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Autore: Whatsername1697    17/11/2013    1 recensioni
Non so perché sto cominciando a scrivere questa specie di diario o qualunque cosa sia, chiamatelo come volete, per me è semplicemente la mia schifosa vita.
In questi sedici anni della mia inutile esistenza non ho mai combinato nulla di buono, a parte forse diventare vegetariana.
Genere: Demenziale, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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Non so perché sto cominciando a scrivere questa specie di diario o qualunque cosa sia, chiamatelo come volete, per me è semplicemente la mia schifosa vita.
In questi sedici anni della mia inutile esistenza non ho mai combinato nulla di buono, a parte forse diventare vegetariana. 
Mi sento dannatamente sola, tutti i giorni, e passo le giornate con le cuffie nelle orecchie e la musica a palla, senza parlare con nessuno.
L’ultima volta che mi sono aperta con qualcuno è stato ieri sera, ad una stupida festa piena di ubriachi, compresa me. Sono scoppiata a piangere davanti a mia sorella, le ho confidato tutto, le ho detto del ragazzo che mi piace, le ho detto che ho smesso di tagliarmi ma nonostante questo ne ho ancora voglia, le ho detto che mi sento sola e che parlare non mi aiuta, perché nessuno mi ascolta, quindi anche se parlassi con qualcuno sarebbe inutile, tanto le persone ascoltano e ascoltano, ma poi sanno dirti sempre solamente le frasi scontate come “andrà tutto bene, vedrai” oppure “non preoccuparti”.
Ma come fa ad andare tutto bene, eh? Mi sto perdendo di vista con la mia migliore amica a causa della scuola, tutti i nostri piani dell’andare a vivere insieme in quella fottuta casa di due piani ed un giardino, che ci costruiremo, stanno andando in frantumi. Vorremmo avere cinque cani e, come mi ha detto lei ieri sera, cinquemila gatti, anche se personalmente non vado matta per i gatti, lo farei solo per lei.
Fatto sta che la mia vita fa sempre più schifo ogni giorno che passa.

A dire il vero io volevo solo stare bene
fare a meno di vederti quando fuori piove
convincere i vicini a fare l’amore
stare alla larga dai finali a crepacuore.
Non muovere un dito per restare insieme
godermi l’equilibrio finché tiene
A dire il vero io volevo solo stare bene
ricordarmi che sei bella una volta al mese.
(Ministri - Spingere)

E son queste le parole che mi ripeto ogni giorno, perché io vorrei davvero stare bene, essere felice, non passare le giornate a piangermi addosso, indossando dei stupidi vestiti e non truccandomi, vorrei uscire, fare amicizie, sperare che qualcosa migliori.
Ma per adesso semplicemente non ce la faccio, tutto qui.
Però, come si dice, la speranza è l’ultima a morire, ed io spererò fino alla fine che qualcosa migliori.
Bene, dopo questo piccolo sfogo che sto scrivendo, nonostante adesso dovrei essere in camera a fare i compiti di matematica, potrei anche salutarvi. Non so se questo sia un ‘arrivederci’ oppure un ‘addio’, semplicemente scriverò per sfogarmi, ogni tanto.
Non voglio compassione, non voglio parole di conforto.

Cari lettori, spero che la vostra vita non faccia così schifo come la mia, anche se in queste quattrocento parole e passa non c’è scritto praticamente nulla di me, magari mi conoscerete, un giorno, magari mi sposerò con uno o con una di voi, chi lo sa.

Ora andrei a fare i compiti, è tutto il pomeriggio che mi ripeto “Gloria, vai a fare i compiti”, eppure sono qui a scrivere.
Però, adesso vado sul serio, e vi saluto.
Sempre se qualcuno è arrivato a leggere fino a qui.
Hasta la vista, chicos, alla prossima.
   
 
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