Crossover
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Autore: Justice Gundam    25/04/2008    0 recensioni
Anno 136 Space Century. In un periodo di estrema tensione per l'umanità intera, si intrecciano le vicende di coloro che sono destinati a fare la differenza tra la sopravvivenza e la distruzione dell'umanità: queste sono le loro storie... (INCOMPIUTA)
Genere: Azione, Science-fiction, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga
Note: Alternate Universe (AU), Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta
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003-Neutralità violata

Super Robot Taisen R Preface

Una fanfiction crossover di Super Robot Taisen scritta da: Justice Gundam

 

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Capitolo 4 - Neutralità violata?

 

CRONOLOGIA LUNARE

 

Anno 96 Space Century - Come parte del grande programma di espansione della razza umana nello spazio, allo scopo di risolvere i problemi legati alla sovrappopolazione, vengono creati i primi insediamenti permanenti sulla superficie lunare.

Anno 102 - Il professor Lang Plato mette a punto il primo Metal Worker, un gigantesco robot antropomorfo da lavoro, ideato per lo sfruttamento del suolo lunare, ricco di oro e di altre materie prime preziose per l'industria e la tecnologia. Con la produzione in serie dei Metal Worker, comincia la strabiliante crescita economica della Luna.

Anno 128 - Le colonie lunari hanno ormai raggiunto un grado di benessere pari, se non addirittura superiore, a quello della Terra, e la loro tecnologia è ormai all'avanguardia in tutti i campi. In contemporanea con il sorgere delle tensioni tra la Terra e il Principato di Zeon, la politica lunare si consolida attorno alla figura del maresciallo Iskandar Guiltorre, che rivendica maggiore autonomia della Luna nei confronti della Terra.

Anno 130 - Guiltorre diventa governatore delle colonie lunari. Le generazioni nate sulla Luna non sentono ormai più alcun legame con la Terra, vista anzi con ostilità per i suoi metodi oppressivi, e le continue intromissioni nella politica e nell'economia lunare.

Anno 131 - Per evitare le operazioni di allunaggio dei carghi che portano le materie prime dalla Luna sulla Terra e sulle colonie, viene dato il via alla costruzione del Mass Driver, un gigantesco veicolatore di massa che permette di 'sparare' i preziosi frutti del suolo lunare direttamente nello spazio. Alcuni politici terrestri ritengono che il Mass Driver potrebbe diventare una pericolosa arma puntata contro la Terra, e inoltrano formale protesta, puntualmente ignorata, al maresciallo Guiltorre.

Anno 132 - Guiltorre impone il visto di ingresso e limita la permanenza sulla Luna ai cittadini terrestri, mentre misure molto meno restrittive vengono applicate agli abitanti delle colonie spaziali. Alleanza tra le colonie lunari e i rifugiati di Neo Zeon riparati sull'asteroide minerario Axis, sotto la leadership del generale Maharaja Kahn. Crisi diplomatica tra la Luna e la Terra.

Anno 133 - Completato il Mass Driver. Guiltorre, forte del sostegno delle comunità selenite, dichiara l'indipendenza della Luna con il nome di Impero Unificato di Giganos. Nei suoi discorsi, Guiltorre espone la propria visione politico-razziale, secondo cui l'Impero di Giganos è destinato a compiere un nuovo passo nell'evoluzione umana. In segreto, l'impero di Giganos converte la sua avanzata tecnologia robotica per creare un esercito di macchine da guerra denominate Metal Armor. Morte di Maharaja Kahn, a cui succede la appena diciottenne figlia Hamaan, che rende ancora più stretti i rapporti di collaborazione tra Neo Zeon e Giganos.

Anno 135 - Tragedie del Bloody Valentine e di Bunch 30. L'alleanza coloniale denominata ZAFT unisce la propria forza militare a quella di Neo Zeon e dell'Impero di Giganos. Dopo la distruzione dei Titans e della Fondazione Romefeller, questo triumvirato diventa la principale potenza spaziale.

Anno 136 - Il Mass Driver viene puntato contro la Terra.

 

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Colonie lunari, anno 136 della Space Century.

Una grande stanza nel complesso governativo dell'Impero Unificato di Giganos, con una finestra sul retro dalla quale si godeva della miglior vista del pianeta Terra, che si stagliava azzurro e maestoso sullo sfondo del grigio terreno lunare e del nero infinito dello spazio, il panorama disturbato di tanto in tanto soltanto da qualche pod fluttuante o da qualche shuttle che partiva dai dock del quartier generale.

Il Maresciallo Guiltorre, governatore della giovane nazione coloniale, un uomo alto e carismatico sulla sessantina d'anni, con corti capelli grigi, un volto severo che sembrava scolpito nel ferro, e vestito in maniera abbastanza simile ad un militare di alto rango dell'Ottocento, con tanto di mantello e stivali neri, e gradi militari appuntati sulla sua elegante uniforme, amava questo panorama. La Terra era il pianeta che aveva visto la sua nascita, e che a tutt'oggi, dopo miliardi di anni, continuava a nutrire, ospitare e dare rifugio ad innumerevoli forme di vita, unico in tutto lo spazio conosciuto ad essere in grado di farlo da sola. Oh, certo, l'umanità si era pure spinta su altri mondi, come la Luna, o Marte... ma solo la Terra continuava ad essere abitabile senza bisogno che gli uomini eseguissero operazioni di terraformazione, o costruissero degli ambienti artificiali come le colonie. Un autentico miracolo, degno di tutta la sua ammirazione.

Il governatore di Giganos tirò un cupo sospiro, ripensando alla situazione che gli era capitata per le mani. In effetti, la Terra era davvero un pianeta stupendo... ma la sua spettacolare vista non riusciva, come faceva di solito, a far rilassare Guiltorre, e a distoglierlo dai problemi che gli correvano per la testa. Il suo esercito di Metal Armor, forte anche dell'appoggio delle forze di Mobile Suit di Neo Zeon e della ZAFT, suoi alleati fin da quando la guerra contro l'Unione Terrestre era iniziata, era riuscito a tenere testa in maniera egregia alle inferiori forze terrestri, almeno fino a quel momento. Nonostante l'inferiorità numerica, Giganos era sempre riuscito a vincere le sue battaglie grazie alla superiorità tecnologica e di addestramento dei suoi soldati, e tutto lasciava credere che le cose sarebbero andate avanti così fino alla capitolazione dell'Unione...

Sfortunatamente, l'imprevisto aveva deciso di scombinare i suoi piani.

Non era stato che due giorni prima, infatti, che un rapporto della Guardia Imperiale di Giganos, la divisione d'elite del suo esercito, aveva annunciato che uno squadrone di Mobile Suit dell'Unione Terrestre era riuscito a cogliere di sorpresa alcuni cargo imperiali; e dopo una breve battaglia, che la confusione sorta all'interno della divisione imperiale aveva fatto volgere, una volta tanto, a favore dei terrestri... l'Unione era riuscita a catturare tre nuovi modelli di Metal Armor, i potentissimi Moduli D, anche conosciuti nell'ambiente con il nome in codice Dragonar... i quali erano, in quel momento, imbarcati su una corazzata dell'Unione, e in probabile rotta verso la Terra! Questo imprevisto avrebbe potuto avere... anzi, senza dubbio avrebbe avuto... conseguenze molto pericolose per l'impero che lui aveva per tutto questo tempo guidato con mano ferma. Una volta che i tre Dragonar fossero caduti in mano al'Unione, essa sarebbe entrata in possesso del know-how necessario per costruire i Metal Armor, rimpinguando ulteriormente la sua già ingente fornitura di Mobile Suit e unità da combattimento, e avrebbero potuto costituire una seria minaccia. A quel punto, nemmeno il temuto Mass Driver sarebbe più bastato come deterrente. Già Guiltorre era esitante ad usarlo, e lo aveva fatto solo nella fasi iniziali della guerra...

Come la Blue Cosmos, l'organizzazione ecoterrorista di estrema destra che manovrava la politica terrestre, aveva l'abitudine di dire... la quantità fa anch'essa parte della qualità. In effetti, durante la One Year War, la vecchia Federazione Terrestre aveva contrastato la maggiore potenza e versatilità dei Mobile Suit del Principato di Zeon con una quantità enorme di GM e veicoli di supporto. Certo, c'era pur sempre il famoso RX-78 Gundam, ma era un Mobile Suit solo. Per quanto potente, non avrebbe mai potuto plasmare da solo il corso dell'intera guerra...

Guiltorre scosse la testa, e si sedette alla sua scrivania, esaminando i file che gli erano arrivati dai vertici delle sue forze armate alla fioca luce di una lampada da tavolo. Ancora una volta, non erano buone notizie. Le forze armate di Giganos, in collaborazione con agenti del reparto intelligence, erano riuscite a scovare i Dragonar, e la nave da cargo che li stava trasportando... ma il problema sorgeva proprio a questo punto. Data la natura del rifugio che le forze terrestri avevano scelto, non potevano permettersi di agire impulsivamente, per non compromettere le loro alleanze.

Il suono dello schermo ultrapiatto appoggiato alla sua destra distolse il maresciallo dalle sue riflessioni, e Guiltorre alzò la testa dalle sue carte per rispondere alla chiamata che gli stava arrivando. L'ufficiale che era apparso sullo schermo proprio in quel momento fece un appropriato saluto militare, e attese che il suo governatore gli desse il permesso prima di iniziare a parlare.

"Maresciallo Guiltorre, eccellenza..." esordì il militare. "Perdoni se la disturbo in questo momento, ma è arrivata una chiamata molto urgente da parte dei nostri alleati, riguardo il problema Dragonar. La signora Hamaan, reggente di Neo Zeon, e il presidente Zala hanno ricevuto dalla loro intelligence delle notizie molto importanti, e desidererebbero comunicarle direttamente a lei."

Guiltorre corrugò leggermente la fronte. Di qualunque cosa si trattasse, se era vero quello che i suoi rapporti gli avevano comunicato, non sarebbe comunque cambiato molto... In ogni caso, non era da lui respingere la chiamata dei suoi alleati più preziosi, quindi fece un cenno con la testa per dire che poteva far passare la chiamata. "D'accordo. Inviate la comunicazione direttaente al mio ufficio. Aggiornerò Lady Hamaan e il presidente Zala sugli attuali sviluppi."

"Ricevuto, sua eccellenza! Provvediamo subito!" rispose il soldato, ripetendo il saluto di prima per poi scomparire dallo schermo, che ancora una volta emise qualche lieve rumore di sintonizzazione mentre l'immagine su di esso dapprima sfocava... e poi si riformava, sotto forma di due finestre contenenti ciascuna l'immagine oscurata delle due persone di cui l'ufficiale aveva parlato soltanto pochi istanti prima...

Sulla sinistra dello schermo, spiccava la figura a mezzo busto di una giovane donna che non poteva avere molto più di vent'anni, i cui capelli rosso magenta a caschetto fluivano elegantemente sulle spalle, messi in risalto dalle eleganti vesti nere che indossava e da un peculiare copricapo dorato che le cingeva parzialmente il volto, dandole un aspetto ancora più regale di quanto già non fosse. Un paio di occhi, verdissimi e penetranti, che parevano intagliati nella giada, e incastonati in un viso dall'espressione freddamente calcolatrice, scrutavano con calma il governatore dell'Impero di Giganos, e davano quasi l'impressione di poter leggere nella mente di Guiltorre tutto quello che lei voleva sapere. Ma nonostante questi particolari inquietanti, appena percettibili, la donna si portava con grande carisma, e nonostante qualcuno avrebbe potuto percepire in lei un certo pericolo, il suo magnetismo era comunque terribilmente forte. Non c'era dubbio che si trattasse di Hamaan Kahn, reggente del movimento di Neo Zeon, una figura rispettata e temuta, che nonostante la giovane età aveva già una enorme capacità di muoversi nel labirinto di giochi di potere e alleanze che era lo scenario bellico attuale. Guiltorre sapeva per certo che era riuscita, alternativamente, a procacciarsi l'alleanza sia dei Titans che della AEUG...

L'uomo sulla destra era invece un individuo che si stava avvicinando ai cinquant'anni... ma l'espressione truce del suo volto, segnato già da alcune rughe, e i suoi capelli grigi, davano l'impressione che avesse qualche anno in più. Indossava un'uniforme violetta con spalliere nere, del tipo riservato agli ufficiali di alto rango della ZAFT, l'alleanza tra stati coloniali che si era formata per difendere le colonie dall'oppressione terrestre... e in effetti, la sua scelta di abbigliamento non doveva stupire, considerando che quell'uomo altri non era che Patrick Zala, presidente della Comitato della Difesa e membro del Consiglio Supremo della ZAFT! Il suo portamento era quello di un uomo maturo, certo, ma c'era qualcosa, nei suoi occhi grigi, che faceva impressione. Come se in essi stessero brillando fuoco e ghiaccio assieme, guardandoli si poteva percepire una feroce determinazione. In effetti, Guiltorre riflettè, Zala era semprestato piuttosto intransigente nella sua politica verso la Terra, e la cosa non aveva fatto altro che peggiorare in occasione della tragedia del Bloody Valentine, più di un anno prima: tra i più di 200 mila Coordinators morti a causa dei missili nucleari dell'Unione Terrestre, c'era anche Lenore, l'amata moglie di Patrick...

"Presidente Zala. Lady Hamaan. Per me è un onore." salutò educatamente Guiltorre, appoggiando le mani davanti a sè sulla scrivania. "Attendevo la vostra chiamata, e confido che non siano sorti ulteriori problemi, nel breve tempo trascorso dal nostro ultimo incontro."

Il primo a rispondere fu Patrick, con un cenno della testa appena visibile. "I miei omaggi anche a lei. Nessun problema, sua eccellenza Guiltorre. La situazione nel Consiglio Supremo della ZAFT è, almeno attualmente, stabile, e il morale delle truppe è alto." spiegò.

"Altrettanto si può dire di Neo Zeon." proseguì Hamaan, la cui voce risuonava quasi insidiosamente calma nella sala del maresciallo. "Al momento, il grosso delle nostre truppe è impegnato sulla Terra o nelle colonie più limitrofe, dove speriamo di allargare la nostra sfera di alleanze. Inoltre, stiamo attivamente combattendo contro le sacche di resistenza della AEUG, che ancora si stanno opponendo a noi." La donna pronunciò l'ultima parte con una punta appena percettibile di delusione - dopotutto, sia Neo Zeon che la AEUG avevano combattuto contro la Federazione Terrestre, e Hamaan pensava che fosse un peccato che ora i loro fini divergessero...

Guiltorre annuì, soddisfatto. "Lieto di sentire queste buone notizie. In tal caso, se non ci sono problemi più urgenti, veniamo alla questione attuale." disse, ricevendo i cenni di assensi dei suoi due alleati. "Bene. Immagino che mi abbiate chiamato a proposito del recupero dei moduli D... il nostro progetto, meglio conosciuto con il nome in codice Dragonar."

"Infatti." confermò Zala. "Riteniamo di avere delle informazioni vitali al loro recupero. Ci sono pervenuti rapporti affidabili che indicherebbero, oltre ogni ragionevole dubbio, il luogo dove si è rifugiato il cargo dell'Unione Terrestre che trasporta i vostri nuovi moduli."

"Ringrazio per l'interessamento, presidente Zala, ma... mi rincresce comunicarle che poco tempo fa, anch'io ho ricevuto la stessa informazione dai miei reparti di intelligence. La Idaho e i moduli D sono attualmente di stanza ad Heliopolis." affermò, anticipando quanto i suoi due ospiti gli stavano per comunicare. "Come già sapete, signori, Heliopolis è una colonia civile e di comprovata neutralità, e uno dei pochi luoghi oltre al Principato di Orb in cui i Coordinators e i Naturals convivono. Il che, mi pare ovvio, costituisce per noi un problema. Condurre un'azione militare nello spazio di Heliopolis sarebbe controproducente, in quanto comprometterebbe tutte le nostre alleanze tra i cittadini delle colonie."

"Questo è vero." replicò Hamaan, rivolgendo i suoi occhi verdi di qualche grado verso il terreno, come se stesse pensando. "Un attacco non provocato ad una colonia neutrale ci inimicherebbe tutta l'opinione pubblica, e il nostro obiettivo non ci consente simili errori. Tuttavia, maresciallo Guiltorre, i nostri rapporti hanno evidenziato un particolare ulteriore, che cambierebbe un pò la nostra posizione."

Le parole della reggente di Axis colsero un pò di sorpresa il governatore di Giganos, che aggrottò le sopracciglia accennando un'espressione confusa. "Un... particolare ulteriore, Lady Hamaan? E... di cosa si tratterebbe, per l'esattezza?" chiese, fondendo autocontrollo ed interesse in maniera degna di un nobile.

Fu Patrick Zala a rispondere a questa domanda. "Come lei ben sa, eccellenza Guiltorre, ad Heliopolis si trova una delle principali sedi delle industrie di Morgenroete, tra i principali sviluppatori di armi e tecnologia spaziale dei nostri tempi, assieme alla Anaheim e alla Nergal." spiegò, e il suo interlocutore annuì, per fargli cenno di andare avanti. "Quello che lei non sa, però, è che di recente, tale sede ha sviluppato, sotto incarico della stessa Unione Terrestre, cinque nuovi modelli di Mobile Suit, dei Gundam per l'esattezza, dotati di una nuova tecnologia di pilotaggio e di armamenti rivoluzionari, il tutto in spregio alla neutralità professata da Heliopolis. Questo può a tutti gli effetti essere considerato un atto di guerra, e rende Heliopolis un bersaglio legittimamente colpibile."

Guiltorre annuì lentamente. "Hm. Ovviamente. Ora che sappiamo che la colonia di Heliopolis è in possesso di equipaggamento nemico, non c'è più nulla ad impedirci di sferrare un attacco." affermò. "Molto bene. Darò subito disposizione alle truppe imperiali dislocate in zona Heliopolis di tenersi pronte. Tra non molto daremo inizio alle operazioni di recupero sia dei moduli D che dei cinque nuovi modelli di Gundam."

"Ottimo." assentì Zala. "Il Consiglio Supremo della ZAFT è già stato informato dell'attuale situazione, e le nostre truppe si sono già dette disponibili ad appoggiare l'azione dell'Impero Unificato di Giganos. Il team di piloti agli ordini del comandante Rau Le Crueset è già in rotta per Heliopolis mentre parliamo. E' formato da cinque dei migliori piloti che abbiamo mai avuto, e sono sicuro che sapranno sfruttare al meglio i nuovi Gundam una volta che saranno nelle nostre mani."

Hamaan annuì a sua volta, nascondendo un sorriso poco rassicurante. Non era diventata leader di Axis tre anni prima, a soli diciotto anni, per pura fortuna o per il suo bell'aspetto, e sapeva benissimo come andavano le cose, in questioni simili. Improbabile, anzi impossibile, che i cinque Gundam di cui parlava Zala fossero stati costruiti con il consenso informato della popolazione della colonia... sicuramente, si trattava di un'azione indipendente, finanziata da qualche fazione della corrotta Unione Terrestre, o anche del Principato di Orb... e anzi, lei aveva già idea di chi avrebbe potuto essere... Ma ad ogni modo, la cosa non importava. La presenza di quelle potenti armi ad Heliopolis era una ragione più che sufficiente per condurre un'operazione militare che avrebbe messo degli assi formidabili in mano all'alleanza di Spacenoids...

Tre Metal Armor e cinque Gundam, tutti di tipo rivoluzionario, avrebbero fatto gola a chiunque, dopo tutto...

"Le forze armate di Axis sono al momento molto impegnate in azioni militari in altre zone..." spiegò la donna dai capelli cremisi. "Ma daremo comunque tutto l'appoggio possibile. Non escludo che potremo contribuire alle vostre operazioni con qualche Mobile Suit e con le nostre basi logistiche dislocate in zona Heliopolis."

"Apprezzo molto la vostra collaborazione, signori. E' necessaria, in un momento delicato come quello che stiamo vivendo adesso." rispose infine Guiltorre. "Dunque, tra qualche giorno, una volta definiti tutti i dettagli, le nostre forze armate sferreranno l'attacco decisivo ad Heliopolis; recupereremo i Dragonar e ci impadroniremo dei cinque Gundam di cui parlavate. Se potremo contare sulla partecipazione del comandante Le Crueset e della sua squadra, il successo è quasi assicurato."

Non era un'esagerazione, e Guiltorre e i suoi 'ospiti' lo sapevano bene. Il comandante Rau Le Crueset, dell'elite della ZAFT, era considerato il più capace tra gli ufficiali dell'alleanza coloniale, abile sia come stratega che come pilota, e nella sua squadra erano ammessi soltanto i piloti migliori in assoluto. Tra le forze militari della ZAFT, la sua fama, e il rispetto che si era procacciato con i suoi successi erano senza pari, anche se molti lo consideravano un tipo piuttosto misterioso...

"La nostra strategia è definita, quindi." concluse Hamaan. "Molto bene. Al termine delle operazioni, verificheremo i risultati. Per adesso, auspico una risoluzione positiva dell'attuale problema, e vi pongo distinte ossequie."

Zala emise un suono nasale che doveva suonare come un'approvazione. "Altrettanto da parte nostra, Lady Hamaan. Una volta che quelle nuove armi saranno nelle nostre mani, il nostro obiettivo di unificare le colonie contro la corrotta Unione Terrestre conoscerà un progresso sostanziale."

"Conto di darvi buone notizie entro breve. Nel frattempo, signori, vi faccio anch'io i miei migliori saluti." terminò Guiltorre. "La nostra riunione è aggiornata. Arrivederci."

"Arrivederci." conclusero gli altri due, prima di interrompere la comunicazione e scomprire dallo schermo video.

Con un sospiro sollevato, Guiltorre si appoggiò allo schienale, permettendo ad un sorriso apena accennato di graziare il suo volto severo. Ora che il problema era stato quasi risolto, si sentiva molto più sollevato. Con i Dragonar di nuovo nelle loro mani, e il Mass Driver operativo (anche se da usare soltanto come ultima risorsa) cosa avrebbero avuto da temere dalle forze regolari dell'Unione?

Non immaginava certo quanto gli eventi gli avrebbero dato torto...

 

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Colonia di Heliopolis, qualche giorno dopo.

Un giovane residente della colonia si stiracchiò pigramente e soffocò uno sbadiglio mentre passeggiava tranquillamente lungo le strade affollate della città spaziale, indifferente al traffico di veicoli e persone che gli sfrecciava attorno. Dopo essersi sfregato gli occhi, alzò il braccio sinistro e diede un'occhiata al suo orologio da polso, per controllare l'ora. Le dieci del mattino. Aveva ancora un quarto d'ora di tempo per arrivare sul luogo dove i suoi amici avevano fissato l'appuntamento, per discutere di qualcosa a loro dire molto importante...

Beh, che si trattasse di qualcosa di importante andava molto bene al giovane Ken Wakaba, sedici anni, Natural proveniente dalla Terra e già da diverso tempo trasferitosi in quella colonia che era rimasta fino adesso immune agli effetti distruttivi della guerra. Capelli castani tinti di nero con riflessi blu e tenuti pettinati al'indietro con un bel pò di gel, occhi castani, vestito di una maglietta rossa, una giacca a maniche corte blu e bianca, blue-jeans un pò sfilacciati e scarpe rosse con la suola bianca, Ken dava un pò l'impressione di un ragazzo di strada d'altri tempi, e questa impressione non era del tutto sbagliata, considerando il suo carattere ribelle ed impulsivo, poco incline a farsi imporre delle regole, e ancora meno a farsi coinvolgere in qualcosa che non lo riguardasse personalmente. In effetti, era quello il motivo per cui lui e sua madre si erano trasferiti lì, su quella colonia... dopo che suo padre aveva deciso, nonostante tutto, di continuare a prestare servizio nell'esercito del'Unione... non volevano avere nulla a che fare con quella sporca guerra, portata avanti per gli interessi di qualche pezzo grosso altolocato...

No, non gli dava fastidio il fatto che i suoi amici lo avessero convocato così, all'improvviso. Quello che lo irritava un pò era il fatto che avrebbero potuto scegliere un momento migliore! Dopotutto, la mattina del week-end era fatta per dormire! Giusto? E se c'era qualcosa che a Ken dava più fastidio del doversi alzare presto quando poteva starsene ancora sotto le coperte...

"Yaaaawn!" grugnì il ragazzo, non resistendo ad un secondo sbadiglio. "Cavolo, certo che Tapp e Light non potevano scegliere momento peggiore! Ero là, a casa mia, che me la dormivo della grossa, facendomi gli affaracci miei... ed ecco che i signori mi chiamano per una riunione urgente! Bah... spero almeno che sia un motivo valido, per farmi alzare a quest'ora tremenda..."

"Ooooh, ma guarda... chi si aspettava di incontrare il signorino Ken Wakaba fuori a quest'ora, la mattina del week-end?"

Ken alzò gli occhi al cielo e soffocò un'imprecazione. Ecco qualcosa in grado di dargli ancora più fastidio di una levataccia... una certa vocina femminile dal tono inconfondibilmente snob, appartenente a quella ragazza di un anno meno di lui, vestita di camicia rosa, minigonna, collant e scarpe di marca, con lunghi capelli rossi legati in una ccoda che le scendeva dietro la nuca, che era apparsa improvvisamente dietro di lui dalla folla di gente indifferente che si affaccendava per le vie di Heliopolis. Appesa ad un braccio, portava una borsetta firmata, e i suoi occhi grigi lo fissavano con espressione di superiorità... un'espressione che a Ken e ai suoi compagni non era certo nuova!

"Sgrunt..." grugnì Ken, sfregandosi la fronte come se avesse avuto mal di testa. "Lei è proprio la persona che mi ci voleva per cominciare bene la giornata, signorina Frey Allster... Comunque, quello che faccio io non dovrebbero essere affari suoi!" Nonostante la formalità apparente, chiunque avesse anche soltanto mezzo cervello avrebbe sentito che il ragazzo parlava con un bel pò di sarcasmo. Del resto, quella ragazzina che si dava tante arie soltanto perchè era figlia di qualche pezzo grosso dell'Unione Terrestre non gli era mai andata giù... e neanche ai suoi due migliori amici, se era per questo...

La ragazza dai capelli rossi di nome Frey storse leggermente il naso. "Sì, in effetti ho cose migliori da fare nel mio tempo libero che starmene qui a discutere con uno come te..." affermò spocchiosamente. "Immagino che anche oggi ti vedrai con gli altri due del Trio degli Stupidi, non è così?"

"Gli 'altri due', per tua informazione, si chiamano Tapp Oceano e Light Newman..." affermò Ken. "E se anche così fosse, ti darebbe fastidio?"

Frey incrociò le braccia sul petto e alzò le spalle. "Tsk, certo che no! Divertiti pure con loro... io ho un appuntamento per conto mio con le MIE amiche, e ci terrei a non arrivare in ritardo. Tanti saluti."

Senza attendere ulteriormente, Frey voltò le spalle a Ken e se ne andò con quella che Ken amava definire la sua 'andatura da reginetta'. Il ragazzo dai capelli impomatati la guardò scuotendo la testa, e proseguì per la sua strada, continuando a mormorare tra sè cose poco lusinghiere circa certe teste rosse viziate.

"Quella Allster è davvero una rompiballe!" bofonchiò. "Mi chiedo cosa ci veda Kira-kun in una come quella... ci sono chissà quante altre ragazze più carine e più trattabili di quella vipera! Bah, al diavolo, ora ci sono Tapp e Light che mi aspettano... vediamo un pò, il luogo dell'appuntamento dovrebbe essere... a occhio e croce... proprio... lì!"

Guardandosi attorno, Ken vide due familiari figure in attesa davanti ad un vicolo: due ragazzi più o meno della sua età che stavano chiacchierando tra loro come due amici di vecchia data - cosa che in effetti erano: uno di loro aveva i capelli biondo scuro pettinati un pò in avanti, indossava una camicia azzurra sopra una leggera maglietta gialla, con pantaloni neri e scarpe bianche senza lacci a completare il suo semplicistico, ma ordinato e pulito, abbigliamento; e in quel momento, stava discutendo con espressione piuttosto preoccupata con il suo compagno, un ragazzone di colore, dall'aria mite nonostante la notevole corporatura, con cortissimi capelli neri nel tipico stile afroamericano, vestito anche lui in maniera informale, con una maglietta a maniche corte arancione, blue-jeans, e scarpe da ginnastica molto simili a quelle di Ken. Teneva in una mano una cuffia dell'I-Pod che stava ascoltando, in modo da prestare un orecchio alla musica e un altro alle parole del suo compagno biondo.

Sentendosi già di umore migliore, Ken sorrise tra sè e si avvicinò ai due ragazzi, agitando una mano mentre quelli si voltavano verso di lui. "Ehilà, voi due! Tapp! Light! Cos'è questa storia dello svegliare un onesto studente a questo orario disumano mentre si sta godendo un meritato weekend di riposo, eh?" esclamò ridendo tra sè. "Il nostro genio Light Newman ha scoperto qualche nuova formula matematica?"

Light Newman, il ragazzo biondo in camicia azzurra, alzò gli occhi al cielo, e sghignazzò tra sè. Tipico di Ken, salutare in questo modo informale... "Sì, sì... fai meno lo spiritoso, tu, Ken Wakaba, che i tuoi crediti lo scorso trimestre erano appena sufficienti..." lo prese in giro. "Comunque, come stavo spiegando al qui presente Tapp Oceano..." si interruppe per un istante, accennando con la testa al ragazzo di colore con le cuffie che gli stava a fianco...

"Ehilà, Ken! Come butta?" salutò Tapp, mettendo da parte per un istante la musica che stava ascoltando.

Ken ricambiò il gesto. "A parte il fatto che voi due canaglie mi avete buttato giù dal letto, e un incontro ravvicinato del peggior tipo con la signorina Allster, non c'è male... ma ora, sarei curioso di sapere come mai questa chiamata, così presto il sabato mattina... e poi, come mai Kira-kun non è con voi? Credevo che avreste chiamato anche lui..."

"Kira doveva fare una commissione per il professor Kato..." spiegò Light. "So che con lui ci sono anche Sai, Miriallia e Tolle... ma in ogni caso, lo aggiornerò non appena sarà reperibile. Tornando a noi, Ken, vi ho chiamati qui perchè ho scoperto qualcosa che mi lascia abbastanza perplesso... riguardo certi 'materiali' che sono stati portati, o costruiti, di recente nella nostra colonia!"

Qui Ken non potè impedirsi di assumere un'espessione allarmata. Materiali? Qualcosa di sospetto? Che cosa voleva dire tutto questo? Quando Light prendeva le cose così alla lontana, di solito non era un buon segno... "Come? A-aspetta un momento, Light Newman, non dirmi che hai sbirciato di nuovo nei file della sicurezza di Heliopolis! Mia madre ci ha già detto una o due volte che è una cosa illegale, e io non ci tengo a mettermi nei guai!" precisò.

"Il fatto è, Ken, che qui si tratta di qualcosa di davvero grosso!" proseguì Tapp. "Ma qui non penso sia il posto migliore per parlarne... forse è meglio che andiamo al nostro... rifugio, e ne parliamo là con più calma, che ne dici, Light?"

"Sì, forse è meglio..." concluse il ragazzo biondo. "Seguitemi, ragazzi... vi faccio vedere cosa ho scoperto!"

Mentre lui e Tapp seguivano il loro amico esperto di informatica lungo il vicoletto, lontano dalla torma di persone che affollava le strade, Ken non potè fare a meno di pensare che la giornata sarebbe finita molto male per loro... si sarebbero messi nei guai con la sicurezza, e avrebbero ricevuto una bella strigliata, cosa di cui lui avrebbe fatto volentieri a meno...

Prima alzarsi così presto, poi Frey, e adesso questo...

No, decisamente non era giornata...

 

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Gli abitanti di Heliopolis non immaginavano certo quanto la giornata sarebbe peggiorata entro poche ore... All'esterno della colonia, a distanza di sicurezza dai radar, fluttuavano infatti due incrociatori di classe Copernico dell'Impero di Giganos, riconoscibili dalla loro caratteristica forma cilindrica che ricordava parecchio un fiore di metallo, e una corazzata di classe Nazca della ZAFT, che si apprestavano a far uscire i loro Mobile Suit e Metal Armor per iniziare le operazioni di recupero. E, considerata la situazione, era sicuro che non sarebbe stato nulla di incruento...

Affacciato ad una delle finestre della Nazca, gli occhi fissi sul vuoto decorato di stelle che si perdeva nell'infinito, il comandante della ZAFT Rau Le Creuset attendeva, le mani congiunte dietro la schiena in una posa che esprimeva autorità e sicurezza. Nonostante la giovane età, in apparenza non superiore ai ventotto anni, Creuset era molto conosciuto e rinomato al'interno della ZAFT, e grazie alle sue abilità strategiche era riuscito a farsi assegnare il comando della più prestigiosa unità di piloti dell'alleanza coloniale... oltre a ricevere il più ambito riconoscimento militare della ZAFT, lo Order of The Nebula, riservato unicamente a soldati davvero eccezionali. Non c'era persona più adatta di lui, a cui affidare questa delicata missione... e nessun pilota meglio dei membri della sua squadra avrebbe potuto tirare fuori le vere potenzialità dei nuovi modelli di Gundam prodotti ad Heliopolis.

Con un gesto tranquillo del braccio, il giovane comandante si aggiustò la maschera argentata che nascondeva i suoi occhi, la sua fronte e la parte superiore del suo volto, in modo da farlo vagamente assomigliare a Char Aznable, il famoso asso di Zeon della One Year War. In effetti, non era quello il solo elemento che rendeva i due simili: Creuset era alto e dal fisico invidiabile, pur non troppo muscoloso, e lunghi capelli biondi, leggermente arricciati, incorniciavano il suo volto tranquillo, dandogli un'aria ancora più autoriataria e carismatica. In quel momento, indossava l'uniforme bianca dalle spalliere nere riservata unicamente ai migliori ufficiali della ZAFT, completa di pantaloni e stivali neri, e a guardare con maggiore attenzione, si sarebbero potuti vedere due brevi lampi di soddisfazione dardeggiare nei vetri smeraldini che nascondevano i suoi occhi, coprendo le orbite della sua maschera...

Recuperare cinque Mobile Suit e tre Metal Armor. Non era certo una missione di routine, ma Creuset era convinto che non ci sarebbero stati problemi, sempre che non fosse intervenuto qualche elemento imprevisto. E Creuset aveva già un'idea di cosa avrebbe potuto intervenire a complicare la missione...

Beh, che venisse pure. Sarebbe stata un'occasione come un'altra di regolare i loro conti una volta per tutte. Una parte di Creuset si augurava, anzi, che gli fsse offerta questa possibilità... ma per il momento, era il caso di concentrarsi sulla missione. Le sue questioni personali potevano attendere.

La porta automatica della grande sala in cui il comandante si trovava si spalancò con un sibilo, e Creuset si girò lentamente verso le cinque figure che si erano affacciate alla soglia. Quando una di loro chiese il permesso di entrare, Creuset rispose con un cenno affermativo e un "Avanti.", detto con voce calda e quasi melodica... e i cinque individui si introdussero nella sala e fecero il saluto militare, disponendosi in una perfetta linea davanti al loro superiore. Si trattava di cinque teenagers, quattro ragazzi e una ragazza, tutti vestiti con le uniformi rosse dei piloti d'elite della ZAFT, segno sicuro che, nonostante la giovane età, quei cinque sarebbero stati avversari temibili per chiunque.

"Piloti Athrun Zala, Nicol Amalfi, Yzak Joule, Dearka Elsmann e Shiho Hahnnenfuss a rapporto, comandante Le Creuset." esordì quello che sembrava essere il leader del gruppo, un ragazzo di circa sedici anni con i capelli blu cobalto un pò lunghi, e occhi verdi giada. "Ci ha fatti chiamare."

Creuset osservò per qualche secondo i ragazzi allineati di fronte a lui, e annuì compiaciuto. "Esattamente, Athrun. La colonia di Heliopolis è ormai quasi in contatto visivo, quindi vi volevo raccomandare di tenervi pronti all'inizio delle operazioni, e volevo inoltre ricordarvi le direttive. Quando i nostri alleati dei Copernico ci darano il segnale, voi uscire con i vostri Ginn, e raggiungerete il porto spaziale di Heliopolis. Da lì, non dovreste avere problemi a raggiungere i bunker sotterranei dove la Archangel e la Idaho sono stazionate. Vi introdurrete sulla Archangel, e vi impadronirete dei cinque Gundam come previsto, poi userete i bunker busters per costringere le due navi ad uscire allo scoperto. I nostri alleati di Giganos dovrebbero fare il resto: abbatterano la Idaho e recupereranno i Moduli D, e l'operazione potrà dirsi conclusa con successo. Ricordatevi, comunque, di non fermarvi a combattere troppo a lungo, nel caso ci fossero problemi. Il sistema operativo dei cinque Gundam è ancora sconosciuto, e anche con le vostre abilità di Coordinators, sarebbe pericoloso cercare di combattere con un Mobile Suit sconosciuto. Athrun, come ho già detto, il comando delle operazioni è affidato a te. So che farai un buon lavoro, come al solito."

Il ragazzo dai capelli blu annuì. "Certamente, signore. Abbiamo capito. Non si preoccupi, porteremo a termine questa missione al meglio delle nostre possibilità."

Un altro ragazzo, un tipetto minuto dai capelli verdini un pò mossi, e dai grandi occhi ambrati, che dal'aspetto si sarebbe detto il più giovane del quintetto, guardò verso il pavimento della nave, sentendosi a disagio. "Usare i bunker busters per far uscire la Archangel e la Idaho... spero che i civili non ci vadano di mezzo. Dopotutto, questa è pure una colonia neutrale..." disse tra sè...

...ma comunque a voce abbastanza alta da farsi sentire dal compagno che gli stava a fianco... un ragazzo dalla carnagione molto chiara, capelli bianco-azzurrini a caschetto, e un'espressione terribilmente sicura di sè, quasi arrogante, sul viso... che fece un verso di disprezzo, e sollevò le labbra in un ghigno sprezzante. "Tsk... ti preoccupi troppo per queste cose, Nicol! Questa che stiamo combattendo è una guerra, nel caso tu non te ne sia accorto... e poi, questa gente ha un bel dire di essere neutrale! Stavano costruendo armi per l'Unione Terrestre, e pretendono di restarsene fuori? Hah!"

"Hai centrato il punto, Yzak." confermò Le Creuset. "Con la costruzione di questi nuovi modelli di Mobile Suit, la colonia di Heliopolis si è resa, a tutti gli effetti, un bersaglio colpibile. Quindi, non c'è bisogno di farsi tanti scrupoli. Ad ogni modo, sapete qual è il vostro obiettivo. La squadra di Mobile Suit di Miguel, e i nostri alleati di Giganos vi offriranno supporto durante l'operazione, nel caso ci sia bisogno. Piloti Elsmann e Hahnnenfuss, è tutto chiaro anche per voi?"

"Sì, comandante Le Creuset." rispose Dearka Elsmann, un ragazzo alto e ben piantato, biondo e di carnagione scura, con un modo di fare abbastanza tranquillo, che dava l'impressione di essere il più grande del gruppo. Era conosciuto per essere un tipo che amava scherzare, un pò altezzoso... e soprattutto, per essere il miglior amico di Yzak, e una delle poche persone che il ragazzo dai capelli bianchi ascoltava. "Stia tranquillo, non ci saranno incidenti."

"Completeremo la missione, e cattureremo i cinque Gundam." affermò l'unica ragazza del gruppetto, Shiho Hahnnenfuss, una ragazza sui sedici-diciassette anni con lunghi capelli castani quasi neri che le fluivano lungo la schiena, raccolti in un codino verso la fine. Affabile e socievole nella vita di tutti i giorni, Shiho era nondimeno una capace professionista sul campo di battaglia, e aveva l'onore di essere la più giovane pilota femminile ad avere mai ricevuto l'uniforme rossa della ZAFT.

"Ottimo." concluse Le Crueset, dando un'ultima occhiata alla sua squadra. "Quand'è così, potete prendere posizione. L'operazione comincerà tra poco, e mi aspetto da voi il massimo dell'impegno, come al solito. Ricordate che il successo di questa missione potrebbe influenzare in maniera significativa l'andamento della guerra contro l'Unione. E' tutto."

"Sissignore!" risposero quasi ad una sola voce i cinque ragazzi, facendo il saluto militare prima di uscire lentamente e in ordine dalla stanza. Rau li osservò andare via, prima di rivolgere di nuovo lo sguardo al vuoto dello spazio che si estendeva davanti a lui. Il lieve sorriso che danzava sulle sue labbra esili era più che sufficiente a far capire che provava un vivo interesse per quell'operazione, e per come si sarebbe conclusa.

"Cinque nuovi Gundam, tre nuovi Metal Armor, e nuove tecnologie di pilotaggio e di armamento." riflettè ad alta voce. "Molto interessante. Non vedo l'ora di rendermi conto con i miei occhi delle loro potenzialità."

 

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Nella colonia di Heliopolis, la giornata era iniziata in maniera abbastanza tranquilla anche per il sedicenne Kira Yamato: certo, oggi era una giornata un pò particolare, dal momento che, anzichè passare il weekend a casa a lavorare al computer come era sua abitudine nei giorni liberi, si trovava invece alla sede di Morgenroete, a controllare dei programmi assieme ai suoi amici Sai Argyle, Tolle Koenig, Miriallia Haw (la fidanzata di Tolle) e Kuzzey Buzzkirk. Il tutto faceva parte di un compito che il loro professore aveva loro assegnato, e che si trovavano ora a dover fare.

Kira, capelli castani un pò scompigliati, e occhi violetti, un volto pulito e inoffensivo, vestito dell'uniforme scolastica che portavano anche i suoi compagni... insomma, il classico ragazzo della porta accanto che sarebbe potuto passare a mezzo metro davanti al viso di chiunque senza essere notato... cliccò un paio di volte su un'icona apparsa sullo schermo del suo laptop, ed esaminò con attenzione i disegni che apparvero sullo schermo, e che dovevano essere i progetti di qualcosa di molto complesso. Per sua fortuna, Kira sembrava avere il pallino per queste cose...

"Ecco, Kira-kun, questi sono i dati che il prof. Kato ci ha detto di analizzare per iniziare il lavoro." illustrò Sai Argyle, corti capelli biondo scuro e occhiali da vista. "Che te ne pare? Non sembra una di quelle cose che vediamo tutti i giorni..."

Kira Yamato si sfregò il mento con una mano, mentre i suoi occhi cercavano di cogliere ogni particolare dei progetti che lo guardavano quasi minacciosi dallo schermo del portatile. "In effetti no, Sai-kun... sembra un'analisi di qualche tipo, ma non ho idea di cosa potrebbe trattarsi. Neanch'io ho mai visto nulla di simile, e mi sa che dovremo passarci su un pò di tempo per capirci qualcosa..."

Il più grande del gruppetto di Kira, Tolle Hiroshi Koenig, anche lui come Kira un tipo non molto notevole, dall'espressione gioviale e dai corti capelli castani scuri un pò mossi, sospirò con aria melodrammatica. "Sigh... ma perchè uno non si può godere un meritato weekend, invece di starsene qui a spremersi il cervello su questi enigmi?" chiese retoricamente tra sè. "Giuro, a volte credo che Kato-sensei lo faccia per sadismo personale!"

"Tolle, insomma!" lo rimproverò bonariamente la sua fidanzata Miriallia Haw, una ragazza dai capelli castani chiari che scendevano sul volto in un paio di graziose frangette, e si incurvavano leggermente verso l'alto dietro la nuca. "Anche a me piacerebbe fare qualcosa di diverso, il sabato mattina, ma... insomma, non ti lamentare! E' una cosa che dobbiamo pur fare, dopotutto! A volte mi chiedo se non passi troppo tempo con Ken-kun e gli altri..."

Kira e i suoi amici sghignazzarono un pò della battuta della loro amica. "Hehehee... sì, in effetti questo è proprio quello che Ken, Tapp e Light direbbero in un caso del genere..." affermò Kira, distraendosi per un attimo dallo schermo del suo computer per dare un'occhiata all'aula...

...e in quel momento, notò qualcuno che non prima non c'era... una figura vestita in maniera piuttosto informale che attendeva appoggiata al muro vicino ad una porta, ciuffi di capelli biondi che spuntavano da sotto un ampio berretto. Teneva lo sguardo fisso verso il pavimento, e già così, guardandolo, si poteva capire che il misterioso individuo era molto teso per qualcosa... anche se il ragazzino non poteva sapere che cosa.

Con un cenno della testa verso la figura con il berretto (che alzò la testa appena un pò per guardarlo con una certa antipatia), Kira si rivolse all'ultimo membro del suo gruppo di amici, Kuzzey Buzzkirk, un tipetto basso di statura e dai capelli cortissimi e neri. "Kuzzey... quel tipo, non mi sembra di averlo mai visto..."

"Ah, quello..." rispose il suo amico, dando un'occhiata nella sua stessa direzione. "E' un ospite di Kato-sensei, ma non so esattamente per cosa sia qui... credo qualcosa che ha a che fare con Morgenroete..."

I minuti successivi furono abbastanza tranquilli, con Tolle e Kuzzey che osservavano alcuni progetti (che ricordavano in maniera sospettosa la cockpit di un Mobile Suit), e Kira, Sai e Miriallia che cercavano senza eccessivo successo di far funzionare alcuni programmi, mentre il misterioso individuo biondo continuava ad aspettare, muovendo ogni tanto i piedi per esprimere la propria impazienza, e lanciando qualche occhiata al gruppetto di studenti al lavoro. Sembrava che, per qualche motivo, Kira non riuscisse a fare a meno di guardarlo, di tanto in tanto...

Il ragazzo dagli occhi violetti scosse la testa quando l'ennesimo tentativo di far girare il programma a cui lavorava non ebbe successo. "Accidenti, se solo riuscissimo a superare il problema delle connessioni, il lavoro sarebbe già completato per metà... Tolle? Kuzzey? Avete qualche idea?"

Il più grande del gruppetto scosse la testa. "No... non ancora, temo. Io e Kuzzey stiamo ancora cercando di capire cosa..."

E tutto accadde in quel momento. Qualcosa impattò dall'esterno contro la colonia, scuotendola pericolosamente per un breve istante, e facendo ballare tutte le sue strutture come un terremoto! Kira e i suoi compagni lanciarono qualche grido di spavento, e il misterioso straniero appoggiato al muro mormorò un'imprecazione e cercò di tenersi in equilibrio, riuscendoci a malapena. Kira alzò lo sguardo dal suo programma e si guardò attorno spaventato, come se avesse sperato di capire cosa aveva provocato quell'improvviso tremore...

Quando un altro colpo, più forte, fece ballare ancora di più la colonia!

"Ah!" esclamò Sai, reggendosi gli occhiali con una mano. "Che... che sta succedendo? Cos'è, una meteora?"

Miriallia si avvicinò spaventata a Tolle, che le mise le mani sulle spalle per tranquillizzarla. Il tizio con il berretto alzò appena lo sguardo, con rabbia quasi palpabile. Kuzzey rimase per un attimo congelato sul posto... e Kira scattò in piedi abbandonando il suo portatile sul banco. "N-no... non credo... se fosse stato un colpo solo, allora... ma qui ce ne sono stati due di seguito!" commentò Kira...

...e, come a dargli ragione, seguì un terzo colpo! E poi un quarto, e un altro ancora!

"Kyaaaah!" urlò Miriallia, afferrandosi saldamente alla scrivania più vicina per evitare di essere buttata per terra. "Che... che significa? Non... non ci staranno mica attaccando? Noi... noi siamo una colonia di Orb! Siamo neutrali!"

Sfortunatamente, l'annuncio che venne dagli altoparlanti della scuola distrusse le sue convinzioni.

"Attenzione. Attenzione. A tutti gli studenti presenti nell'edificio. Dirigetevi con calma verso i bunker di salvataggio, e attendete istruzioni lì. Siamo stati attaccati dalle forze armate della ZAFT e dai loro alleati dell'Impero di Giganos per motivi a noi ignoti. Ripeto, raggiungete i bunker e attendete ulteriori istruzioni..."

"Un... un attacco...?" balbettò incredulo Kira. "La ZAFT... e l'Impero di Giganos? Ma... ma cosa potrebbero volere da noi?"

 

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Nello stesso momento, in un garage scarsamente illuminato, ma ben equipaggiato di computer, casse di risonanza e altri oggetti di questo tipo, tre giovani Natural stavano trovando la risposta che il loro amico si era appena posto... al lavoro sul suo PC, Light Newman stava facendo vedere a Ken e a Tapp (quest'ultimo con ancora le cuffie del suo I-Pod infilate nelle orecchie...) qualcosa di molto compromettente... qualcosa che metteva a rischio la sicurezza che la colonia si era procurata grazie al suo status e alla sua politica di non intervento!

"Cosa, cosa, cosa? Stai... cercando di dirmi che le industrie di Morgenroete stanno costruendo... dei Mobile Suit... dei Gundam, per giunta... per l'Unione Terrestre?" esclamò Ken, avvicinando il viso al computer di Light per vedere meglio quello che spiccava sullo schermo. In effetti, erano proprio le schematiche di alcuni Mobile suit di modello Gundam, un modello che ormai era ben conosciuto a tutti coloro che avevano almeno sentito parlare delle gesta eroiche di Amuro Rei, pilota del primo Gundam, nel corso della One Year War di sette anni prima... o di quelle di Camille Vidan, pilota dello Zeta Gundam, nella guerra contro i Titans! O ancora, dei cinque Gundam coloniali inviati sulla Terra un anno prima per distruggere OZ... Non c'era modo di sbagliarsi: la forma del volto, che sembrava indossare una maschera boccale e aveva stretti occhi gialli a fessura, era proprio quella di un Gundam!

Light annuì, stringendo i denti in quello che a Ken sembrò un gesto di rammarico. "Già... proprio così, Ken, Mobile Suit per l'Unione, al momento identificati come Strike Gundam, Aegis Gundam, Blitz Gundam, Buster Gundam e Duel Gundam." spiegò con tono calmo ma chiaramente preoccupato. "Non so ancora i particolari... ma sembra che il governo di Orb abbia commissionato la costruzione di questi nuovi modelli alle industrie di Morgenroete di questa colonia."

"Cosa? Il governo di Orb?" esclamò Tapp, giocherellando nervosamente con il suo I-Pod. "Ma sono scemi o cosa? Così si mettono nei guai da soli! E poi, scusa, Orb non dovrebbe essere neutrale? Perchè all'improvviso si mettono a costruire Mobile Suit per l'Unione? A Lord Uzumi non è mai andata giù..."

"E' qui il problema, Tapp..." spiegò Light, appoggiandosi allo schienale. "Vedi, la situazione è un attimo più complicata di quanto non sembri. Il fatto è che..."

Non fece in tempo a finire, prima che una raffica di esplosioni scuotesse la colonia, e con essa anche il garage in cui si trovavano lui e i suoi compagni! Ken soffocò un'imprecazione e si afferrò alla scrivania, mentre Tapp e Light cercavano di mantenere l'equilibrio, e subito dopo, dalle casse del PC del biondo genio dell'informatica si sentì una voce che era molto familiare a tutti e tre...

"Qui colonia di Heliopolis. Parlo alle truppe di Giganos e della ZAFT che hanno lanciato un attacco non provocato alla nostra colonia. State violando la nostra neutralità con questo attacco sconsiderato. Vi chiediamo quindi di cessare le ostilità e ritirarvi immediatamente..."

La risposta delle due potenze alleate fu quanto mai eloquente, e i tre ragazzi sentirono di nuovi il terreno ballare sotto i loro piedi quando alcuni missili lanciati dalle unità di Giganos e della ZAFT impattarono contro le pareti della colonia! Ken, tuttavia, quasi non se ne accorse, agghiacciato com'era dalla voce che aveva sentito, e dalle implicazioni che questo comportava...

"Oh, no... mamma!" esclamò il ragazzo. "Mia... mia mamma fa parte del personale addetto alle comunicazioni tra questa colonia e i cargo in arrivo! In questo momento... la sua postazione è quella più a rischio!"

"Accidenti..." esclamò Tapp. "Presto, ragazzi, dobbiamo raggiungere il porto! Non c'è un secondo da perdere!"

Prima ancora che i tre amici se ne fossero resi conto, lo spazio attorno alla loro colonia si era trasformato in un inferno...

 

----------

 

E infatti, all'esterno della colonia, interi squadroni di goffi Drau e Gebaye, Metal Armor dell'Impero di Giganos caratterizzati da una massiccia testa dotata di complessi sensori ottici e collegata al resto del tozzo corpo da un collo quasi inesistente, si stavano schierando per l'attacco, con le loro mitragliatrici da 50 millimetri tra le mani... e al loro fianco, si trovavano degli agili Ginn, i Mobile Suit più comuni dell'esercito della ZAFT, caratterizzati da una colorazione grigio-verdina, da un solo occhio-telecamera simile a quello dei celeberrimi Zaku, e da un largo pennacchio a forma di cresta sopra il capo, armati di spade laser e lanciamissili. Tutte le unità erano armate e pronte a far fuoco, e anzi, alcune lo avevano già fatto.

I civili di Heliopolis erano stati immersi nella crudele realtà della guerra senza nemmeno capirne il perchè...

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Allora, com'è andato il primo tuffo nel mondo dei Real Robots? Mi sono chiaramente preso un pò di licenze poetiche con Gundam... dopotutto, è la serie che subisce più adattamenti, di solito, nei videogiochi di Super Robot Taisen! In ogni caso, spero che ai fan di Gundam non dispiaccia... lo dico perchè so che alcuni di essi sono molto puritani, al punto che non sopportano le serie Alternate Universe come Wing o SEED...

L'Impero di Giganos e la ZAFT hanno sferrato la loro prima offensiva, e i nostri tre baldi giovani, Ken, Tapp e Light, gli eroi di Dragonar, ci si sono ritrovati dentro fino al collo! E oltre a loro, anche il nostro nuovo aspirante eroe, Kira Yamato... cosa riserva il futuro ai nostri? Una cosa è certa, questo per loro è l'inizio di un viaggio senza precedenti, che li porterà a scoprire molte più cose di quante mai avrebbero voluto sapere... e credetemi, le forze che sono all'opera dietro le quinte vanno enormemente oltre i loro peggiori incubi! O_O

Allora, in questo capitolo ho introdotto sia Dragonar che Gundam SEED, oltre ad aver fatto vedere uno scorcio di Universal Century. Piuttosto ironico se ci pensate... Metal Armor Dragonar è una serie fondamentalmente allegra e divertente, un pò come Gundam ZZ, mentre SEED è cupo e opprimente. Ho pensato che far andare un pò 'a braccetto', per così dire, queste due serie avrebbe stemperato un pò il tono crudele di SEED, e avrebbe reso per così dire più... eccitante... Dragonar. Non che non lo sia, per carità, Dragonar è un anime stupendo... ma forse un pizzico di dramma in più non guastava!

In ogni caso, aspettatevi molte meno morti che nella serie canonica di SEED, che è un vero massacro...

Beh, con questo capitolo ho finito! Ora, a voi i database!

 

DATABASE PERSONAGGI

 

Ken Wakaba - Età: 16 - Grado (attuale): civile - Affiliazione: neutrale - Provenienza: Metal Armor Dragonar

Giovane residente di Heliopolis e allievo dell'accademia aeronautica, coinvolto suo malgrado nella guerra scatenata dall'Impero di Giganos. Dal carattere allegro, ribelle ed impulsivo, non prova gran simpatia nè per Giganos, nè per l'Unione Terrestre, nonostante suo padre sia un pilota dell'esercito federale. Sua madre, con cui vive dopo il divorzio dei genitori, è addetta alla sicurezza della colonia...

 

Tapp Oceano - Età: 16 (quasi 17) - Grado (attuale): civile - Affiliazione: neutrale - Provenienza: Metal Armor Dragonar

Uno dei migliori amici di Ken, Tapp è un newyorkese afro-americano, trasferito all'accademia aeronautica di Heliopolis. Grande amante della musica, ha un carattere pacifico e rilassato, anche in situazioni in cui Ken e Light sono stressati. Tuttavia, sa essere serio quando è il caso...

 

Light Newman - Età: 17 - Grado (attuale): civile - Affiliazione: neutrale - Provenienza: Metal Armor Dragonar

L'altro membro del terzetto degli amici di Ken, Light è nativo dell'attuale Regno Unito, e la sua famiglia è impegnata in politica, in particolare a contrastare le macchinazioni del gruppo di ecoterroristi di estrema destra chiamato Blue Cosmos. Tuttavia, Light non ama le posizioni di leadership, preferendo concentrarsi sul reperimento di informazioni e sull'informatica in generale. E' il cervello del trio, e cerca sempre di tenere sotto controllo i suoi più impulsivi compagni.

 

Kira Yamato - Età: 16 - Grado (attuale): civile - Affiliazione: neutrale - Provenienza: Gundam SEED

Giovane Coordinator residente ad Heliopolis, e cittadino del Principato di Orb, una delle poche nazioni neutrali rimaste sulla Terra. Un ragazzo timido e gentile, costretto anche lui ad entrare in guerra e a combattere, dimostrerà presto di avere un'attitudine naturale al pilotaggio dei Mobile Suit...

 

Frey Allster - Età: 15 - Grado (attuale): civile - Affiliazione: Unione Terrestre - Provenienza: Gundam SEED

Figlia di George Allster, Vice Ministro degli Esteri dell'Unione Terrestre, è una studentessa di un liceo tecnico di Heliopolis, e la promessa sposa di Sai. Ha un carattere piuttosto superficiale e viziato, e come suo padre, non ama i Coordinators, simpatizzando invece con la Blue Cosmos...

 

Tolle Hiroshi Koenig - Età: 17 - Grado (attuale): civile - Affiliazione: neutrale - Provenienza: Gundam SEED

Uno degli amici di Kira che vivono ad Heliopolis, e il fidanzato di Miriallia. E' un ragazzo impulsivo ma generoso, e cerca sempre di rendersi utile in qualche modo.

 

Miriallia Haw - Età: 16 - Grado (attuale): civile - Affiliazione: neutrale - Provenienza: Gundam SEED

La fidanzata di Tolle, dal carattere allegro e dolce. Tende a preoccuparsi molto per gli altri, soprattutto in una situazione così difficile.

 

Sai Argyle - Età: 17 - Grado (attuale): civile - Affiliazione: neutrale - Provenienza: Gundam SEED

Residente di Heliopolis, amico di Kira e promesso sposo di Frey. Prova un pò di invidia per Kira a causa delle capacità di quest'ultimo.

 

Iskandar Guiltorre - Età stimata: 65 - Grado: maresciallo - Affiliazione: Impero Unificato di Giganos - Provenienza: Metal Armor Dragonar

Leader dell'Impero di Giganos e teorizzatore della supremazia della generazione cresciuta nello spazio, Guiltorre ha dato il via ad un processo di lenta separazione prima, e di guerra totale poi contro il goerno dell'Unione Terrestre, da lui accusato di decadenza e corruzione. Crede nel fatto che Giganos segnerà un passo avanti nell'evoluzione umana, e che la guerra da lui condotta sia per il bene dell'umanità intera.

 

Patrick Zala - Età: 48 - Grado: membro del Consiglio Supremo della ZAFT - Affiliazione: ZAFT - Provenienza: Gundam SEED

Presidente del Comitato Nazionale di Difesa della ZAFT, e membro del Consiglio Supremo, è un sostenitore della guerra contro l'Unione, oltre che un radicale convinto e spinto dall'odio verso i Natural... un odio acuito dalla morte di sua moglie Lenore nella tragedia del Bloody Valentine. Suo figlio Athrun è un membro della squadra di Le Creuset.

 

Hamaan Kahn - Età: 21 - Grado: reggente - Affiliazione: Neo Zeon (Axis) - Provenienza: Zeta Gundam, Gundam ZZ

Tutrice della giovane Minerva Zabi (ultima superstite della dinastia degli Zabi) e de facto leader di Neo Zeon, il suo obiettivo è ripristinare il predominio del vecchio principato. Una comandante carismatica, abile nelle sue mosse politiche, Hamaan è inoltre una potente Newtype e una formidabile pilota di Mobile Suit. In passato, ha avuto una relazione con Char Aznable...

 

Nel prossimo capitolo, vi presenterò il comandante Rau Le Creuset e i cinque membri del suo plotone! Per adesso, passiamo ai mecha introdotti...

 

DATABASE MECHA

 

RMA-07A Drau

Primo Metal Armor creato dall'Impero di Giganos, è in effetti poco più che un Metal Worker modificato, penalizzato da una scarsa mobilità e da un armamento subottimale. Era considerato obsoleto già prima che la guerra iniziasse, ma è comunque diffuso ampiamente nelle squadre d'assalto di Giganos.

 

AMA-03B Gebaye

Questi Metal Armor gialli costituiscono la spina dorsale delle forze armate di Giganos, e sono spesso organizzati in formazioni di 2-4 unità comandate da un Dyne (vedi più avanti). Meglio armati dei Drau, mantengono però il problema della scarsa mobilità.

 

ZGMF-1017 Ginn

Il primo Mobile Suit umanoide creato dalla ZAFT. Ampiamente superiore come prestazioni a molti MS dell'esercito dell'Unione, può essere armato con una grande varietà di armi per battaglie specifiche, anche se i suoi armamenti standard sono una semplice spada laser e una mitragliatrice a 76 mm. Piloti particolarmente abili, come Miguel Aiman o Rau Le Creuset, usano versioni personalizzate del modello tradizionale.

 

E con questo, ci siamo! Purtroppo, per un pò devo mettere in pausa questa fanfic... spero comunque di poterla aggiornare il prima possibile, magari a fine mese! Grazie ancora della vostra attenzione... e spero che il capitolo vi sia piaciuto! Alla prossima!

 

Justice Gundam

 

  
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