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Autore: Diana924    16/11/2013    1 recensioni
Il 1877 si è appena chiuso epr Elisabeth Norbert, detta Lizzie. Ha perso il suo dipendente John Carr, ha scoperto di essere innamorata dal giovane William von Strock, ignorando che costui è apssato per le mani di Liam, ed è nata la piccola Harriet.
Di ritorno a Londra, e al suo amato bordello maschile, Liz scopere di aver subito un furto e assieme a Liam indaga, desiderosa di punire il responsabile, mentre William e lady mary von Strock aspettano una sua risposta
[ Seguito di " lady Elisabeth e il caso della lettera ", è consigliata la lettura del suddetto e del precedente " lady Elisabeth e un caso complicato " per comprendere appieno la storia ]
Genere: Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Età vittoriana/Inghilterra
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Liam odiava la sua posizione in quei momenti. In quanto membro del personale più vicino a madame era compito suo farle sapere a quali conclusioni erano arrivati loro, d’altro canto madame era sempre così gentile lui a sentire quella vipera di Fergus.

Così aveva bussato alla porta di Elisabeth che sembrava impegnata in una schermaglia con il piccolo von Strock. Era stato divertente averlo, ma nulla di più, era così bello corrompere un incorruttibile, peccato che sempre dopo qualche tempo fosse divenuto tutto così noioso.

<< Parla, e sbrigati, ho poco tempo e non mi va di ascoltare le tue lagne >> disse Elisabeth che aveva cominciato a camminare avanti e indietro per la stanza, ricordandogli tanto una tigre in gabbia, e come una tigre lei era bella e letale.

<< Crediamo di avere un nome, pertanto tu devi far tornare Freddie >> le disse, sapeva che in quelle circostanze era inutile perdere tempo con inutili giri di parole che l’avrebbero solamente irritata.

<< Sputa il nome, io non farò assolutamente nulla finché non avrò un nome! >> non gridava perché le era stato insegnato a non mostrare emozioni davanti alla servitù, e in quei dieci anni aveva mancato a quella regola fin troppe volte, specialmente di fronte a Lima, il padre dei suoi figli, doveva ricordargli che lui era solo un servo, specialmente ora che aveva deciso che avrebbe sposato William.

<< Noi sospettiamo di Clarance, persino Fergus la pensa come me >> le rivelò lui con un sorriso malizioso sul volto. << Se tu e Fergus pensate la stessa cosa la fine del mondo dev’essere imminente allora >> fu la replica di Liz, se Liam, irlandese, cattolico e proletario, e Fergus scozzese, presbiteriano e borghese; erano d’accordo su qualcosa allora la soluzione era una sola: la stessa a cui era giunta lei.

<< Pensala come vuoi, ma i fatti parlano, inoltre degli esterni è uno dei pochi che in livree non desterebbe sospetti >> rispose lui impassibile, doveva lasciarla sfogare e poi tutto sarebbe andato bene, la conosceva da troppi anni quella femmina così particolare. << Perché lui come primo lavoro lavora come valletto, o cocchiere, non ricordo, nevvero? >> chiese Elisabeth fermandosi vicino lo specchio. Aveva i capelli scarmigliati e stava respirando pesantemente, era quasi irriconoscibile si disse mentre con gesti veloci si sistemava i capelli raccogliendoli in una crocchia severa.

<< Esatto, è perfetto >> rispose lui avvicinandosi a lei. << Potrebbe non essere stato lui, ma sono stanca di questa faccenda, mi sta drenando via tutte le energie e non voglio >> disse lei, in quel piano c’erano delle pecche, ma era l’unico piano che avevano al momento.

<< Cosa farai allora? >> le chiese Liam curioso, Liz riusciva sempre a stupirlo. << Convocherò Clarence, e … farò in modo che lui confessi, se è colpevole crollerà, altrimenti … beh, voglio chiudere questo affaire una volta per tutte >> rispose lei prima che lui l’abbracciasse da dietro. << Credi che stia sbagliando? >> gli chiese prima di voltare la testa, sembravano un dipinto alquanto stucchevole pensò. << Non ho mai detto questo, ma stai attenta >> fu la risposta di Liam prima che lei cercasse le sue labbra.

Forse stava sbagliando tutto, o forse no ma era stanca di tutto quel maledetto affaire e aveva bisogno di una pausa. << Dopo devo scrivere ai bambini >> disse mentre lui la voltava, solo con lui poteva permettersi di mostrarsi fragile, ed entrambi sapevano che terminati quei momenti nessuno dei due doveva parlarne. << Per il tuo matrimonio? >> chiese lui sfiorandole il volto, lei era l’unica donna che avesse mai amato.

<< Ovviamente, William non piaceva molto a nessuno dei tre ma non intendo mutare la mia decisione, ne riparleremo dopo >> rispose Elisabeth Norbert prima che Liam la prendesse tra le braccia, trattandola come se fosse una bambina, o fatta di vetro.
   
 
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