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Autore: lena_b92    03/11/2013    2 recensioni
Sei sorelle. Dai dodici ai venti anni. Tutte belle e con caratteri diversi e anche opposti.
Che cosa può succedere a queste sei sorelle durante la loro vita tra scuola, università, amori, cuori infranti e prime esperienze?
Loro sono le sorelle McHope, che vivono nella bellissima Malibu (a cinquanta minuti da Los Angeles) con i loro genitori.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Scolastico, Universitario
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Non puoi dirmi che mi ami solo per farmi distrarre





Sono passate due settimane dal funerale di Eddy e siamo al 2 febbraio, ma per Marcie il tempo si è fermato a quando ha ricevuto quella telefonata, al giorno in cui Eddy è morto.
Non mangia più, non ha più fame, non esce più di casa, non va più a scuola, non si cura più, piange sempre, ha abbandonato la squadra delle cheerleader della scuola. È diventata un vegetale.
I genitori e le sue sorelle, ed Elijah compreso, sono molto preoccupati per lei.
Trixie e Alice tornano a casa nei weekend per starle vicino, Elijah la va a trovare praticamente tutti i giorni.
Nel pomeriggio, Elijah va a casa McHope.
<< Dov’è Marcie? >>
<< Dove vuoi che sia? È sempre chiusa in camera sua a piangere. >> risponde Laurie.
Quando Elijah arriva davanti alla camera di Marcie, bussa e poi entra senza aspettare una risposta.
Marcie è sotto le coperte e sta ascoltando musica triste.
<< Hey. >> la saluta lui.
Marcie non risponde e lui si avvicina al letto e poi si siede. Solleva la coperta e la vede che piange.
<< Ogni volta che vengo qui stai piangendo e sei sotto le coperte. Sembri un vegetale, tesoro. Devi tornare a vivere, devi uscire da questa stanza. C’è puzza di chiuso qui dentro, sembra una camera mortuaria. >>
<< Perché sei sempre qui, Elijah? Perché non fai altro che ricordarmi che è morto? Perché ogni tanto non vivi anche la tua vita? >> gli domanda Marcie.
Elijah la guarda e non dice niente.
<< Da quanto tempo non esci di casa, Marcie? >>
<< Cosa te ne frega? >>
<< Rispondimi! >> urla lui.
Marcie si mette a sedere e guarda l’amico senza dire una parola.
<< Marcie, rispondimi! >> insiste lui.
<< Vattene via! >>
Elijah le prende le mani e, guardandola dritta negli occhi, le dice:
<< Rispondimi! >>
<< Non sono affari tuoi. Non sei il mio ragazzo, non sei mio fratello, non sei uno di famiglia. Fatti una cazzo di vita, Elijah! >>
<< Smettila di rispondermi come se mi odiassi! Smettila e ritorna in te, Marcie! Smettila! >>
Elijah le prende il viso tra le mani e le chiede:
<< Da quanto non esci di casa, Marcie? Dal giorno del funerale? Da quanto non mangi? Da quanto non ti lavi? Da quanto non vivi la tua vita normalmente? Rispondimi! >>
<< Sì, dal giorno del funerale. >>
Marcie stacca le mani di Elijah dal suo viso, ed esclama:
<< Ora vattene, per favore! Non voglio che mi ricordi che la mia vita è finita quando è lui morto, non voglio che mi ricordi che è morto, non voglio che tu mi venga più a trovare. Vattene! >>
<< Non mandarmi via! Sono il tuo migliore amico, devo starti vicino, voglio starti vicino. Non respingermi. >>
<< Non puoi ricordarmi ogni fottutissimo santo giorno che lui non c’è più. >> dice Marcie.
<< Ti voglio un bene dell’anima, non riuscirai a spingermi via. >>
<< Scommettiamo? >>
Elijah la tira a sé e la abbraccia fortissimo.
<< Non far piangere anche me, ti prego. Ti amo e non voglio perderti mai. >> confessa Elijah.
Marcie non si è neanche resa conto di quello che ha appena detto Elijah.
<< Fottiti! Esci da casa mia! Vattene subito! >> urla Marcie, staccandosi da Elijah.
Elijah la guarda deluso, senza dire niente.
<< Vattene da casa mia! >> insiste lei.
Elijah prende il suo viso tra le mani e la bacia. Marcie si stacca da lui e gli tira uno schiaffo in piena faccia e gli urla contro, dicendogli:
<< Che cazzo fai? Perché mi hai baciato? >>
<< Non mi hai neanche sentito. >> dice lui.
<< Cosa? >>
<< Prima, mentre ti abbracciavo, ti ho detto che ti amo, ma tu non hai neanche sentito. Perché credi che sia sempre qui? Perché credi che ti stia sempre accanto? >> risponde Elijah.
<< Perché sei il mio migliore amico. >>
<< Sì, ma io ti amo, Marcia McHope. Ti ho sempre amato. >> confessa Elijah.
<< Non puoi dirmi che mi ami solo per farmi distrarre. Ti odio! Ti odio! Vattene, ti prego! >> gli urla contro Marcie.
<< Che cosa stai prendendo, Marcie? Il tuo umore cambia di giorno in giorno, di ora in ora. Dimmi cosa stai prendendo! Ti stai facendo del male? Dimmelo, ti prego, perché non potrei sopportarlo. >>
<< Non sto prendendo proprio niente e ora esci da casa mia, o ti farò portare fuori da mio padre. >>
<< D’accordo, me ne vado. Ma non la passi liscia, tornerò e non potrai respingermi. >>
Marcie non dice niente ed Elijah se ne va deluso.

Il giorno dopo, Elijah torna a casa McHope, ma stavolta consegna a una delle sorelle una lettera per Marcie, che lei legge poco dopo.

“Cara Marcie,

questa volta ho preferito non vederti, ma scriverti, perché forse con le parole scritte riuscirai a capire meglio.
Non respingermi, non mandarmi via, non odiarmi, non far finta che non t’importi di me. Sono il tuo migliore amico e ti voglio un bene che neanche immagini. Ti voglio stare vicino perché ne hai davvero bisogno ora come ora.
Voglio che ritorni la Marcie che conosciamo tutti. Quella che balla nelle cheerleader, quella che ride, scherza, si diverte, e non la Marcie che sei diventata ora. Io rivoglio la mia migliore amica!
Non riesco a vederti così, come stai ora, mi fa davvero male vederti così. Il mio cuore va in mille pezzi ogni volta che ti vedo piangere, il mio cuore si ferma quando ti vedo nella tua stanza, mentre ascolti musica triste e hai quello sguardo inespressivo.
Spero con tutto il cuore che non ti stai facendo del male, perché non riuscirei a vivere con il peso che ti stai facendo del male. Non voglio che tu ti punisca perché il ragazzo di cui sei innamorata non c’è più. E scusami, scusami davvero, se te lo ricordo ogni santo giorno e se te lo sto ricordando anche ora, ma non posso, non riesco a fare a meno di farti capire che hai solo diciassette anni e che la tua vita continua anche senza di lui, che la tua vita è bella anche senza di lui. Hai me, hai le tue sorelle, la tua famiglia, i tuoi amici, il ballo, e tante altre cose.
E scusami per ieri, non volevo dirti che ti amo, ma volevo solo farti distrarre. E scusami anche per il bacio, non avrei dovuto farlo. Spero che tu mi possa perdonare e spero che domani non mi respingerai.
Sono stato completamente onesto in questa lettera.
Ti prego, domani non respingermi quando verrò a trovarti. Se vengo c’è un motivo e sai qual è.

Ti voglio bene.
Il tuo migliore amico Elijah”

  
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