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Autore: elyxyz    26/04/2008    30 recensioni
Un’interpretazione alternativa al finale dell’episodio n°13, ‘Fuoco contro Acciaio’.
“Cos’è?! Oggi piovono cani e gatti?” ipotizzò, tra il polemico e il divertito. “E’ la Giornata del Randagio e nessuno me l’ha detto?!”
(Roy x Ed)
Storia partecipante al Contest 100 Prompts! indetto da Fanfiction Contest ~ {Collection of Starlight since 01.06.08}
Dopo quasi 5 mesi d’attesa, ecco postato il nuovo capitolo. Avviso comunque i lettori che i futuri aggiornamenti saranno più frequenti ma ancora irregolari.
Genere: Romantico, Malinconico, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Edward Elric, Roy Mustang
Note: What if? (E se ...), Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Note: il seguente scritto contiene lievi riferimenti yaoi

Note: il seguente scritto contiene lievi riferimenti yaoi.

Per ulteriori spiegazioni, compreso il sottotitolo, vi rimando alla conclusione della fic, dopo la lettura.

 

 

Dedicato a chi ha commentato i precedenti capitoli della raccolta.

Grazie.

 

 

 

 

Weekend al canile

 

(I parte: Zampino canino)

 

 

by elyxyz

 

 

 

 

“Mi fa piacere che vengano a trovarci, non mi fraintendere…” chiarì Edward, risciacquando l’insalata sotto il getto del lavello. “Ma non ti sembra un po’ presto per un viaggio del genere? Un po’… avventato? E’ ancora in convalescenza!” meditò, volgendo lo sguardo al compagno che controllava lo stato di cottura dell’arrosto nel forno.

 

“Si fanno una seconda luna di miele. Che vuoi che ci sia di avventato?!” lo schernì, chiudendo lo sportello. “In realtà… beh… gliel’ho proposto io.” Confessò, facendo spallucce.

 

Ed lo guardò storto, acuendo un sopracciglio.

 

“Due mesi fa, quell’idiota ci ha quasi rimesso le penne, in una missione di spionaggio. Ricordò Roy ad entrambi, facendosi di colpo serio. Meditabondo. “Nel nostro lavoro, non sai mai cosa potrebbe accadere. E’ meglio vivere ogni attimo al massimo. Così gli ho detto:Da quanti anni quella santa donna ti sopporta? Maes, vecchio mio, prendi tua moglie e rinfrescale la memoria! Elycia te la teniamo noi, per un weekend, così potrete fare di nuovo i fidanzatini… E magari mi fai diventare di nuovo zio!’”

 

“Dovevo capirlo che c’era di mezzo il tuo zampino!” malignò l’altro, con ironia, riempiendo le ciotole di Tora.

 

In quel momento, il campanello di casa trillò.

 

“Sono già arrivati! Miseriaccia!, ho dimenticato il vino nella dispensa, vai tu ad aprire?” domandò Mustang, sparendo in corridoio.

 

Edward si tolse il grembiule e, ravvivandosi la coda, si diresse all’uscio, aprendolo.

 

“Buonasera, signor Hughes, è un piace-

 

“Oh, Ed! Non essere così formale! Sei di famiglia, visto che hai raccattato quel rottame di Roy. L’interruppe l’altro, dandogli un’amichevole pacca sulle spalle.

 

La piccola Elycia gli si attaccò ai pantaloni. “Ciao, Edo-kun!”

 

Ed egli sorrise, abbracciando la signora Glacier, che aveva fortunatamente ritrovato il suo sorriso gentile dopo la disgrazia.

 

Maes, Pezzo d’Asino, vieni qui a farti stringere!” esordì il padrone di casa, raggiungendoli. “Si vede che hai la pellaccia dura, eh?” lo prese in giro, scambiandosi fraterni punzecchiamenti.

 

“Non ti libererai facilmente di me, Roy. Stanne certo!” e suonava quasi come una minaccia, ma scoppiarono entrambi a ridere.

 

Cenarono piacevolmente, alternando le portate ad aneddoti e battute divertenti.

Il caffè fu servito in salotto, dove la bimba giocava sul tappeto con il gatto, che apprezzava assai le sue attenzioni.

“Sai, mamma? Tora è il papà di Maffy, Taffy e Raffy!” esordì d’un tratto, intromettendosi nella discussione che stavano portando avanti gli adulti.

 

“E anche di Fiocco, Nebbia e Perla, che abbiamo regalato a miss Arvery e al tuo amichetto Sam. Aggiunse Glacier, con garbata precisione, accarezzandole la testa.

 

“Che ne dite di immortalare questo bel momento?” Maes non perse l’occasione per scatenare la sua mania e, quasi dal nulla, spuntò la sua immancabile macchinetta fotografica.

 

Con benevola rassegnazione, a turno, tutti i presenti caddero vittima del suo obiettivo: Elycia con Tora, Ed e Roy sul divano abbracciati, la sua adorata mogliettina… e poi ancora, invertendo le pose e permettendosi, ogni tanto, di comparire anche lui.

Dopo una montagna di foto e una sequela di finte proteste, Roy se lo trascinò dietro in cucina, perché lo aiutasse a lavare i piatti.

 

Edward non aveva neppure avuto il tempo d’intromettersi, palesando la propria contrarietà.

 

“Ma sono tuo ospite!” aveva infatti reclamato Hughes, comicamente oltraggiato. Ma quando anche la sua dolce metà aveva insistito, non aveva saputo dirle di no. “Tu lavi e io asciugo, però. Aveva preteso, sistemandosi gli occhiali sul naso. “Elycia, amore del papà, me lo dai un bacetto, prima che io vada?” chiese, chinandosi all’altezza della bimba che gli circondò il collo con le braccine e gli scoccò un sonoro atto d’affetto.

 

“Muoviti, pelandrone! Non dobbiamo mica andare in guerra!” lo spintonò Mustang, all’indirizzo del corridoio.

 

“Roy non avrebbe dovuto.” Edo si scusò, rivolgendosi alla donna che sedeva di fronte a lui. “Insomma, posso tranquillamente lavarli io, più tardi o domattina. Che gli è saltato in testa?!” ma non ricevette il supporto che sperava.

 

“Va bene così, Edward.” Esordì lei. “Quei due testoni hanno bisogno di qualche minuto tra loro, da soli. Credo che manchi ad entrambi il rapporto che avevano un tempo. La complicità resta, sì. Ma sono convinta che desidererebbero vedersi più spesso e passare più tempo insieme, come quando erano giovani…”

 

“…e scavezzacollo.” Concluse per lei.

 

“Già.” Sorrise.

 

“Mi distruggeranno il servizio di porcellana?”

 

Glacier fece una smorfia pensierosa. “Forse.”

 

“…ma ne sarà valsa la pena.”

 

“Senza ombra di dubbio.” Ne convenne.

 

“Mi racconteresti qualcosa di Roy… di quand’era… beh, di quando l’hai conosciuto?”

 

 La donna parve pensare qualche istante, forse per riordinare le idee.

“Era un donnaiolo impenitente…”

 

“NO! Ti prego, ti prego! Non mi dire che ci ha provato anche con te…” si coprì il viso con l’auto-mail, scandalizzato e rassegnato.

 

Ed ella rise, divertita. “No. In realtà, devo dire che è sempre stato molto corretto nei miei confronti.

 

Edward sembrò scettico e non fece nulla per mascherarlo.

 

“Era affascinante, senza dubbio. Lo è ancora, del resto.” Palesò, come se fosse un dato di fatto. “Ma non avrebbe mai fatto uno sgarbo del genere al suo migliore amico e, anzi, ci ha aiutati molto, soprattutto agli inizi. Lo sguardo le si addolcì. “Lo sapevi che è soprattutto per merito suo, se alla fine ho sposato Maes?”

 

Edo scosse il capo in segno di diniego.

 

“Quando ci siamo conosciuti, io e Maes, lui aveva appena saputo che sarebbe partito per il Fronte.”

 

La Grande Guerra di Ishbar.”

 

“Già. Proprio quella.” Confermò. “A quel tempo, vivevamo tutti e tre a Central, e io lavoravo come cameriera in un locale gestito dai miei zii…”

 

“Il Maple Cafè.”

 

“Lo conosci?” s’interessò, sinceramente stupita.

 

“Me ne ha parlato Roy, ho visto alcune vostre foto là dentro.

 

“…ad ogni modo, quando ci siamo accorti dei nostri sentimenti, lui fu comunque costretto a partire; e Roy, che già si trovava al Fronte, prima di separarsi da lui gli aveva fatto promettere di farmi la dichiarazione, che io ho accettato.

E così, quando sono tornati, a guerra finita, Maes è andato da mio zio Tom a chiedergli la mia mano, ci siamo subito sposati… e poi… e poi è arrivata Elycia, ma questo già lo sai…” confermò, allungando le sue esili dita a sfiorare l’auto-mail, come gesto d’affetto. Ed egli ricambiò.

 

“Sono davvero contenta, che alla fine anche lui abbia trovato la persona giusta. Davvero, non sai quanto.” Gli confessò. “Mio marito mi ha confidato il passato doloroso di Roy, e ci dispiaceva vederlo buttarsi via in storie inutili, che non gli davano né felicità né serenità. E poi sei arrivato tu, e tutto è cambiato. E’ come se fosse rinato…”

 

“Ma io… io non ho fatto niente…” si schernì, imbarazzato. “Gli ho solo complicato la vita…”

 

“Perché lo hai messo in riga?” s’interessò lei, con femminile chiocciare. “Credo sia stata la sua fortuna, e se ha patito un po’… di sicuro gli ha fatto bene!”

 

“Ne sei proprio convinta?” domandò, scettico.

 

Certissima. Maes lo chiama ‘Scambio Equivalente’ e credo tu sappia benissimo di cosa sto parlando.”

 

“Di cosa state parlando?” s’intromise la voce di Mustang che usciva dalla cucina con il compare appresso.

 

“Di torte alle mele e crostate alla crema. Sono un ottimo Scambio Equivalente.” Mentì lei, facendogli l’occhiolino.

 

“Già, assolutamente!” rincarò Ed, reggendole il gioco, per poi cambiare discorso. “Avete riordinato e ripulito tutto-tutto?”

 

“Là dentro, brilla che è una meraviglia!” fu rassicurato.

 

Edward e Glacier si scambiarono uno sguardo d’intesa. “Morti in battaglia?”

 

I due militari storsero il naso. “Un piatto e un bicchiere.”

 

“Ma è stato Roy!” spifferò Maes, facendo la spia.

 

“Traditore!” inveì questi, fingendosi teatralmente ingannato. “Mame-chan, ti assicuro che…”

 

“…Poteva andare anche peggio.” Lo precedette Elric, scotendo il capo, fintamente esasperato. E tutti scoppiarono a ridere.

 

Il resto della serata trascorse serenamente, fino al momento del commiato.

 

“Allora, ci siamo capite. Vero, Elycia?”

 

La bimba annuì. “Devo fare la brava e non fare i capricci.

 

“Giusto. E non disubbidire agli zii.” Precisò sua madre, con autorevolezza.

Prima di rialzarsi, la abbracciò forte, stampandole un forte bacio sulle guance paffute.

 

E poi fu il turno di Maes, che la sollevò cautamente, anche se non avrebbe dovuto sforzarsi a tal punto.

“Chi è il papy migliore del mondo?” domandò, goliardico.

 

“Il mio!” squittì la bambina, stringendosi a lui. “Ti voglio bene, papà!”

 

“Anch’io, principessa. Anch’io.” Replicò, corrispondendo a quegli slanci d’affetto.

 

Maes, tesoro, la rivedremo dopodomani, e le telefoneremo anche!, non ti sembra che…” cercò di farlo ragionare sua moglie, inutilmente.

 

L’uomo depose la figlia sul tappeto, “Fa’ la brava signorina, ok?”

 

“Certo, papà! Anche tu fai il bravo con la mamma…”

 

Roy scoppiò a ridere alla faccia comicamente turbata del suo migliore amico, che lo fulminò malamente, nascondendo la sua difficoltà al distacco.

Da quando era stato dimesso, pochi giorni addietro, era diventato ancor più protettivo e dipendente dall’amore per la sua famiglia. Il che, del resto, era una cosa anche comprensibile, per uno che aveva visto la morte in faccia.

 

Maaaesss…”

 

“Ho capito, ho capito! Vengo!”

 

Mustang lo spinse oltre la soglia, condendolo di inutili rassicurazioni.

“Divertitevi!” e gli girò le spalle, sospirando per la missione compiuta.

 

Glacier era già al secondo pianerottolo, quando la testa di Hughes risbucò dalla porta.

“Ehi! Voi due! Stasera, niente cavalcate sul cavallino, mi raccomando!” li avvertì, strizzando l’occhio, allusivo.

 

Mentre Edward arrossiva deliziosamente, il compare lo ripagò con un grande ghigno. “Tranquillo, vecchio mio. Niente giri di giostra, stasera!”

 

“Ci sono le giostre, zio Roy?” intervenne la piccola, sollevando gli occhi su di lui, senza smettere di carezzare Tora, che sembrava gradire tanto.

 

“Mi spiace, tesoro. Le giostre sono fuori servizio...”

 

La bimba gli lanciò uno sguardo perplesso.

 

Fuori uso. Il cavallino di zio Roy è rotto.” Chiarì Ed, vendicandosi.

 

“EHI!!” protestò questi, sentendosi leso nella sua mascolinità.

 

“Ma domani ti portiamo al parco-giochi, va bene?” concluse il biondo, ignorando le lamentele del compagno.

 

Elycia annuì, gioiosa. Poi sbadigliò.

 

“Ora è tempo della nanna.” La avvisò Edo, prendendo Tora e deponendolo nella sua cesta. Il gatto stranamente non protestò e, acciambellatosi che fu, si preparò ad addormentarsi. “Vedi? Anche lui deve riposare.” Le fece notare, a mo’ di esempio.

 

“Dormirai con lo zio Ed,” precisò Roy. “Io invece dormirò nella poltrona letto nello studio.

 

“Che bello! Dormirò con Edo-kun!” gioì la bimba, saltellando per il salotto. Non sembrava affatto stanca né assonnata.

 

“Bene! Quindi andiamo a metterci il pigiamino e a lavarci i denti…”

 

“E il mio latte?” domandò, ingenuamente.

 

Latte? Quale latte?”

 

 

Continua...



Disclaimers: I personaggi citati in questo racconto non sono miei; appartengono agli aventi diritto e, nel fruire di essi, non vi è alcuna forma di lucro, da parte mia.

 

Note varie: il titolo credo sia semplice da interpretare. Il luogo dove abitano i cani è il canile. Roy e Edward sono due cani dell’esercito, indi per cui

Il sottotitolo, invece, è una cacofonia che mi mette di buonumore… ^__^

 

Probabilmente, vi aspettavate un seguito diretto del cap 48Black Rain - Pioggia Sporca’, ma non ho mai avuto l’intenzione di descriverlo. Nella mia testa le sorti di Maes si sono sempre chiarite qui, in questo capitolo (diviso in due parti, per ragioni di lunghezza). Non escludo in futuro di poterne scrivere uno, in cui Roy va all’ospedale, ma temo che si scosterebbe troppo dal centro della raccolta. D’altra parte, Maes, Winry, Al e gli altri, sono solo delle pedine per raccontarci di RoyEd.

Però Maes è immortale. *___*

(Se ho fatto la stronza… è per una buona causa! XD)

 

Come promesso, ho inserito un riferimento diretto a Maple Café, la mia fic Maes x Glacier, con partecipazione di cupido-Roy, ai tempi della Guerra di Ishbar.

In futuro, ce ne saranno ancora, se lo vorrete. ^^

 

Se ve lo state chiedendo, Elycia in questo capitolo ha circa 7/8 anni. Lo desumo dall’anime, visto che, quando lei nasce, Edward è da poco giunto in città per tentare l’Esame per diventare Alchimista di Stato e aveva 12 anni. Lei, vi ricordo, è nata il giorno del suo compleanno!

L’ho dipinta volutamente naїve, innocente e un po’ viziata. Ma adorabile. Per fortuna, esistono ancora bambine così.

 

 

Precisazioni al capitolo precedente: sono contentissima che abbiate trovato plausibile e verosimile il loro comportamento. Non è stato semplice delimitare un confine tra lecito ed esagerato! ^^

Non pensavo proprio foste in tanti a desiderare di conoscere gli inizi, ma sono felice di avervi accontentati!

Grazie anche per le immagini di Roy-occhialuto che siete stati così gentili da inviarmi. *ç*

 

Avete azzeccato perfettamente i paragoni tra i due cap, quindi credo sia superfluo ripeterli. Bravissimi/e! *__*

 

 

Do il benvenuto a binky tra i lettori! (spero che da ora continuerà a seguirmi regolarmente ^^)

 

 

Ringrazio quanti hanno commentato la mia nuova fic su Twilight Bellamore e quelli che lo faranno.

(Ho ancora fede che le recensioni aumentino! ^__=)

 

It’s raining fra due giorni compirà 11 mesi. E ieri siamo giunti a 99 preferenze come storia.

Vi ringrazio, e invito quelli - che non l’hanno mai fatto in questi 52 capitoli - a dirmi perché amano questa storia… non so… sarebbe carino capirlo, no?

 

 

 

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(Chiunque voglia aderire al messaggio, può copia-incollarlo dove meglio crede)



Come sempre, sono graditi commenti, consigli e critiche.


Grazie (_ _)

elyxyz

 

   
 
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