Mi scuso infinitamente
perché
so di non aver pubblicato questo capitolo per mesi. Purtroppo ho avuto
moltissimi
problemi con EFP che non me lo faceva ricaricare e quindi ci avevo
praticamente
rinunciato. Ora finalmente ho risolto tutto e questo è
l’ultimo capitolo della
mia primissima Fanfiction. Fatemi sapere cosa ne pensate!! Mi scuso
immensamente per il ritardo.
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CAPITOLO 35
– FOLLOW YOUR DREAMS
Passò
il tempo e cominciò Novembre.
Mi sentivo al settimo cielo perché tutto andava per il
meglio.
Io e Jared
passavamo gran parte delle
giornate insieme, uscivamo, mi portava ogni volta in un posto nuovo e
camminavamo per le strade di Los Angeles mano per la mano, senza paura
di
niente.
Sophie si era
ormai integrata
completamente a scuola e prendeva ottimi voti. Spesso Shannon la
aiutava con i
compiti, si preoccupava molto per lei ed era diventato come il suo
angelo
protettore.
Tomo e Vicki
crescevano il piccolo
Christopher con amore e affetto e Tomo si occupava assiduamente della
moglie in
quanto la loro figlia sarebbe nata a giorni. Sì, era una
femmina e la coppia
aveva deciso di chiamarla Julia.
Julia nacque
precisamente il 25 di
Novembre. Quando le si ruppero le acque era con me a fare la spesa. Io
avevo
chiamato subito Tomo che era fuori ad aspettarci con la macchina ed
eravamo
corsi tutti e tre all’ospedale. I fratelli Leto e Sophie
erano arrivati
mezz’ora dopo.
Quando entrammo
nella camera di
Vicki, dopo il parto, la trovammo con un sorriso enorme nonostante il
sudore e
il pallore del suo viso fossero segni della sua grande stanchezza.
La piccola Julia
era davvero bella:
aveva gli occhi scurissimi e profondi come quelli del fratello e dei
genitori,
i pochi capelli che aveva erano castani, la bocca piccola e rossa.
Quando
Christopher era entrato nella
stanza, aveva fissato Julia ed era rimasto serio in volto.
-Allora?
Com’è la sorellina? – aveva
chiesto la madre che teneva in braccio quella minuscola bambolina.
A quel punto il
bambino aveva sorriso
e aveva esclamato: - Bella! –
Mi ricordo che
scoppiammo a ridere
per la tenerezza e la semplicità con cui Christopher aveva
appena parlato.
Vicki
uscì dall’ospedale poco tempo
dopo e festeggiammo tutti insieme la nascita a casa Leto. Inoltre
quella sera
Tomo decise che era l’ora che gli Echelon sapessero dei suoi
figli, così
scrisse il seguente tweet “Ho una sorpresa fantastica per
voi. Tra un quarto
d’ora sul sito del Vyrt” e in diretta mondiale
annunciò di Christopher,
scusandosi di non aver detto loro niente fino a quel momento e dicendo
che non
aveva trovato il momento e le parole adatte, e prese in braccio Julia
mostrandola
alla telecamera.
Fu una serata
memorabile.
Alla fine di
Novembre decisi, dopo
una lunga e sofferta riflessione, di sottopormi
all’intervento per riacquistare
la voce. Volevo tornare a parlare sia perché era diventato
un inferno
comunicare solo attraverso messaggi o segni con le mani sia
perché volevo
continuare a seguire il mio sogno di attrice.
Ne parlai con
Jared che approvò con
un certo timore che non riuscì a mascherare.
-Sei sicura? Ci
hai pensato bene? –
Io avevo
annuito, ormai sicura della
mia scelta.
Quello che non
rivelai a Jared era
che avevo deciso di fare l’intervento i primi di Dicembre.
Volevo uscire da
quell’ospedale con la capacità di nuovo di parlare
e decisi che avrei fatto una
sorpresa a Jared proprio a mezzanotte tra il 25 e il 26 Dicembre,
giorno del
suo compleanno.
Il 9 Dicembre
tornò a Los Angeles la
mia migliore amica Roxy perché le avevo confidato la mia
decisione.
Il giorno dopo
ero in sala
operatoria. I medici mi avevano lasciato pochi minuti per parlare con
Sophie e
Roxy prima di cominciare l’intervento.
-Devi stare
tranquilla, ok? – mormorò
mia sorella mentre una lacrima le rigava la guancia. Mi prese la mano e
la
strinse forte forte tra le sue.
-Andrà
tutto bene, Annie – continuò
la mia amica.
Annuii.
Sì, tutto si sarebbe
sistemato e sarei tornata a parlare.
Mentre mi faceva
l’anestesia, un
medico mi disse: - Pensi a qualcosa di bello –, e io pensai
immediatamente a
Jared. Lui, perché mi sapeva rendere felice.
Lui,
perché era la mia luce nei
giorni bui.
Lui,
perché mi faceva sentire viva.
Mi risvegliai
intontita.
-Annie!!!
– sentii qualcuno gridare
entrando nella stanza. La riconobbi, era mia sorella.
- Non urli. Ha
bisogno di
tranquillità – la ammonì una voce
maschile.
-
Sophie… - sussurrai.
- Ha parlato!
Annie, hai parlato! –
esclamò lei fuori di sé.
Sophie aveva
ragione! Ci riprovai e
di nuovo uscì il nome di mia sorella.
Ci raggiunse
anche Roxy,
contentissima.
-Ora non dovete
farla sforzare,
rimarrà ancora qualche giorno qui e poi la dimetteremo. Ma,
ripeto, non dovete
farle sforzare la voce – spiegò il medico.
E
così uscii dall’ospedale il 20
Dicembre. Ero contentissima.
Avevo avvisato
anche Tomo, Vicki e
Shannon perché volevo che mi aiutassero a organizzare la
sorpresa per Jared.
Avrei finto fino a mezzanotte di non poter ancora parlare. E poi avrei
fatto
gli auguri a Jared con la mia voce.
La sera di
Natale ci ritrovammo a
casa Leto per festeggiare e io non aprii bocca, limitandomi ai soliti
gesti che
ormai non sopportavo più. Dopo un’abbondante e
deliziosa cena c’eravamo seduti
intorno all’albero e ci eravamo scambiati i regali. Io
ricevetti un bracciale
d’argento da parte di Shannon, una sciarpa e dei guanti
tagliati sulle dita dai
Milicevic e infine un anello meraviglioso da Jared.
Mancavano dieci
secondi alla mezzanotte
quando lanciai un’occhiata a Shannon che fece finta di
tossire per richiamare
l’attenzione degli altri. Infine lui si alzò e
disse solennemente:
-Fratello mio,
è giunta la mezzanotte
e c’è una persona che vuole dirti
qualcosa… -
Con le gambe che
mi tremavano per
l’emozione, mi alzai a mia volta, presi le mani di Jared tra
le mie, i persi
nei suoi occhi color del cielo e dissi lentamente: - Auguri amore mio.
Ti amo –
Lui rimase
immobile, incredulo. Poi,
senza commentare ancora nulla, si mise a piangere.
-Annie…
- mormorò e mi abbracciò
strettissimo tra gli applausi di tutti i presenti. Anche io piansi,
sulla sua
spalla, e continuai a sussurrargli nell’orecchio:
“Ti amo, ti amo, ti amo…”
fino a quando lui propose un brindisi e annunciò: -
Nonostante sia appena
iniziato, questo è in assoluto il miglior compleanno della
mia vita!!! Grazie
Annie per questa fantastica sorpresa. Il miglior regalo di tutti!
–
- Eh no!
– ribatté Shannon scherzando
– Neanche hai visto i nostri e dici che quello di Annie
è il più bello! Non è
giusto, così ci offendiamo! –
Ridemmo di
gusto, dimenticandoci
almeno in quell’istante di tutti i problemi della vita di
tutti i giorni.
Io e Jared ci
guardammo negli occhi
con un linguaggio invisibile che solo noi conoscevamo.
E in quel
momento il messaggio era
per entrambi “Voglio stare con te per sempre”.
Indovinate un
po’? A Marzo, avendo
riacquistato bene la voce, feci un provino per un nuovo film drammatico
che
sarebbe uscito l’anno dopo.
E mi presero.
Il mio ruolo era
la migliore amica
della protagonista e compariva diverse volte, con battute anche molto
profonde.
Sì.
Ero felice. Come non mai.
Il giorno del
mio compleanno Jared mi
accompagnò all’interno di un negozio di tattoo.
Avevo deciso di tatuarmi una
scritta che rappresentava la mia vita, tutte le fatiche che avevo fatto
per
arrivare a Los Angeles con Sophie e garantirle un futuro dignitoso,
tutti i
dolori che avevo provato quando mi ero presentata ai provini e non mi
avevano
scelta, quando avevo litigato con Jared e mi ero sentita persa e vuota
oppure
quando avevo perso la voce e con essa anche la speranza di poter
realizzare il
mio sogno più grande, ma soprattutto le gioie di
quell’anno meraviglioso che
non avrei mai dimenticato.
Che parole
potrebbero racchiudere
tutto questo?
Ovvio.
Follow
Your Dreams.