2 - Dura la vita da genitori... - « adesso mi uccidi, papà?»
Era impossibile concentrarsi sulle carte da firmare, con quelle quattro pesti a ronzargli intorno.
« gelato, io voglio il gelato! »
« non te lo do ».
« blutto! »
« voglio io il gelato! Lo voglio! »
« non lo do nemmeno a te, è mio ».
« Kuliza cattiiiivoooo » protestò Scheelite con una delle sue lagne ultrasoniche, tirando Freezer per un braccio « papaaaaaaaaaaà lui è cattivo! »
« ma volete lasciarmi lavorare in pace?! »
Freezer fino a quel momento aveva sopportato le urla, gli strilli e il baccano infernale di quei quattro marmocchi cercando semplicemente di ignorarli, ma adesso non ne poteva proprio più!
I bambini sembrarono diventare quattro statuine di ghiaccio, tutti a guardarlo con gli occhioni rossi sbarrati.
Poi le labbra di tutti cominciarono a tremolare pericolosamente.
Oh no.
Oh no.
« no eh, non provateci nemmeno, non...» non riuscì a finire la frase e si tappò le orecchie per non finire assordato dai pianti spaccatimpani dei quattro bambini. Chissà quanto avrebbe riso Zoisite, a quella scena.
« papà è cattivoooooooooooo!!! » strillarono le pesti.
« papà voleva solo lavorare in pace senza avere gente che gli strilla intorno! Ma a quanto pare per voi è troppo difficile!... perché con vostra madre queste scene non le fate?! »
« perché la mamma non ci guarda mai come ci hai guardato tu, sembrava che volessi ucciderci » disse Avalanche tirando su col naso « ...papà, tu vuoi ucciderci? »
Quella bambina aveva la stessa capacità che aveva sua moglie di farlo sentire un verme. « ma che...no...ovvio che no » si inginocchiò a terra « venite qui » li invitò allargando le braccia.
Ma i bambini non si mossero.
« non è che è una trappola? » bisbigliò Korner a Kuriza « magari finge di abbracciarci ma poi ci sculaccia ».
« ma quando mai l'ho fatto?! » allibì Freezer. Non li aveva mai toccati, bastava un'occhiataccia.
« ha sentito! » il piccolo mezzo shadowjin nero si portò una mano davanti alla bocca con aria colpevole « adesso mi uccidi papà? »
« ma vi rendete conto di quello che dite?! »
« tu uccidi le persone, lo abbiamo visto quando è venuto quell'alieno grosso blu, lui era in ginocchio e poi tu l'hai fatto f-» Scheelite venne interrotta da una gomitata di Kuriza, giunta comunque troppo tardi.
« che cosa?! Avete assistito a... ve l'avrò detto milioni di volte che quando papà incontra le persone in quella stanza voi dovete stare lontani! Altrimenti succedono cose come questa » si rialzò da terra e si rimise a sedere « siete convinti che voglia uccidervi. Tsk » si rimise a firmare carte « e comunque quella era una finta, non è morto davvero, era solo un attore che provava la sua parte ».
« e perché lo ha fatto qui? » gli domandò Kuriza perplesso.
« perché sì! »
Dopo questo nessuno disse più niente. I bambini si guardarono, guardarono Freezer e scapparono in un'altra stanza, a far cosa non si sapeva.
" come padre sono un fallito" pensò Freezer mentre firmava le sua carte " i miei figli convinti che voglia ucciderli! E se disgraziatamente ne facessero parola con mia moglie, lei inizierebbe a scartavetrarmi i cosiddetti peggio di un falegname! A ragione, oltretutto!"
Dopo una mezz'oretta sentì le pesti rientrare. Erano tornate all'attacco.
Scheelite lo stava di nuovo tirando per un braccio, che volevano adesso?
Sollevò gli occhi.
Era un disegno, o meglio un insieme di scarabocchi, di due macchie nere con gli occhi rossi e due macchie bianche con gli occhi rossi che abbracciavano - con delle braccia a stecchino - una macchia bianca e viola più grande.
« scusa papà, ti vogliamo bene » dissero contemporaneamente i quattro monelli, abbracciandolo proprio come nel disegno.
Disegno che sarebbe stato incorniciato ed appeso nella camera da letto di Freezer e Zoisite.