Perché i miracoli non esistono
Busso alla porta della casa del reverendo Sullivan, attendendo risposta.
Ad aprirmi arriva l’infermiera, con un’espressione grave in volto.
Qualcosa non va.
-Signore, la ragazza...-.
La scanso e corro su per le scale, dirigendomi verso la camera di Jamie.
La trovo sdraiata sul letto, pallidissima sulle coperte bianche, le mani congiunte come in preghiera. Sembra in attesa del Principe Azzurro che la svegli.
-Jamie, ti prego, torna da me! Rispondimi!-.
La scuoto, urlo, graffio le pareti, e l’infermiera viene a prendermi.
-Mi lasci! Devo stare con lei!- urlo.
Guardo Jamie, aspettando che mi dia ragione.
Ma so che non accadrà.
Perché i miracoli non esistono.
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