto orario, senza neanche un capello fuori posto. Dimitri parcheggiò nel piazzale del condominio e scese a suonare il campanello. Shawn sentì la voce squillante di Kathleen gridare un “arriviamo” e in pochi minuti l’enorme portone si aprì, mostrando le due ragazze in tutta la loro bellezza. Shawn perse un battito e Dimitri si lasciò sfuggire un fischio.
Maggie indossava lo stesso identico vestito di Jasmine, con l’elastico ai piedi, e la miriade di ciondoli che tintinnavano ad ogni suo movimento. Aveva la pancia scoperta, perfettamente piatta e i lunghi capelli neri raccolti in una morbida, ma folta treccia, abbellita con una piccola coroncina dorata. Anche il suo trucco era molto realistico e l’azzurro del vestito era ricoperto da sangue finto. Kathleen era conciata più o meno allo stesso modo, solo che il suo vestito era del colore del sole, con un’ampia gonna e le spalline scoperte.
“Allora? Siete pronte per partire?”chiese Dimitri.
“Certo che sì!” rispose Kathleen facendo l’occhiolino. La prese sottobraccio e montarono in macchina, aspettando Shawn e Maggie.
“E tu?”
“Io cosa?”
“Sei pronta, mia principessa?” sussurrò Shawn al suo orecchio, cingendole i fianchi.
“Sempre.” Rispose lei donandogli un grande sorriso.






Angolo autrice:
Scusate tanto per il ritardo, ma avevo una miriade di compiti e interrogazioni e non ho avuto molto tempo per scrivere. Il prossimo capitolo e' gia' pronto, mancano solo gli ultimi ritocchi e lo postero' entro domenica prossima. Questo capitolo e' un po' inutile, mma mi serve per agganciare la festa di Halloween alla trama della storia. E il vostro come e' stato? Il mio a dir poco spaventoso *W*
Al prossimo capitolo, RECENSITE PER FAVOREEEEE!
L.C.
  
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