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Autore: Justice Gundam    12/11/2013    4 recensioni
Tre anni dopo la distruzione di Lucemon, i Leggendari Guerrieri saranno costretti a tornare in scena: numerosi Digimon ostili stanno infatti iniziando ad apparire nel Mondo Reale, e Takuya e i suoi compagni saranno costretti a scendere di nuovo in campo... ma che cos'è quella misteriosa organizzazione, la DATS, che sta cercando di tenere i Digimon sotto controllo? Chi è che sta dietro a questa invasione? Forse qualcuno, tra le file di una delle fazioni, sta complottando qualcosa di ancora più terrificante? I Leggendari Guerrieri, assieme a nuovi alleati e ai giovani agenti della DATS Masaru, Touma e Yoshino, dovranno venire a capo del mistero, prima che sia troppo tardi per entrambi i mondi! Riusciranno nella loro impresa? Quali incredibili segreti li attendono?
Genere: Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU), Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Record of Digital Wars-042

Digimon Frontier & Savers: Record of Digital Wars

Una fanfiction crossover (Digimon Frontier & Savers) scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 42 - L'ira dell'Olimpo

Il Trailmon che aveva portato Takuya e i suoi compagni, assieme a Bokomon e Neemon, a Digiworld, si fermò con uno sbuffo di vapore bollente alla stazione che i Leggendari Guerrieri ricordavano bene essere stato il loro capolinea anche quando era iniziato il loro primo viaggio nel mondo digitale - il Flame Terminal, dove Takuya aveva ricevuto i poteri di Agunimon e aveva affrontato Cerberusmon. Era ironico, pensò Kouji con un mezzo sorriso, come adesso la loro nuova missione ripartisse da lì... e questa volta, la posta in gioco non era meno alta di quanto già non fosse all'epoca. Kurata stava per assalire il Mondo Digitale, condannando tutti i Digimon ad una fine orribile come aveva già fatto con Mercurimon, e loro erano lì in quel momento per fare in modo che DigiWorld potesse difendersi dall'imminente catastrofe. Ma la prima cosa da fare, in quel momento, era recuperare Kouichi e gli altri... chissà cosa stavano facendo adesso, e se per caso anche loro si erano trovati a dover affrontare i Gizumon che Kurata aveva indubbiamente già scatenato sul Mondo Digitale...

"Grazie per averci riportato qui, Trailmon..." disse il piccolo Tomoki al Digimon treno, che aveva appena fermato i propri motori, e ora si stava godendo un po' di meritato riposo sul binario. "Senza il tuo aiuto, avremmo avuto dei seri problemi... non credo che saremmo riusciti ad arrivare a DigiWorld in tempo per fermare le ambizioni di Kurata."

"E' STATO UN PIACERE PER ME, RAGAZZI." rispose il Digimon meccanico. "PIUTTOSTO, VOI STATE ATTENTI. PURTROPPO IO NON HO IDEA DI COSA SIA SUCCESSO ULTIMAMENTE A DIGIWORLD... MA HO SENTITO DIRE CHE, A CAUSA DELLE AMBIZIONI DI GALLANTMON, NUMEROSI DIGIMON STANNO METTENDO SU UN MOVIMENTO DI RESISTENZA SITUATO SU UNA CITTA' MOBILE DI NOME ELDORADIMON. SFORTUNATAMENTE, NON SO DOV'E'... ANCHE PERCHE', COME HO DETTO, SI SPOSTA IN CONTINUAZIONE, ED E' DIFFICILE CHE RESTI PIU' DI UN GIORNO NELLO STESSO POSTO."

"Certo, capiamo..." disse Junpei, aggiustandosi gli occhiali. "In ogni caso, non credo che questa ElDoradimon sia una cosa che passa inosservata. Se è così importante, allora sicuramente si saranno sparse un bel po' di voci in giro, e non sarà tanto complicato tenere traccia dei suoi spostamenti."

"Vorrà dire che la prima cosa che faremo sarà di fermarci ad un villaggio e chiedere dove hanno visto ElDoradimon." propose Neemon, ma Bokomon intervenne dandogli una leggera gomitata, per dirgli che non si trattava di una buona idea. "Oh? Che ho detto di male adesso, Bokomon?"

"Insomma, Neemon, cerca di usarlo il cervello, ogni tanto! Prova ad immaginare quanti Digimon, ora come ora, parteggiano per Gallantmon!" affermò il Custode del Libro. "Sicuramente è pieno ovunque di spie o di delatori che non aspettano altro che qualcuno chieda di ElDoradimon! Se gli uomini di Gallantmon dovessero venire a sapere dove si trova il principale nucleo di resistenza contro il loro signore, allora non perderebbero tempo ad assalirlo, e sarebbe un guaio per tutti!"

"Caspita, è vero! A questo non avevo proprio pensato!" esclamò Neemon spalancando gli occhi, questa volta senza bisogno che Bokomon gli tirasse l'elastico dei calzoni!

Il gruppo di ragazzi ridacchiò del breve momento di goffaggine offerto dalle loro guide, che contribuì ad allietare l'atmosfera alquanto tesa che regnava in quel momento. "Beh, non fa niente, ragazzi. Vorrà semplicemente dire che dovremo stare attenti a quello che dicono i Digimon... insomma, immagino che si sentiranno voci di corridoio in giro riguardo ElDoradimon, giusto?" chiese Izumi, rimettendosi a posto i bei capelli biondi. "Basterà tenere le orecchie tese, e da lì potremo arrivare ad ElDoradimon..."

"Huh?" esclamò all'improvviiso Kouji, notando qualcosa che si muoveva sul tetto della stazione mentre si guardava attorno. Aveva una forma fin troppo riconoscibile, e il ragazzo non perse tempo a dare l'allarme ai suoi compagni! "Attenti! Lassù c'è qualcosa!"

"Cosa?" esclamò Takuya, spostandosi dal punto in cui si trovava appena in tempo! La cosa nascosta sul tetto si erse in tutta la sua altezza, ritenendo inutile continuare a restare nascosta... e si rivelò per quello che era, un mostruoso Gizumon-AT il cui occhio-telecamera scintillò per una frazione di secondo prima di scagliare un dirompente raggio laser multicolore contro i Leggendari Guerrieri! Takuya sentì un brevissimo colpo di calore quando il raggio mortale passò a pochi centimetri dal suo volto, colpendo il terreno vicino al binario e facendolo svanire in una pioggia di pixel argentati! Mentre i Leggendari Guerrieri si voltavano tutti verso il punto da cui era provenuto l'attacco, altre di quelle orribili macchine si sollevarono da dietro l'edificio della stazione, puntando tutti assieme i loro laser contro i ragazzi... e contro il Trailmon che li aveva condotti fin lì!

"Maledizione! Kurata non si è certo fatto aspettare, eh?" esclamò Takuya, mentre altri Gizumon-AT si libravano in aria vicino al primo. "Presto, ragazzi, dobbiamo trasformarci! E tu, Trailmon, scappa via di qui, presto!"

"SUBITO!" esclamò spaventato il Digimon treno, attivando nuovamente i suoi motori per cercare di fuggire dalla stazione. Ma, sfortunatamente, era un bersaglio troppo grande e troppo lento per sperare di salvarsi da quelle orribili macchine. Alcune di loro puntarono direttamente verso Trailmon e spararono i loro raggi, trafiggendo il corpo metallico del Digimon da trasporto! Trailmon ebbe soltanto il tempo di avere uno spasmo, scuotendo i vagoni nel disperato tentativo di resistere... prima che il suo corpo si trasformasse in un Digi-Tama sotto gli occhi pieni di orrore dei Leggendari Guerrieri, di Bokomon e di Neemon. L'uovo fluttuò in aria per un secondo, emettendo crepitanti scintille elettriche... e poi si infranse in una pioggia di dati inerti che si dispersero per sempre.

"Trailmon! Trailmon, nooooo!" urlò Junpei, sconvolto al vedere un altro dei loro amici venire cancellato per sempre dalle diaboliche armi di Kurata. Ma il sentimento di dolore e perdita si trasformò ben presto in rabbia e desiderio di vendetta... e un attimo dopo, i cinque ragazzi attivarono i loro Digivice prima che i Gizumon-AT potessero riorganizzarsi e scagliare un nuovo attacco! Bokomon e Neemon si ripararono dietro un cartellone degli orari, lasciando campo libero ai ragazzi che già cominciavano a trasformarsi!

"EXECUTE! SPIRIT EVOLUTION!" esclamarono tutti assieme i cinque Leggendari Guerrieri, ricoprendosi un attimo dopo di codice digitale che si solidificò intorno ai loro corpi e li trasformò!

"AGUNIMON!"

"LOBOMON!"

"BEETLEMON!"

"KUMAMON!"

"KAZEMON!"

I Gizumon-AT, per nulla impressionati dall'improvvisa apparizione dei difensori del Mondo Digitale, sciamarono tutti assieme contro di loro, scagliando una raffica di raggi laser contro di loro, che però i ragazzi riuscirono a mandare tutti a vuoto. Con un grido di rabbia e di vendetta, Agunimon caricò il Gizumon-AT più vicino, scartando lateralmente un altro raggio laser, e poi colpendolo nell'occhio-telecamera con il pugno avvolto da fiamme scarlatte!

"Pyro Punch!" esclamò, centrando in pieno il suo avversario con una tale forza che la corazza del mostro meccanico si spaccò, e l'occhio-telecamera rientrò all'interno del corpo! Il Gizumon-AT, danneggiato in maniera fatale, si accasciò al suolo in una pioggia di scintille elettriche, e il suo Digi-Code uscì dal suo corpo in modo che Agunimon potesse catturarlo... e poi infrangere con un pugno il Digi-Tama che ne era risultato, distruggendo per sempre il Gizumon-AT! Kumamon usò il suo Blizzard Breath per confondere i sensori di alcuni Gizumon, lasciandoli inermi per qualche secondo, e permettendo a Beetlemon di attaccarli senza esporsi ai loro terribili attacchi.

"Lightning Blitz!" esclamò l'insetto corazzato, scagliando un potente fulmine azzurro dal suo corno, ed investendo il nemico, riducendo altri due Gizumon-AT in dati per poi scannerizzarli, e distruggere i Digi-Tama risultati prima che potessero volare verso un Primary Village. Più vicino, Kazemon e Lobomon stavano tenendo a bada altri due di quegli orrori meccanici, e la Digimon alata si stava destreggiando abilmente tra il fuoco incrociato, evitando i raggi mortali e rispondendo con delle raffiche di calci precise e devastanti! Dopo aver evitato un altro attacco, Kazemon si lanciò in picchiata su uno dei Gizumon-AT e iniziò a sferrare una serie di calci al suo occhio-telecamera, distruggendolo e facendo uscire il Digi-Code del Digimon artificiale, che poi la Guerriera del Vento scannerizzò prima che Lobomon sferrasse un rapido e preciso colpo di spada che fece a pezzi il Digi-Tama.

Ormai non restavano che tre Gizumon-AT, ma nessuno di essi sembrava in alcun modo turbato o reso meno baldanzoso dalla misera fine dei loro compagni. Ma Takuya non aveva intenzione di concedere loro pietà in ogni caso: con un grido di rabbia, il Guerriero del Fuoco caricò i tre mostri meccanici, scagliando una raffica di dardi infuocati contro di loro e costringendoli a ritirarsi per un breve tratto, prima che Kumamon e Lobomon fosssero loro addosso.

"Pyro Darts!" esclamò Agunimon, scagliando una precisa e letale raffica di dardi infuocati contro il nemico, e riuscendo a far saltare le giunture che connettevano gli arti di un Gizumon-AT al resto del corpo. La macchina assassina si ritirò, spruzzando scintille da ciò che rimaneva delle sue braccia idrauliche, e non riuscì a difendersi quando Agunimon gli fu addosso, martellandola furiosamente di pugni finchè il Digi-Code del mostro meccanico non venne esposto.

"Howling Laser!" esclamò Lobomon, centrando in pieno l'occhio-telecamera di uno dei mostri meccanici rimasti con un dirompente raggio laser sparato dal cannone montato su una delle sue braccia. Il Gizumon-AT barcollò, spruzzando scariche elettriche dal buco che ora aveva nella sua corazza al posto dell'occhio-telecamera, e Lobomon, sfruttando la sua agilità superiore, si avvicinò rapidamente e sferrò un colpo di spada laser che troncò i cavi elettrici posti sotto il corpo dell'orrore meccanico, e poi penetrò nel suo corpo corazzato, tagliandolo quasi a metà! Il Gizumon-AT si abbattè al suolo ed espose il proprio Digi-Code... mentre Kumamon tirava fuori il suo lanciamissili in miniatura e sparava una raffica di palle di neve contro l'ultimo Gizumon-AT rimasto!

"Blizzard Blaster!" esclamò il piccolo Leggendario Guerriero del Ghiaccio, riuscendo a confondere i sensori del Digimon artificiale con una scarica ben precisa di palle di neve semi-congelate. Mentre il Gizumon-AT lottava per liberarsi dalla neve, Kumamon lo colse in contropiede e si diede lo slancio con i suoi sci, spiccando un salto altissimo e arrivando proprio sopra l'orribile robot. Poi, il Digimon ibrido simile ad un orsacchiotto di neve si trasformò in una enorme stalattite di ghiaccio, trasparente come l'acqua ma dura come il diamante più puro, e si lasciò cadere sull'ultimo Gizumon-AT rimasto! "Ed ora... Frozen Tundra!"

Il colpo andò a segno, e la corazza metallica del Gizumon-AT si rivelò del tutto insufficiente contro l'attacco di Kumamon, reso più potente dalla forza di gravità. La punta di ghiaccio affilatissima squarciò la parte superiore del mostro e trafisse le sue parti vitali, mandandolo in corto circuito e facendolo abbattere al suolo in un groviglio di cavi tranciati. Un attimo dopo, anche il codice digitale dell'ultimo mostro meccanico apparve, e Beetlemon tirò fuori il suo D-Tector per prenderlo.

"Sarete assorbiti, spiriti malvagi. Il Fulmine vi purificherà." esclamò il Digimon simile ad uno scarabeo. "Digi-Code Scan!"

Con un ampio movimento del braccio, lo H-Spirit del Fulmine mosse il suo D-Tector orizzontalmente davanti a sè, e il Digi-Code dei Gizumon-AT volò via dai loro corpi e venne assorbito dal congegno elettronico. Tre Digi-Tama di colore verde e viola caddero sul pavimento e iniziarono a fluttuare verso il cielo, ma Kazemon ebbe qualcosa da dire a riguardo - con un gesto delle braccia, la Digimon alata evocò un vortice che intrappolò i tre Digi-Tama e li fece volteggiare a velocità vertiginosa al proprio interno, per poi scagliarli con violenza contro il muro della stazione, dove andarono in mille pezzi, condannando i Gizumon-AT all'oblio eterno.

La battaglia era conclusa, e i Leggendari Guerrieri si rilassarono per un attimo prima di sciogliere la trasformazione e tornare ad essere Takuya e la sua brigata... ma questa vittoria non aveva dao loro nessuna soddisfazione se non quella cupa della vendetta per il loro amico così ignobilmente assassinato. Erano riusciti a distruggere i Gizumon, e ad impedire loro di seminare altra distruzione nel Mondo Digitale... ma non erano riusciti a salvare il gentile Trailmon Raccoon Dog che aveva permesso loro di arrivare a DigiWorld. Questo non faceva altro che far montare la loro rabbia, e rinnovare il loro desiderio di fermare Kurata e consegnarlo alla giustizia...

"Ce l'abbiamo fatta... abbiamo fermato quegli esseri infernali... ma purtroppo non siamo riusciti a salvare il nostro amico Trailmon..." mormorò cupamente Junpei, avvicinandosi alle rotaie e guardando verso la strada ferrata. Non era rimasto niente del Digimon da trasporto... neanche il segno delle ruote sulle rotaie. Era come se il Trailmon Raccoon Dog non fosse mai esistito. "Quel maledetto Kurata... quanti Digimon dovranno ancora morire perchè lui sia soddisfatto?"

"Te lo dico io, Junpei-kun. Quell'essere schifoso non si fermerà finchè non avrà massacrato tutti i Digimon innocenti che vivono su Digiworld." rispose Takuya, stringendo un pugno per la rabbia. Se avesse avuto per le mani Kurata, sicuramente il Leggendario Guerriero del Fuoco non avrebbe potuto rispondere delle proprie azioni. "E' per questo che dobbiamo sbrigarci. Dobbiamo trovare ElDoradimon e unirci alla resistenza che si trova già lì, così avremo migliori probabilità di fermare i piani di Kurata. Ma prima... dobbiamo ritrovare Masaru-kun, Kouichi-kun e gli altri. Se restiamo separati, siamo a rischio. Avete visto anche voi che Kurata aveva già previsto la nostra mossa."

"E' vero. Non abbiamo tempo da perdere." affermò Izumi, appoggiando una mano sulla spalla del suo amico per cercare di dargli un po' di conforto. Tuttavia, anche lei in quel momento non provava altro che odio e sete di vendetta nei confronti di Kurata. "Kouichi-kun e gli altri probabilmente hanno già incontrato alcuni di quei mostri meccanici, quindi anche loro staranno cercando di trovare alleati che li possano aiutare. Facciamo presto, e raggiungiamo in fretta un villaggio."

Il gruppo non ebbe nulla da obiettare all'idea della biondina mezza-italiana, e dopo essersi scambiato dei cupi cenni di assenso, ancora segnati dall'orrenda fine di Mercurimon e del Trailmon Raccoon Dog, si diressero verso l'uscita della stazione e lungo una stradina polverosa che si inoltrava nell'ampia prateria verde...

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I raggi del sole che filtravano nella caverna in cui lui e il resto del gruppo dei Leggendari Guerrieri si era fermato per la notte furono una gradita visita per Kouichi Kimura, che era rimasto lì a fare la guardia per il suo ultimo turno di notte. Vicino a lui, in una parte più interna della caverna, Katsuharu, Shinya, Sophie e Kaoru stavano dormendo come meglio potevano, adagiati su dei giacigli di paglia e avvolti da delle coperte improvvisate, attorno ai resti di un fuoco da campo attorniato da pietre. Il fratellino di Takuya stava dando qualche cenno di stare svegliandosi, muovendo la coperta davanti agli occhi come per schermarsi la faccia... ma un attimo dopo, si decise ad alzarsi e si mise in posizione semiseduta sul giaciglio, sfregandosi la faccia con una mano.

"Hmmm... buongiorno, Kouichi-kun... ci sono novità?" chiese il Leggendario Guerriero della Terra, mentre attorno a lui, anche il resto della squadra cominciava a svegliarsi.

Il custode dei Digi-Spirit delle Tenebre sorrise lievemente e mosse una mano verso il fratellino di Takuya per salutarlo, sorridendo un po' tristemente al ricordo i quanto fosse stato contento di vedere che lui e i suoi compagni se l'erano cavata bene ed erano riusciti ad evitare le pattuglie di Gizumon e Gizumon-AT che Kurata aveva già sguinzagliato per tutto il Mondo Digitale con l'intenzione di distruggere tutti coloro che potessero rappresentare un pericolo per i suoi folli piani. Già un paio di volte Kouichi e i nuovi Digiprescelti si erano trovati a dover affrontare un gruppo di quei mostri meccanici, ed erano per fortuna riusciti a venirne fuori bene... ma quanto ancora la loro fortuna sarebbe durata, non erano sicuri di volerlo sapere.

"Ben svegliato, Tomoki-chan. Temo di no, non ci sono novità, nè in positivo, nè in negativo." rispose il Digiprescelto delle Tenebre. "Per fortuna, i Gizumon di Kurata non si sono fatti vedere. Anche se questo vuol dire che sono andati da qualche altra parte a distruggere Digimon innocenti..."

Uno alla volta, gli altri ragazzi si svegliarono, e iniziarono a sbaraccare l'accampamento improvvisato. "Quale sarà la nostra prossima mossa, Kouichi-kun? Non possiamo certo stare a guardare a lungo... dobbiamo cercare di organizzarci e partire al contrattacco, se vogliamo salvare il Mondo Digitale." affermò Katsuharu, ripensando ancora alla prima avventura che lui e i suoi compagni avevano vissuto a DigiWorld. Per quanto avesse finito per diventare molto pericolosa, grazie all'attacco dei Cavalieri Reali Dynasmon e Crusadermon che stavano letteralmente cancellando DigiWorld sotto i loro piedi, il ragazzo considerava ancora DigiWorld come un ricordo prezioso. Non c'era da stupirsi che ora, che aveva ottenuto per davvero i poteri di un Leggendario Guerriero, fosse desideroso di fare del suo meglio per salvarlo.

"Purtroppo, non sono sicuro..." affermò il Digiprescelto delle Tenebre, guardando verso l'esterno. Al di là della rupe scoscesa sulla quale la grotta si trovava, si poteva vedere il sole della mattina che cominciava ad illuminare l'immensa distesa di foreste, dando un'impressione di calma e sicurezza che certo non corrispondeva alla situazione attuale di Digiworld. "A dire la verità, avrei un'idea di dove andare... quello che una volta era il castello dei Tre Grandi Angeli, prima che Lucemon corrompesse Cherubimon... ma considerando che finora Kurata è stato in grado di anticipare la maggior parte delle nostre mosse, credo che avrà già pensato anche a questa possibilità. Dobbiamo pensare ad un altro luogo, oppure trovare un modo per raggiungere il castello che Kurata non possa ver previsto."

"Più facile a dirsi che a farsi..." affermò Sophie, rimettendosi a posto i capelli e tenendoli fermi con un cerchietto. "Temo che quell'uomo ormai ci conosca molto bene. E se quello che ci hai raccontato è vero, Kouichi-san, allora non muoio dalla voglia di affrontare quei Gizumon-XT di cui ci hai parlato."

"Già... chissà mamma e papà come se la stanno cavando, nel Mondo Reale..." disse tra sè Kaoru, cercando di non farsi sopraffare da pensieri cupi. "Quel Kurata ha portato dalla sua parte l'opinione pubblica, e adesso secondo il mondo intero, siamo noi i cattivi. Spero solo che i vostri genitori almeno se la cavino bene, almeno per adesso."

"Purtroppo, temo che queste considerazioni vadano rimandate a dopo. Per adesso, dobbiamo continuare. Restando qui, finiremmo per diventare un facile bersaglio per quei mostri che Kurata ha creato." affermò Kouichi, mentre controllava di avere tutto quello di cui avevano bisogno per proseguire il loro difficile viaggio. Gli altri quattro Leggendari Guerrieri si sbrigarono a ripulire e a smantellare il loro accampamento improvvisato, evitando di lasciare in giro qualsiasi cosa che potesse diventare un indizio per Kurata e i suoi sgherri. Poi, una volta che furono sicuri che fosse tuto a posto, uscirono dalla grotta e cominciarono a ripercorrere al contrario la stradina tortuosa che li aveva portati fin lassù, in modo da scendere di nuovo verso valle e proseguire. Ognuno di loro aveva i nervi tesi, e si guardava attorno con estrema attenzione, sperando che da un momento all'altro non arrivasse uno squadrone della morte di Gizumon...

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Nel frattempo, anche Masaru e i suoi compagni erano costretti a guardarsi le spalle con attenzione. Erano riusciti a raggiungere DigiWorld, e a sfuggire alla furia dei Bio-Ibridi che li avevano aggrediti durante il passaggio tra le due dimensioni... ma il capitano Satsuma e il vecchio Yushima erano rimasti indietro per trattenere quei tre pericolosi individui, e il gruppo della DATS non sapeva nulla nè di loro, nè tantomeno di Miki e Megumi, che erano rimaste nel Mondo Reale. In quel momento, il gruppo stava camminando lungo il fondo di un canyon, in mezzo a due alte rupi punteggiate da arbusti rinsecchiti e rocce aguzze, cercando di sfuggire sia allo sguardo di eventuali scagnozzi di Kurata, sia al sole cocente del luogo. Ma sfortunatamente, non avevano idea di dove andare, o di cosa fare come loro prima mossa... e sapevano che questo li rendeva vulnerabili alla prossima mossa dello scienziato pazzo.

Ad n certopunto della lunga camminata, Chika fece cenno agli altri di aspettarla, e si sedette su una roccia vicina, respirando affannosamente e asciugandosi il sudore dalla fronte con una mano, mentre Dorumon andava a controllare se la sua partner umana stesse bene. "A... Aspettate un momento, ragazzi..." mormorò, allarmando un po' il fratello maggiore ed Agumon, che furono subito accanto a lei per vedere cosa le stesse accadendo. "Sono... sono un po' stanca, non riesco più ad andare avanti. Non... non è che possiamo fermarci per un po'?"

"Chika-chan... sei proprio sicura che non riesci ad andare avanti?" chiese Touma, anche lui preoccupato per la piccola, ma ben consapevole che quello non era esattamente il posto giusto per fermarsi a riposare. La bambina annuì e si massaggiò una gamba indolenzita, strizzando un occhio per l'acuto dolore che le veniva dalla lunga camminata.

"Mi dispiace, Touma-kun... non mi sento più le gambe, da tanto ho camminato..." mormorò. "Anch'io vorrei andare avanti, e andare il più lontano possibile, ma proprio non ce la faccio più..."

Dorumon appoggiò una zampetta sulle spalle di Chika in modo da farle sentire la sua presenza, e la bambina alzò un po' la testa e annuì mestamente, vedendo che anche suo fratello si stava sedendo accanto a lei, stando bene attento che la sorellina fosse all'ombra. Non c'era molto da fare, in effetti, e Touma si disse d'accordo con la proposta. "Va bene. Del resto non è che potremmo fare molto se fossimo esausti e non potessimo proseguire per la fatica. Possiamo permetterci di fare una sosta." disse il biondo mezzo-austriaco. "Cerchiamo semmai di trovare un posto riparato dal sole..."

"Meno male che siamo in un canyon, quindi un riparo dal sole non è certo quello che ci manca." affermò Yoshino, tirando un piccolo sospiro che non riusciva a nascondere la sua ansia. "Piuttosto, chissà dove sono finiti Satsuma-taichou e Yushima-san... è da quando siamo usciti dl Digital Gate che non sappiamo più niente di loro. E anche Takuya-kun e gli altri... chissà se sono già riusciti ad arrivare a DigiWorld e se sono al sicuro."

Mentre la giovane dai capelli rossi si sedeva vicino ai suoi compagni di squadra, con Raramon tra le braccia ed Ikuto e Falcomon che si sedevano poco lontano, Masaru alzò lo sguardo e annuì in direzione di Yoshino. "State tranquilli, sono sicuro che se la sapranno cavare bene." affermò. "Non dimenticate che stanno facendo questo lavoro... se così lo vogliamo chiamare... da molto più tempo rispetto a noi. E poi, Satsuma-taichou e il vecchietto non sono certo gente che si fa sopraffare dai primi tre buffoni che passano per la strada. Sono sicuro che a quest'ora li avranno già convinti a prendere armi e bagagli e tornare a casa a piangere dalla mammina!"

Yoshino ridacchiò della battuta di Masaru, e anche Ikuto e Falcomon riuscirono ad abbozzare un sorriso. Masaru ed Agumon avevano veramente il talento di far sembrare meno difficile la situazione in cui si trovavano... "Ancora noi non riuscire a credere che questo stare accadendo..." disse il bambino selvaggio. "Noi essere inseguiti per DigiWorld da macchine e uomini di Kurata, e lui essere considerato un eroe in mondo umano. Io non pensare che un giorno questo accadere..."

Il bambino selvaggio guardò mestamente verso la sommità del canyon, evidentemente ripensando al genitore adottivo che da poco aveva perso per colpa della follia di Kurata... e Falcomon, percettivo come sempre, appoggiò un'ala sulla spalla del suo amico, facendogli fiducia. "Non ti preoccupare per questo, Ikuto." affermò. "Non lasceremo che quell'uomo realizzi le sue ambizioni. Lo ostacoleremo con ogni mezzo a nostra disposizione, puoi starne sicuro!"

"Certamente! IO e il capo gli dobbiamo ancora un sacco di botte per quello che ha fatto!" esclamò Agumon, stringendo un pugno davanti a sè, ricevendo un segno dell'okay da parte del suo impulsivo partner umano. Tuttavia, Gaomon non sembrava altrettanto fiducioso... il che del resto era anche comprensibile, visto che era sempre stato uno dei più razionali del gruppo, esattamente come Touma. Ma questa volta, sembrava che non fosse dovuto al fatto che non condivideva l'entusiasmo dei suoi compagni, ma piuttosto al fatto che c'era qualcosa che gli era venuto in mente.

"Hmmm... non lo so, amici, ho paura che non saranno solo Kurata e Gallantmon quelli di cui dovremo preoccuparci..." affermò il Digimon lupacchiotto. "Sapete anche voi che Mercurimon faceva parte di un gruppo di Digimon molto simili a lui, non è vero?"

"E' vero... purtroppo, nella concitazione del momento non mi è venuto in mente, ma non credo che le altre Divinità Olimpie prenderanno bene la sua fine." affermò Touma. "Questo è un bel problema... se Iupitermon decidesse di fare delle rappresaglie contro il Mondo Digitale, allora la situazione si complicherebbe non poco..."

"Le Divinità Olimpie?" chiese Masaru, avendo sentito quel termine per la prima volta. "Hey, Agumon, hai mai sentito parlare di questi Digimon? Ho sentito certamente parlare delle leggende greche, ma mai di un gruppo di Digimon con questo nome."

"Hmm... a dire la verità, no..." affermò Agumon. "Dopotutto, non ho vissuto a lungo a DigiWorld prima di arrivare nel Mondo Reale."

"Beh, è presto detto." rispose Raramon. "Le Divinità Olimpie sono un gruppo di dodici Digimon aventi come tematica gli dei della mitologia greca. Vivono in una dimensione sconosciuta che non è normalmente accessibile dal Mondo Digitale o da quello Reale."

"Mercurimon era appunto uno di questo gruppo..." proseguì Yoshino. "Iupitermon, il leader delle Divinità Olimpie, è conosciuto per essere molto protettivo nei confronti dei suoi compagni, in particolare dei suoi fratelli maggiori Neptunmon e Plutomon... sicuramente invierà una rappresaglia contro coloro che hanno ucciso Mercurimon. E sinceramente, non sono sicura che farà distinzioni tra un essere umano e l'altro... purtroppo la sfiducia nei confronti degli esseri umani va ben oltre i confini del Mondo Digitale."

"Dannazione... se davvero quella gente si fa vedere, allora la situazione si complicherà non poco..." affermò Masaru, prima di sfoderare un sorrisetto convinto. "Beh, in effetti potrebbe non essere neanche tanto male, la cosa... non mi dispiacerebbe incrociare i pugni con una di queste Divinità Olimpie!"

Chika sospirò, ormai abituata a certe idee strane di suo fratello. "Sigh... fratellino, a volte dovresti imparare a tenere a bada la tua voglia di fare risse!" affermò. "L'ultima cosa che vogliamo è farci altri nemici proprio adesso che siamo tra due fuochi, come si suol dire!"

"Se dovessimo per sfortuna imbatterci in una delle Divinità Olimpie... allora cercheremo di risolvere la situazione con le parole, piuttosto che con uno scontro diretto." affermò Touma. "In questo momento, l'unica cosa di cui proprio non abbiamo bisogno è avere altri nemici da affrontare. Anzi, forse, se abbiamo un po' di fortuna, saremo in grado di puntare le Divinità Olimpie verso degli avversari più immediatamente minacciosi. Sto parlando ovviamente di Kurata e di Gallantmon."

"Il nemico del mio nemico è mio amico, giusto?" disse Yoshino con un pizzico di ironia. "Beh, non posso certo darti torto. Nella condizione in cui ci troviamo, abbiamo bisogno di tutto l'aiuto che possiamo avere. E se questo volesse dire allearci con le Divinità Olimpie, ben venga. Comunque, per adesso spero che non avremo mai a che fare con loro."

"Per adesso, la cosa più importante da fare è ritrovare Takuya e i suoi compagni. Temo che siamo atterrati piuttosto lontani da loro." affermò Gaomon. "Spero solo che anche loro siano riusciti a raggiungere il resto del gruppo, e che non si siano imbattuti nei Gizumon di Kurata."

"Li troveremo, stai tranquillo." affermò Masaru. "Conosco bene Takuya, e ho visto lui e la sua banda combattere nei panni dei Leggendari Guerrieri. Non si faranno fermare da quei quattro mostriciattoli."

"Mi piacerebbe avere il suo ottimismo..." affermò Raramon, per poi mettere da parte i pensieri cupi e concentrarsi sul resto della strada che li separava dal loro obiettivo. Era necessario stare all'erta. Circondati da nemici e potenziali nemici com'erano, non potevano permettersi di abbassare la guardia nemmeno per un istante...

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"Okay... sembra che fino a qui, non ci siano problemi." affermò Takuya, passando davanti al gruppo e dando scrupolosamente un'occhiata ad entrambi i lati della strada, in modo da essere sicuro che non ci fossero imboscate. Il gruppo era da poco uscito dalla prateria, e ora si stava addentrando in una grande foresta di conifere punteggiata qua e là da degli strani funghi giganti che da una parte davano l'impressione di un bosco incantato come quelli che si potrebbero trovare in un mondo fatato, e offriva ai ragazzi la possibilità di passare più o meno inosservati... ma dall'altra, era anche il luogo ideale per tendere un agguato. Se ci fosse stato qualche Digimon ostile in circolazione, quel luogo sarebbe stato perfetto per aggredire i Leggendari Guerrieri. "Sembra che almeno fin qui gli scagnozzi di Kurata non siano arrivati. Possiamo proseguire senza timori."

"Grazie, Takuya-kun..." affermò Izumi, guidando il gruppo mentre si inoltrava ulteriormente nella foresta misteriosa. Junpei, Tomoki, Kouji, Neemon e Bokomon seguirono a ruota, cercando di attraversare la radura con una certa celerità. I due Digimon furono un po' più lenti, costretti com'erano a portare uno i suoi calzoni smisurati, e l'altro il loro enorme tomo, e Tomoki e Junpei si attardarono un attimo per prenderli in braccio e aiutarli a superare quella radura. "Accidenti, è da un sacco di tempo che stiamo qui a girare in tondo... possibile che da queste parti non ci sia un villaggio di Digimon? Ce n'erano così tanti, quando siamo venuti a DigiWorld per la prima volta..."

"Temo che anche questo non sia che un sintomo che per DigiWorld sono giunti tempi difficili." rispose Junpei. "Grazie a Gallantmon che sta probabilmente reclutando sempre più Digimon nel suo esercito, e a Kurata che sta passando DigiWorld al pettine, molti Digimon avranno abbandonato i loro villaggi e avranno cercato scampo nelle terre selvagge, vagabondando senza meta, in modo da non essere più tanto facili da scovare."

"DigiWorld sta di nuovo precipitando nel caos, e mi fa rabbrividire l'idea che questa volta la colpa sia tutta di un essere umano che non riesce ad accettare l'idea che esseri umani e Digimon possono accettarsi a vicenda." affermò tristemente Tomoki. "Accidenti, e io che pensavo che una volta sconfitto Lucemon, tutto sarebbe andato a posto."

"A volte, Tomoki-chan, la vera battaglia comincia quando la guerra è finita, o almeno questo è quello che ho imparato." volle dire la sua Junpei. "Vedi... alla fine, tutto quello che noi abbiamo fatto è stato fermare Lucemon, senza preoccuparci di tutti i problemi che avrebbero potuto sorgere. Dopotutto, nel Mondo Reale si era visto uno scorcio di DigiWold quando Lucemon è quasi emerso... e per la prima volta, i Digimon sono stati esposti a degli esseri umani. Per non parlare del fatto che il Mondo Digitale era stato praticamente del tutto scannerizzato da Lucemon e dai suoi uomini. Non abbiamo pensato che questi eventi avrebbero potuto avere un impatto incredibile sulle vite sia dei Digimon che di noi umani... e certo non abbiamo pensato che forse avremmo dovuto interessarci di più di quello che fosse accaduto dopo la ricostruzione di DigiWorld. Forse, se fossimo stati un po' più attenti, ora non ci troveremmo in questa situazione."

"Con i se non si fa la storia." tagliò corto Kouji, da sempre poco avvezzo ai lunghi discorsi. "Ora dobbiamo concentrarci sul problema da risolvere, e..."

Il ragazzo dai capelli neri si bloccò di colpo e si guardò attorno, come se avesse notato qualcosa di allarmante... e un attimo dopo, prima ancora che i suoi amici potessero chiedergli cosa diamine stesse accadendo, Kouji si gettò a capofitto su Takuya, spintonandolo a terra un attimo prima che una lama affilatissima calasse dall'alto con un fischio inquietante, tagliando un angolo della bandana del Digiprescelto della Luce! Takuya e Kouji finirono a terra, storditi ma illesi, mentre una figura piccola ed agile atterrava vicino a loro, e poi saltava all'indietro, mettendosi in posizione di guardia. Gli altri Digiprescelti fecero un passo indietro, incespicando per l'inaspettato attacco, e guardarono con attenzione il Digimon che li aveva attaccati, o in questo caso la Digimon: aveva fattezze umane, e un aspetto infantile, ma era alta almeno due metri e mezzo, e indossava una strana armatura che sembrava fatta di pelle di serpente, con un pettorale che copriva il torace ma lasciava la pancia nuda, pantaloncini neri aderenti, manicotti di cuoio che coprivano gli avambracci, stivaletti rossi, e un elmetto a forma di testa di serpente, completo con zanne velenifere ricurve. I suoi capelli verdini, legati in un paio di lunghe trecce, fluivano da sotto l'elmetto, incorniciando un volto da bambina dagli occhi blu scintillanti, e teneva nella mano sinistra un piccolo scudo circolare, e nella destra un'enorme spada, grande quasi quanto lei! Aveva un'espressione molto battagliera, e Takuya e i suoi compagni non erano sicuri se fosse una buona idea affrontarla in combattimento. Malgrado l'aspetto un po' buffo, emanava un'aura di potere quasi palpabile...

"Voi! Esseri umani! Finalmente vi ho trovati! Voi avete ucciso lo zietto Mercurimon!" esclamò la gigantesca bambina, sollevando minacciosamente la spada come se non pesasse nulla! Aveva una voce acuta e determinata, quasi feroce... e il fatto che parlasse così del defunto Mercurimon voleva certamente dire che era una sua alleata, e che aveva scambiato i Leggendari Guerrieri per i suoi assassini! "Io, Minervamon, una delle Dodici Divinità Olimpie, sono qui per vendicare la sua morte!"

"Minervamon? Le Divinità Olimpie?" chiese Takuya, non avendo mai sentito prima parlare di nessuna delle due cose.

"Esatto! Non fingere di non sapere nulla!" ringhiò Minervamon, sollevando la sua enorme spada con un misto di rabbia e tristezza. "Jupitermon mi ha mandato per rendere conto di come stessero andando le cose nel Mondo Digitale della Frontiera... ma visto che sono qui, risparmierò al grande Jupitermon di sporcarsi le mani, e vi distruggerò!"

"Aspetta! Aspetta un momento! Stai commettendo un grave errore!" cercò di dissuaderla Izumi... ma la dea bambina non era dell'umore giusto per ascoltare ragioni, e sferrò un poderoso fendente che mancò la biondina di pochissimo, scagliandola a terra!

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Minervamon

Tipo: Divino

Attributo: Virus

Livello: Mega

Attacchi: Strike Roll, Madness Merry-Go-Round, Dominion Blade

Digimon spadaccina facente parte delle Dodici Divinità Olimpie. Nonostante il suo fisico relativamente piccolo, è in grado di brandire la sua spada, Olympia, con enorme facilità. Ha un carattere allegro ed infantile, ma quando si lascia prendere la mano dalle sue emozioni, diventa feroce ed irragionevole.

La dea-bambina scattò di nuovo in avanti per attaccare di nuovo, senza badare a Bokomon e a Neemon che cercavano di convincerla a desistere. "Aspetta! Aspetta, Minervamon, c'è un errore!" esclamò il custode del libro. "Takuya e i suoi compagni... non sono loro che hanno ucciso Mercurimon-sama! Loro hanno fatto tutto il possibile per salvarlo!"

Ma ormai, Minervamon era lanciata, e non aveva nessuna intenzione di ascoltare. Con un poderoso fendente orizzontale, cercò di staccare la testa dal collo a Takuya, e soltanto una rapida reazione istintiva riuscì a salvare il ragazzo, che si gettò a terra e lasciò che la lama affilatissima gli passasse sibilando sopra la testa. Capendo che non c'era modo di risolvere la situazione con le parole, almeno per il momento, Takuya afferrò il suo D-Tector e lo attivò, esortando i suoi amici a fare la stessa cosa.

"Ragazzi, trasformatevi! Non credo che potremo convincerla senza prima sconfiggerla!" esclamò il ragazzo. Lo schermo del suo dispositivo digitale si illuminò, mentre Bokomon e Neemon cercavano senza risultato di dissuadere i loro amici dal combattere contro un'avversaria come quella!

"Aspettate! Ragazzi, non combattete contro di lei!" esclamò Bokomon. "Non sapete chi è lei! Non potete batterla!"

"EXECUTE! DOUBLE SPIRIT EVOLUTION!" esclamarono Takuya e Kouji, i cui corpi si trasformarono rapidamente, diventando quelli di Aldamon e di Beowulfmon in un vortice di luci rosse e bianche, mentre anche gli altri eseguivano la loro trasformazione.

"EXECUTE! BEAST SPIRIT EVOLUTION!". Anche Izumi, Junpei e Tomoki attivarono i loro D-Tector, sentendo l'energia dei Leggendari Guerrieri scorrere nei loro corpi...

"ALDAMON!"

"BEOWULFMON!"

"ZEPHYRMON!"

"METALKABUTERIMON!"

"KORIKKAKUMON!"

Minervamon si bloccò e si allontanò con una capriola all'indietro quando vide i ragazzi trasformarsi sotto i suoi occhi... e nel momento in cui i cinque Leggendari Guerrieri si materializzarono, la piccola dea assunse un'espressione dubbiosa, che però durò soltanto per qualche secondo. "Cosa? Come sarebbe a dire...? Allora... sareste voi i Leggendari Guerrieri di cui ho sentito parlare? Quelli che hanno sconfitto Lucemon e hanno salvato il Mondo Digitale tre anni fa?" esclamò. Ma subito dopo, la sua voce si tinse di nuovo di astio e rancore, e Minervamon afferrò nuovamente la sua spada per tornare all'attacco. "Hmph! Beh, anche se lo siete, questo non vi esime certo dalle vostre colpe! Dopo aver fatto quello che eravate stati chiamati a fare, ve ne siete andati, lasciandoci da soli a dovercela cavare contro i vostri simili che sono venuti a devastare DigiWorld! Avevamo mandato anche lo zietto Mercurimon, in modo che lui potesse tenere al sicuro il Mondo Digitale mentre i Tre Grandi Angeli recuperavano il loro potere... e voi siete venuti qui, e avete massacrato lui e tanti nostri fratelli! E voi Leggendari Guerrieri non avete mosso un dito per fermarli! E' vero?"

I Leggendari Guerrieri rimasero in silenzio per un attimo, cosa che fece infuriare ulteriormente Minervamon. "E' VERO O NO?" strepitò la Divinità Olimpia, sul punto di scattare all'attacco.

"Sì, è vero... per tre anni non siamo più andati a DigiWorld, perchè non ne abbiamo più saputo nulla." rispose Aldamon. "Il governo del nostro paese ha voluto mantenere segreta l'esistenza di DigiWorld, e non abbiamo più saputo nulla di quello che accadeva da quelle parti! Altrimenti, se avessimo saputo che quel Kurata aveva attaccato DigiWorld, avremmo fatto l'impossibile per tornare e mettergli i bastoni tra le ruote. Nelle condizioni in cui ci trovavamo, invece, non abbiamo potuto fare assolutamente nulla, proprio perchè non abbiamo potuto satere nulla."

"Ma ora non è il momento di piangere sul latte versato, come si suol dire." andò avanti BeoWulfmon. "Combattere tra noi è inutile. Dobbiamo unire le forze e fare in modo che il folle piano di Kurata fallisca."

"Bugiardi! Voi lo dite soltanto perchè volete mettervi a posto la coscienza! Beh, è tardi ormai! Mercurimon non c'è più, ed è colpa di voi esseri umani! Per questo dovrete pagare!" ribattè l'infuriata Minervamon, troppo accecata dalla rabbia e dal dolore per ascoltare. "Dominion Blade!"

Con un semplice movimento del braccio, Minervamon eseguì un poderoso fendente che scagliò un proiettile energetico a forma di arco, abbastanza grande da travolgere tutti e cinque i Leggendari Guerrieri disposti davanti a lei, e sollevarli di peso da terra, per poi farli cadere dolorosamente alcuni metri più in là, mentre Bokomon e Neemon non potevano fare altro che guardare spaventati ed impotenti!

"Aaaaargh! Così li ucciderà!" esclamò il Digimon spilungone. "Bokomon, cosa possiamo fare?"

"Non... non lo so, Neemon! Non possiamo interferire, Minervamon è troppo infuriata per ascoltare!" esclamò Bokomon, tenendosi stretto il suo libro come se fosse una zattera nel bel mezzo di una bufera. "Possiamo... solo sperare che i ragazzi trovino un modo per salvarsi! Maledizione, come odio essere così impotente..."

Aldamon strinse i denti e cominciò a rialzarsi, scuotendo la testa... e appena in tempo riuscì ad accorgersi di Minervamon che si scagliava su di lui, puntando la spada dritta contro il suo cuore! "Aldamon, stai attento!" riuscì a sentire la voce di Zephyrmon che lo chiamava e lo avvertiva del pericolo... e con rinnovata determinazione, lo A-Spirit del Fuoco si scagliò contro la Divinità Olimpia, tenendo il pugno destro stretto al proprio fianco e sferrando un poderoso diretto! Si scansò quel tanto che bastava per fare sì che la spada di Minervamon, Olympia, gli passasse a fianco, tracciando una striscia sulla sua corazza ma risparmiando la carne. Poi, mentre Minervamon, spalancava leggermente gli occhi per la sorpresa, Aldamon sferrò un potente pugno al volto della Digimon spadaccina, e questa volta fu lei ad essere sbalzata all'indietro e ad atterrare goffamente sul terreno, rotolandovi per qualche metro prima di fermarsi. Si rialzò quasi subito, massaggiandosi il punto colpito, e squadrò ferocemente Aldamon.

"Hmph... devo ammettere che non ve la cavate tanto male, per essere degli ibridi tra un essere umano e un Digimon." affermò con acredine. "Anche se continuo a non capire come mai i tre Grandi Angeli hanno pensato che degli umani come voi fossero degni dei poteri dei Leggendari Guerrieri!"

"Smettila, Minervamon! Questo scontro è insensato, come puoi non rendertene conto?" esclamò MetalKabuterimon. "Dovremmo unire le forze per proteggere il Mondo Digitale, non sprecarle per attaccarci a vicenda!"

"E voi pensate che io mi farò incantare dalle vostre scuse?" rispose lei. "Lo state dicendo soltanto perchè vi fa comodo! Volete solo guadagnare un po' di tempo!"

"Anche se fosse così, non credi che sarebbe più utile sconfiggere i veri nemici di DigiWorld? Cioè, il professor Kurata e i suoi scagnozzi? Sono loro che sono venuti qui a DigiWorld, tre anni fa, per devastarlo con i loro Gizumon!" esclamò Korikkakumon. "Non possiamo lasciare che continuino a fare quello che vogliono, o le conseguenze saranno terribili per entrambi i mondi!"

"Per quanto mi riguarda, il vostro mondo può anche scomparire!" tagliò corto Minervamon. "E in ogni caso, per me un essere umano vale l'altro! E' colpa vostra se Mercurimon non c'è più!"

"Ugh... accidenti, ne ho conosciute di persone irragionevoli, ma come questa qui mai!" esclamò Zephyrmon, spostandosi appena in tempo quando la Divinità Olimpia sferrò un micidiale fendente diretto verso il suo cuore. La Digimon simile ad un'arpia prese un po' di distanza dalla sua avversaria e mosse le braccia come un mulinello, scagliando una potente raffica di vento contro Minervamon. "E va bene, allora vediamo di farci capire... Hurricane Gale!"

"Electron Cannon!" esclamò MetalKabuterimon, ancorandosi a terra e poi sparando un potentissimo raggio elettrico dal cannone montato sulla sua testa.

"Frozen Arrowheads!" esclamò Korikkakumon, usando le sue trecce allungabili come corde per tentare di legare Minervamon. La Divinità Olimpia si ritrovò presa nel fuoco incrociato, e mentre saltava indietro per sfuggire ai "capelli" del Beast Spirit del Ghiaccio, lo Hurricane Gale di Zephyrmon la raggiunse, facendola indietreggiare per qualche metro... e subito dopo, il raggio elettrico scagliato da MetalKabuterimon la colpì in pieno, provocando una violenta esplosione che scosse il terreno e scagliò ovunque pezzi di terra e nuvole di polvere!

"Bel colpo, ragazzi! L'avete presa!" esclamò Aldamon... ma non era sicuro che quell'attacco sarebbe stato sufficiente a sconfiggere Minervamon, ricordando bene quanto potente fosse Mercurimon. Se tutte le Divinità Olimpie erano più o meno a quel livello, allora c'era bisogno di un po' più di potenza di fuoco per metterla al tappeto. "Forza, Beowulfmon, aggiungiamo qualcosa anche noi!"

"Con immenso piacere, Aldamon!" esclamò lo A-Spirit della Luce. "Cleansing Light!"

"Atomic Inferno!" proseguì Aldamon. Minervamon non era ancora emersa dal polverone, e i due Advanced Spirits sapevano che dovevano fare buon uso di questo momento in cui era indifesa. Una raffica di missili scaturì da innumerevoli scompartimenti segreti nell'armatura argentata di Beowulfmon, che puntò inoltre la sua spada contro la loro avversaria e scagliò un enorme fascio di energia, mentre Aldamon puntava le braccia contro di lei e scatenava un'autentica tempesta di dardi infuocati. I proiettili piovvero senza tregua addosso alla Divinità Olimpia che stava ancora cercando di uscire dall'esplosione che la combinazione di attacchi di MetalKabuterimon e Zephyrmon aveva provocato, e non fu in grado di proteggersi dai colpi dei due A-Spirit, venendo sommersa da una valanga di fuoco e luce, ed inghiottita da una gigantesca esplosione nel momento in cui il raggio laser di Beowulfmon andò a segno! La terra tremò, scossa dalla potenza dell'esplosione, e i Leggendari Guerrieri e le loro guide dovettero ritirarsi per non essere scagliati a terra dall'enorme potenza della deflagrazione... e subito dopo, si misero in guardia e attesero che il polverone si diradasse, sperando che quella raffica di attacchi avesse inflitto almeno un po' di danno a Minervamon. Indietreggiarono ancora un po', attendendo e tenendosi in guardia nel caso la loro avversaria fosse stata in grado di attaccare di nuovo...

Ma nulla potè prepararli a quello che accadde subito dopo - un lampo di luce verde uscì dal nuvolone, balzando verso l'alto con agilità felina... e Minervamon, danneggiata ma non seriamente, scagliò il suo contrattacco, allungando improvvisamente le sue trecce smeraldine, che schizzarono verso Korikkakumon come due serpenti inferociti verso la loro preda! Colto di sorpresa, il B-Spirit del Ghiaccio non potè fare nulla quando i capelli di Minervamon si avvinghiarono attorno a lui, e lo sollevarono di peso!

"Korikkakumon!" esclamò Aldamon allarmato, mentre il Digimon glaciale si agitava senza effetto nella morsa di Minervamon. "Lascialo andare, marmocchia troppo cresciuta! Come te lo dobbiamo dire che non siamo qui per combattere con te?"

"Tsk... devo ammettere che non ve la cavate male... ma adesso vi faccio vedere io di cosa sono capaci le Divinità Olimpie! Madness Merry-Go-Round!" esclamò Minervamon, per poi cominciare a roteare vorticosamente su sè stessa a mezz'aria, portandosi dietro anche Korikkakumon! In meno di un secondo, la Divinità Olimpia e il suo prigioniero si erano trasformati in un tremendo uragano che si espanse verso l'esterno, travolgendo tutto ciò che si trovava attorno a lei con incredibile potenza! Uno alla volta, nonostante tentassero di opporre resistenza, i Leggendari Guerrieri vennero risucchiati nel vortice creato da Minervamon e scagliati via a velocità folle, andando a sbattere contro gli alberi circostanti con abbastanza forza da buttarli a terra! Poi, i Leggendari Guerrieri scivolarono a terra storditi, e Junpei, Izumi e Tomoki tornarono alla loro forma umana, troppo stanchi per combattere ancora. Minervamon smise di girare su sè stessa e atterrò senza problemi sul terreno umido, tenendo la spada e lo scudo ai propri fianchi, e poi alzandosi per dileggiare i suoi avversari. "Hmph... del resto, non mi aspettavo nulla di diverso. Come dicevo, voi non siete degni di possedere i poteri dei Leggendari Guerrieri. Voi, che avete abbandonato DigiWorld nel momento del bisogno, e ora credete di potervela cavare con qualche scusa raffazzonata."

Respirando affannosamente, Aldamon e Beowulfmon riuscirono in qualche modo a rialzarsi e si rimisero in guardia, mentre Minervamon alzava lo scudo e brandiva la spada al proprio fianco, pronta ad attaccare di nuovo. I due A-Spirit sapevano bene che non potevano permettersi di sostenere un altro attacco da parte della Divinità Olimpia, e che avrebbero dovuto cercare di metterla fuori combattimento con la prossima mossa... cosa che sembrava essere molto più semplice a dirsi che a farsi, visto che in quel momento non avevano più accesso nemmeno a KaiserGreymon e a MagnaGarurumon...

"Ugh... attenti, ragazzi! Cercate di proteggervi in qualche modo!" esclamò Izumi.

"Hanf... hanf... Beowulfmon, qui la situazione è preoccupante..." affermò Aldamon. "Minervamon è più forte di quanto noi possiamo fare in questo momento... e i nostri attacchi, usati tutti assieme, non sono riusciti a farle un granchè. Tu... hai qualche idea?"

"Possiamo provare in questo modo, Aldamon... tu distraila e cerca di fare sì che si posizioni esattamente tra di noi... mentre io mi metto in posizione." disse il Digimon simile ad un lupo umanoide, tenendo alta la sua spada. "Poi, dovremo sferrare un attacco in perfetta sincronia, e sperare di sconfiggerla o costringerla a ritirarsi con quello!"

"Hmph... cosa fate, state confabulando tra voi?" grugnì Minervamon, brandendo la spada. "Potete tentare quello che volete... ma non riuscirete a fermarmi! Dominion Blade!"

La piccola dea usò di nuovo la mossa che aveva sferrato all'inizio della battaglia, sferrando un fendente che scagliò contro i suoi avversari un enorme proiettile energetico a forma di falce di luna... ma questa volta, Aldamon e Beowulfmon erano pronti! Con un sincronismo tale che sembrava fossero stati in grado di leggersi nel pensiero a vicenda, i due A-Spirit scattarono in direzioni opposte e schivarono di pochissimo l'attacco energetico, che proseguì per la sua strada falciando numerosi alberi. Poi, prima che la piccola dea potesse rimettersi in guardia, Aldamon chiuse le distanze e attaccò con un calcio, che Minervamon parò rapidamente usando il suo scudo. Ma il Digiprescelto del Fuoco non si fece abbattere, e continuò ad attaccare con una raffica velocissima di attacchi, tenendo impegnata Minervamon ed impedendole di riorganizzarsi e sferrare un altro dei suoi potentissimi attacchi. All'inizio, Minervamon non sembrava preoccupata... ma non appena cominciò a rendersi conto che il suo avversario era molto più veloce di quanto lei avesse calcolato, la Divinità Olimpia cominciò a temere che la vittoria non sarebbe stata tanto facile come lei si immaginava. Con la coda dell'occhio, vide Beowulfmon che scattava lateralmente e schizzava per tutto il campo di battaglia, caricandosi pericolosamente... ma nel momento in cui si distrasse per cercare di attaccarlo, Aldamon colse il momento giusto e la centrò in pieno stomaco con un tremendo gancio destro, facendola piegare in due per l'improvviso dolore! Poi, proseguì con un diretto al mento che fece cadere Minervamon all'indietro, e la lasciò stordita per un istante... ma non sarebbe durato a lungo, e i due Digimon leggendari sapevano che dovevano cogliere adesso l'occasione, o non sarebbero riusciti a batterla!

"Adesso, Aldamon! Un attacco combinato!" esclamò Beowulfmon. Aldamon annuì, e il suo pugno destro si accese di sibilanti fiamme rosse che si espansero con un ruggito assordante, avvolgendo lo A-Spirit del Fuoco in un'ardente aura scarlatta, mentre Beowulfmon sollevava la sua spada, la Beo Saber, che si illuminò di una dirompente ed accecante aura bianca! Mentre Minervamon alzava la sua spada e il suo scudo, spalancando gli occhi incredula e chiedendosi che cosa diamine stesse accadendo, i due A-Spirit caricarono verso di lei con tutte le loro forze, concentrando tutta la loro energia in quell'attacco decisivo!

"SHINING BURN SLASH!" esclamarono in contemporanea Aldamon e Beowulfmon, pronunciando il nome della loro mossa di coppia come se lo sapessero per istinto! Minervamon, completamente impreparata a quell'attacco, non potè nemmeno tentare di difendersi, e lanciò un acuto grido quando il pugno di Aldamon e la spada di Beowulfmon la colpirono in pieno, tracciando una enorme X luminosa di fuoco e luce sul suo corpo! Travolta dall'immane potenza del colpo, Minervamon venne scagliata all'indietro e andò a sbattere con la schiena contro una quercia secolare che si trovava dietro di lei, abbattendola come un birillo! La piccola dea scivolò al suolo ansimante, mentre Aldamon e Beowulfmon, senza fiato ma orgogliosi del loro gioco di squadra, atterravano vicino a lei, squadrandola con tono di sfida.

"Wow! Avete visto che roba?" esclamò Junpei, aiutando il piccolo Tomoki ad alzarsi. "Cavolo, Takuya-kun e Kouji-kun non si smentiscono mai... sono sempre stati loro i più forti della nostra squadra!"

"Già... al punto che adesso comincio di nuovo a sentirmi inutile..." mormorò Izumi, un po' delusa. "Speravo che fossero finiti i tempi in cui non riuscivo a fare nulla, e invece anche stavolta non sono riuscita a fare altro che farmi mettere a terra..."

"Allora, Minervamon? Hai ancora intenzione di combattere?" esclamò Aldamon, avvicinandosi con decisione a Minervamon, che stava cercando faticosamente di rialzarsi. Anche per una Divinità Olimpia, un simile attacco da parte di due A-Spirit così potenti non era una sciocchezza. Lentamente, Minervamon si rialzò barcollando, usando la propria spada per sorreggersi e guardando con rabbia i suoi due avversari, uno sguardo che prometteva vendetta...

"Ugh... questa... non me l'aspettavo proprio..." ansimò. "E... e va bene... per questa volta... sono costretta a ritirarmi! Ma... non crediate che finisca così! Sentirete ancora parlare di me... e finchè non avrò vendicato lo zietto Mercurimon... non vi libererete di me!"

Con queste parole, la Divinità Olimpia alzò una mano, e una colonna di luce bianca scaturì attorno al suo corpo, avvolgendola per un istante prima che lei si teletrasportasse da qualche parte, dove i Leggendari Guerrieri non avrebbero potuto seguirla. Aldamon e Beowulfmon, un po' delusi per non aver potuto convincere Minervamon a desistere, sciolsero la trasformazione e ripresero fiato, prima di rivolgersi ai loro amici, e a Bokomon e Neemon, che stavano uscendo di loro nascondigli. "Ragazzi... va tutto bene? Non siete feriti, vero?" chiese Takuya.

"Tranquillo, Takuya-kun... nulla è rotto, tranne l'onore." sospirò Junpei, massaggiandosi una spalla indolenzita.

"Ragazzi, non riesco a crederci... vi rendete conto che avete saputo tenere testa ad una Divinità Olimpia?" esclamò Bokomon. "Certo, non era la più potente del gruppo, e siete riusciti a coglierla di sorpresa... ma è comunque una gran cosa!"

"Grazie, Bokomon... ma questo significa soltanto che abbiamo altri nemici a cui pensare..." affermò Kouji, aggiustandosi la bandana. "E non mi piace pensare che siamo riusciti a battere Minervamon soltanto perchè l'abbiamo colta di sorpresa..."

"Purtroppo, Kouji ha ragione..." affermò Bokomon, guardando mestamente il punto dove Minervamon era scomparsa. "Avrete bisogno di diventare più forti... altrimenti, temo che non riusciremo a fronteggiare tutti gli avversari che ci troviamo di fronte..."

Takuya sospirò. "Accidenti... proprio quello che ci voleva..."

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"Okay, capo! Ci siamo, ragazzi! Ormai siamo alla fine di questa strada!" esclamò Agumon allegramente, marciando davanti al gruppo mentre gli agenti della DATS si apprestavano ad emergere dal canyon nel quale avevano a lungo camminato, e raggiungere finalmente un'ampia prateria ricoperta di erba alta fino ai fianchi, un gradito cambio di panorama dopo ore passate a camminare tra le rocce. Il gruppo, malgrado la stanchezza per la marcia forzata, fu contento di poter finalmente vedere un paesaggio diverso... che tra l'altro, voleva dire che tra non molto avrebbero potuto trovare un luogo sicuro dove nascondersi e riposare, in modo da ritemprarsi per la parte successiva del viaggio.

"Oh, finalmente siamo fuori! Cominciavo a sentirmi un po' claustrofobica, tra quelle rupi!" affermò Yoshino, riavviandosi i capelli con una mano. "Non so perchè, ma vedere una bella distesa di verde mi fa sentire più tranquilla!"

Masaru si stiracchiò un po', facendo roteare una spalla per sgranchirsela. "Visto? Ve l'avevo detto che sarebbe andato tutto bene!"

"Non è perchè l'hai detto tu che è successo, fratellino..." mormorò Chika con sarcasmo.

"Adesso, però, che cosa dovremmo fare?" si chiese Dorumon, tenendosi vicino a Chika, Ikuto e Falcomon. Touma ci pensò su per un attimo, e stava per dare una risposta... quando una voce fin troppo conosciuta colse l'intero gruppo di sorpresa, facendo correre loro un brivido lungo la schiena!

"Bene, bene, bene... visto che i miei calcoli erano corretti? Questa era la strada che più probabilmente avrebbero preso!" disse la vocetta acuta di Nanami, la geniale Bio-Ibrida vestita da gothic lolita che i ragazzi avevano affrontato mentre varcavano il Digital Gate dei signori Noguchi, assieme ai suoi compagni Ivan e Kouki! Rapidamente, Masaru e i suoi compagni si voltarono verso una rupe vicina... e videro che i tre seguaci di Kurata erano lì in piedi, e li stavano guardando con aria trionfante!

"Cos... Oh, cazzo, sono quei tre! Ma come hanno fatto, dannazione?" esclamò Masaru, mettendosi in guardia per puro istinto, come fecero anche Agumon, Gaomon, Ikuto e Falcomon.

"Non è possibile!" cinguettò Raramon. "Se loro sono arrivati fin qui, allora questo vuol dire che..."

"Voi uomini di Kurata! Nemici di DigiWorld!" esclamò Ikuto, tenendo pronto il suo boomerang. "Voi come fatto arrivare fin qui?"

Kouki, in piedi tra i suoi due compagni, ghignò malvagiamente e fece rumore con le nocche delle mani. "Heheheheee... non ci sottovalutare, marmocchio! Non è stato difficile, per la nostra Nanami, prevedere le vostre mosse!" affermò con gioia feroce. "E una volta che ci siamo tolti di mezzo quei due matusa... il resto è venuto da sè!"

La notizia colpì tutti come una tonnellata di mattoni... in particolare Yoshino, che spalancò gli occhi e quasi mollò la presa sul suo Digivice-Ic. "Cosa? Che... che cosa state dicendo? Non è possibile, è una menzogna!" esclamò con tono quasi disperato.

"Heheheheee... negalo quanto vuoi ma è la verità!" esclamò Kouki. Lui e gli altri Bio-Ibridi scesero agilmente giù dalla rupe sulla quale si trovavano, e iniziarono ad avanzare minacciosi. "Il vostro capitano e il vecchio sono crepati... e voi andrete presto a tenergli compagnia! Heheheheee..."

"Merda..." ringhiò Masaru, alzando la guardia mentre il biondo Bio-Ibrido gli si avvicinava con irritante supponenza. Il giovane street fighter si mise davanti a Chika e a Dorumon per proteggerli, e anche Agumon, pur immaginando che ci sarebbe stato poco da fare contro avversari così potenti, si tenne pronto a combattere...

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CONTINUA...

  
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