Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: lamialadradilibri    08/11/2013    1 recensioni
Si ha paura di ciò che non si conosce: il buio, la morte. L'ignoto, insomma, fotte tutti.
Il passato può essere tra queste paure, può trovarsi là in mezzo a causa della psiche d'una persona.
Ma a volte, per un bene comune, bisogna mettere da parte le proprie paure. Così facendo, si può “cancellare l'apocalisse”. Solo i più forti ce la faranno, e diverranno leggenda.
È l'incontro tra due saghe, questo. RED ed HARRY POTTER si uniscono, per dar vita a “Scontro con l'ignoto – Cancelleremo l'apocalisse”.
Hermione, Ron, Draco ed Harry si ritroveranno a dover salvare il mondo, aiutati da Gwen e Gideon. Silente dev'essere riportato in vita, sì: ma perché? E soprattutto, come?
-
"Ci serve Silente."
"E' morto!" latrò Ron.
"No. Nel passato, è ancora vivo."
Scopritelo, leggete questa ff.
Harry Potter-Hermione Granger-Ronald Weasley-Draco Malfoy-Gideon de Viller-Gwendolyn Shepherd.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 7.
Chi ride da solo è un pazzo.
No: chi ride da solo è un disperato.

Mi scuso per il ritardo . In compenso vi regalo un piccione : *^* Ecco qua! A posto?! :3 A più giù, hii!


Harry Potter.
Hermione guardò a lungo i ragazzi che aveva dinnanzi a sé. Se lo chiedeva da un po', sommessamente, quasi non volendolo fare, ma chi erano veramente? Fin'ora sapeva che erano due ragazzi della loro età, innamorati pazzi, una più gentile e l'altro meno, ma sempre molto educato, ma chi erano? Da dove venivano e perché Gideon aveva capito subito qual era il loro problema?
Il suo sguardo si posò su Draco. Il ricordo – il fuoco – tornò prepotentemente, e quasi non inciampò su un tronco d'albero caduto, proprio in mezzo al sentiero nel bosco.
In mezzo al bosco.
Perchè?
Dov'è andato Malfoy, prima?
E perché il cielo non s'oscura, perché non è già cominciato?
Il sole tiepido dell'Inghilterra però continuava a brillare, quasi sfidando i piani malefici di Malfoy.
“Come stai?” le domandò una voce così dolce, così familiare, come un'abitudine quotidiana, alla quale non potresti mai rinunciare, come bere il caffè la mattina o osservare l'alba nascere, che ti dà un senso di dolcezza e amarezza dentro al tempo stesso.
Hermione guardò Ron. “Come stai tu, piuttosto, idiota?” Pronunciò quell'ultimo insulto non con dolcezza d'una amica, bensì con serietà. Ronald era proprio un grande, grandissimo, idiota. E questa volta non avrebbe potuto più tollerlarlo, non più. Per poco l'idiozia di Ron non l'aveva ucciso durante la guerra, ma ora?
Andare nel passato. Ciò la terrorizzava molto di più.
“Bene!” rispose l'amico, con un sorriso dolce. In Hermione qualcosa si spezzò e quasi non scoppiò a piangere.
Come puoi, Ron?, avrebbe voluto urlare, saltandogli al collo. Tuo fratello è morto, abbiamo perso tantissime cose, non fai altro che sbagliare e fare figure d'idiota … come puoi sorridere ancora, dopo tutto il male che abbiamo visto? Dopo tutto ciò che abbiamo vissuto? Con che forza lo fai, amico mio?
Hermione si sforzò di mantere un atteggiamento distaccato e, mentre combatteva la sua guerra interiore tra odio e amore, borbottò: “Bene, perché me lo chiedi?”
Ron s'incupì un poco. ''Beh, tutto questo non è certo uno spasso” spiegò lanciando un'occhiata eloquente verso la grande schiena di Malfoy, fasciata da eleganti abiti scuri, davanti a loro. “E mi sembri un po' giù.”
Sulle labbra della mora comparve un sorriso stanco, mentre avanzava nel bosco che si faceva sempre più buio, portando con sé un oscuro presagio. “Ron.” mormorò, più tranquilla. “Silente è morto, ma ci serve vivo … O così dice una scritta, un avviso, a Hogwarts. Noi, stupidi, abbiamo creduto da subito che fosse la verità, senz'avvisare nessuno perchè sarebbe stato “da espulsione”...” continuò, ricordando con un sospiro lo sguardo ovvio di Malfoy quando aveva pronunciato quelle parole. “... Ed ora siamo a Londra, stanchi e confusi più che mai. Come potrei non essere giù?”
La vera domanda era: come fai, tu, a non essere giù?
Ron alzò le spalle, procedendo in silenzio e Hermione lo imitò, triste.


“Qui va bene” avvisò Draco, fermandosi. Osservò i suoi compagni d'avventura. Cielo, che cosa deprimente! Lo Sfregiato (quant'avrebbe dato per poterlo cruciare?!), lenticchia, Gwendolyn Shepherd, stupida ragazza inutile, Gideon de Villers, ragazzo sveglio sì, ma inutile, e la Granger.
La Granger... Be', difficile da catalogare, ettichettare. Malfoy si prese qualche istante per fissarla, indeciso. Aveva i capelli ancor più disordinati e un'espressione afflitta. Ricambiò il suo sguardo senz'alcuna sorpresa e si sistemò un po' le pieghe dei vestiti probabilmente comprati a qualche mercatino per 10$.
Aveva tutti in pugno. Ora lo osservavano, seccati, chiedendosi il perché di tutto ciò.
Quale sarebbe scoppiato per primo, per rabbia o curiosità?
Draco non dovette aspettare molto che Gideon si fece avanti. Prevedibile, banale. Quel ragazzo era un po' come una formula matematica, come una spiegazione scientifica: sempre quella, sempre la stessa storia, tranne poche – impossibili quasi – eccezioni.
“Dicci perché. Dicci cosa vuoi! O noi non ti aiuteremo!” Gideon si voltò, guardando anche Ron, Harry ed Hermione. Quindi, con voce più forte, la voce di chi sa tenere in mano il gioco, sibilò: “Noi non vi aiuteremo! Io e Gwen non viviamo per voi, intesi? Sarà meglio che parli, Malfoy, o qui nessuno tornerà nel passato, né tu” lo indicò “Nè io” si indicò “Nè altri” terminò, con voce crudele.
“Davvero, Draco” mormorò una voce che gli ricordava l'autunno, le foglie ingiallite che cadono dagli alberi color del sole, il calore e la felicità che forse non aveva provato mai. Hermione. “non giocare.” intimò.
Draco si sentì colpito nel profondo, la magia finì così com'era iniziata: in un attimo. Non poté non sentire quell'oppressione, quel senso d'ineguatezza, quando lo sguardo stanco e sconfitto della Granger, che era sempre e solo stata una coraggiosa combattente, lo investì. Era stufa, sì, e pure stanca, ma la cosa peggiore era che non ne poteva più di lui, Draco Malfoy, l'unico e solo.
“Non lo sto facendo” replicò, sapendo di mentire.
Non giocava? Ah sì? E cos'era, quello?
Stava prendendo tutti per i fondelli, conducendoli di qua e di là solo per vedere se avrebbero resistito, se sarebbero stati degni di far parte della missione. Non era giocare questo? Non lo era, no?
Hermione assottigliò lo sguardo, e il biondo capì d'aver toppato. Gli sembrò che la mora potesse leggergli il pensiero, e sperò vivamente che non fosse così, per il bene di tutti.
“Ah no?” ringhiò lei, terribilmente seria.
Draco sospirò, lisciandosi una piega immaginaria dell'abito costoso. Almeno, arrotondando per difetto, 300$ solo per la camicia che indossava.
“Ora vi spiegherò tutto” sussurrò.
“Più che altro” s'intromise Ronald, con voce seccata e stanca, “noi spiegheremo tutto a loro. E loro a noi! Non è che sei tu il solo che sa-”
“Concordo” asserì Harry.
Draco guardò Hermione. Che dirai tu, ora?, pensò aspettandosi già un rimprovero.
Ma lei non mostrò alcun segno.
Così Ron ed Harry spiegarono la situazione a Gideon e Gwen.
Draco non ascoltò molto, certo che tutti avrebbero detto ciò che si aspettava, ma si perse tra i ricordi. Com'era potuto finire là? Odiava Londra, odiava quella gente. Eppure … Sentiva che, così facendo (combattendo per la pace), poi sarebbe stato meglio.
Ecco perché, ad Hogwarts, non era scappato ignorando l'avvertimento, o magari dicendo “Mio padre lo verrà a sapere. Sistemerà lui”. Ecco perché se n'era rimasto lì a pensare, rimuginare, finché non era giunto il trio, ed ecco perché s'era fatto vedere, offrendo loro aiuto.
Ecco perché, poco prima, aveva scacciato dei Mangiamorte, con la scusa che lui “stava ancora con il signore Oscuro”.
Si sentiva così … Strano, sì. Strano.
“Perciò,” sentì commentare Gwen, rivolta a Hermione. Aveva gli occhi fuori dalle orbite, scioccata. “Ad Hogwarts è sempre così un... casino? Cioè … non doveva essere un 'posto sicuro'?”
“Già, ma-”
“Ma allora, com'è possibile che qualcuno sia entrato e abbia scritto tutto ciò?” la interruppe Gwen, ficcandosi le mani nelle tasche.
Draco tese le orecchie. Ecco l'inizio del brain storming.
“Sì, in effetti. È difficile tuttavia entrare.” spiegò Hermione, accasciandosi a terra. Gli altri la imitarono, sedendo qua e là, su un masso o su un tronco, solo Draco restò in piedi, vigile, come un controllore.
“A meno che” borbottò Gideon “non sia stato qualcuno che era già dentro la scuola.
Silenzio.
Oh. Cazzo.
Non c'aveva pensato.
“Sì! Può essere!” esclamò Harry, osservando Gideon. “Eppure... non siamo nemmeno certi che sia la verità, che non sia uno scherzo.”
Ron intervenne, con voce sommessa e gracile. “Scherzare, Harry? Dopo ciò che è stato? Inventarsi una simile... oh, per merlino! Non è possibile.”
Filava! Lenticchia aveva detto una cosa giusta …
Draco ghignò. “Sì. Dev'essere così.”
“Ma non è questo il punto!” intervenne Hermione. Il biondo la guardò passarsi una mano tra i capelli (scompigliandoli ancor più), raccogliere una foglia e rigirarsela tra le mani, parlando con voce sommessa, preoccupata, stanca, indecisa. Così diversa, così diversa. Era lei? Chi era Hermione Granger? “Il punto è: come salviamo Silente? Come ci salverà lui, poi?”
Vero.
“Giusto. Meglio non divagare” sospirò Draco, pungente. Cominciava a far freddo, non avevano poi così tanto tempo. Giocare con quei ragazzi era stata una mossa stupida della quale si pentiva sempre più. “Gideon, Gwen. Conoscete la storia, sapete cos'è successo. Aiutateci.”


 
Red.
Aiutateci.
Gwen osservò Draco, dal basso. Sembrava ancor più alto e regale, con quell'aria da angelo dannato. Allo stesso tempo però, non sembrava più lui. Aveva chiesto aiuto … con una voce così seria, in modo così deciso …
“Lo faremo” sussurrò Gideon, che sicuramente stava già macchinando qualcosa, grazie all'esprienza. Gwen si sentì inutile. Non aveva idee, nulla. Gideon … Lui sì: pensava, agiva, decideva. Ma lei, lei cos'era? Avrebbe potuto benissimo ritirarsi dalla missione, magari andare in quel “ristorantino perfetto” con quell'idiota e mandar giù più birre che un alcolizzato.
Si sentiva così … male, sì. Male, più che mai. La verità era che Charlotte, in un momento simile, sarebbe stata molto più utile, attiva.
“Quindi supponete la presenza d'un traditore?” indagò Harry Potter. Il ragazzo a primo tatto non sembrava granché, anzi, solo un secchione con gli occhiali. Ma poi … Gwen, nei suoi occhi, aveva letto così tante emozioni, intravisto così tanti segreti! Inoltre, attorno a lui c'era qualcosa... come una specie d'aura, sì. Una densa sensazione di qualcosa, di qualcosa d'orribile. Qualcosa che aveva passato, vissuto? Gwendolyn aveva l'impressione, dal suo sguardo, che lui avesse visto la morte in faccia.
“Perché, è un'ipotesi da evitare?” replicò Gideon, serio.
Un colpo di tosse. Draco. “Ragazzi, manca poco … Velocità ...” bisbigliò, guardandosi attorno con fare preoccupato. Velocità?! Lui diceva “velocità”?! Li aveva portati in un bar, poi in un bosco, ed era anche sparito … velocità, eh?
“Ragazzi … c'è un problema da non sottovalutare, per noi.”
Gwen capì al volo la questione e rubò la parola all'amato. Un po' voleva sì, dire qualcosa, primeggiare ecco. Così mormorò: “Appunto. Noi, ogni giorno, dobbiamo passare almeno circa tre ore nel passato …” spiegò.
Ci furono diverse reazioni: Draco annuì, ovvio; Harry strabuzzò gli occhi; Ron quasi non si strozzò con la saliva (''Oh, per Merlino! Ma come si può? Coff'') ed Hermione … Gwen osservò la ragazza chinare il capo, assecondandoli.
Perché? Sembra così sveglia, allora perchè non interveniva?
“Sì, lo so” spiegò Draco “Appunto in quel tempo, interverrete.”
“Intereverremo a cosa?” sbottò Gideon, alzandosi e fronteggiando Draco. Oh, no! Non picchierà anche lui?!, pensò Gwen, già alzandosi in piedi, pronta a mettersi tra i due.
Non ce ne fu bisogno. Draco semplicemente alzò le spalle. “Salvare Silente da me... Più che altro da Piton, ma vi spiegherò” sussurrò con voce gelida, che mise tutti a disagio, la voce di chi ha osato troppo, “portarlo al sicuro, spiegarli della profezia – c'informeremo di più, prima – e chiedere come salvare il mondo di nuovo. Semplice.”
“Può andare” affermò Harry.
“Andrà” replicò Draco gelido.
Ron si alzò “Sì, andrà. È così stupido come piano … che potrebbe funzionare!”
E scoppiò a ridere da solo.


 
Angolo Autrice.
Non sarà così semplice, ovviamente, ma per il momento il piano “Salva Silente – fatti salvare” sembra la cosa migliore da fare a tutti. In realtà è forse l'unica cosa da fare. Draco lo sa. Herm pure. Tutti lo sanno.
Ma Hermione è. .. be', lei è KO. Davvero. Ha visto Ron, che ha subito molte più perdite di lei, sorridere e andare avanti. Mentre lei si è fermata... è ancora là, alla guerra. E poi, parlare con un morto? No, per lei è inammissibile – anche se è la normalità per Gideon e Gwen.
Non può essere così semplice. Niente è semplice.
Spero che questo capitolo, il settimo, sia stato esauriente... Red ed HP s'incontrano “decisivamente”, buttano giù le basi per una 'collaborazione', tra attriti vari e nuove amicizie.
È un po' lunghetto … spero non vi abbia annoiato e che almeno qualcuno sia arrivato quaggiù! :)
Da non ignorare il comportamento di Gwen. Si sente inutile. Pensa che Charlotte – chi ha letto 'Red' capirà – sarebbe molto più utile.
Ah, una cosa. Consiglio questa storia – un po' in ritardo, l'ammetto!– solo a chi ha letto almeno un po' di HP e Red. Sennò non si può capire! :P
Cooomunque, Charlotte è la cugina stronza di Gwen. Bom, basta.
Ah sì: non apparirà nella storia :3 *per la nostra felicità* !
Scappo! Ciau :3:D

PS: Lo so, lo so, lo so! Non ve ne può fregare di meno ma .. Io lo faccio comunque ahahah<3
Ecco il testo di una canzone che, personalmente, amo: ►fedez, nuvole di fango.
Io amo la voce di Fedez, la adoro. E' una voce così ... indescrivibile, ha un che di magico, quasi. Non lo ascoltavo da un po'... e poi rieccolo, con questa meraviglia ! Gianna Nannini è strepitosa, assieme fanno scintille. Condivido con voi quest'amore <3 Non odiatemi :3 In più penso che il testo sia attinente al capitolo, allo stato d'animo di Herm. "Cerco una speranza per andare via da qua". Lei vuole scappare da tutto ciò: Ron, la guerra, il fuoco (Draco).. Non lo farà, cretedemi <3

Fedez: 
La carta d'identità gli ricorda che lo studente 
prende schiaffi dalla vita ma il dolore non lo sente 
la scuola è a un tiro di schioppo si accende una Philip Morris 
lo zaino che pesa troppo per inseguire i suoi sogni 
negli ambienti più puliti che la coscienza la sporchi 
nel vialetto della scuola trascina i suoi piedi storti 
e non conta tanto il podio se non riesci a rimanerci 
il mondo confida in Dio ma lui non si affida a terzi 


Rit. Gianna Nannini: 
Siamo schiavi del coraggio 
salta nuvole di fango 
siamo il sangue sull'asfalto 
siamo svegli segnati da un sogno che non se ne va 


Fedez: 
Si cresce, qualcosa cambia ma tutto sembra diverso 
se il mondo fa il finto onesto lui tace e fa l'introverso 
ma un giorno spezza il lucchetto con cui si è chiuso in se stesso 
e intanto il mondo sono pronto che mi sono perso 
e non c'era niente in cui credere intere giornate libere 
senza un posacenere solo voglia di scrivere 
adolescenti che non cercano lavoro 
voi parlate spesso dei giovani e troppo poco con loro 
quando chiedono impartiscono pretendono e proibiscono 
in questo mondo malato il sogno è diventato un sintomo 
non conta quanto punti in alto ma da quanto in basso arrivi 
gli han dato del primo infame ma adesso lui è primo in Fimi 
ora quei piedi storti stanno sul red carpet 
certe cose sono come l'HIV ce l'hai nel sangue 


Rit. Gianna Nannini 
Siamo gente di passaggio 
salta nuvole di fango 
con i cuori sotto sfratto 
siamo quelli segnati dal sogno per l'eternità 


Fedez: 
Non ci sei, non ci sono 
dammi una speranza che mi porti via da qua 
non ci sei, non ci sono 
segui la tua strada, tutto il resto si vedrà 
non ci sei, non ci sono 
cerco una speranza per andare via da qua 


Rit. Gianna Nannini: 
Siamo schiavi del coraggio 
salta nuvole di fango 
con i cuori sotto sfratto 
siamo svegli segnati da un sogno che non se ne va.

 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: lamialadradilibri