Libri > La bambina della Sesta Luna
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Autore: 0_Jasmine_0    10/11/2013    1 recensioni
Venezia, due anni dopo il ritrovamento di tutti i pezzi del numero Aureo. Karkon è stato sconfitto per la seconda volta, anche Livio è stato ucciso dalla banda di Nina. Karkon non trovava nessun incantesimo per mettere di nuovo nei guai la giovane alchimista. Ho detto nessun incantesimo. Perché lui aveva qualcosa di meglio di una semplice magia.
 
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3- Messaggio da Eterea
Cesco si fiondò nel Laboratorio Segreto di Nina che, quel giorno di fine Giugno, aveva le porte spalancate, per il gran caldo. In mano teneva un piccolo mazzo di rose rosse, per Nina.
“Ehi, Nina, ti ho portato queste” disse, mettendole i fiori davanti al tavolo dove stava lavorando. Nina arrossì: si aspettava di tutto dal suo ragazzo, ma addirittura simili smancerie! Rise e abbracciò Cesco. Poi si fece seria:
“Grazie per il pensiero… ma non ho proprio tempo per i fiori. Ho ricevuto una lettera da Eterea, e ti assicuro che non ci sono tante belle notizie!” disse aspra, allungando verso
di lui una lettera. La calligrafia con cui era scritta era elegante e sicura. Diceva:


“Una nuova alchimista?” esclamò Cesco.
“Esatto. Ho controllato nella busta e mi sono ritrovata tra le mani questo” rispose Nina, afferrando un Taldom Lux particolarmente più complesso del suo.
“Che bello! Lo voglio anchio un Taldom così!” disse Cesco, prendendolo. Era d’oro purissimo, ricoperto di ogni pietra preziosa di Xorax. Il gughi sulla sommità era dipinto con colori brillanti e scarlatti e le pietre rosa negli occhi dell’uccello erano due volte più grandi del normale. Con quel Taldom battere Karkon sarebbe stato uno scherzo.
“Io non voglio deludere Eterea, so cosa significa perdere qualcuno di molto caro” disse, facendo riferimento alla morte di suo nonno.
“Quindi accetterai la missione di Eterea?” chiese Cesco.
“CERTO CHE SÌ! Maya sembra molto potente  coraggiosa, dato che potrebbe essere ancora viva. Potrebbe essere un aiuto prezioso e poi è la figlia di Eterea!” rispose lei.
“Intanto, chiamiamo Dodo, Fiore e Roxy, scendiamo nell’Acqueo Profundis e chiamiamo Eterea, ci darà dio sicuro delle indicazioni”
Cesco aveva ragione. Uscì dal laboratorio e afferrò il telefono. Fece il numero di Fiore, che in quel momento era con Roxy.
“Pronto?” fece la voce della ragazza.
“Fiore, sono Nina. Roxy è lì con te?”
“Sì e qui, ma perché hai una voce così… affaticata?”
“Non è il momento delle spiegazioni, tu e Roxy dovete correre subito a Villa Espasia, Eterea ha mandato una lettera importantissima!”
Senza aspettare la risposta dell’amica. Nina chiuse la telefonata. Poi, compose il numero di Dodo e avvenne la stessa conversazione.
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“Bene, vi ho convocati qui, perché c’è una cosa molto importante da sapere. Come vi ho già detto al telefono, Eterea ha mandato una lettera.”
“Che lettera?” chiese Roxy.
Nina la fece leggere ai tre, che rimasero stupiti. Roxy si grattò la testa, Fiore rimase a bocca aperta e Dodo continuava a balbettare qualcosa senza senso. In quel momento il computer gigante dell’Acqueo Profundis si accese di colpo. Apparve il volto di una bellissima ragazza.
“Finalmente! E’ da mezz’ora buona che cerco di contattarvi!”
“Chi sei?” chiese Nina, agitata.
“Chi sono? Oh beh, se lo vuoi sapere, io sono Maya, figlia di Eterea. Tu sei Nina, vero? La nipote di Misha”
“Sì sono io. Tua madre ci ha mandato una lettera poco fa. Parlava proprio di te.”
“Ah, dopo 3 anni si è ricordata di me? Bella storia!” disse in tono aspro Maya.
“Non voleva complicare la situazione. Ma una cosa, mi dici come diavolo hai fatto a contattarci?” chiese Cesco.
“Ho i miei metodi. Tu devi essere Cesco, il ragazzo di Nina. Vedo che ci sono anche Fiore, Dodo e la coraggiosa Roxy.”
“Potresti dirci come liberarti? Abbiamo qui il tuo Taldom e sappiamo che è stato Karkon a rapirti. Ma non abbiamo la minima idea di dove si trovi la tua cella, né come possiamo liberarti”
“Il mio Taldom? Bene, sono lieta che sia nelle vostre mani e non in quelle sudice e puzzolenti di Karkon. Io, comunque, mi trovo in una piccola prigione segreta, in fondo al corridoio più a nord del palazzo. E’ difficile da attraversare, dato che è pieno di trappole. Il piano però lo dovete fare voi, se no che gusto c’è?” detto questo il computer si spense, con i ragazzi e i due androidi (che nel frattempo avevano osservato la scena) allibiti.


Angolo Autrice:
*rimanestupita* beh, Maya finalmente si fa vedere. Poveretti tutti quanti.
Maya: puoi velocizzarti Cal? Mi prude il naso!
IO: aspetta, l’hai detto anche tu che il piano lo devono fare loro, che se no non c’era gusto
Maya: si va bene, ma fate in fretta comunque!
IO: Ok, Maya, allora saluto i nostri lettori: alla prossimaaaaa!    

 
  
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