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Autore: Liy    20/04/2008    3 recensioni
Non aveva guadagnato niente con quel gesto, anzi, era crollato un pezzo del suo mondo, già instabile da tempo. Con quella perdita, che occupava uno posto speciale per lei, il suo mondo si stava sgretolando e tutti i pezzi del puzzle avevano iniziato a disperdersi in quella nebbia fitta.
[L'ispirazione ha fatto "Puff!" Tornerò ad aggiornare appena riuscirò a scrivere qualcosa di decente...]
Genere: Triste, Dark, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Allen Walker, Lenalee Lee, Rabi/Lavi | Coppie: Allen/Lenalee
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Incompiuta
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Tutto su D.Gray-Man

Prima di tutto, un grazie speciale a XxTyki MikkxX, che commenta sempre e incessantemente! :P

Aspetto ansiosamente commenti e anche critiche!



Twelfth Night – Freezing Wind

Lavi cadde a terra un’altra volta, il martello ancora stretto fra le mani doloranti, sporche non solo del suo sangue. "Bastardo!" Si rialzò, facendo peso sulla gamba più sana; l’altra probabilmente era rotta. Alzò il martello e l’innocence di Miranda lo ricoprì, riportandolo in salute, esattamente com’era prima del combattimento. Risistemò la fascia che portava in capo mentre colpiva ancora il nemico con un attacco che, come sapeva, si sarebbe rivelato inutile. "Ten Ban!" Dal timbro che impresse a terra fuoriuscirono scariche elettriche che andarono a colpire, inefficacemente, l’akuma.

"Vecchio! Vecchio!" Bookman gli era appena finito addosso, scagliato lì con violenza da un livello tre, probabilmente stanco di lottare contro un così fragile uomo. "Vecchio!" Lo scosse un po’, in attesa di una sua reazione, che arrivò non appena l’innocence di Miranda effettuò il Recovery.

"Dannato imbecille… che stai facendo?" chiese il vecchio, rialzandosi e scansando il suo allievo di lato. "Ma che sta succedendo? Perché così tanti livelli tre si sono spinti fin qui?"

Lavi fece volteggiare il martello in aria, abbattendolo a terra un'altra volta. "Non lo so" Lo sapeva perfettamente, invece. Aveva mentito, aveva mentito al suo maestro. E non era la prima volta che lo faceva negli ultimi tempi…

Quella voce lo aveva attraversato come un vento gelido, investendolo in pieno volto. Tutto sembrava essersi fermato attorno a loro, pure il vento che ululava furioso, come una belva alla ricerca della sua preda. Allen non si era mosso, nemmeno quando si era ritrovato faccia a faccia col Conte i cui occhi sottili era fissi in quelli del ragazzo. La pioggia che, fino a pochi secondi prima, sembrava essere scomparsa si abbatté di nuovo su di loro. Le gelide gocce parevano coltelli sulla pelle nuda di Allen, che iniziava a sentire freddo. "Conte…"

L’uomo paffuto li guardò scontroso col sorriso in faccia. "Eccoti qui, Allen Walker… E tu, bella ragazzina" disse, rivolgendosi a Lenalee, "non dovresti essere su una nave per il Giappone con i tuoi amici? Sai, ora staranno sprecando i loro ultimi attimi di vita a combattere." Sorrideva, nonostante le parole che stesse dicendo fossero inumane e crudeli al di là di ogni dire e le pronunciava con innaturale divertimento. Aveva la stessa ansia nella voce che ha un bambino quando parla del suo giocattolo preferito con gli amici, ma lo sguardo truce dietro ai piccoli occhiali opachi lo mostrava per ciò che era veramente. Mosse l’ombrella davanti ad Allen e la fermò all’altezza del suo cuore. "Qui… dovrebbe esserci un buco, perché sei vivo?" domandò il Conte, premendo la punta dell’ombrella controllo le fasciature sporche e bagnate sul petto del ragazzo.

Lenalee ascoltò attentamente quelle parole. Un buco? Al cuore? "Allen…" Il ragazzo la afferrò per una mano e la fece indietreggiare assieme a lui, cercando di allontanarsi dall’uomo davanti a loro. "Perché sei qui Conte?" chiese Allen, stringendo sempre più la mano della ragazza, "Che sta succedendo? Cos’era quel boato che…"

Il Conte scoppiò a ridere, smorzando le parole in bocca al ragazzo. "Quante domande…! Sei un ragazzo proprio curioso! Beh, non c’è tempo per molte risposte… Addio!" E si levò in aria, sospinto dal vento, con l’ombrella aperta, "Questo era il nostro ultimo incontro! Addio Allen Walker!" Scomparve, nel buio della notte e nella pioggia fitta e spessa come un muro, la sua risata diabolica che risuonava ancora nell’aria, trascinata dal vento come un canto lontano.

"Io non capisco…" sussurrò Lenalee mentre Allen alle sue spalle cadeva a terra. "Allen!" si precipitò accanto a lui. Sputava sangue. "Allen che cos’hai? Che ti succede?" E mentre la ragazza era lì, accanto al compagno, un ombra si mosse sul terreno e si alzò vibrando nell’aria, avvicinandosi a lei. La prese alle spalle, avvolgendola fra le sue spire e la buttò di lato, lontana dal ragazzo. "Ah…! Al… len!" Lenalee alzò una mano, protesa verso l’amico ma, quando la stretta sul collo aumentò d’intensità, il caldo abbraccio dell’oscurità la accolse e lei svenne.

"Ora il prologo può evolversi, diventare una tragedia.

La tragedia umana.

Una tragedia a cui bisogna ancora dare un finale.

Vediamo se gli attori saranno in grado di recitare bene la loro parte.

Su, esorcisti! Voi siete i protagonisti di questo gioco.

Non deludete gli spettatori!

Non lasciate che lo spettacolo finisca proprio ora!"

   
 
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