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Autore: Whatsername1697    17/11/2013    0 recensioni
Non so perché sto cominciando a scrivere questa specie di diario o qualunque cosa sia, chiamatelo come volete, per me è semplicemente la mia schifosa vita.
In questi sedici anni della mia inutile esistenza non ho mai combinato nulla di buono, a parte forse diventare vegetariana.
Genere: Demenziale, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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Ebbene sì, anche questa volta l'unica persona che avrebbe potuto mandarmi a puttane i miei sogni, l'ha fatto. Vi chiederete chi è questa persona. La risposta è molto semplice: mia madre. 
Lei è quella che ha infranto tutti i miei sogni fino ad adesso. 
L'equitazione, il concerto dei Green Day, il concerto dei Mars, la mia felicità. 
Fu colpa sua se cominciai a tagliarmi, per colpa sua quel giorno di luglio 2012 mi tagliai per la prima volta e vidi scorrere il sangue, era una sensazione piacevole, bruciava, ma era così bello poter sentire del dolore fisico al posto di quello psicologico. 
Beh, non voglio fare la vittima quindi lasciamo stare il mio passato da ragazza autolesionista. 
Il sogno che ora mi ha distrutto è quello di poter lavorare in un negozio specializzato in computer Macintosh. Io adoro l'informatica, e adoro i Mac. What else? E invece no! Mi devo concentrare sullo studio, devo passare le giornate chiusa in casa a fare compiti. Ma chi voglio prendere in giro? I miei pomeriggi sono composti da musica, Facebook, Tumblr e zero compiti. Però quando mi impegno davvero, quando studio, poi nelle interrogazioni e nelle verifiche prendo delle insufficienze, capite che così mi sento molto scoraggiata. 
Però questo mia madre non lo vuole capire. 
"Fai una scuola che ti piace, ora impegnati"
Ma, cara mammina, se avessi potuto cominciare direttamente la scuola agraria dopo la terza media, invece che andare in quell'itis di merda, forse a quest'ora non avrei problemi del genere, FORSE. 
Ma tanto è sempre colpa mia, sono io la deficiente che non studia e non si impegna. Sono io quella senza futuro, quella che si fa prendere per il culo da tutti, quella che non vuole bene a nessuno, quella sbagliata, la figlia stana, quella ribelle. 
Ma cosa c'è di ribelle in una ragazzina di sedici anni che vuole uscire con gli amici e divertirsi, eh? Non lo capirò mai, ma si sa che gli adulti pensano in un altro modo. 

Torniamo al lavoro. Perché penso al lavoro a soli sedici anni? Solamente perché quando avrò finto la scuola vorrò avere da parte dei soldi per andarmene via di casa, perché vivere in questa famiglia disastrata non è semplice. Quattro figli e due genitori. Io sono dalla parte di mio 'padre' (magari vi spiegherò un'altra volta perché il padre è messo tra virgolette) e mia sorella è dalla parte della madre, che io chiamo anche Hitler. Gli altri due fratelli sono ancora troppo piccoli per schierarsi. 
Ma una famiglia non dovrebbe essere unita? Sì, ma noi non siamo una famiglia normale, siamo una famiglia disastrata.

Prima o poi tutto questo finirà e finalmente potrò andare ad abitare dove voglio, con chi voglio. Non vedo l'ora che quel giorno arrivi. 
Vostra Gloria. 
   
 
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