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Autore: irishpuppysmile    04/11/2013    1 recensioni
Andò a fare rapporto e gli sembrò che anche Pain fosse triste; forse per Sasori. Salì le scale e andò a bussare alla sua porta, ma non ricevette risposta. Entrò ispezionando con lo sguardo la camera, non era nemmeno lì. Entrò in bagno preso da una brutta sensazione, non era nemmeno in bagno. Spalancò le porte di tutto il covo, controllò in cucina e persino in uno stanzino. Alla fine entrò in soggiorno, erano riuniti tutti lì.
-Dov’è?- la sua voce risuonò più minacciosa di sempre. Tutti tennero la testa bassa e Kisame li guardò stranito.
-Voglio sapere dove sta- sbottò Itachi, che di solito non perdeva mai il controllo.
- non lo sappiamo – disse Pain. Itachi uscì dal covo iniziando a correre in una direzione a caso. Sentì le urla dei suoi compagni ma non si fermò
Non poteva perdere anche lei

NOTA BENE: NON SEGUO I PASSAGGI DEL MANGA NE' DELL'ANIME.
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Itachi, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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New World

13


Sono mezza morta, ma sto bene, non preoccupatevi: ho solo finito l’allenamento con Sasuke. Mi ha praticamente ammazzata! Io lo odio quel ragazzo. Ora Kabuto mi sta medicando, ma continuo a odiare lui, il fratello di Itachi e Orochimaru: voglio tornare alla mia vita di prima, ma questo maledetto segno me lo impedisce. Lui me lo impedisce: a cosa cavolo pensavo quando l’ho seguito?
I miei piani di vendetta sono solo un lontano ricordo; ho fatto una cazzata a seguirlo. Ora mi ritrovo in questo posto del cazzo, con un cazzo di buio infernale e un fottuto odore di stantio. Se mi sentisse Hidan sarebbe fiero di me. Hidan.
Chissà cosa stanno facendo: non riesco a capire che ore siano, questo posto non lascia comprendere niente del mondo esterno a meno che tu non esca, cosa alquanto ardua per me. Non so come a volte riesca a trovare l’uscita; forse un miracolo.
Dopo essermi ripresa parzialmente dall’allenamento con Sas’ke ho una incredibile voglia di incontrare i miei amici e lui. Il suo pensiero illumina la mia mente e più volte ho rischiato di morire per distrazione nell’allenamento, proprio perché pensavo a lui. Mi ama ancora e non è arrabbiato con me per quello che ho fatto. L’unica cosa, è che ha sofferto: odio fare soffrire la gente e di sicuro essere un ninja non rientra nelle mie qualità, da questo punto di vista.
‘tu puoi andare dove vuoi, ma ricorda che devi tornare sempre, io sono con te in ogni momento: nella tua mente’ la voce di Orochimaru.
Mi ha appena detto che posso andare dall’Akatsuki?
Sorrido e inizio a correre superando un Sasuke con la solita espressione da ghiacciolo e arrivo velocemente all’uscita, o entrata: vi ripeto, non chiedetemi come faccio.
Mi guardo intorno e cerco di ricordare che direzione abbiamo preso , destra. Inizio a saltare e solo ora mi viene in mente che assomiglio a un coniglio. Mi fermo su un ramo e guardo sia a destra che a sinistra; ricordo questo ‘incrocio’. A sinistra si va al covo, mentre a destra a Konoha.

Cora.

Mi volto a destra e continuo la mia corsa saltellante (?) finché non vedo le porte, o meglio; la porta gigantesca di Konoha.
Mi fermo davanti per farmi riconoscere e una volta dentro mi dirigo a passo spedito verso villa Uchiha, ma è vuota.
Mi guardo intorno: ora che ci penso, forse loro non sanno che sono andata con Orochimaru. Inizio a saltare sui tetti e cerco una testa bionda; la più semplice da individuare, dove c’è Naruto è più probabile che ci sia Sai e dove c’è Sai, c’è Cora e il pargoletto.
Vedo qualcuno correre e riconosco per pochi secondi una testa rosa: Sakura.
Dopo pochi secondi sono davanti a lei, mi guarda confusa ma dopo sorride, il ricordo di Sasori mi offusca un attimo la mente, ma torno subito lucida
-Ciao Sakura, volevo sapere dov’è mia sorella- dritta al punto
-E’ con Sai e Naruto da Teuchi, scusa se non mi fermo ma ho da fare, ciao- e detto questo scappa correndo come prima, chiedo in giro dove si trova questo Teuchi e alla fine ci arrivo, sposto le tendine e mi ritrovo la schiena di Cora, Sai e Naruto davanti.
-Grazie per la considerazione.- esclamo sorridendo, loro si voltano di scatto e mi sorridono, Cora scoppia a piangere e mi abbraccia; mi ricorda Konnie. Anche Naruto mi abbraccia, Sai invece mi sorride, le sue braccia sono occupate da un bebè.
Sorrido a quella vista; è così simile a Cora.
-Come lo hai chiamato?- chiedo guardando Cora, piange, non ha smesso e non sembra averne la minima intenzione.
-Masaru- dice Sai, guardando suo figlio come la cosa più bella che ci fosse
-Vittoria- mormorai il significato del nome e abbassai lo sguardo, sorrisi e guardai Naruto: in questo momento mi sentivo così in colpa verso di lui. Cercava di portare a Konoha Sasuke e io praticamente ci ‘lavoravo’ se così si può dire.
-Io vado, ciao Cora- mi strinse salutai con un bacio sulla fronte Masaru e con un sorriso i due, poi uscì dal negozio. Prossima destinazione: Akatsuki. Lo sguardo di Naruto mi tornò in mente subito; aveva capito subito che c’era qualcosa che nascondevo: era una cosa pazzesca quel ragazzo, riusciva a capire le persone con un solo sguardo, fantastico. Il problema si sarebbe presentato quando avrebbe scoperto tutto, perché lo avrebbe fatto. Troppo curioso.
Sorrisi debolmente e continuai il mio cammino silenziosamente: volevo fare una sorpresa. Saltai altri due o tre rami e poi mi fermai, ero arrivata. Guardai per qualche secondo il fiume .. quanti ricordi. Scossi la testa e scesi, l’unico problema è che non mi ricordavo più come entrare nel covo. Sono una causa persa. Allora feci la prima cosa ce mi venne in mente: urlai. –AAH – lo prolungai un po’ e mi allontanai di qualche passo, subito si fecero vedere Itachi e Konnie tutti preoccupati seguiti a  corsa dagli altri.
-Tranquilli, vengo in pace, giù i kunai! – risi alzando le mani, Konan butto il kunai a Pain e mi abbracciò.
-Sei tornata – sorrise contenta ma venne spostata bruscamente dall’Uchiha che amavo. Gli sorrisi e lo abbracciai, per poi far toccare le nostre labbra.
Entrammo dentro al covo e mi sedetti sul divano sospirando.
-Chi te li ha fatti?- mi voltai verso Deidara e lo guardai interrogativa, lui indicò il collo e me lo toccai, graffi.
-Ah! Questi?- mi tolsi la felpa mostrando bruciature, graffi e lividi viola – Deidara, quelli non sono niente se confrontati a questi – sorrisi per non piangere pensando al dolore di tutte quelle ferite. Sentii una mano fredda toccare la bruciatura più grande sul fianco e sussultai
-Per rispondere alla tua domanda, Deidei, me li ha fatti Sasuke, mi alleno con lui- rabbrividii: un po’ per il tocco delicato e gelido di Itachi e un po’ al pensiero del tempo speso con il fratello di quest’ultimo. Mi rimisi la felpa e mi sedetti, Itachi mi circondò le spalle facendomi appoggiare la testa sulla sua.
-Ti ha ridotta male!- esclamò Hidan – Già, ogni volta che arriva l’orario dell’allenamento prego, di non essere bruciata viva – risero e mi voltai verso Titti, si, ricordo ancora quel soprannome di copertura, mi sorrideva tranquillo. Era bellissimo. La stanchezza accumulata durante le ore di allenamento e dello stress accumulato raddoppiarono immediatamente e mi addormentai con il sorriso sulle labbra. Sentire odore di casa mi rilassava, sentire le forti e calde braccia di Itachi era confortante e quel breve chiacchiericcio mi accompagnò fino alle braccia di Morfeo.

Una strana sensazione mi svegliò di colpo. Sussultai facendo preoccupare tutti, in particolare Konan e Itachi. Mi toccai la scapola, dove c’era il segno maledetto.
«E’ morto» una voce fredda e distaccata occupò la mia mente. La riconobbi subito, Sasuke. Quindi Sasuke aveva fatto tirare il calzino al serpente? Oh Yeah.
Mi alzai sotto lo sguardo di tutti e iniziai a saltellare –finalmente è morto! Qui necessita una festa!- tutti mi guardarono curiosi
-Sasuke ha fatto la sua prima buona azione, secondo me. Ha ucciso la serpe, schiattato, morto, si sono scaricate le batterie!!- urlai felice. Presi la mano a Konan e la trascinai a saltellare con me.
-Bene, così tu rimani qua!- io annuii e l’abbracciai – a meno che il ghiacciolo non mi voglia come peso allora rimango qua – Mi sentii sollevare a mo’ di principessa e voltai la testa. Itachi mi baciò sorridendo e mi fece girare, iniziai a ridere e lo abbracciai.
Mi lasciò e smisi di ridere, ma rimanendo sempre sorridente. Lui mi guardò serio e si inginocchiò. Io guardai gli altri che sorridevano. Konan aveva cominciato a piangere e potevo vedere le lacrime anche a Deidara.
-Non ho un anello né tanto da offrirti, ma ti amo. Mi vuoi sposare?-

Dopo quella domanda la mia vita cambiò. 
   
 
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