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Autore: Joy27_    03/11/2013    2 recensioni
Victor è morto. Ashley è a un passo dalla verità sulla sua vita, ma Christine, sua sorella, la ostacola e non ha intenzione di mollare. Vuole ucciderla per un motivo valido, e vuole anche ammazzare esseri della stessa natura di Ashley.
Ash avrà la forza e il coraggio dei suoi amici dei quali ha scoperto che sono angeli.
Alla Shoreline non è più al sicuro, e non avrà la minima idea di dove andare se Christine le sta dando la caccia.
Ash compierà una lunga avventura che la porterà in un luogo che l'arcangelo Gabriele le dice che sa perfettamente qual'è.
Genere: Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ADDIO
 
Dopo che Christine era scomparsa, Ashley e il suo gruppo di amici si misero in cerchio intorno a Virgilio. Beatrice fu la prima che s’inginocchiò accanto a lui e gli prese le mani: erano fredde come il ghiaccio, la pelle bianca come un lenzuolo.
Nessuno disse niente. Il silenzio fu rotto dai singhiozzi di Bea.
Ash notò che la sua amica aveva il viso rosso, gli occhi gonfi e pieni di lacrime salate, che non facevano altro che bruciare e rigare le guance bollenti di Bea. Quest’ultima abbracciò delicatamente Virgilio. Posò l’orecchio sul suo petto, magari sperando nel miracolo che ritornasse in vita.
Niente di tutto ciò.
- Ash, perché non provi ciò che hai fatto con me? Tu mi hai riportato in vita. Non potresti provarci con Virgilio? – le disse Cam a bassa voce.
- Io non so Cam.
- Provaci.
Ashley annuì.
- Bea… forse posso provare a fare una cosa.
- No, è inutile Ash. So che cosa vuoi fare, ma non servirà a niente. A breve l’anima di Virgilio si staccherà dal suo corpo e tornerà nel Paradiso.
- Che vuoi dire?
- Dopo ti spiego. Ora, però lasciatemi da sola con lui – chiese gentilmente Bea, gli occhi ancora rossi, il volto rigato dalle lacrime.
- Vuoi che resti con te? – le domandò Roland.
Bea scosse la testa, poi gli dette un lieve bacio sulle labbra.
Gli angeli s’allontanarono. Cam racchiuse Ash sotto il braccio mentre lei gli cinse la vita, e s’incamminarono verso un punto lontano della spiaggia, insieme agli altri angeli.

Beatrice era ancora accanto a Virgilio. Non aveva intenzione di lasciarlo per nessun motivo, e avrebbe aspettato il momento in cui l’anima di Virgilio si sarebbe scissa dal corpo.
Lo guardò con aria triste ma felice. Felice perché Virgilio avrebbe trovato la serenità e la vita eterna nel Paradiso. Sicuramente Dante lo stava aspettando e così anche gli altri angeli e il Trono.
Un folgore intenso abbagliò gli occhi di Beatrice, che dovette ripararli con un braccio. Il bagliore emanava un intenso calore, quindi la pressione le salì alle stelle e goccioline di sudore le cadevano lungo la schiena.
Il bagliore improvviso cessò. Bea aprì gli occhi e di fronte a lei fluttuava l’anima di Virgilio: era argentea, i contorni si sfumavano verso il bianco traslucido e, dietro di lui, si erano aperte due magnifiche ali diafane, quasi impercettibili.
Era diventato un angelo.
La ragazza portò gli occhi sul corpo in cui si era reincarnato Virgilio: la pelle aveva dato posto allo scheletro, che subito diventò polvere che si dissolse nell’aria.
- Virgilio… - disse Bea con voce debole all’anima di lui.
- E’ giunto il momento che io vada. Ti aspetterò lassù.
- No! Voglio andarci con te, adesso!
- Non fare o dire sciocchezze. I tuoi amici hanno bisogno di te.
- Nessuno ha bisogno di me.
- Non dire così. Roland ha bisogno di te. Lui ti ama. Si vede che è innamorato pazzo di te. Non puoi lasciarlo proprio adesso. Non puoi lasciare tutti adesso. E’ in corso una battaglia e Ashley ha bisogno del tuo aiuto. Non dimenticarti di ciò che ci ha detto il Signore. – Le parole di Virgilio rincuorarono Beatrice, che deglutì e si alzò, pronta e decisa.
- Ci rivedremo in Cielo. È una promessa?
- Certo.
Virgilio allungò una mano e lo stesso fece Beatrice. La ragazza voleva intrecciare le sue dita in quelle di lui, ma ciò che sfiorò era solo l’aria.
- Abbi cura di te – le disse Virgilio.
- Salutami Dante. – Virgilio le donò un sorriso sincero e confortante.
L’anima argentea di lui volò verso il cielo notturno, costellato da infinite stelle. Virgilio si disperse in un punto lontano della notte, lasciando dietro di sé una scia argentea fatta di tanti scintillii.
Da quel momento Beatrice sarebbe cambiata.

Gli angeli aspettavano il ritorno di Beatrice intorno a un falò. Finalmente li aveva raggiunti, e Bea sapeva che doveva dare a loro delle spiegazioni. Posò lo sguardo da un angelo all’altro e si soffermò su Roland, che la guardava preoccupato, ma aveva anche l’aria di colui che non sapeva quasi tutta la verità.
- Vi devo delle spiegazioni – cominciò Beatrice.
- Penso proprio di sì – rispose Ash, la voce calma ma aveva un qualcosa di arrabbiato.
Beatrice si mise seduta fra Arriane e Roland.
- Siamo tutti orecchi – disse Arriane.
- Io e Virgilio siamo stati mandati da Dio per proteggere Ashley. Sapevamo della  minaccia di Victor, ma ci era ancora oscuro il perché la volesse uccidere. Anche tutt’ora non lo so. –
Fece un profondo sospiro.
- Abbiamo tenuto il nostro segreto nascosto ad Ashley, ma anche a tutti voi, per i primi giorni. Abbiamo dovuto velocizzare i tempi quando Victor aveva iniziato ad attaccare ognuno di voi. A Virgilio spettava di uccidere Victor, perché quest’ultimo aveva ucciso la compagna di Virgilio, quindi si voleva vendicare. Per questo Ash ti ha detto che avrebbe fatto tutto da solo Virgilio.
Beatrice sentì il senso di colpa che la stava invadendo. Il senso di colpa di aver detto troppo tardi la verità, quando poteva benissimo dirla molto prima.
- Come sai del mio “potere”? – domandò Ash tra virgolette.
- Tutti lassù ti conoscono. Sanno del tuo potere. Un potere bellissimo e potente che chiunque avrebbe fatto qualsiasi cosa per averlo. Ma il destino ha voluto che ce l’avessi tu.
- Di che potere si tratta?
- Non posso dirtelo.
- No, Bea! Non dirmi anche tu così! Io non ce la faccio a scoprire tutto da sola! – sbottò Ash. In fondo aveva ragione: doveva scoprire chi era lei veramente, che intenzioni aveva sua sorella e che strano potere aveva.
- Ash, hai l’aiuto di tutto noi. Non farai tutto da sola. Dobbiamo andare con calma. Ora, rilassati – le disse dolcemente Cam, che le accarezzò la schiena e le dette un lieve baciò sulle labbra.
- Mi spieghi perché non mi hai fatto usare il mio potere su Virgilio?
- Il Signore ci ha dato questa sola e unica reincarnazione in un corpo umano. Ci avvertì che di fronte alla morte, come accadde a Virgilio, la nostra anima sarebbe ritornata nel Paradiso. In pratica se io dovessi morire, non avrei una seconda possibilità di vita, ma ritornerei tra gli angeli. Dovreste anche avere ben chiaro che noi siamo vissuti durante il 1300, quando Dante iniziò a lavorare sulla Divina Commedia. La nostra anima è molto antica e, giustamente, deve avere il suo riposo.
Beatrice scoppiò a piangere. Erano lacrime di paura: paura che prima o poi avrebbe dovuto lasciarli, paura che sarebbe vissuta in eterno nel Regno dei Cieli, senza avere una vita felice da umana, paura di lasciare il suo unico amore.
Roland si avvicinò a lei, le offrì le braccia e l’incavo del collo su cui appoggiare la testa. Le dette un forte bacio sul collo, poi l’aiutò ad alzarsi e insieme camminarono verso un punto indistinto della spiaggia.
- Fa male sentire la verità – disse Arriane.
- Lo so, ma in alcuni casi è giusta dirla o sentirla, se bisogna avere ben chiara la situazione e una validità per andare avanti – terminò Cam, che guardava il fuoco con un’espressione seria, gli occhi verdi e i capelli neri con riverberi rossi e arancioni. Strinse la mano di Ashley, che era vicino alla sua, e se la portò al petto. La ragazza s’avvicinò e si avvinghiò a lui.
- Sarà meglio riposare. Domani ci aspetta il ritorno alla Shoreline – affermò Arriane.
Gli angeli che erano rimasti si accasciarono sulla sabbia. Arriane e Annabelle dormirono schiena contro schiena, mentre Ash e Cam, che le dette un bacio lungo sulla fronte, si addormentarono abbracciati.

Dopo quattro ore di dormita, il gruppo di amici venne svegliato da Roland e Beatrice che li stavano chiamando. Le loro voci emanavano un che di timore.
- Dannazione ragazzi! Che succede? – brontolò Arriane, che si mise su a sedere e poggiò le dita contro le tempie.
- E’ successa una cosa tremenda alla Shoreline – avvertì Bea.
Senza esitare, gli angeli si rizzarono in piedi, aprirono le loro ali abbaglianti, si dettero la spinta e partirono a tutto gas.
L’aria umida della notte pizzicava sulle pelli del gruppo angelico. Tra di loro le ali più abbaglianti erano di Ashley: un rosso e un bianco accecanti tant’è che gli altri tenevano la testa bassa per non essere abbagliati da esse.
Dopo mezz’ora arrivarono alla scuola. Scesero in picchiata per il bosco per non essere visti, fecero rientrare le ali nella schiena e si dettero alla corsa.
Mentre correvano, un puzza di fumo invase le loro narici, fino ad offuscare il cervello. Arrivarono di fronte alla Shoreline e la vista li spiazzò: qualcuno aveva dato fuoco alla Shoreline.
 
Spazio autrice:
scusate per la lunga attesa. Motivo: compiti -.- uffi!

Comunque, che ne dite? So che non è il massimo, ma è il minimo per introdurre.
Be’, spero solo che vi piaccia XD
Alla prossima :)

P.S. Ormai non so molto sicura di riuscire ad aggiornare durante la settimana, ma il fine settimana è sicuro. Spero comunque di riuscire ad aggiornare presto.
  
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