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Autore: allyshelley    14/11/2013    2 recensioni
"People ask, what's the deal? why you still so in love? maybe it's meant to be"
Genere: Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, George Shelley, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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inizio flashback.

Eravamo appena usciti dal cinema e andammo nella piazza dove c'era la fontana, ci sedemmo sui gradini e cominciammo a parlare, poi appoggiai la testa sulle sue gambe e ci mettemmo a guardare il cielo stellato. Non tutte le sere c'erano le stelle, ma quella sera il cielo era strapieno. Scese un silenzio imbarazzante, non sapevamo cosa dire, eravamo imbarazzati eppure credo che entrambi avevamo tanto da dirci. 
" ti è mai capitato di voler dire qualcosa, ma di non riuscire mai a dirla?" mi chiese guardandomi negli occhi.
Cominciammo a guardarci negli occhi entrambi, non sapevo cosa dire, non sapevo a cosa si riferisse.
"ehm si, penso" risposi confusa "ma non so cosa vuoi dire tu" 
"senti Rachel, io dovrei parlarti di una cosa, da tempo ormai.." disse lui fermandosi come se non riuscisse a far uscire le parole con facilità.
"dimmi" dissi arrossendo improvvisamente.
cominciò a toccarsi i capelli nervosamente "io.. io ho cominciato a provare qualcosa per te. Non so come sia successo, ti ho cominciata a vedere con una luce diversa. All'inizio non capivo cosa mi stesse succedendo, ogni volta che ti guardavo mi sentivo strano, quando eri con qualche ragazzo o me ne parlavi ero geloso, quando quella sera sei uscita con Tom e ti sei preparata tutto il pomeriggio per poi uscire la sera con quel bellissimo vestitino celeste che ti donava, avevo cominciato a pensare che tu provassi qualcosa per lui, e dentro di me quacosa è cambiato. Io non so cosa mi sta succedendo" disse lui.
arrossii ancora di più, provavo qualcosa per lui da tantissimo tempo, praitcamente da quando lo avevo conosciuto, solo che lui non se ne era mai accorto, dopo tutto questo tempo finalmente lo aveva ammesso anche lui. Avrei voluto rispondere ma dalla mia bocca non usciva nessuna parola, e anche se ci fosse riuscita non so cosa avrei detto. Lui continuava a guardarmi dritta negli occhi aspettando una mia risposta. Fui istintiva e lo baciai. All'inizio rimase interdetto ma quando capì continuammo a baciarci e baciarci tutta la sera. Passò del tempo, ormai stavamo insieme ,dopo due anni che ci conoscevamo finalmente stavamo insieme. Ma tutto questo non sarebbe rimasto una bellissima storia a lieto fine..


fine flashback.

Mentre tutto questo mi attraversava la mente mi ricordai di dover ritornare alla realtà, mi alzai dal divanetto rimanendo però lì, non riuscendo a muovermi come se fossi paralizzata.
- Rachel!-  disse Toni, la madre di George.
-Ciao - risposi accennando un sorriso.
mi abbracciò ed io ricambiai, lo stesso con il patrigno di George. I suoi genitori avevano divorziato quando era molto piccolo, però non erano in brutti rapporti, avevano solo capito di non amarsi più come prima. George aveva una sorella, Harriet e poi una sfilza di fratellastri e sorellastre. Abbracciai Harriet, avevamo un bel rapporto, era una ragazza davvero adorabile.
- mi sei mancata tanto-  disse lei mentre ci abbracciavamo.
-pure tu- dissi mentre un'ondata di tristezza mi investiva anche se sorrisi lo stesso facendo capire che io stavo bene.
Mi ritrovai di fronte a George, abbassai lo sguardo, non riuscivo a reggere il suo, mi era sempre riuscito difficile, specialmente in questo momento così delicato.
- Ciao Rach - disse lui.
alzai lo sguardo e notaii che stava arrossendo - Ciao George - dissi.
Stava per dire qualcos'altro quando per mia fortuna Talia si avvicinò a noi seguita poi dagli altri che lo salutarono. Dopo che salutò tutti i nostri amici passò ai miei genitori, loro cercavano di non essere troppo carini ma la verità era che loro lo adoravano, quando stavamo insieme loro erano felicissimi e quando ci eravamo lasciati loro avevano sofferto insieme a me. Salutai i due fratellini e la sorellina piccoli delle rispettive età, suo fratellino Spencer ne aveva 5, suo fratello Garrett 10 e sue sorella Marie sei anni.  Erano adorabili e quando mi videro vennero ad abbracciarmi forte.
- mi sei mancata Rach - disse Marie con la sua voce dolce.
- anche tu piccola - dissi sorridendole.
- Racheeel!- disse il piccolo Spencer correndo verso di me in modo impacciato, quel bambino era in assoluto la cosa più dolce di questo mondo. Aveva un sorriso paragonabile, o forse lo superava anche, a quello di suo fratello George. La sua risata ti metteva subito di buon'umore e lui era così.. dolce.
- ciao Spencer! sei fatto davvero grande- dissi sorridendogli.
- sì, sono cresciuto tanto - rispose lui con la sua vocina.
- sisi- dissi.
Poi arrivò Garrett -ciao ometto!- dissi.
-Ciao Rachel - disse Garret abbracciandomi. -sei bellissima- disse poi sorridendomi.
-oh grazie tesoro, anche tu lo sei!- dissi scompigliandogli i capelli.

Dopo aver finito di salutare tornai dai ragazzi, George stava raccontando loro cosa aveva fatto per tutto il tempo che non ci eravamo visti. Sì, non vedevamo George da tantissimo tempo, io non lo vedevo da circa un annetto, quando ci eravamo lasciati ci eravamo separati un po' tutti, o perlomeno, tutti gli hanno sempre voluto bene ma per esempio Talia faceva di tutto per tenerlo lontano visto che voleva "consolarmi", ma io non l'avevo mai obbligata, non volevo che rovinasse la sua amicizia con lui solo per me, questo era quello che pensavo, alla fine era una cosa solo tra me e lui. Quindi lui era tornato a Bristol, la sua città, per un anno mentre noi siamo rimasti tutti a Londra. E adesso, era proprio di fronte a me, non mi aspettavo che venisse quest'anno.. 
Mentre tutti loro parlavano io stavo in silenzio sulle mie, non era perchè non volevo parlare con loro, solo che ero in imbarazzo, non sapevo cosa dire. Cosa avrei dovuto rispondere alle domande di George del tipo "come state?" "ah guarda, da quando ci siamo lasciati sto una merda, mi manchi ma non avrei mai il coraggio di dirtelo e..  le solite cose" era una cosa patetica. Io restavo in silenzio tenendo lo sguardo abbassato, lui parlava con gli altri, alzavo lo sguardo e lo trovavo a guardarmi, perchè mi doveva mettere in difficoltà?
Eravamo ancora in soggiorno a parlare quando mia madre disse di spostarci di stanza e andare in sala da pranzo. Andammo tutti nella stanza e ci sedemmo nell'immenso tavolo, io finii seduta in mezzo a Tom e a George.  

- tra qualche ora sarà natale, facciamo un brindisi - disse mia madre.
facemmo un brindisi, eravamo tutti riuniti dopo tantissimo tempo, in un certo senso era bello essere tornati tutti insieme come una volta, però da un altro punto di vista.. ero triste, ma non avevo intenzione di rovinare il natale a nessuno. Passarono le ore e arrivò la mezzanotte, era natale. 
Facemmo un altro brindisi, restammo a parlare tutti insieme e poi ognuno andò nella propria stanza, io e Talia dormivamo insieme. Ci mettemmo a letto, parlammo un po' e poi lei si addormentò. 
Io non avevo sonno per niente, uscii dalla stanza e andai in giro a vagabondare per la casa, scesi in cucina a vedere se c'era qualcosa da mangiare. Stavo frugando negli armadietti.
-Fame?- sentii dire alle mie spalle seguito da una risatina.
mi girai e lo vidi -un po'- risposi.
presi una barretta di cioccolato e andai a sedermi accanto al piano cottura.
-vuoi?- gli chiesi.
-si, dai- disse lui sedendosi accanto a me e staccando un pezzo dalla barretta che tenevo tra le mani.
Cominciammo a mangiare stando in silenzio, un silenzio imbarazzante.
-cosa .. cos'hai fatto durante il tempo che non ci siamo visti?- mi chiese lui improvvisamente.
non risposi subito. -bè niente, ho studiato, ho lavorato e sono uscita. Sempre le solite cose- dissi. -tu?- gli chiesi.
-io sono stato a Bristol, ho studiato e basta, volevo tanto venire a Londra con voi e trovarmi un lavoretto ma.. dopo quello che era successo tra noi non mi sembrava giusto farlo- disse lui guardandomi dritta negli occhi.
abbassai lo sguardo arrossendo ferocemente. -non devi sentirti obbligato a non fare qualcosa solo per me, io sto bene.- dissi.
-io no- disse lui. -io non sto bene, Rachel- disse.
il mio cuore cominciò a battere più forte del solito, perchè diceva quelle cose e mi metteva in difficoltà? 
Non risposi e restai a guardare il pavimento.
-mi sei mancata- disse lui.
-.. George- dissi.
-no Rach, dico sul serio- 
-ti prego smettila.- dissi alzandomi dal posto in cui ero seduta -io me ne vado a letto- dissi andandomene.
Tornai nella stanza mia e di Talia. Se prima non riuscivo a prendere sonno, adesso non ci riuscivo ancora di più. Non riuscivo a credere che lui avesse detto quelle cose. Mi diceva che le ero mancata, intanto non veniva a Londra da un anno, senza nessuna mia notizia, io senza nessuna sua notizia, se gli fossi mancata sul serio sarebbe venuto da me cercando di farmi cambiare idea, cercando di riconquistarmi, o di fare qualunque altra cosa, ma comunque qualcosa. Fortunatamente dopo poco riuscii ad addormentarmi.

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ciaaao a tutte/i!
beh so che ho messo il "prologo" da poco, ma siccome ho lasciato l'ultimo capitolo in una parte dove si lasciava chi leggeva in suspance e non volevo essere cattiva, quindi ecco ho messo l'altro capitolo.
Spero che vi piaccia, se è così lasciate una recensione.
grazie mille a chi legge e sopratutto alle 4 persone che hanno recensito il mio primo capitolo! ♥

- Giulia.
  
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